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Autore: TatianaCovino    07/12/2023    1 recensioni
Hermione è in crisi: Ginny e Harry hanno deciso di andare a vivere insieme e lei non può permettersi un appartamento da sola. Fred le propone di diventare la sua coinquilina. Una decisione pessima, ma perchè no? Cosa può mai succede ad andare a vivere con un amico?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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La luce del primo sole entra nella stanza, svegliando Hermione. La ragazza ci mette qualche secondo a capire dove si trova: è nella sua nuova stanza, nell’appartamento di Fred Weasley con il quale, adesso, convive. Si intente, solo come coinquilini per dividere le spese, tra loro due non c’è nulla di romantico.
La ragazza si alza dal letto e, prima di tutto, decide di andare in cucina a farsi un caffè. Senza non riesce proprio a svegliarsi. Esce in pigiama, con il suo pigiama rosa con le papere, sperando di non trovare Fred già sveglio. Non voleva sentirsi prendere in giro di prima mattina.
Con quest’ultima speranza entra in cucina, ma non la trova vuota. Una figura di staglia vicino al tavolo.
“E tu chi sei?”, esclama Hermione.
“Oh, tu devi essere la nuova coinquilina di Fred”, risponde la ragazza con una punta di astio nella voce. “Io sono Melanie. Sono… emh… un’amica di Fred.”
Hermione le stringe la mano controvoglia. Non voleva fare conversazione con quella sconosciuta prima ancora di aver preso il suo caffè. “Piacere, Hermione.”
“Allora…”, continua Melanie. “Tu e Fred siete….?”
“Amici. Siamo solo amici.”
Il volto della ragazza si distese in un sorriso. “Oh, bene. E come vi siete conosciuti?”
“Suo fratello minore è il mio migliore amico. Ci siamo conosciuti ad Hogwarts.”
“Fred ha un fratello?”, chiese lei stupita.
Hermione si voltò a guardarla, con espressione interrogativa. Davvero quella ragazza usciva con Fred e non sapeva che aveva un fratello? O meglio, sei?
“Veramente ha tre fratelli, un gemello e una sorella”, rispose.
“Un gemello? Davvero?”, chiese stupita.
“Da quanto tempo conosci Fred?”
“Oh, l’ho conosciuto ieri sera. Sono entrata nel suo negozio per acquistare… beh, un filtro d’amore..” Arrossì.
“Buongiorno!”, esclamò in quel momento Fred entrando in cucina. “Melanie, sei qui. E hai conosciuto Hermione!”
Melanie sorrise, mentre Hermione gli lanciò uno degli sguardi alla Prefetto-Perfetto.
“Melanie, sono davvero felice di aver passato la sera con te, ieri è stato bellissimo. Ma adesso devi proprio andare. Scusa ma sai, devo andare a lavoro.”
“Posso restare con lei…”, disse Melanie indicando Hermione.
“No, anche Hermione deve andare a lavoro. Sai, lei lavora al Ministero!”
“Mi chiamerai?”, chiese speranzosa.
“Certo Melanie, certo che ti chiamerò. Questa settimana sono un po’ indaffarato con il lavoro, ma ti chiamerò appena mi libero, va bene?”, disse sospingendola verso la porta.
“Beh, ciao allora”, disse lei scoccandogli un bacio sulla guancia.
Non appena rientrò in cucina Hermione lo guardò in cagnesco. “Quindi è così che andrà ogni mattina? Mi sveglierò e mi troverò in cucina una delle tue… amiche?”
“Gelosa Granger?”, chiese lui ammiccando.
“Non sono gelosa. Ma non voglio dovermi trovare sconosciute in casa prima ancora di aver preso il mio caffè.”
“So già cosa vuoi dire, e no. Non smetterò di portare le mie ragazze a casa”, disse Fred. “Ti ricordo che fino a ieri questa era una casa di un single!”
“E io ti ricordo che adesso ci vivo anche io qui. E che sei stato tu a propormelo!”
“Puoi portare anche tu i ragazzi se vuoi.”
“Io non… Non poterei mai un ragazzo qui… sapendo che tu sei nell’altra stanza”, disse lei arrossendo.
Fred sorrise. “Ti giuro che non mi metto ad ascoltare.”
“Smettila”, disse lei riprendendo un certo contegno. “E comunque, io non porterei mai un ragazzo che conosco da neanche due ore a casa. Non sapeva neanche che avessi dei fratelli!”
“Si, non gliel’ho detto”, rispose Fred alzando le spalle.
“Fred, l’hai conosciuta nel tuo negozio. Dove lavora anche George, il tuo gemello. Si sarà resa conto che eravate due, no?”
“Beh, non è molto sveglia…”, rispose Fred.
Hermione sospirò. “Fred, dobbiamo darci delle regole.”
“Ora devo scappare a lavoro, ci vediamo dopo”, rispose il ragazzo eclissandosi prima che Hermione potesse dire altro.
 
 
“Hermione, sei in casa? Sono io!”, esclama Fred entrando nell’appartamento. Subito si rese conto di una cosa: Hermione aveva pulito e risistemato tutto. Il televisore era stato sistemato davanti al divano, in cucina c’era odore di pulito e il bagno era limpido come non lo era mai stato. Non che lui e George non ci tenessero alla pulizia, ma quella era tutt’un’altra cosa. Neanche sua madre puliva così a fondo.
Hermione apparve nel salotto, vestita di tutto punto. Aveva addosso un vestito nero che le arrivava al ginocchio, i capelli sciolti sulle spalle e stava cercando di indossare un paio di orecchini di perle. Nonostante fosse preparata in tutto, Fred notò che sul viso non aveva neanche un filo di trucco e pensò che poche ragazze riuscivano ad essere belle ed eleganti come lei così al naturale.
“Esci?”, chiese.
“Si, ho un appuntamento con Victor”, rispose lei.
“Victor? Esci ancora con Victor Krum?”
“Beh, si. È arrivato a Londra cinque mesi, ci siamo rivisti e… Niente, abbiamo deciso di riprendere i vecchi rapporti.”
Fred sorrise. “Mi è sempre piaciuto Victor.”
Hermione notò solo in quel momento le buste della spesa che il ragazzo aveva tra le mani. “Cenetta romantica?”, chiese.
“Esattamente”, rispose lui.
“Con Melanie?”
“Melanie? No!”
“Non hai intenzione di richiamarla, vero?”, chiese Hermione esasperata.
“Neanche per sogno!”
“Io vado. E, Fred. Tornerò per mezzanotte quindi vedi di spostare… emh… il post cena in camera tua per quell’ora. Non vorrei vedere cose che… Insomma, hai capito.”
“Non preoccuparti, Hermione!”, rispose lui ridendo.
 
“Allora… emh…”
“Clara!”
“Si, Clara!”, disse in fretta Fred. “Di cosa ti occupi nella vita?”
“Oh, io lavoro ai Tre Manici di Scopa. Mi piace molto stare a contatto con gli altri maghi e lì si ascoltando storie davvero molto bizzarre!”, rispose la ragazza facendo un risolino.
Fred sorrise, non voleva essere scortese. “Ancora un pezzo di torta?”
In quel momento un gufo entrò nella cucina, atterrando vicino a Fred e porgendogli la zampa, dove era legalo un biglietto. Il ragazzo lo prese e lo aprì.
“FRED, SONO AD HOGSMEADE E NON POSSO SMETERIALIZZARMI. SONO BLOCCATA QUI. PUOI VENIRMI A PRENDERE CON LA TUA SCOPA? HERMIONE.”
Fred osservò per qualche secondo quel messaggio, poi si rivolse alla ragazza. “Scusami, ma devi andare.”
“Ma… il nostro appuntamento?”
“E’ una cosa urgente, davvero. Mi dispiace, ma adeso devi proprio andare.”
La ragazza, molto contrariata, prese la sua borsa e uscì dall’appartamento, giurando a Fred che nessuno l’aveva mai cacciata via in quel modo e che non l’avrebbe mai più rivista. Ma Fred non stava neanche ascoltando. Prese la sua scopa e si diresse velocemente verso Hogsmeade.
 
 
“Oh Fred, sei arrivato”, disse Hermione.
“Certo, cosa pensavi? Non ti avrei mai lasciata qui. E Victor?”
“Victor… è andato via”, rispose lei. Poi, subito aggiunse. “Mi dispiace di aver interrotto la tua cena romantica, ma davvero non sapevo cos’altro fare.”
“Non preoccuparti, mi rifarò domani.” Poi le tese una mano, invitandola a salire sulla scopa.
Hermione non si mosse, osservandolo impaurita.
“Andiamo Granger, hai ancora paura di volare?”
“Non ho paura di volare… È che non mi piace molto l’altezza.”
“Altezza o no dovrai salire su questa scopa se vuoi tornare a casa. A meno che tu non voglia rimanere qui tutta la notte.”
“No, arrivo, arrivo…”, rispose lei facendosi coraggio e sedendosi dietro al ragazzo.
“Puoi aggrapparti a me se ti fa sentire più sicura”, disse Fred.
Hermione non se lo fece ripetere due volte e si strinse intorno alla sua vita, ringraziandolo mentalmente di aver lasciato una ragazza per correre ad aiutarla. Era davvero un buon amico.
 
  
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