Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Padmini    17/12/2023    0 recensioni
Se le cose fossero andate diversamente? Se Naruto non fosse stato completamente solo ad affrontare l’odio degli abitanti del villaggio? Se avesse avuto un amico fin da bambino?
Una storia scritta a quattro mani per esplorare l’amicizia dalla A alla Z.
Una storia a quattro mani scritta da me e da Nunzia
Genere: Avventura, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Kurama, Naruto Uzumaki, Shikamaru Nara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L come Lucciole

(scritto da Padmini)

 

Se c’era una cosa che Sakura adorava erano le lucciole, le piaceva osservarle durante le notti estive, erano come delle piccole stelle scese a farle visita dal cielo e lei amava passeggiare tra di loro, immaginandosi di poter volare in alto, di volare via dalla paura, dell'imbarazzo, dalla debolezza.

A Sakura amava osservare le lucciole, ma le sarebbe piaciuto ancor di più condividere quei momenti con qualcuno, invece si ritrovava sempre sola.

Una volta aveva tentato di invitare qualcuno, erano al parco giochi e lei aveva fatto la proposta.

"Hey! Che ne dite di andare a vedere le lucciole stasera? Vicino a casa mia c'è un prato dove se ne trovano tantissime! è un posto magico!"

Una sua compagna di classe aveva riso di lei.

"Cosa sei, una bambina?" aveva chiesto "Andare a vedere le lucciole è una cosa da poppanti!"

Sì, sono una bambina!, avrebbe voluto rispondere lei, e in effetti lo era, non aveva nemmeno dieci anni, ma quando si cresce in un villaggio di ninja non si è mai abbastanza piccoli per essere considerati dei bambini.

Sakura aveva ingoiato il rospo ed era corsa via, senza accorgersi che Ino le era andata incontro per consolarla.

 

Da quel giorno era passato tanto tempo, i giorni erano diventati settimane, le settimane mesi, era arrivato l'autunno, poi l'inverno e infine la primavera. Con l'inizio dei primi caldi Sakura aveva continuato ad uscire di notte per vedere le lucciole, fregandosene di chi la prendeva in giro, quei momenti erano solo per lei, erano speciali e, sebbene avesse voglia di condividerli con qualcuno, non aveva il coraggio di chiederlo ancora.

 

Passarono altri giorni, altre settimane, una sera vide che la luna era quasi piena, la sera successiva sarebbe stata l'ideale per osservare le lucciole sotto il suo chiarore, magari mangiando qualcosa distesa su una coperta, come una specie di pic nic notturno.

Per tutto il giorno successivo attese trepidante, anche a lezione fu meno attenta del solito, cosa strana per lei, e quando finalmente le lezioni terminarono uscì di corsa dall'aula per tornare a casa, voleva che tutto fosse perfetto per la sua serata preferita ... ma non tutto sarebbe andato come aveva programmato.

Era tornata a casa da poco, aveva appena fatto in tempo a mangiare e si era fiondata al piano superiore per fare i compiti: non aveva tempo da perdere, doveva preparare tutto per quella sera se voleva che fosse perfetto, ma sua madre la fermò quando la vide entrare in cucina.

"Sakura, hai finito i compiti?" chiese.

"Sì, certo mamma! Ora posso ..."

"Puoi andare a fare qualche commissione per me?" chiese "Stamattina non ho avuto tempo di fare nulla perché ho dovuto controllare alcuni documenti di tuo padre. Tieni" aggiunse, porgendole un foglio "Qui troverai tutta la lista.

"Ma ..." iniziò Sakura, osservando ciò che aveva scritto sua madre "Mi ci vorrà tutto il resto del pomeriggio! Io volevo ..."

"Sakura!" la riprese la madre "è urgente!"

La bambina sospirò, ma annuì, magari la sera successiva la luna sarebbe stata ancora abbastanza piena. Così, sospirando, si preparò e uscì.

 

Arrivò a casa che era sera inoltrata, avrebbe voluto preparare qualcosa invece di cenare, ma suo padre fu irremovibile, perciò restò a tavola finché non finirono di cenare. Quando finalmente riuscì a sparecchiare e lavare i piatti insieme alla madre era tardissimo.

Sakura guardò fuori, la luna era alta nel cielo, da lontano poteva vedere le lucciole volare leggiadramente tra gli alberi, le sarebbe piaciuto uscire, ma ormai era troppo tardi ...

Stava per andare in camera sua, quando suonarono al campanello: era Ino.

"Sakura!" esclamò "Vieni con me!"

La bambina osservò l'amica con gli occhi sgranati per la sopresa.

"D-dove vuoi andare?" chiese, sospettosa.

"Vieni e basta!"

Sakura si voltò per osservare i suoi genitori, chiedendosi se le avrebbero concesso di andare, ma loro le fecero l'occhiolino. Che fossero d'accordo con Ino?

Ino prese Sakura per mano e la condusse verso il prato, ma più lontano, in un luogo che lei non poteva vedere da casa sua.

"Dove stiamo ..."

Sakura non fece in tempo a terminare la domanda, quando li vide.

In una radura poco distante, c'era un'enorme coperta, sulla quale erano posati piatti con ogni genere di cibo dolce e salato e tazze di tè caldo. Attorno alla coperta, c'erano tutti i suoi amici: Hinata, Kiba, Shino, Shikamaru, Choji, Naruto e perfino Sasuke.

"CIAO SAKURA!" esclamarono tutti in coro "VUOI VEDERE LE LUCCIOLE CON NOI?"

Sakura stava per piangere dalla gioia, si passò rapidamente il dorso della mano sugli occhi e corse verso di loro insieme a Ino.

"Che bella sorpresa! Vi voglio bene amici miei!" esclamò, andandosi a sedere insieme a loro "Come avete fatto?"

"Non ci pensare!" le rispose Ino "Sappiamo quanto ami osservare le lucciole e abbiamo pensato che questa fosse la notte ideale per poterlo fare insieme!"

 

La notte passò rapidamente, il giorno dopo non dovevano andare a scuola, quindi decisero di dormire all'aperto: faceva caldo e si stava bene, inoltre avevano portato dei sacco a pelo per tutti, anche per lei, così fu bello addormentarsi vicini, osservando le lucciole.

La mattina dopo tutti si svegliarono con calma, fecero colazione con gli avanzi della notte e si salutarono, andando ognuno a casa sua, non dopo che Sakura ebbe ringraziato tutti di cuore.

Sakura stava per tornare a casa, quando fu raggiunta da Shikamaru.

"Hey, Sakura!" le disse "C'è una cosa che devo dirti."

Lei si fermò, incuriosita, era insolito che Shikamaru le parlasse o le volesse confidare un segreto.

"Devi sapere che abbiamo organizzato tutto insieme" disse, guardandosi attorno per assicurarsi di non essere ascoltato "Ma l'idea è stata di Naruto, è stato lui a convincerci."

"N-naruto?" chiese lei, incredula "Come? Quando?"

Shikamaru rise.

"Ieri si era reso conto che eri impaziente per qualcosa, sapeva come tutti noi quanto ami le lucciole perciò, sapendo che questa notte ci sarebbe stata la luna piena, ha immaginato che avresti fatto qualcosa di speciale ... da sola. Per questo, quando ti ha vista correre via, è venuto da noi e ci ha proposto questa cosa. Siamo andati da tua mamma e le abbiamo chiesto di tenerti impegnata tutto il giorno, in modo che non potessi fare nulla, perché tanto lo avremmo fatto noi per te!"

Sakura arrossì.

"Devo ammettere che all'inizio non ne avevo molta voglia, ma Naruto sa essere molto convincente e ci ha coinvolti. Alla fine è stato anche divertente! Mi piacerebbe rifarlo!"

Sakura divenne ancor più rossa.

"Ah, un'altra cosa" aggiunse Shikamaru "Sai che Naruto è sempre pieno di energia e di idee ... ma ieri era più carico del solito, si vedeva che ci teneva davvero tanto!"

Sakura sorrise.

"Grazie Shikamaru."

Lui le fece l'occhiolino e se ne andò, lasciandola lì, felice, mentre ripensava a Naruto e a ciò che aveva fatto per lei.




 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Padmini