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Autore: Marti Lestrange    09/12/2023    2 recensioni
[ dalla storia: “Nessuno ci cercherà per tutto il fine settimana,” sussurra Victoire cingendogli la vita e appoggiando la testa sulla sua spalla. Teddy profuma di buono.
“E se ci cercheranno, noi non risponderemo, dico bene?” ]
— raccolta sul primo Natale di Teddy e Victoire nella loro nuova casa
— storia partecipante al Calendario dell'avvento 2023 indetto da Sia e Cora sul forum Ferisce la penna.
day 3 — blizzard ;
day 4 — lullaby ;
day 6 — stars ;
day 8 — christmas tree ;
day 9 — memory ;
day 14 — snowballs ;
day 19 — “I’m late.” ;
day 21 — keys ;
day 23 — mistletoe ;
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'GENERATION WHY.'
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fruitcake.

 

giorno 9, prompt b): ricordo


5. memory ;

[ colonna sonora: 
evermore ]



 

Lo trova nel piccolo salottino che affaccia sul canale. Le spalle larghe inquadrate nella luce bianca che entra dalla finestra e i capelli azzurri, e un maglione pesante regalo di nonna Molly per lo scorso Natale. 

 

Victoire lo abbraccia da dietro, preme la guancia contro la sua spalla sinistra. Sono quasi alti uguali. Si ricorda quando erano tornati a casa dopo quell’estate che avevano passato separati, quell’unica estate, a dire il vero, in cui Victoire, Dominique e Louis erano andati a Parigi dalle loro cugine francesi, Camille e Adèle*, e avevano girato la Francia sul Van azzurro di Camille, alla Babbana, mentre Teddy era rimasto in Inghilterra e aveva fatto campeggio con alcuni amici di Tassorosso, ecco, alla fine di quell’estate erano tornati e Victoire aveva quasi colmato la differenza d’altezza che la separava da Teddy e ormai non doveva più mettersi in punta di piedi per baciarlo. 

 

Sa cosa sta guardando, durante le festività natalizie lo fa più spesso che in altri momenti. 

“Lo so cosa stai per dire,” la anticipa Teddy. 

Victore annuisce. “Lo so che lo sai.”

"Ultimamente ho immaginato di vederli entrare da quella porta, sai? Il suono del campanello, e Tonks avrebbe sicuramente portato una bottiglia di Whisky Incendiario da bere tutti insieme dopo cena.” Non li chiama mai “mamma” e “papà”, ma sempre Tonks e Remus. 

 

“Avremmo riso come matti.”

“Vieni qui.”

Teddy la accoglie nel suo abbraccio e la stringe a sé. Ora anche Victoire può vedere la fotografia incorniciata che Teddy stringe tra le dita. Una delle poche fotografie dei genitori di Teddy, scattata durante la guerra. Teddy ce l’ha dai tempi di Hogwarts, e la porta sempre con sé quando dorme fuori casa, come un talismano. 

 

“A volte è come se non fossero mai morti,” sussurra lui, le labbra sui capelli di Victoire. “La nonna mi ha sempre parlato di loro in modo così vivido… È per questo che è così facile credere che possano suonare alla porta da un momento all’altro.”

“Avete sempre tenuto vivo il loro ricordo. Tu e Andromeda. E zio Harry. E tutti coloro che li hanno conosciuti più o meno bene, e persino chi non li ha mai conosciuti. Erano straordinari.”

“Lo dicono tutti. Ogni giorno cerco di renderli fieri di quello che faccio.”

 

“Lo sono, Teddy. Fieri di te. Ne sono sicura.”

“È quello che dice sempre la nonna. Siete così simili, voi due.”

“È un grande complimento, per me. Sarebbero stati fieri di te qualsiasi cosa avessi scelto di fare. Erano straordinari per un motivo, in fondo.”

Lo sente sorridere, ed è contenta di averlo fatto sorridere in un momento così malinconico. 

 

Tonks e Remus sorridono anche loro, nella fotografia. Tonks mette un braccio attorno alle spalle di Remus e lo tira sé e Remus fa finta di opporre resistenza, ma alla fine si scioglie e acconsente a Tonks di baciarlo sulla guancia. Non fanno altro che quello, tutto il tempo. Non faranno altro che quello, per sempre. 

 

Victoire sente formarsi il consueto nodo alla gola che la assale tutte le volte che pensa ai suoi genitori, a come sarebbe stato se li avesse persi senza nemmeno averli conosciuti. La bonarietà di suo padre, le sue barzellette sconce al tavolo della merenda di mezzanotte, i capelli lunghi sulle spalle tormento di nonna Molly, i suoi sorrisi dolci e i suoi consigli pratici e di cuore, e il modo in cui li ha sempre viziati, tutti e tre. La calma di sua madre quando succede qualcosa di difficile e la sua praticità nel risolvere qualsiasi tipo di problema, il suo profumo di buono prima di dormire e la sua voce che canticchia una ninna nanna in francese, il suo accento che si fa marcato quando si arrabbia, i croissants al burro appena sfornati per la colazione della domenica, le sue mani ruvide dopo aver lavorato il legno** nel capanno e le piccole statuette intagliate sparpagliate per Villa Conchiglia. 

 

Teddy poggia la cornice sul tavolino incastrato fra la finestra e l’albero di Natale. “Mangiamo qualcosa sotto il piumone? Ti va?”

Victoire annuisce. “Mi va sempre.”

 

Danno le spalle alla fotografia ed escono dal salottino. Tonks e Remus continuano a ridere insieme. 
 



Note: ooooook, viva l’allegria. È che questo prompt si prestava troppo a questo tipo di momento tra loro, non ho saputo resistere. 

* figlie di Gabrielle Delacour
** parte del mio headcanon 

   
 
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