Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Hime Elsa    01/11/2023    1 recensioni
Meredith Rose è una ragazza irlandese di origini italiane di 24 anni che lavora in una focacceria gestita dai suoi genitori, occupandosi della preparazione delle focacce. Adora cucinarle ed ha chiamato il negozio "Rose e Focacce" proprio perché adora le focacce ed allo stesso tempo anche le rose, tant'è che la focacceria si distingue per essere abbellita di rose, scelta inusuale essendo un locale rustico.
Da sempre oggetto di bullismo da parte dei suoi coetanei a causa di un handicap di cui non le permette di parlare come gli altri, a causa di ciò non riesce ad instaurare un rapporto sociale con le persone, può solo contare l'appoggio e l'aiuto dei suoi genitori. Le cose iniziano a cambiare quando un certo Micheal viene assunto come fattorino del negozio e tramite questo ragazzo, conoscerà alcuni suoi amici e nuove persone, tra cui Anthony Pitton, un ragazzo dal carattere un po' tenebroso e dal passato tumultuoso. Come lei, anche Anthony si fida ben poco delle persone...
- IL RATING POTREBBE CAMBIARE DIVENTANDO UNA STORIA EROTICA!
- La storia verrà accompagnata da degli artwork disegnati dalla sottoscritta. (solo su wattpad)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era una mattina di sabato e mi trovavo al mercato di Moore Street per fare un po’ di spesa.
Avevo comperato uova e verdure che mancavano nel frigo di casa nostra e per alleviare il peso delle verdure, avevo messo le buste nel mio cestino.
Nel mio cervello, frugava l’idea di invitare Anthony a pranzo oppure a cena in casa mia, anche per farlo conoscere meglio ai miei genitori.
L’unica cosa che mi dispiaceva è che mia madre lo aveva preso in antipatia, per motivi che non stavano né in cielo né in terra. Potevo giustificare Micheal ma non lui.
Passando tra i negozi, mi ritrovi vicino al fioraio dove lavorava Lola, la ragazzina che ci aveva venduto le margherite per Charlotte. Era fuori seduta su una sedia, distratta dal cellulare come la maggior parte degli adolescenti.
Alzò lo sguardo per un attimo e mi vide.
«Ciao Meredith!» salutò lei con un tono squillante.
La salutai con un sorriso, muovendo la mano.
«Cosa ti porta qui?»
«Nuullaaa diii partiiicooolareee, sonoo quii peer caasooo»
«Capisco. A proposito, le margherite alla festeggiata sono state apprezzate?»
«Certoooo, leeeii poiii adoooraaa leee margheeriteee»
«Visto? Avevi ragione al 100%, con tutto che neanche la conoscevi! Vorrei tanto avere il tuo intuito...»
Non vantavo di avere chissà qualche intuito, d’altronde mi ero basata sulle caratteristiche caratteriali di Charlotte e questo fu il risultato. O forse ero io che tendevo troppo a sottovalutarmi.
Si era fatta una certa ora, così la salutai con garbo e tornai verso la strada di casa.
Tale strada era zeppa di negozi e mi fermai a guardare la vetrina di un negozio che vendeva un po’ di tutto, dai vestiti agli accessori. Avevo voglia di fare shopping e rinnovare il mio guardaroba; molti dei miei vestiti erano vecchi e trasandati e sentivo il bisogno di comprare tanti abiti carini, soprattutto in occasione delle uscite con Anthony.
Mentre guardavo incantata la vetrina, la porta del negozio si aprì in quanto una persona stava uscendo.
Peccato che tale persona era una di quelle che non avrei mai voluto vedere, soprattutto in quel momento.
Era Scarlet. E sfortunatamente mi guardò anche.
Ero molto agitata perché ero sola e non sapevo come comportarmi. Non c’era un Anthony o un Micheal a difendermi e lei di questa situazione ne avrebbe approfittato alla grande.
Invece, stranamente, più che guardarmi schifata (tipico suo ormai), non disse nulla e se ne andò. A giudicare dalle tante buste grosse, avevo fatto shopping sfrenato.
Tuttavia, non me la sentivo di farla andare via così. Dovevo capire il perché mi trattasse male. Quello della disabilità poteva essere solo un’ipotesi e magari non era neanche quella.
La rincorsi senza però riuscire a superarla, così incominciai a parlare con molta fatica.
«Peeercheeee miii oooodiiii...?»
Lei mi ignorò.
«Eeee allooooraaaa?»
Niente, non si voltò di un centimetro.
Che persona ignobile. Il coraggio ce l’aveva eccome, semplicemente si divertiva a prendere gioco di me e questo non lo sopportavo proprio.
Il giorno dopo, essendo domenica, ero a casa intenta a fare pulizie domestiche.
Dopo che Anthony aveva ritirato le focacce gratis, non lo avevo né rivisto né sentito.
Sentivo il bisogno di chiamarlo, sapere come stesse... sì, sentire anche la sua opinione delle focacce che gli avevo preparato.
Gli scrissi un messaggio, un banale “hey, ciao! Come stai?”.
Il messaggio era stato consegnato, doveva solo leggerlo.
Posai il cellulare sul comodino e ritornai a pulire, dedicandomi al lavaggio delle finestre.
Non mi resi conto che dal messaggio inviato erano passate ore ad una certa e non ricevetti nessuna notifica.
Probabilmente era troppo impegnato per stare dietro al cellulare.
Era ora di cena e mentre finii di apparecchiare la tavola, andai a controllare il cellulare per curiosità.
Una cosa però mi fece star male al cuore; Anthony aveva letto il messaggio ma non mi aveva risposto.
Cercai di pensare lucidamente e di non andare nel panico; forse era troppo impegnato per rispondermi oppure se ne era dimenticato.
Ma sapevo fin troppo bene che non era nessuna delle due opzioni.
Ormai conoscevo bene i difetti di Anthony e per non rispondermi c’era un motivo; era arrabbiato e voleva unicamente stare da solo.
Passarono due giorni dal messaggio e decisi di scrivergli di nuovo, domandandogli se stesse bene e se aveva bisogno di aiuto.
Passate un paio d’ore, lesse il messaggio ma non rispose. Incominciavo davvero a preoccuparmi; forse non gli interessavo più?
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Hime Elsa