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Autore: Farkas    21/12/2023    1 recensioni
Sequel di "Crisi su Terra-X Reload", ma non è necessario averlo letto per leggere questa storia.
Kara e Winn sono appena tornati da Terra-1 dopo l'attacco dei nazisti al matrimonio di Barry Allen/Flash e dopo aver corso un simile pericolo entrambi si sentono cambiati: Kara ha deciso di scrollarsi di dosso la sofferenza per la perdita di Mon-El, mentre Winn comincia a chiedersi se è adatto alla vita del vigilante... e proprio in questo momento arriva da Gotham City il massimo esperto del settore: Batman. Come mai il Pipistrello si è recato a National City? Lui e Supergirl saranno in grado di collaborare? Se avete sempre voluto anche voi vedere il Cavaliere Oscuro nell'Arrowverse siete capitati nel posto giusto, altrimenti... be' un'occhiata potete darla comunque, no?
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Kara Danvers, Lena Luthor, Winn Schott Jr
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Other Heroes'
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Un visitatore da Gotham

 

Capitolo 2: Il Cavaliere Oscuro colpisce ancora!

 
Il mattino dopo Kara si risvegliò tutta dolorante, malgrado non avesse più lividi. Mentre usciva di casa si imbatté nella sorella.
-Prima di andare al lavoro volevo darti un’occhiata. Sicura di stare bene? - chiese Alex.
-Sì. Però non ho mai visto nessuno combattere come quel tipo… credo di immaginare come è finita se ha lottato conto Clark-.
-Ti va se ti accompagno in ufficio? -.
-Guarda che non sono un’invalida- sbuffò la bionda.
Mentre passava davanti al Four Seasons Kara vide una limousine davanti e decine di suoi colleghi anche di altri media di fronte a essa. Ne uscì un uomo, che venne immediatamente sommerso dai paparazzi.
-Ma cos’è tutto quest’assembramento? Chi è quello? - chiese esterrefatta l’aliena a una donna dai lunghi capelli neri.
-Ma da dove vieni? Quello è Bruce Wayne! –.
-Bruce Wayne?! E che ci fa a National City? – domandò sorpresa Alex.
Kara allungò il collo per vedere il famoso miliardario, ma quello era già riuscito a sparire dentro l’albergo, così alle due non rimase altro che dirigersi verso la Catco.
-Come stai? Winn mi ha detto cos’è successo- fece James quando la vide arrivare.
-Tutto ok. Hai sentito che Bruce Wayne è in città? -.
-Lo so, lo so. Alcuni dei giornalisti davanti al suo albergo ce li ho mandati io. La domanda che tutti si fanno di certo è “Con quale fotomodella è venuto?” -.
Il tono di James era insolitamente scocciato e Kara chiese perché.
-Sono diventato giornalista per parlare dei fatti. Non di ricchissimi playboy che si divertono a trovare modi eclatanti di spendere i loro soldi-.
-Sei un po’ ingiusto. Sanno tutti che fa un sacco di beneficenza-.
James fu costretto a riconoscere che era vero. -Comunque pare che sia venuto per stipulare un affare con Max Lord… e con Lena. Di certo ne approfitterà per cercare di allungare le mani-.
James sembrava quasi geloso dal tono. In ogni caso Kara si mise a scrivere, ma non poteva non pensare al suo scontro con il Cavaliere Oscuro. Non aveva mai subito una sconfitta così totale. Passi che aveva delle armi di Kryptonite, ci era già passata, ma il modo di battersi di quell’individuo… era incredibile. Aveva previsto ogni sua mossa e l’aveva contrastata con estrema facilità.
Suo cugino le aveva detto di conoscere quel tipo, ma non era mai entrato tanto nel dettaglio. Forse avrebbe potuto chiedere ulteriori lumi a James.
 
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Al DEO il pipistrello era l’argomento di conversazione principale, così come la batosta che aveva rifilato a Supergirl.
-Non capisco che ci faccia qui Batman. Gotham City ha crimini a sufficienza- commentò J’onn.
-È l’eufemismo del secolo- borbottò un agente.
-Ah, io una volta l’ho visto, mia sorella si è sposata con uno di Gotham. Al ricevimento siamo stati aggrediti dalla gang di Cappuccio Rosso e lui è intervenuto… quell’uomo è poesia in movimento. Non mi sorprende che abbia battuto Supergirl[j1] - rilevò una sua collega.
-Potremmo evitare di nominarlo di continuo? - protestò Winn.
-E perché? - chiese perplesso il primo che aveva parlato.
-Be’… dicono tutti che può comparire all’improvviso, in un istante…-.
-Agente Schott, questo è probabilmente il luogo più segreto del mondo- s’inserì irato J’onn.-Abbiamo armi e sistemi di sicurezza che gli autori dei fumetti di supereroi nemmeno se li sognano, gli agenti sono armati con tecnologia aliena e ci sono io… secondo te, c’è davvero la possibilità che un uomo vestito da pipistrello possa infiltrarsi qui dentro?-.
Il marziano aveva appena finito di parlare quando tutte le luci si spensero di colpo.
-Cosa succede? Attivate il generatore di emergenza! - ordinò l’ultimo figlio di Marte.
-Tutti i sistemi sono offline! - dichiarò Winn.
Un attimo dopo un gas cominciò a diffondersi dai condotti di areazione.
-Ma cosa…- fece J’onn, prima di accasciarsi al suolo scosso da violenti colpi di tosse.
Silenziosa come una piuma che cade, una figura nera scese dal condotto di areazione.
-Aspetta…- rantolò J’onn. Con un sforzo sovrumano riuscì a rimettersi in piedi, solo per essere atterrato da un gancio. Ansante, cercò di inviare una sonda mentale contro l’intruso... e se ne pentì amaramente. Pensate alla cosa più dura contro cui siate mai andati a sbattere e alla cosa più bollente che abbiate mai toccato. Unitele e moltiplicate per… be’ almeno per diecimila. Avrete una vaga idea dell’agonia che in quel momento provò J’onn J’onnz. L’ultimo figlio di Marte cacciò un urlo disumano che fece sobbalzare tutti i presenti eccetto il Crociato Incappucciato, per poi accasciarsi al suolo scosso dai colpi di tosse e preda di una terribile emicrania.
Winn assistette alla scena paralizzato. Quando l’uomo in nero si voltò verso di lui, si sentì mancare.
-Non intendo farti del male signor Schott. Ho solo bisogno di adoperare i terminal-.
-Sono là- fece Winn indicando con la mano.
-Lo so-.
 
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Alex era nella stanza attigua quando era mancata la luce e mentre si dirigeva nella sala terminal per cercare di riattivare manualmente il generatore, la luce tornò di colpo. In quel momento vide una figura in nero armeggiare coi terminal, la riconobbe e la attaccò. Il più grosso errore della sua vita. Si mosse più silenziosa che poteva, per prenderla di spalle, ma lui in qualche modo si accorse della sua presenza e contrattaccò.
Alex aveva più o meno le stesse possibilità di un passerotto che aggredisse un falco, cosa che capì fin dalle prime battute. Il DEO costringeva tutti gli operativi ad imparare le arti marziali, ed Alex era stata tra le migliori del corso… ma Batman era qualcosa aldilà di ciò che si imparava nell'aula di formazione del DEO. Era rapidissimo, implacabile, e aveva una guardia priva di qualunque apertura.
Il suo avversario le era superiore sotto ogni punto di vista concepibile, ma dopo qualche istante sembrò rallentare il ritmo, così la bruna tentò un calcio alla mascella, che fu la sua rovina. Il pipistrello di Gotham le colpì la gamba alzata con un calcio, facendole perdere l’equilibrio. Un attimo dopo la centrò al collo un colpo di taglio, e mentre lei ansimava la atterrò definitivamente con un montante.
Una trappola…” fu l’ultimo pensiero che attraversò la mente dell’agente Danvers.
Soddisfatto Batman tornò a osservare lo schermo. Pochi attimi dopo tirò fuori una chiavetta dall’apertura in cui l’aveva infilata, e balzò verso una grata aiutandosi col suo rampino sparendo nel condotto di areazione.
 
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Kara chiamata da Winn si era precipitata al DEO a tutta velocità, ma era stato comunque inutile. Un rapido controllo svelò che Batman ormai se n’era andato. Sul letto dell’infermeria ora c’erano J’onn e Alex vegliati dal giovane Schott.
-Non so come ha introdotto nel sistema di areazione un gas che mi ha messo fuori combattimento-borbottò dopo averle assicurato che stava bene. - Doveva essere composto da un silicato tossico per noi marziani. Come diamine faceva a conoscere quel mio punto debole? -.
-Non potevi leggergli la mente? – chiese la bionda.
-Ci ho provato, ma non sono riuscito a sfondare il suo scudo mentale- ammise. Vedendo le espressioni confuse dei suoi interlocutori aggiunse: - È possibile imparare e proteggersi dai telepati e dagli empatici… e quel tipo ci è riuscito fin troppo bene. Cercare di entrare nel suo cervello è come fare il bagno nella pece bollente-.
-Be’ ora capisco perché quando lo vede arrivare la criminalità a gambe se la dà- commentò Winn.- Che c’è? È una melodia orecchiabile! -.
-Aspetta stai dicendo che hanno dedicato una canzone a Batman? - chiese incredula Kara.
-Veramente gliene hanno dedicate due-.
-Due?!- fece stupita Supergirl.- Comunque… che è venuto a fare qui?-.
-Si è introdotto nei terminal-.
-E cosa ha fatto? -.
-Non lo so. Ha cancellato ogni traccia dell’operazione-.
Kara si voltò verso Alex. Non aveva ancora ripreso i sensi, anche se non aveva subito danni gravi.
-Quel sottospecie di roditore volante me la pagherà! - sbottò.
-Non sarebbe molto meglio, evitarlo il più possibile fino a che non se tornerà a casa sua? - azzardò Winn.
-Quindi dovremmo avere paura di lui?! È solo un… è solo un… è solo un uomo! - ringhiò Kara.
-Già. Un uomo che ha battuto te e Superman. Un uomo a cui Martian Manhaunter non è riuscito a leggere la mente e che si è infiltrato nel DEO come se niente fosse, per non parlare del fatto che sono anni che combatte gente come Joker, Due Facce, Bane, Poison Ivy e così via. Direi che è speciale, anche se non si muove a supervelocità, non vola e non spara raggi dagli occhi- commentò scocciato Winn.
Kara fu sorpresa dal suo tono stranamente duro usato dall’amico, ma non ci fece troppo caso e mandò uno SMS a James per chiedergli di coprirla.
 
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“Se posso permettermi signor Wayne, forse sarebbe stato più produttivo parlare con Supergirl. Sarebbe potuta nascere una buona collaborazione. Magari anche di più” commentò Alfred Pennyworth dopo aver saputo dell’ultimo exploit del suo principale.
-Cerchi di sistemarmi con un’aliena adesso? -.
“Non sarebbe la sua relazione più bizzarra sir. Mi accontenterei di vedere nascere in lei genuino interesse per una donna che non sia una ladra* o un’assassina”.
-Risparmia i commenti Alfred. Novità a casa? -.
“Tutto nella norma signore... per quanto riguarda questa città s’intende. Robin e Oracle fanno buona guardia”.
-Dille che ho completato l’istallazione- concluse il pipistrello chiudendo la comunicazione. Ovviamente le entrate del Four Seasons erano sorvegliate, ma per lui sarebbe stato un gioco da ragazzi tornare senza farsi vedere nella suite occupata da Bruce Wayne. Batman aveva fatto la sua parte. Ora toccava a Bruce.
 
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James provò un certo sollievo nel veder rientrare Kara in ufficio.
-Allora? -.
-Ho girato tutta la città sei volte, ma non ho trovato la benché minima traccia- fece irata la bionda. -Alex riesce a malapena a stare in piedi e J’onn tossisce ancora. Aspetta che quel mostro dalle orecchie a punta mi capiti tra le mani… -.
Lo sguardo di James era funereo.
-Kara… dammi retta. Meglio non mettersi contro di lui-.
-Ti ci metti anche tu?! E solo uno che se ne va in giro vestito da pipistrello! -.
-Una volta chiesi a Clark quale fosse l’essere più letale dell’intero universo secondo lui. Mi aspettavo che citasse chissà quale mostro alieno e invece lui disse “Batman” – svelò l’uomo. Kara fece per replicare, ma lui la fermò alzando una mano: - Rimasi sbalordito, e dissi quello che hai appena detto tu. E Clark mi rispose che la pensava così anche lui, fino a quando non lo aveva incontrato. Non mi ha raccontato nel dettaglio cos’è successo, mi ha solo detto che lo scontro con lui è stato il primo in cui ha davvero creduto di morire. Te lo chiedo per favore Kara: non metterti contro quell’uomo-.
Una telefonata di Lena diretta alla sua amica, impedì ai due di continuare la conversazione. La donna dopo averla salutata chiese alla bionda di raggiungerla nel suo ufficio.
 
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-Secondo te quale è meglio tra questi due? Questo mi fa le forme, ma quest’altro è più adatto a una manager di successo- fece la mora mostrando due abiti da sera che dovevano costare più di tutto il guardaroba di Kara.
-Lena, stai iperventilando-.
-Ho appuntamento con Bruce e Max per definire i termini della partnership…-.
-Tu conosci già Bruce Wayne? -.
-Ma certo. Tutti i miliardari si conoscono- rispose Lena sorridendo. -Ci siamo visti in qualche salotto, ed anche dopo l’arresto di Lex è sempre stato gentile con me. Un paio d’anni fa per esempio eravamo a un party tenuto da Rex Leech… be’… quella è stata una serata davvero particolare… mi ricordo che Bruce era venuto accompagnato da una certa Diana…-.
-Rex Leech? Sua figlia non è tipo la protetta di Camila Mendes? -.
-Sì, si chiama Roxy*. Simpatica- fece Lena. Comunque quale vestito mi consigli? -.
-Il secondo. Tu sei una scienziata e una grande amministratrice delegata Lena. Non devi cercare di blandire Lord e Wayne-.
-Lo so, lo so… e che ci tengo a questa partnership. Dovresti vedere i progetti del capo della Wayne Tech, Lucius Fox… lavorare con quell’uomo sarebbe l’avverarsi di un sogno-.
Nel vedere Lena così elettrizzata, Kara sorrise. Era bello vedere qualcuno di buonumore… lo smacco subito aveva reso tutti loro abbastanza nervosi.
-La cosa strana è che quando c’era Lex a capo della società, la Wayne Enterprises ci faceva una concorrenza spietata, da quando sono subentrata io… be’ resta una delle nostre maggiori concorrenti, ma non cerca più di soffiarci tutti gli affari migliori- rivelò Lena. -Lex voleva anche acquistare certi progetti, ma per vantaggiose che fossero le sue offerte Wayne ha sempre rifiutato… non potevo crederci quando mi ha contattato-.
-Be’ sono certa che andrai alla grande. Però Lord…-.
-È un cinico, arrogante che si crede Dio sceso in terra. Lo so, lo so. Conosco anche lui. E devo ammettere che la sua superbia si fonda su una reale bravura. Una collaborazione tra noi tre potrebbe portare a sviluppi interessanti-.
Kara rimase in silenzio. Era così abituata a Lena che a volte scordava che era una miliardaria. Era logico che conoscesse persone importanti e famose come Bruce Wayne e Max Lord.
-Signorina Luthor, il signor Wayne è qui- fece una voce proveniente da un interfono.
-Digli di aspettare un minuto- fece Lena mentre si dirigeva in bagno per cambiarsi. Poco dopo il famoso miliardario fece il suo ingresso. Aveva i capelli neri corti e gli occhi azzurro ghiaccio, ed era alto e atletico. Per un attimo Kara dimenticò tutto il resto.
-Ciao Lena. È tanto che non ci si vede-.
-Bruce! - cinguettò la ragazza alzandosi in piedi. – Non ti aspettavo così presto. La mia amica e collaboratrice Kara Danvers-.
-Piacere di conoscerla signor Wayne-.
-Piacere mio. Lei è una reporter della Catco, giusto? -.
Incredula che una come Bruce Wayne la conoscesse Kara annuì, non rilevando che l’uomo l’avesse fissata intensamente per qualche istante.
-Allora che ne te ne pare di National City? Di certo la troverai più allegra di Gotham- domandò Lena.
“Dire più allegra di Gotham è come dire più umida del deserto” pensò Kara.
-Bella città, anche se ammetto che l’architettura anni ’30 di Gotham mi sembra abbia più classe…-.
-Già ricordo come Silver* non dovette nemmeno sforzarsi per trovare una buona location per quella sua festa a tema…- fece Lena ricordando chissà quale party per gente altolocata. - Spero vorrai scusarmi Kara, ma ora devo proprio andare. Certo, saremmo felici se tu volessi unirti a noi-.
-Sicuramente- confermò Wayne.
-Oh no grazie. Mia sorella si è sentita poco bene oggi, preferisco passare da lei- rispose Kara. Una mezza verità. Voleva davvero accertarsi delle condizioni di Alex, ma soprattutto non voleva affatto cenare con Max Lord potendo evitarlo.
-Capisco. Be’ allora alla prossima- fece Lena mentre si dirigeva verso la porta a braccetto con il famoso gothamita.
Kara li seguì e si allontanò dopo i saluti di rito. Almeno c’era un visitatore da Gotham che rendeva felice qualcuno a cui teneva.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  • Alfred si riferisce a Selina Kyle/Catwoman e a Talia al Ghul interessi amorosi di Batman.
 
 
  • Roxy Leech è una giovane ricca, alleata di Superboy. Se in questa serie ci sarà un Superboy, per ora non lo so.
 
  • Silver St. Cloud è una socialite di Gotham City, che spesso organizza feste a cui partecipano le persone più ricche e influenti della città; in seguito, è diventata una delle maggiori organizzatrici di eventi fuori da Gotham.
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Rieccomi. Se avete notato ora la storia fa parte di una serie, in cui troverete il prequel che ripeto non è affatto essenziale leggere per godersi questa storia. Mi piacerebbe realizzare una serie sull’Arrowverse inserendovi personaggi che purtroppo non hanno avuto una raffigurazione in modo da poter alterare meglio gli avvenimenti, ma si vedrà.
Batman solo contro tutto il DEO… era fin troppo superiore. Il nostro Crociato Incappucciato per ora sta avendo vita facile (per i suoi standard s’intende) a National City, ma non è detto che continuerà così. Il capitolo mi è venuto bello lungo, ma mi pareva inutile dividerlo in due.
Colgo l’occasione per augurare a tutti voi buon Natale e felice anno nuovo

  
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