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Autore: inzaghina    18/12/2023    2 recensioni
Villa Conchiglia è il luogo che Bill e Fleur chiamano casa, ma non è solamente questo. È il posto in cui i due innamorati hanno dato vita alla loro famiglia e nel quale tante persone che passano di lì percepiscono la forza del sentimento che li unisce e ne subiscono l'influenza. È così che Villa Conchiglia si trasforma in qualcosa di più di una baia con un cottage affacciato sul mare: diventa il fulcro di tanti episodi di quotidianità che cambiano l'esistenza di coloro che li hanno vissuti.
[I primi 11 capitoli partecipano al Writober 2023]
[i capitoli dal 12 in avanti partecipano al Calendario dell’avvento indetto da Cora e Sia sul forum “ferisce più la penna”]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Weasley, Famiglia Weasley, Fleur Delacour | Coppie: Bill/Fleur
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Questa storia partecipa “al Calendario dell'avvento 2023 indetto da Sia e Cora sul forum Ferisce la penna"; il prompt di oggi è: and they were roomates (A è come il Grinch, B è come lo Spirito del Natale). 

 


 

 
Lo spirito del Natale 

 

  

Crescendo, Dominique si è spesso chiesta se ci fosse qualcosa di diverso in lei, se amare il Natale fosse parte del patrimonio genetico che avrebbe dovuto ereditare da suo padre, ma invece fosse andato storto qualcosa... E dire che, a differenza dei suoi due fratelli, era lei quella che sfoggiava i capelli ramati dei Weasley, oltre a un’abbondante dose di lentiggini e la capacità di sopportare e – almeno in qualche modo – mettere un freno alle idee più assurde di James Sirius e Fred. Ogni anno, all’avvicinarsi della festa preferita da grandi e piccini, lei si sentiva sempre pervasa da una sorta di malinconia difficile da spiegare o condividere con la sua famiglia. Non perché non le piacesse scambiarsi doni: e chi non lo amerebbe? E nemmeno perché non era un’appassionata della cucina di nonna Molly: quello sarebbe considerato un vero e proprio sacrilegio da tutto il resto della famiglia. Eppure, Dominique aveva sempre percepito la mancanza di qualcosa, di un dettaglio che le permettesse di godersi appieno la magia del Natale e dell’attesa che portava a esso. 

Louis ha iniziato molto presto a darle il tormento, ridacchiando furbo e accusando Victoire di essersi appropriata di tutto lo spirito natalizio residuo, quello non appartenente ai loro genitori, presente a Villa Conchiglia. E Dominique, se è onesta con sé stessa, non può che ritrovare un fondo di verità nelle risatine del fratello minore. 

Perché se c’è una cosa che si può notare in Victoire con l’avvicinarsi del Natale è il suo amore sconfinato per questa festa – e per tutto ciò che è legato a essa. Dicembre è sempre stato quel momento dell’anno in cui la secondogenita di Bill e Fleur si è ritrovata a voler rinnegare la parentela con quella sorella rasentante la perfezione a cui ha aspirato di assomigliare per tutta la vita. L’angelo biondo che adora sfornare biscotti e decorare l’albero, che appende vischio in giro per casa e attende con ansia di scoprire che colore sarà quell’anno il suo maglione natalizio.  

 

* 

 

Ha sei anni Dominique, quando Victoire la coinvolge nella creazione di decorazioni da appendere all’abete che decorerà il salone affacciato sull’oceano. Ma le sue piccole mani faticano ad imitare i disegni creati dalla sorella e, in tutta onestà, non è nemmeno troppo felice di ritrovarsi piena di brillantini su corpo e vestiti – e s’imbroncia facendolo notare alla sorella. 

“Credo che tu sia l’unica bambina che non è entusiasta di utilizzare colori e glitter, Domi.” 

Il tono di Victoire non è accusatorio, ma concreto, e la minore si stringe nelle spalle complimentandosi per la meravigliosa fata dipinta dalla sorella. 

“Credevo che il Grinch fosse verde, ma forse il suo spirito può anche essere racchiuso nel corpo di una bambina di sei anni,” riflette Victoire, osservando la sorella con spirito critico. 

“Io non sono un Grinch, né tantomeno ci tengo a essere verde!” 

“Hai la vaga idea di chi sia il Grinch?” 

Dominique scuote la testa, “Jamie dice che è un mostro verde.” 

“Il Grinch non è un mostro! È semplicemente incompreso e, una volta conosciuto il significato del vero spirito del Natale, anche lui si rende conto di quanto meraviglioso sia festeggiarlo... direi che c’è speranza anche per te,” la rassicura Victoire, offrendosi per aggiungere altri glitter argentati alla stella celeste di Dominique. 

“E se non dovesse mai piacermi tanto quanto piace a te, e mamma, e papà, e Louis?” mormora Dominique in tono incerto. 

“Dubito che potrà mai piacerti quanto piace a mamma,” ribatte pratica Victoire, recuperando anche i brillantini dorati. 

“Mhmm,” Dominique osserva pensosamente la lue riflettersi sulle decorazioni sparse sul grande tavolo della sala. 

“Non sei affatto obbligata ad amare il Natale, Domi,” le fa notare quindi Victoire, leggendo inquietudine negli occhi identici ai propri. 

“Nonna Molly dice che è impossibile non amarlo...” 

“Puoi anche semplicemente fingere che ti piaccia e goderti le cose belle che porta con sé: i regali, i dolci, le battaglie a palle di neve, la possibilità di stare svegli fino a tardi...” 

“Mi piace come pensi, Vicky!” 

“Sarà il nostro segreto, mia piccola Grinch...” 

Le sorelle scoppiano a ridere e si mettono all’opera per creare insieme un unicorno da aggiungere alla serie di decorazioni. 

 

* 

 

A ventun anni, Dominique si prepara a vivere il primo Natale nella casa che condivide insieme al fidanzato Chris e, ride tra sé e sé, rendendosi conto una volta di più di quanto sia destinata a condividere la sua vita con persone che amano il Natale decisamente più di lei. 

Chris ha appeso rametti di vischio letteralmente in ogni angolo della casa, ha insistito per scegliere un albero probabilmente troppo grande e ha condiviso con Dominique la ricetta dell’eggnog che la famiglia Davies sorseggia durante le festività. 

“Credi che questa ghirlanda starà bene sulla porta di casa?” domanda il ragazzo, mostrandole il suo ultimo acquisto natalizio. 

“Penso che la gente faticherà a leggere i nostri nomi, ma a parte quello mi sembra stupenda,” ribatte lei, scuotendo la testa. 

“E dire che credevo che i tuoi giorni da Grinch stessero finalmente volgendo al termine... mi hai aiutato a fare l’albero e mi eri quasi sembrata entusiasta.” 

“Questa storia che io sono un Grinch deve proprio finire, sto facendo del mio meglio!” 

“E io ti sto solo prendendo in giro,” chiarisce Chris, prima di baciarla sulla punta del naso, “ora, a ghirlanda? Dici che è davvero troppo grossa?” 

Dominique scuote la testa, affondando nell’abbraccio di Chris, “è perfetta, davvero.” 

“Stasera a che ora dobbiamo essere dai tuoi per fare i biscotti?” 

“Prima di cena, così prepariamo l’impasto, inforniamo e poi mangiamo...” 

“Dici che due bottiglie del nostro eggnog basteranno o ne serviranno di più?” 

“Mhm, considerando che Teddy e mio fratello sono uno più goloso dell’altro non saprei...” 

“Ne porteremo quattro.” 

“E anche quei dolcetti alla cannella che ho trovato l’altro giorno nella nuova pasticceria in centro.” 

“Mia madre li adorerà.” 

“La mia non mi perdonerebbe mai se andassi a mani vuote a una cena, sicura che le rose di Natale le piaceranno?” 

“Certo che sì.” 

“E il brandy francese per tuo padre?”  

“Chris! Ti dai una calmata? Non è la prima volta che vedi i miei genitori...” 

“Sì, ma sarà la prima volta da quando siamo andati a convivere.” 

“Questo non cambia nulla, sai che ti adorano.” 

“Come biasimarli...” ridacchia Chris, baciando nuovamente Dominique sul naso e facendola ridere. 

 

Poche ore più tardi, i due ragazzi hanno raggiunto Villa Conchiglia e Louis ha aperto loro la porta, prima di trascinarli in sala per raggiungere il resto dei presenti. 

“Eccovi qui,” li saluta Fleur, abbracciando prima Dominique e poi Chris. 

“Ciao ragazzi,” aggiunge Bill, salutandoli altrettanto calorosamente. 

Victoire e Teddy li raggiungono dopo aver controllato che il piccolo Remus Arthur, di poche settimane, continui a dormire nel passeggino vicino al caminetto. 

“Finalmente possiamo preparare i biscotti di zia Muriel,” dichiara Bill alla fine dei saluti. 

“E chi è zia Muriel?” domanda Chris. 

“La zia preferita di zio Ron,” ghigna Louis, scatenando i risolini della sua famiglia. 

La famiglia Weasley-Delacour si avvia verso la cucina per mettersi all’opera, ma Fleur ferma la secondogenita, ansiosa di consegnarle una scatola speciale. 

“Mi hai detto che tu e Chris avete fatto l’albero, ma ancora non avete il puntale...” 

“Sì, ne cercheremo uno in questi giorni, maman.” 

“Vorrei che avessi questo,” sussurra sua madre, osservandola mentre estrae dalla scatola in legno l’angelo che ha decorato per anni l’albero di Villa Conchiglia. 

“E il vostro albero?” 

“Nonno aveva insegnato a papà che ne ha fatto un altro,” confida Fleur, traendo la figlia a sé per un abbraccio. 

“Grazie davvero, maman, lo adoro,” sussurra emozionata Dominique, sentendo le lacrime pizzicarle gli angoli degli occhi. 

“Guarda che ci ha regalato mia madre, Chris!” 

Il ragazzo osserva entusiasta l’angelo e ringrazia Fleur, spiegandole che starà benissimo sulla punta del loro abete. 

“Qui mi sa che c’è un piccolo Grinch il cui cuore sta triplicando di misura,” sussurra divertita Victoire, arrivando alle spalle di Dominique e porgendole una tazza dell’eggnog portato da lei e Chris. 

“Forse hai sempre avuto ragione tu...” 

“Dici?” 

“Con le persone giuste accanto non si può davvero non amare il Natale.” 

“Significa che lo insegnerai anche al mio piccolo Remus?” 

“Sai che lo farò.” 

Louis s’avvicina di soppiatto alle sorelle e posa un braccio sulla spalla di ognuna, “pronte a darvi da fare con burro e farina?” 

“Solo se tu prometti di non mangiarti tutto l’impasto crudo...” 

“Farò del mio meglio!” 

Bill osserva i suoi tre figli abbracciati e sorridenti e si scambia uno sguardo complice con la moglie, ripensando al loro primo Natale insieme in questa casa che tanto amano e che, negli anni, hanno imparato ad amare ancor di più. 

 

 

 


Nota dell’autrice: 

Ritorno al calendario, scrivendo nuovamente degli abitanti di Villa Conchiglia che mi sono tanto cari, esplorando il rapporto tra le sorelle Weasley sia nell’infanzia che nella loro vita da giovani adulte. 

Il puntale dell’albero è proprio quello che Fleur aveva ricevuto da sua nonna, mi piaceva l’idea che venisse tramandato; i biscotti invece fanno parte di un mio headcanon e sono i protagonisti di una mia storia natalizia dello scorso anno. 

Spero, come sempre, che questa piccola storia possa esservi piaciuta. 

 

   
 
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