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Autore: Milly_Sunshine    02/11/2023    4 recensioni
PARODIA DEI GIALLI CLASSICI // Inghilterra, anni '50 - un vecchio bisbetico invita nella propria lussuosa dimora i parenti, tutti in attesa della sua dipartita per accaparrarsi l'eredità con la quale vivere di rendita per il resto dei loro giorni, con l'intenzione di comunicare loro di avere fatto testamento in favore della sua giovane moglie, recentemente sposata a loro insaputa. Quando Lord Pennington viene assassinato, Scotland Yard brancola nel buio, non riuscendo a comprendere il senso degli indizi abbondantemente sparsi sul luogo del delitto. Tutto sembra contradditorio, ma per fortuna interviene in loro soccorso Miss Crystal, la segretaria personale di Lord Pennington, che si cala nel ruolo di investigatrice per fare luce sul mistero.
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per prima cosa voglio ringraziare Swan Song per avere recensito e congetturato su tutti i capitoli precedenti, sperando di stimolarle ulteriori congetture. In secondo luogo vorrei ringraziare gli altri lettori, quelli che non si fanno vivi. Rispetto al giorno del commento sul tè corretto, le view sono leggermente aumentate. Spero che vi stiate divertendo e, se volete fare congetture anche voi, non aspetto altro!


Lady Perla Pennington vedova Chevalier portò la tazza alla bocca e mandò giù l'ultima sorsata di tè. Anche Miss Crystal fece lo stesso e solo a quel punto la esortò a parlare.
Lady Perla era consapevole della poca diplomazia di quel rozzo Lord Colin che viveva tra i cowboy, così come suo figlio doveva essere ugualmente incapace di civiltà, quindi toccava a lei usare almeno un po' di contegno.
«Non sono sorpresa da quanto accaduto a Lord Archibald» declamò, in tono pacato. «Quell'uomo era una persona terribile ed era solo questione di tempo prima che qualcuno anticipasse la data del suo ultimo viaggio. Non sopportava le persone dedite all'arte e non faceva che rinfacciarmi la mia passione per la musica e per la pittura. Sosteneva che avrei dovuto iniziare a interessarmi agli affari, o quantomeno, dato che avevo ricevuto la grazia di divenire vedova, di prendere un secondo marito che, diversamente da me, se ne intendesse di economia e di finanza. Minacciava di diseredare me e mia figlia, se nessuna di noi avesse contratto matrimonio con un uomo d'affari che avesse anche il titolo di Lord.» Lady Perla scosse la testa. «Che persona spregevole! Non faceva altro che vantarsi dei suoi successi imprenditoriali, quando l'ho sempre visto limitarsi a bere, fumare, borbottare e, quando era più giovane, partire per costosi viaggi. La volete sapere la verità? In realtà Lord Archibald si è arricchito grazie all'eredità di sua cugina Lady Stephanie, a sua volta una ricchissima ereditiera. Era la madre di Lady Sabrina, la Badessa. Quando la figlia rinunciò alle proprie ricchezze per farsi suora, divenne Lord Archibald il principale erede e, quando Lady Stephanie morì, si impossessò del suo patrimonio.»
Miss Crystal osservò: «Credevo che fosse lui a mantenere Lady Sabrina.»
«Così raccontava, per apparire più ricco di quanto non fosse» chiarì Lady Perla. «Prima possedeva soltanto il denaro sottratto al suo passato socio in affari, un ricco imprenditore che, quando io ero ancora bambina, decise di sciogliere la società. Voci di corridoio raccontano di come, per vendetta, Lord Archibald ebbe una relazione con la moglie di quell'individuo e, si dice, perfino un figlio segreto, che fu spacciato dalla donna come figlio del proprio marito.»
«Cosa intendete per voci di corridoio?»
«Testualmente, quello che ho detto: i domestici dell'epoca si appostavano in corridoio, ascoltavano tutto ciò che dovevano ascoltare, poi si facevano un'idea ben chiara di cosa fosse accaduto.»
Miss Crystal annuì.
«Comprendo.»
«Volete forse dire che conoscete questa storia?»
«Oh, no, affatto. Non ne ho mai sentito parlare, ma ho preso servizio presso Lord Archibald soltanto da pochi anni, e a quei tempi io stessa ero bambina, o forse non ero ancora nata.»
«Già, dovete avere almeno dieci anni in meno di me... ma, senza che vi offendiate, ne dimostrate di più. Dovrei darvi consiglio a proposito del vostro guardaroba... ma stiamo divagando. Avete altro da chiedermi?»
«Usate mai il nome Perla Chevalier, senza metterci in mezzo Pennington?»
«Talvolta.»
«Quindi si può affermare che le vostre iniziali siano P.C.?»
«Esattamente.»
«E le invertite mai con C.P.?»
«No, perché dovrei?»
«Non saprei, magari per decorare una pipa?»
Lady Perla sorrise.
«Volete chiedermi se la pipa che Lord Archibald teneva in tasca era mia?»
«Siete molto perspicace, Lady Perla» osservò Miss Crystal. «Per caso è vostra?»
«No, affatto, se fosse stata mia, non sarebbe stata nella tasca di Lord Archibald.» Lady Perla accennò ad alzarsi in piedi. «Posso andare o avete altro da chiedere?»
Miss Crystal confermò di non avere altro di cui parlarle, la ringraziò per la disponibilità e le chiese di mandare nello studio sua figlia, Mademoiselle Pauline. 

Pauline Chevalier sapeva di avere le stesse iniziali della madre, avendo origliato come fosse stata una cameriera. Si sedette di fronte a Miss Crystal versandosi il tè, in una tazza messa a sua disposizione dalla segretaria, poi chiarì subito la questione della pipa, raccontando di non possederne nessuna, ma di fumare occasionalmente quelle di alcuni suoi spasimanti, che non le mancavano né in Francia né in Inghilterra.
Miss Crystal azzardò: «Per caso anche Lord Christian è un vostro spasimante?»
«Lord Christian si chiama in realtà Lord Christopher» le ricordò Mademoiselle Pauline. «Quando voi stessa avete sbagliato il suo nome in vista della sua deposizione, né lui né suo padre si sono accorti dell'errore e ha iniziato a identificarsi come Lord Christian. Secondo voi potrei mai prendere in considerazione un simile spasimante? Per non parlare della sua insensata passione per le armi da fuoco. Non vorrei mai e poi mai trasferirmi nel Texas in mezzo ai cavalli e al letame, ai cowboy e alle bandiere confederate, insieme a un tizio che non conosce nemmeno il proprio nome e che vorrebbe smettessi di bere champagne. Piuttosto preferisco rimanere zitella come voi!»
«Non vi do torto, Mademoiselle. Parlando di cose più legate all'indagine, com'erano i vostri rapporti con il vostro prozio Lord Archibald?»
«Era un uomo bisbetico e incapace di empatia» rispose Mademoiselle Pauline. «Non si capacitava del mio disinteresse per l'imprenditoria e per i pretendenti imprenditori, sostenendo che sarei diventata una fallita come mia madre. Dubitava delle potenzialità della mia voce e, anzi, insinuava che cantare fosse una perdita di tempo.»
«E voi come reagivate, quando faceva simili constatazioni?»
«Gli rispondevo che un giorno sarei stata un'apprezzata cantante d'Opera, mentre lui sarebbe stato solamente un vecchio bisbetico e irritante che non piaceva a nessuno.»
«Cos'avete pensato, quando avete scoperto il suo matrimonio con Lady Katherine?»
«Qu'est-ce que j'ai pensé? Rien, se non che quella donnetta l'avrebbe senz'altro assassinato e che ci avrebbe fatto un favore: non so se mi spiego, ritrovarci con un cadavere, senza avere bisogno di sporcarci le mani... C'est simplement fantastique
«Si potrebbe dire che detestavate il vostro prozio.»
«Non più di quanto lo detestassero gli altri.»
«Vi siete fatta un'idea di chi possa averlo assassinato?»
«Je ne sais pas. Tutti lo odiavano, l'unica che ha espresso un po' di dispiacere è stata Lady Katherine, sua moglie. Mia madre dice che è una persona sospetta, che perfino nel parlare al telefono si comporta in modo strano, ma io non le credo. Secondo me è stato Lord Colin. È pieno di debiti, anche nel Texas. E non può nemmeno scappare nel Messico, come ogni persona saggia farebbe al posto suo, perché ha contratto dei debiti anche là.»
Miss Crystal rimase in silenzio per qualche istante, poi osservò: «In che senso dite che è sospetta anche quando parla al telefono?»
«Oggi pomeriggio è capitata una cosa strana» riferì Mademoiselle Pauline. «È squillato il telefono e, siccome un tempo era cameriera e lo faceva spesso, Lady Katherine per errore ha risposto in prima persona. Era piuttosto abbattuta quando ha riattaccato e ha detto di essere preoccupata perché non ci sarebbero state verdure per la cena. A suo dire, a telefonare era l'ortolano, che la avvertiva che sia lui sia il suo aiutante - il fidanzato della cameriera Gloria - erano malati e aveva quindi tenuto la bottega chiusa. Tuttavia non troppo tempo dopo un uomo è venuto a consegnare degli ortaggi nelle cucine. Mia madre dice che Lady Katherine non era al telefono con l'ortolano, ma che stava complottando qualcosa di losco.»
«Vi ringrazio per le vostre informazioni, Mademoiselle Pauline, siete stata davvero gentile.» 

Dopo la deposizione di Madame e Mademoiselle Chevalier, Miss Crystal si versò un'altra tazza di te, cercando di riassumere tutti gli elementi. Purtroppo era difficile dare uno spazio al presunto figlio segreto di Lord Archibald, così come all'ortolano influenzato, mentre nessuna delle due ammetteva di essere proprietaria della pipa trovata in tasca alla vittima. Sembrava una situazione senza via d'uscita e fornire una soluzione da servire su un piatto d'argento all'ispettore sarebbe stato oltremodo complicato.
Era immersa in quelle riflessioni quando arrivò il maggiordomo, per informarla dell'arrivo di un'altra persona che sosteneva di avere ricevuto una lettera da parte di Lord Archibald e di essere stata invitata a presentarsi a casa quella sera.
Miss Crystal lo esortò a farla entrare e si ritrovò faccia a faccia con un'altra persona conosciuta.
«Miss Kimberly Jones!»
«Miss Crystal, che sorpresa!»
«Oh, no, non è una sorpresa per voi» obiettò Miss Crystal. «Oggi sul treno vi ho informata di dove lavorassi, mentre voi non avete informato me dell'invito ricevuto... che non è venuto da parte della buonanima Lord Archibald Pennington!»
«Buonanima?»
«Lord Archibald è deceduto oggi pomeriggio, mentre ci trovavamo suo treno con il signor Callahan, che a sua volta è stato qui convocato con una lettera fasulla.»
Miss Jones azzardò: «Un attacco di cuore, per caso? Ricordo Lord Archibald in Costa Azzurra, beveva e fumava come se non ci fosse un domani... al punto che sospettavo io stessa, seppure senza alcuna competenza medica, che per lui potesse non esserci un domani! Però era meglio tacere, noi siamo persone con un certo contegno e una certa discrezione. Non dubito che un giorno, nel futuro, l'umanità creerà piattaforme sulle quali pontificare di argomenti di cui ha conoscenze pressoché nulle, ma penso che quei giorni siano ancora lontani.»
Quell'argomento avrebbe potuto suscitare interesse, ma al momento Miss Crystal aveva questioni più importanti di cui occuparsi e, dopo avere avvertito Miss Jones che il bisbetico vecchio era stato vittima di un efferato omicidio, domandò: «Ha visto per caso il signor Callahan?»
«Sì, poco fa, in una stanza qui a fianco» ammise Miss Jones. «Parlava in tono concitato con la moglie di Lord Archibald che, me lo lasci dire, ha proprio dei modi villani. Non si rivolgeva certo all'ospite con le dovute maniere, gli stava perfino dicendo che la sua presenza non era gradita e avrebbe fatto meglio ad andarsene. È intollerabile! Se osasse rivolgere simili parole a me, le farei notare che perfino i miei rozzi connazionali negli Stati Uniti d'America sono persone a modo, a differenza sua.»
«Mi dispiace che abbiate dovuto assistere a una simile scena» rispose Miss Crystal. «Purtroppo tutti sono molto tesi, qui. Per questa ragione devo scoprire al più presto chi sia l'assassino di Lord Archibald. Non appena sarà smascherato, la vita potrà riprendere a scorrere tranquilla per tutti.»
«Pensate di potercela fare?»
«Non vedo impedimenti.»
«Me lo auguro per voi. Inoltre, dato che il vostro titolare è morto, volevo chiedervi anche se vi piacerebbe venire a Chicago con me. Sto cercando io stessa una segretaria e voi fareste al caso mio. Non passerei molto tempo a Chicago, quindi dovreste essere disposta a venire con me in molti luoghi esotici.»
Quella proposta del tutto inattesa fece avvampare Miss Crystal.
«Oh, io non credo che sarei all'altezza!»
«Riflettete, Miss Crystal, intendete risolvere un caso di omicidio. Questo significa che siete disposta ad addentrarvi in campo che non conoscete, ma diversamente dell'umanità del futuro sembrate avere la decenza di comprendere fino a che punto certe domande siano legittime e quando inizino a diventare immani cavolate. Per esempio, c'è qualcosa che vi turba?»
Miss Crystal confermò: «Veramente sì. Avete detto di non avere conoscenze mediche, ma davvero non vi è mai venuto il dubbio di cosa sia capitato quel giorno in Costa Azzurra?»
«Non sono sicura di capire, signorina.»
«Se non ricordo male, mi avete parlato di un duello tra due giovani...»
«Un finto Lord qatariota e un finto Lord russo, che si contendevano la mano di Lady Sabrina.»
«Esattamente. E avete detto che quei due erano rimasti entrambi feriti in maniera lievissima, ma morirono entrambi sul colpo per quelle stesse ferite!» Miss Crystal guardò l'americana dritto negli occhi. «Ditemi, Miss Jones, nessuno si è posto domande su cosa fosse veramente accaduto?»
Miss Jones scosse la testa.
«Non mi pare, e comunque non vedo che rilevanza abbia questo con i fatti contemporanei. Si concentri su ciò che conta davvero, ovvero la morte del povero Lord Archibald.»

   
 
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