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Autore: Milly_Sunshine    03/11/2023    4 recensioni
PARODIA DEI GIALLI CLASSICI // Inghilterra, anni '50 - un vecchio bisbetico invita nella propria lussuosa dimora i parenti, tutti in attesa della sua dipartita per accaparrarsi l'eredità con la quale vivere di rendita per il resto dei loro giorni, con l'intenzione di comunicare loro di avere fatto testamento in favore della sua giovane moglie, recentemente sposata a loro insaputa. Quando Lord Pennington viene assassinato, Scotland Yard brancola nel buio, non riuscendo a comprendere il senso degli indizi abbondantemente sparsi sul luogo del delitto. Tutto sembra contradditorio, ma per fortuna interviene in loro soccorso Miss Crystal, la segretaria personale di Lord Pennington, che si cala nel ruolo di investigatrice per fare luce sul mistero.
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Invoco EFP di permettermi di pubblicare questo capitolo, interrompendo per qualche istante il suo sciopero a intermittenza in atto da ormai un giorno. E saluto Swan, che immagino stia aspettando questo capitolo! /// SECONDO TENTATIVO DI PUBBLICAZIONE.


Era usuale che Lady Clarissa Pennington venisse considerata una donna molto diretta, pertanto decise di non lasciare dubbi. Aspirando il fumo della sua sigaretta, mise in chiaro con Miss Crystal: «Mi vesto solo ed esclusivamente di nero fin dal 1942, in onore di mio figlio, pilota della RAF che fu abbattuto durante la guerra, precipitando nella Manica. Non possiedo indumenti di altri colori, quindi non ho scelto di abbigliarmi con questa sobrietà perché sia in lutto a seguito della morte di mio cognato Lord Archibald. La sua dipartita è a mio vedere soltanto una grossa seccatura, perché vi saranno le indagini, l'inchiesta e soprattutto l'ormai impossibilità che Lord Archibald chieda il divorzio a Lady Katherine, estromettendola dagli eredi. Sarebbe stato molto più facile se la sua ora fosse giunta per un infarto, come nel caso del mio defunto marito alcuni anni orsono.»
«Ne deduco» osservò Miss Crystal, «Che non foste in buoni rapporti con la vittima.»
«Non avrei avuto alcun rapporto con lui, se non fosse stato perché sapevo di essere citata nel suo precedente testamento» mise in chiaro Lady Clarissa. «Lo detestavo profondamente, perché non faceva altro che rinfacciarmi di che aveva dato dei soldi a mio marito, in passato, e sosteneva che mi avrebbe tranquillamente lasciata a vivere senza una sterlina, se non fosse stato perché rispettava il fatto che mio figlio avesse combattuto per la nostra Nazione. Credo che anche quella fosse tutta una facciata: a Lord Archibald i figli degli altri non dovevano interessare molto, dato che si vantava di non avere mai speso un solo penny per quello che aveva generato. Sapete, ebbe una relazione con una donna sposata, il cui marito aveva dato il cognome al figlio e l'aveva mantenuto per anni e anni, prima che Lord Archibald iniziasse a parlare apertamente della storia del suo concepimento. Il padre putativo lo ripudiò, estromettendolo dal proprio testamento, così almeno scoprii dal cugino della mia cameriera, che aveva lavorato per lui come maggiordomo e trascorso molto tempo dietro alle porte a vegliare sulle vicende familiari. A questo punto vi verrà da pensare: almeno Lord Archibald si sarà fatto carico di questo figlio segreto? Assolutamente no! Molto probabilmente per sopravvivere sarà costretto a lavorare... che orrore!»
«Avete mai conosciuto questo figlio segreto?»
«Giammai, né intendo conoscerlo. Anzi, spero che Lord Archibald non si sia ricordato nemmeno all'ultimo di lui. Sarebbe davvero una brutta grana se l'avesse incluso nel testamento. Già lascerà una miseria a tutti noi, visto il suo matrimonio con Lady Katherine...»
Miss Crystal azzardò: «Pensate che non ci siano le circostanze per ottenere l'annullamento del matrimonio stesso?»
Lady Clarissa spense il mozzicone sul posacenere.
«Questo non dovete chiederlo a me, ma al personale di servizio. Sono maggiordomi e camerieri a conoscere ogni pettegolezzo, quindi sapranno sicuramente illuminarvi.»
Miss Crystal scosse la testa.
«No, il personale di servizio deve rimanere fuori da queste vicende. Come avete detto  sono tutti dei pettegoli. È giusto che queste indagini rimangano riservate almeno finché non avrò avuto modo di discuterne con l'ispettore Roberts, che tornerà domani mattina alle otto. Nel frattempo mi sembra corretto chiedervi se fumate la pipa e ne avete mai posseduta una con le vostre iniziali.»
Lady Clarissa sorrise: «So cosa volete insinuare. Non ho ucciso il vecchio bisbetico, né gli ho infilato una pipa in tasca. Ne possiedo due, una appartenuta a mio figlio Lord Reginald e l'altra a mio marito Lord Arthur. Come vedete, nessuno dei due ha C.P. come iniziali. Dovreste concentrarvi piuttosto su Lady Perla e su sua figlia Pauline. Quelle donne vivono in terra straniera, devono esserci delle usanze diverse da quelle inglesi. Qui gli uomini strangolano e le donne avvelenano, è un dato di fatto. Non so come si uccida in Francia, ma senza dubbio non c'è una mano britannica dietro ai delitti. E, prima che me lo chieda, nemmeno americana, non vedo pallottole.»
Miss Crystal la ringraziò per la sua deposizione e la invitò a convocare la cugina di secondo grado di Lord Archibald, la Badessa del convento di Keyboard Hill. 

Lady Sabrina, altresì nota come la Badessa, si versò una tazza di te e la bevve, prima dell'inizio dell'interrogatorio. La prima domanda che Miss Crystal le rivolse fu a proposito dell'eredità di sua madre.
La Badessa confermò: «Avete ragione. Se non avessi deciso di farmi suora, Lord Archibald non sarebbe mai stato così ricco. La mia decisione di rinunciare al mio patrimonio fu molto positiva per lui, ancora di più che se avessi accettato di sposarlo come mi aveva proposto in alcune occasioni.»
Miss Crystal volle sapere: «Non ve ne siete mai pentita?»
«Oh, no, certo» rispose la Badessa. «Ero molto convinta della strada che stavo scegliendo e, se potessi tornare indietro, prenderei i voti altre cento volte.»
«Quindi non siete attaccata al denaro, diversamente dai vostri parenti.»
«No.»
«Allora, posso chiedervi, come mai siete qui? Mi sembra di capire che tutti quanti volessero accertarsi di essere ancora inclusi nel testamento, oppure proprio chiedere denaro. Voi, invece?»
La Badessa accennò un sorriso.
«Vedete, non sono attaccata al denaro, ma credo possa essere speso per delle giuste cause. Il convento di Keyboard Hill giace da decenni in condizioni pietose e, a causa dell'umidità, lo scorso inverno una mia consorella morì di polmonite, nonostante le cure del dottor Richard Smith, che insieme al suo autista John White fu il primo uomo ammesso nel convento.»
«Come mai proprio il dottor Richard Smith?»
«Perché è il miglior medico non solo della contea, ma di tutte le contee limitrofe.»
Messo da parte il medico, così come il suo autista, Miss Crystal considerò: «Il convento versa in pessime condizioni, quindi siete venuta qua perché speravate che vostro cugino Lord Archibald potesse farsi carico delle spese di ristrutturazione. È corretto?»
«Esattamente» convenne la Badessa. «Ho assistito personalmente quella povera suora e mi sono occupata anche di servire numerosi tè e caffè all'autista White, affinché non si annoiasse troppo nelle lunghe ore trascorse a Keyboard Hill mentre il dottor Smith faceva il proprio mestiere. Spero che non succeda mai più nulla del genere, quindi è necessario fare dei lavori per eliminare almeno in parte l'umidità.»
«Posso comprendere a pieno cosa intendeste quando avete parlato di giusta causa.»
«È un grande piacere sentirvelo dire. Purtroppo Lord Archibald non prestava attenzione a tali questioni. Per lui il denaro serviva solo o per gli sfizi, o per accumularlo senza poterlo più spendere per il sopraggiungere della morte. Ho provato a scrivergli diverse lettere per convincerlo, ma non ho visto alcun passo, da parte sua.»
«La cosa mi rincresce molto.»
«Non potete immaginare quale dispiacere procuri a me. Anzi, sono certa che potete, siete una persona molto perspicace.»
Di fronte a quelle parole, Miss Crystal apparve comunque impassibile, tanto era concentrata sul proprio ruolo di detective dilettante.
«Fumate la pipa?»
«Non più.»
«Avete posseduto delle pipe, in passato?»
«Sì, una.»
«Le vostre iniziali sono C.P.?»
«Mi chiamavo Lady Sabrina, un tempo, fate voi...»
«Avete ragione, ma è una domanda di default. Conoscete persone con le iniziali C.P.?»
«Eccome se ne conosco, direi quasi tutti, in questa casa.»
«Conoscete la signorina Jones di Chicago?»
«È una conoscenza di vecchia data.»
«E vi stupisce averla rivista proprio in questa casa?»
Era una domanda in apparenza non correlata alla dipartita del vecchio bisbetico, quindi la Badessa rifletté un attimo, nella speranza di comprendere dove Miss Crystal volesse andare a parare. Non lo comprese, ma la risposta fu molto semplice e sincera: «No, non mi stupisce particolarmente. Miss Kimberly Jones e Lord Archibald frequentavano gli stessi luoghi di vacanza. Non mi risulta che fossero amici intimi, ma mio cugino frequentava un sacco di persone che non lo consideravano affatto un amico. Chi vive nel lusso entra spesso in contatto con i suoi pari e deve essere accaduto proprio questo.»
Miss Crystal parve soddisfatta di quella risposta, ma l'argomento, per lei, non era concluso.
«La signorina Jones era presente come spettatrice del duello nel quale morirono entrambi i vostri spasimanti?»
«Esattamente, e non è mai stata dotata di grande discrezione. Questa è la ragione per cui voi siete informata di quel fatto spiazzante e sconvolgente.»
«Come mai decideste di divenire suora, invece di trovare un altro potenziale marito?»
«Quanto accaduto a entrambi i miei pretendenti mi fece capire che dovevo prendere un'altra strada.»
«Lord Archibald cosa ne pensava?»
«Inizialmente era infastidito, perché avrebbe desiderato sposarmi, ma poi, come vi ho detto, realizzò che l'eredità di mia madre era di gran lunga più importante del prendere moglie. Mi incoraggiò, sicuro che la mia scelta sarebbe stata per lui un grosso vantaggio.»
«Con queste parole fate apparire Lord Archibald come un uomo totalmente dedito all'accumulo di denaro.»
«Il che corrisponde al vero. Non faceva altro che ripetere ai suoi parenti che pensavano solo ai soldi, ma la realtà è che avevano tutti molto in comune con lui.»
«Siete sorpresa del fatto che sia stato assassinato?»
«Sì, molto.»
«Parlate sul serio?»
«Non sono mai stata più seria di così. Se è vero che voleva lasciare gran parte del proprio patrimonio a Lady Katherine, è altrettanto vero che faceva più comodo da vivo che non da morto. Per quanto si lamentasse costantemente del dovere mantenere un'orda di scrocconi, finiva sempre per concedere qualche somma di denaro a tutti, a condizione che venisse utilizzata per investimenti che non disapprovava. Per esempio, sarebbe stato molto infastidito di pagare la scuola di canto per Mademoiselle Pauline, ma all'occorrenza sarebbe stato lieto di pagarle ben più costose vacanze semestrali, qualora gli avesse promesso di impegnarsi per trovare un futuro marito ricco, che avesse anche il titolo di Lord. Di conseguenza, il fatto che fosse in vita faceva comodo a tutti, anche se non lo ammetterebbero mai.»
«E Lady Katherine, cosa mi dite di lei?»
«Non la conosco. Non posso dire nulla sul suo conto, ma con tutta probabilità anche a lei il marito serviva più da vivo che da morto. Non fraintendetemi, è senza dubbio quella che verrebbe a guadagnarci di più, dal nuovo testamento, ma non poteva essere certa che Lord Archibald avesse davvero fatto testamento in suo favore. L'ha sposato per essere mantenuta. Fintanto che Lord Archibald era vivo, sarebbe stata sicuramente mantenuta, realizzando il proprio scopo.»
Miss Crystal osservò: «La vostra prospettiva sembra molto diversa da quella dei vostri parenti più o meno lontani. Posso chiedervi se conoscete anche il signor Patrick Callahan?»
«Non l'ho mai visto prima di stasera.»
«E la sua presenza in questa casa vi ha sorpresa?»
La Badessa annuì.
«Molto, diversamente da quella della signorina Jones. Ho scambiato qualche parola con Callahan scoprendo che lavora come giornalaio. Chi può avere invitato un comune lavoratore nella casa di un Lord? E perché ha accettato l'invito? Non mi risulta nemmeno che in passato sia stato ricco e poi abbia perduto la propria fonte di denaro.»
«Come invece accadde al figlio segreto di Lord Archibald?»
La Badessa scosse la testa.
«Non credo a questa storia.»
«Come mai?»
«Lord Archibald provava un totale disinteresse per le persone. Se davvero avesse avuto un figlio segreto di cui non gli importava niente, perché parlarne? Mi spiego meglio: in genere quando menzionava qualcuno era per minacciare i parenti di renderlo il proprio erede al loro posto. Non mi risulta abbia mai vaneggiato a proposito del lasciare denaro a un presunto figlio, quando sarebbe stata la maniera migliore per mettere in allarme tutta questa banda di scrocconi.»
«Quindi escludete che il signor Callahan possa essere il presunto figlio segreto di Lord Archibald?»
La Badessa rifletté un istante, poi affermò: «Nulla lascia pensare che sia mai stato ricco, come vi ho detto. Non mi sembra un buon candidato per questo ruolo, sempre ammesso che il figlio esista. Inoltre, perché qualcuno avrebbe dovuto convocarlo qui? Sarebbe stato un potenziale rivale per chi voleva aggiudicarsi una maggiore parte di eredità.»
«Avete ragione» convenne Miss Crystal. «Siete una persona molto razionale, Lady Sabrina.»
La deposizione terminò con quella considerazione. La Badessa non era certa che quel giudizio positivo fosse qualcosa di cui essere fiera.

   
 
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