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Autore: Ladyhawke83    23/10/2023    0 recensioni
Eccomi con una vecchia (e nuova) raccolta di OS dedicata a “Ladyhawke”.
1) fuga da Aguillon (Philippe) da cui il primo estratto qui su...
2) il capitano e il falco (Navarre Philippe)
3) creatura nuda (Isabeau Imperius) Storia partecipante al contest "Tante navi per una palma" indetto da GiuniaPalma sul forum di EFP
4) sopravvivere (Isabeau-Navarre)
5) Are you flesh?... (Isabeau-Philippe)
6) Mani (Isabeau-Navarre)
7) una tragica storia (Navarre-Phillippe- Isabeau)
8) Lei non lo vuole (Imperius-Navarre)
9) Everytime (Isabeau)
10) I colori che non ricordo (Isabeau)
11) Una piccola bugia (Philippe)
12) Può un lupo provare speranza? (Navarre)
Genere: Fantasy, Introspettivo, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Etienne Navarre, Imperius, Philippe Gaston
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”

 Prompt: crepuscolo/5 ottobre

 

***

 

Questa storia partecipa alla challenge a scadenza:"componi il puzzle”,
del gruppo Facebook “prompts are the way~”

1) "Magari un giorno l'universo accoglierà
la mia richiesta e ci riporterà vicino"

2) Speranza 

3)Un tramonto sul lago, la brezza che accarezza il viso
e una musica in lontananza che risveglia i ricordi

 

 

Può un lupo provare speranza?

 

Navarre guardò nuovamente il cielo tinto delle consuete sfumature dorate, rossastre, violacee del crepuscolo e pensò che quel loro piano non poteva funzionare, ma era l’unico che avevano, o l’unico nel quale almeno due di loro riponevano fiducia.

Philippe e il vecchio Imperius negli occhi avevano la scintilla della speranza, la fede nel destino, come se credessero davvero che il Signore, Dio, con il quale spesso Philippe dialogava senza aver risposta, avrebbe concesso a Isabeau e Navarre l’opportunità di spezzare la maledizione, di essere di nuovo vicini, non solo come falco e uomo, lupo e donna, ma come esseri umani entrambi.

Il sole stava per tramontare definitivamente e il Capitano Navarre sospirò, aveva spiegato loro come catturare un lupo e si augurava che quel trucco funzionasse anche su di lui, sulla sua forma animale, ma sapeva anche che quello poteva essere l’ultimo giorno da essere umano. Se tutto fosse fallito, Navarre sarebbe stato catturato, in forma di lupo, e tenuto per sempre in gabbia a soffrire per lei che non sarebbe mai più stata libera, nelle grinfie di Sua Grazia.

Ricontrollò per l’ultima volta la trappola, il lago circondato dal ghiaccio che rifletteva luci rosate e calde, l’orizzonte delle montagne innevate dietro di sé e si sedette sulla coperta fredda e sgualcita ad attendere.

Poco distante Imperius e Philippe stavano canticchiando una melodia, una ballata che Navarre conosceva bene. L’aveva ascoltata tante volte ad Aguillon, quando era Capitano della guardia di Sua Grazia il Vescovo, e doveva stare a controllare gli ingressi della cittadella, mentre Sua Grazia organizzava banchetti per i nobili della zona, pensando di poter racimolare ulteriori ricchezze, strizzando i suoi signori con ulteriori tasse e minacce non troppo velate alla loro integrità personale.

Ed era stato in uno di questi ritrovi, in una serata qualunque che Navarre aveva ballato con lei, con la contessa Isabeau D’Anjou.

Ricordava il tocco di lei, il suo sorriso timido, come se fosse successo il solo giorno prima, e non ormai anni addietro.

Non lo aveva ammesso apertamente con nessuno di loro, ma lei gli mancava da morire.

Quell’istante in cui, quella stessa mattina all’alba, aveva quasi toccato la sua mano lo aveva distrutto, aveva riaperto una vecchia ferita sul suo cuore, aveva aperto una breccia nella scorza dura di Navarre.

Sarebbe riuscito a ricordarsi la giusta tonalità di azzurro dei suoi occhi quando l’avrebbe rivista nuovamente, oppure gli sarebbero sembrati meravigliosi, ma estranei?

E lei, quella notte, come avrebbe superato la paura di entrare ad Aguillon da sola, soltanto con l’aiuto di un vecchio monaco, un asino con un carretto e di un giovane ladruncolo che credeva più nell’amore vero che nelle sue stesse promesse.

L’ultima cosa che udirono le orecchie umane di Navarre furono le parole di Philippe a Imperius: “Padre credete davvero che tutto andrà bene? Che Sua Grazia non ci ucciderà?”.

“Figliolo, Dio, Nostro Signore mi ha mostrato un segno. Bisogna avere fede… e poi lei, Isabeau quella semivita non la vuole, e forse, nemmeno Navarre…”.

Poi la notte del Capitano fu solamente buio, luci, calore corporeo, odori famigliari e sconosciuti, concitazione, paura, ma soprattutto speranza.

Un lupo può provare speranza?

Forse un lupo no, ma un uomo sì, soprattutto se crede fortemente che prima o poi l’universo e il destino lo ricongiungeranno alla sua anima gemella troppo a lungo aspettata.

 

***

 

[622 words]

 

Note dell’autrice: eccomi qui, con la storia per il writober, giorno 5 ottobre. Questa storia, però, partecipa anche ad un’altra challenge, con dei prompt che ben si prestavano a parlare di nuovo di un piccolo frammento di Ladyhawke.

Ho pensato di scrivere dal punto di vista di Navarre, poco prima di essere catturato come lupo e portato dentro ad Aguillon per attaccare Sua Grazia nel cuore della sua fortezza.

Buona lettura!

Ladyhawke83 

 

 

   
 
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