Vita di una capra
Dopo la guerra, Milly non ha perso la verve psicotica.
Solitamente continua a nascondersi sotto i tavoli e a mordere e rubacchiare qualsiasi cosa possa piacere ad Aberforth,
che come si può immaginare odia il genere umano ancor di più.
Un lunedì pomeriggio, Aberforth si ritrova un uomo corpulento che si guarda intorno spaesato e con l’aria di sta per correre via.
Milly fiuta qualcosa.
«Che hai da nascondere?!» ringhia Aberforth scontroso.
L’altro transale e Milly reprime un moto di ilarità alla vista di un gigante pauroso.
«D-devo incontrare, Potter. Harry P-potter. Sono D-dudley, suo cugino» balbetta.
«Questa non è una sala d’incontri! Stupido Potter!» bofonchia il barista.
Milly intanto scappa via con l’orologio dell’uomo.
Note.
Eccomi per ringraziarvi. Grazie di cuore. Prompt: vergognarsi. COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: OGGI NON SO SE RIUSCIRÒ A RECENSIRE PERCHÈ SEGUO IL TFA DUE GIORNI A SETTIMANA QUINDI LE STORIE DEL WRITOBER CHE STO SEGUENDO PASSERÒ DOMENICA E MI RIMETTERÒ IN PARI