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Autore: LaReginaDiCuori    19/11/2023    2 recensioni
Non sapeva cosa fare.
Non sapeva cosa pensare.
Non sapeva come reagire.
Non sapeva a chi chiedere aiuto …
Non sapeva nemmeno se doveva dirlo alla sua migliore amica questo suo piccolo segreto, l’unica cosa che sapeva era che non l’avrebbe mai detto ai suoi genitori, quello poco ma sicuro anche perché un’altra litigata non credeva, che sarebbe riuscita a reggerla.
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun libro/film
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Inizio Flash Back





La ragazza, aveva preparato una giornata a sorpresa solo per lei e il suo unico e vero amore; l’aveva preparata perché in fin dei conti se lo meritavano entrambi un po' di riposo ma soprattutto, l’unica figlia dei coniugi Swan, aveva preparato quella giornata anche per dire una cosa molto importante al suo amato.

Isabella poteva dire di conoscere molto bene il suo amore e sapeva perfettamente, che quello che gli sarebbe andato a dire l’avrebbe reso felice, l’avrebbe reso euforico, emozionato e non vedeva l’ora di rivelarglielo.

Non vedeva l’ora di dirgli che lei e lui, sarebbero diventati ben presto dei genitori del loro piccolo.

Il frutto del loro amore.

Certo, prima di dirglielo la ragazza, aveva tastato più volte il terreno per capire cosa pensasse per quanto riguardava l’avere un figlio e lui più volte, gli aveva risposto che sarebbe stato emozionante e che avrebbe tanto voluto, diventare padre di uno o anche più figli.

Questo alla ragazza bastava, per farla stare tranquilla nel momento esatto in cui, glie lo avrebbe detto.

E quel momento, era arrivato.

Quest’oggi avevano passato una bellissima giornata, tra risate, coccole e spensieratezza e la ragazza era felice di vedere il suo amato in quel modo, perché era da un po' di giorni che lui sembrava un po' giù di morale e sperava che questa giornata più la notizia, l’avrebbero riportato l’allegro e giocoso Jacob di sempre.

Ci sperava per davvero.

Ci sperava così tanto, che non stava più nella pelle.

Quella sera nonostante avevano deciso di cenare a casa, perché volevano stare un po' da soli, avevano deciso entrambi di vestirsi lo stesso in modo elegante e avevano allestito insieme la stanza, avevano deciso che avrebbero cenato soltanto con le candele accese sparse un po' per tutta la stanza, per rendere ancora più bella l’atmosfera.

E Isabella aveva deciso che il momento giusto per dirgli che aspettava una piccola creatura, un piccolo scricciolo o meglio, il loro piccolo scricciolo, era proprio durante la cena.

Isabella per quella sera, decise di mettersi il vestito della loro prima volta che si sono incontrati, un bel vestito a tubo con delle piccole perline situate vicino alle spalle e al petto mentre ai piedi, aveva delle semplicissime scarpe di color nero con un tacco fino.

Lei non era mai stata una grande fan di quei tipi di abiti in realtà, ma nelle occasioni come questa, cercava sempre di ottenere quell’effetto: “wow” perché non poteva negarlo, amava vedere le facce stupite delle persone che conosceva che nel vederla vestita in quel modo, rimanevano sbalordite.

La ragazza pensava che forse aveva esagerato, però si erano detti che sarebbe stato comunque una specie di appuntamento e quindi, non voleva mettersi qualcosa di normale che metteva tutti i giorni, per stare a casa e poi … Poi sarebbe stato bello mettersi un vestito del genere, quando ancora poteva farlo e quindi, perché non approfittarne?

Si guardò per l’ultima volta allo specchio, fino a quando non sentì bussare alla porta e sul suo viso, spuntò un piccolo sorriso.

Si diede velocemente una piccola sistemata al trucco e poi subito dopo, aprì la porta e davanti a lei ecco che cera il suo amato, vestito con un abito da sera spettacolare che gli fece dischiudere le labbra in una piccola: “o” di sorpresa.

<< Wow >>

I due ragazzi lo dissero insieme e quando si accorsero della cosa, dalle loro labbra uscì una piccola risata divertita.

<< Ha voluto usare il suo famoso effetto: “Wow”, signorina Swan? >>

<< Può darsi signor Black, ma anche lei non scherza, sa? >>

Altre risate allegre riempiono la casa in cui erano e poi, scossero il capo nuovamente allo stesso tempo.

<< Credo che stasera io e te, siamo sincronizzati. >>

Disse Jacob e mantenne il sorriso e lo sguardo solare, che lo aveva accompagnato, per tutto il giorno.

<< Lo penso anche io. >>

Disse di rimando la ragazza e quando vide che il suo compagno, gli allungò la mano lei sorrise ancora di più e la accettò di buon grado.

<< È molto elegante, signor Black. >> continuò il gioco che avevano iniziato pocanzi e lui per tutta risposta, sorrise ancor di più mentre i suoi occhi sembravano quasi che brillassero.

<< La ringrazio signorina Swan, ma lei lo è ancora di più. >> rispose e si portò la mano della ragazza vicino alle labbra, baciando il palmo della sua mano.

La ragazza a quel gesto arrossì in imbarazzo, ma allo stesso tempo era felice come non mai, di quel momento che si erano presi solo per loro.

<< Venga insieme a me, la porterò … >>

<< In cucina. >>

Rispose la ragazza e per tutta risposta, si trovò lo sguardo del suo amato con un piccolo broncio che gli comparì sul viso e la ragazza, non riuscì a trattenere la risata nel vederlo in quel modo.

<< Scusami, sei troppo buffo con quel broncio. >>

<< Ah – ah, molto spiritosa. Però così rovini tutto. Dobbiamo stare al gioco, giusto? >>

La ragazza continuò a ridere per poi fermarsi e prendere un bel respiro profondo, mentre posò lo sguardo sull’amato e si schiarì la voce.

<< Giusto, hai perfettamente ragione. Riprendo un attimo il controllo, aspetta eh … >>

<< Non farmi aspettare troppo però, se no il cibo si raffredda tutto. >> disse il giovane, in maniera scherzosa.

Dalle labbra della ragazza uscirono delle piccole risate divertite e poi, posò lo sguardo su Jake.

<< Siamo proprio due pazzi, eh? >>

<< Due bellissimi, pazzi. >>

Aggiunse l’altro e si avvicinò al suo viso, dandogli un piccolo e dolce bacio a stampo sulle labbra che l’altra ricambiò, con altrettanta dolcezza.

<< Okay basta giochi però, adesso ti porto per davvero nella stanza più cool, della casa. >>

<< Ah sì? >>

<< Assolutamente. >>

<< Non vedo l’ora di vederla, allora. >>

La ragazza si mise a braccetto con il ragazzo e quando arrivarono in cucina, fece finta di rimanere sorpresa alla vista di tutto quello che insieme qualche oretta prima, avevano preparato.

<< Signor Black, tutto questo è davvero … >>

<< Si, signorina Swan? Che cosa? Stupefacente, magnifico … >>

<< Non dovevamo smettere, di giocare? >> disse la ragazza, ridendo

<< Oh beh, hai iniziato di nuovo tu, il gioco. >>

<< È vero, hai ragione amore. >>

<< Io ho sempre ragione, mia cara. >>

<< Ma finiscila, guarda che sei proprio … >>

<< Che cosa? Un uomo elegante, raffinato … >>

<< No. >>

<< Come no? >>

<< Te l’ho detto, no! >>

<< E allora, che cosa sono? >>

<< Un bambinone. >>

<< Come un bambinone? Io non voglio essere un, bambinone! >>

<< Ma sei il mio personalissimo, bambinone. Ci sono dei vantaggi, ad essere il mio bambinone sai? >>

<< Ah sì, davvero? >>

<< E quali sarebbero? >>

<< Prima di tutto, ti coccolerei sempre. Ogni ora, minuto della giornata. >>

<< Beh, le coccole mi piacciono e le accetto sempre … Non mi serve altro, mi va benissimo essere il tuo bambinone, mamma stupenda. >>

E mentre lo disse ecco che riprese a baciarla e quando la chiama in quel modo la ragazza, quasi si emoziona e ricambia il bacio del suo uomo.

<< Tesoro … >>

<< Mm? Cosa c’è? Hai fame? Giusto hai ragione, meglio se ci sediamo ecco qui >>

Il ragazzo accompagna la ragazza verso la sedia e la fa sedere, facendola mettere comoda su di essa.

<< Ti ringrazio tesoro, ma non era questo quello che ti volevo dire, in realtà … >>

<< Ah no? Eh che cosa? >>

<< Tesoro ti prego, lascia perdere il cibo e vieni qui, siediti anche tu. >>

<< Oh – oh, come mai dici in questa maniera? Devo per caso, preoccuparmi? >> Chiese il ragazzo che lasciò perdere la cena e ritornò a sedersi sulla sedia, mentre osservò la sua ragazza che era seduta proprio davanti a lui.

<< Preoccuparti? Co—s, oh no, no non ti devi assolutamente preoccupare amore. In realtà quello che sto per dirti, credo proprio che ti piacerà. >> disse lei con un sorriso sulle labbra, che gli faceva brillare anche gli occhi.

<< Davvero? Beh ma è fantastico allora spara, dimmi tutto quanto anche perché, sono molto curioso ora. >>

La ragazza alla frase detta dal ragazzo sorrise e allo stesso tempo, prese un piccolo respiro profondo mentre posò le mani sulla sua pancia ancora piatta e continuò a guardare il ragazzo, che la guardava a sua volta con fare un po' confuso.

<< Tesoro … Questa notizia deve essere davvero bellissima, perché stai sorridendo e insomma, io voglio essere felice insieme a te, mi vuoi rendere partecipe? >>

<< Si io, scusami e che … Non so nemmeno, da dove iniziare. >>

<< Sii schietta tesoro, se ti può essere utile in qualche modo. >>

<< Tu dici? >>

<< A me ha aiutato in molte situazioni, essere schietto. >>

<< Mm, eh va bene okay, in fondo hai ragione. Fare giri di parole, non serve poi tanto … >>

<< Tesoro, dimmi cosa ti rende così felice! >> disse il ragazzo, con il sorriso sulle labbra, contento di vedere la sua ragazza così contenta.

<< Io … Io, Jake amore … >>

<< Si? >>

La ragazza prese un respiro profondo, mentre continuò a osservare il ragazzo e nel mentre, cercò di prendere tutto il coraggio che aveva.

Nella sua mente, sembrava tutto così facile.

<< Amore allora? Che cosa c’è? >> domandò Jake, per spronarla a parlare curioso di sapere questa grande, notizia.

<< Ecco vedi io … >>

<< Tu? >>

<< Sono incinta! >>

Disse alla fine con entusiasmo e il sorriso sulle labbra e nel mentre la ragazza, continuò a osservare il ragazzo ma sul suo viso, non c’era l’espressione che avrebbe voluto vedere.

<< Tesoro, mi hai sentito? Sono … Sono incinta! Non è meraviglioso? Avremmo un bambino o una bambina, tutti nostri! >>

Provò ancora la ragazza ma il ragazzo era come se fosse paralizzato, sembrava quasi una mummia.

Non c’era ombra di un sorriso, sulle sue labbra.

Non c’era ombra di nessuna emozione, nel suo sguardo.

E l’atmosfera intorno a loro, sembrava quasi cambiata e a Isabella non stava piacendo per niente, tutto quello.

Si sentiva stranamente, agitata.

<< Cosa hai detto, scusa? >> la sua voce era ferma, spenta, faceva quasi paura.

<< Che … Che … sono incinta. >> balbettò lei e lui si lasciò scappare una piccola risata, ma non era affatto una risata di gioia, ma ben sì sembrava nervosa.

<< Dimmi che è uno scherzo! >>

<< Come? >> domandò lei incredula, di quello che gli sentì dire

<< Dimmi che è uno SCHERZO! >> continuò lui e lei quasi trasalì, quando lo sentì urlare l’ultima parola.

<< Io … Io non scherzerei mai, su queste cose. Ho fatto il test, sono incinta Jake, incinta del … >>

La ragazza non riuscì nemmeno a finire la frase che l’altro, sbatte la mano a pugno sul tavolo e quel gesto, fece fare un piccolo salto sulla sedia alla povera ragazza, per lo spavento.

Non aveva mai visto il suo Jake, reagire in quella maniera.

<< Come è possibile, una cosa del genere? Ma non eri, stata attenta? >>

<< Io … Io … >> la ragazza non riusciva nemmeno a parlare, era in completo panico.

<< Jake … >>

<< NIENTE JAKE! Merda … Chi cazzo la sente ora, mia madre! >>

<< Ma Jake, io credevo, credevo … >>

<< Credevi? Credevi esattamente a COSA? COSA CREDEVI, SENTIAMO! >>

<< Credevo … Credevo che ti avrebbe fatto piacere, tu dicevi … Tu dicevi che … >>

Il ragazzo scosse il capo mentre lei parlava e ad un tratto, fece cadere il bicchiere a terra che provocò un forte rumore e questo si frantumò non appena toccò, il pavimento.

<< Ma io dico dove diamine ce l’hai il cervello? Come puoi pretendere che io, accetti una cosa del genere? Come possiamo occuparci di un bambino, se lo siamo anche noi? Cazzo Isabella, io ho solo 18 anni e tu 17. Cazzo 18 anni ho … Come puoi pretendere che io, sia felice di una cosa del genere? NON PUOI! >>

La ragazza ormai, cercava di trattenere le lacrime.

<< Ma tu … Ma tu dicevi … che ti piacevano … E che avresti voluto essere, un padre. >>

<< Certo che l’ho detto, perché è la verità ma adesso, adesso in questo momento no Isabella, non posso pensare ad un bambino, devo pensare al mio cazzo di futuro e tu al tuo! Cosa vuoi fare adesso di quella cosa che hai, in grembo eh? Cosa ne vuoi fare? >>

<< Non è una cosa è nostro figlio! >> disse lei inorridita a sentire quello che Jacob, gli stava dicendo.

<< Quello non è mio figlio, chiaro? Non lo è affatto! E non sarà nemmeno tuo, perché abortirai no? Vero che lo farai? >>

La ragazza rimase ancor più incredula a quello che gli sentiva dire, come era possibile che stava dicendo tutte quelle cose orribili, al loro piccolo e dolce bambino?

Non poteva, non poteva star succedendo per davvero e non poteva credere, che gli stava chiedendo di fare una cosa così orribile.

Lei non avrebbe mai abortito, mai e poi mai.

<< No. >>

<< Cosa? >>

<< Ho detto di no, che non abortirò … >>

<< Io non ci posso credere, sei veramente una testona. Vuoi proprio rovinarmi la vita, allora! >>

<< Io non ti sto rovinando … >>

<< STA ZITTA BASTA, NON TI VOGLIO SENTIRE. NON VOGLIO SENTIRE NIENTE. >>

La ragazza rimase in silenzio a sentire la sua voce così arrabbiata, così in collera con lei, però cercò di non farsi intimidire e provò a parlare nuovamente ma appena lo fece …

CIAF.

Sentì la sua mano proprio sulla sua guancia e iniziò a provare un po' di dolore, dopo lo schiaffo che aveva appena ricevuto e spalancò gli occhi, ancora più incredula.

Come era possibile?

Perché stava succedendo tutto quello?

Erano così felici e spensierati prima, perché?

Perché lui non era felice per il loro piccolo scricciolo che era, nel suo grembo?

<< Vattene Isabella, vattene via da qui o stasera non riuscirò a controllare le mie azioni. >>

Disse il giovane e la ragazza continuò a osservarlo, lo osservava come se stesse guardando uno sconosciuto e molto probabilmente questo al giovane uomo, diede fastidio perché prese l’altro bicchiere e lo lanciò verso il muro facendolo in questo modo, rompere.

Isabella era terrorizzata, quello non era il suo Jacob.

Non era per niente, il suo amato Jacob.

<< VATTENE VIA HO DETTO. >>

E la ragazza con le lacrime agli occhi, lo fece per davvero.

Lei se ne andò via, mentre urlava di dolore.



Fine Flash Back


Presente



La giovane donna, urlò nel sonno.



   
 
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