gemini moon
Θ il profumo del cioccolato a farmi alzare il viso. Le lacrime ancora fresche sulle guance, tengo le ginocchia rannicchiate contro il petto.
Scorp?
La voce di Albus mi riporta a casa. Mi sento al sicuro.
Sono qui, rispondo.
La sua testa di capelli scuri fa capolino nella stanza in penombra. Mi sorride.
La mamma ci ha preparato la sua cioccolata calda. Che ne dici? Ti va?
Non lho mai bevuta.
La cioccolata della mamma θ la migliore del mondo. Vedrai.
Albus mi tende la mano. Θ la prima volta che mi vede piangere per colpa di mio padre. Non mi ha chiesto niente, perς, meno male, neanche quando mi sono presentato in lacrime a casa sua, e allora mi ha fatto semplicemente entrare e io sono fuggito a nascondermi in camera sua. Non ho voglia di parlarne, almeno per ora.
Continua a tendermi la mano, cosμ mi alzo in piedi e mi avvicino, traballante sulle gambe. Gli prendo la mano. Qui il profumo del cioccolato θ piω forte.
Albus mi sorride. Ancora. Andiamo?
Annuisco soltanto. Gli sorrido anche io.