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Autore: Marti Lestrange    21/12/2023    1 recensioni
[ dalla storia: “Nessuno ci cercherà per tutto il fine settimana,” sussurra Victoire cingendogli la vita e appoggiando la testa sulla sua spalla. Teddy profuma di buono.
“E se ci cercheranno, noi non risponderemo, dico bene?” ]
— raccolta sul primo Natale di Teddy e Victoire nella loro nuova casa
— storia partecipante al Calendario dell'avvento 2023 indetto da Sia e Cora sul forum Ferisce la penna.
day 3 — blizzard ;
day 4 — lullaby ;
day 6 — stars ;
day 8 — christmas tree ;
day 9 — memory ;
day 14 — snowballs ;
day 19 — “I’m late.” ;
day 21 — keys ;
day 23 — mistletoe ;
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'GENERATION WHY.'
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fruitcake.

 

giorno 21, prompt b): chiavi


8. keys ;

[ colonna sonora: hoax 
]



 

Teddy la vede apparire via camino nel piccolo salotto, il cappotto abbottonato mezzo storto e i capelli che sono un disastro. È rientrato a casa da poco, dopo aver passato il pomeriggio a compilare odiose scartoffie e a redigere rapporti insieme a Roger*. La mano gli fa male per il troppo scrivere. Stava per mettersi a preparare qualcosa per cena quando il consueto rumore del camino lo fa lasciare la cucina per raggiungere il salotto, ed eccola lì, Victoire, gli occhi rossi e gonfi e le labbra tremanti. 

 

È subito da lei, l’aiuta prendendole la borsa e facendola sedere sul divano. “Che è successo?” le chiede. “Vic, stai male?” È da quella mattina che è preoccupato per lei, da quando gli ha detto di avere un ritardo. È da quella mattina che non riesce a pensare ad altro, ed è per questo che ha chiesto ad Hestia di non mandarlo a fare ronde, ché non sarebbe stato abbastanza lucido, e Roger, in quanto suo partner, si è offerto di rimanere al Quartier Generale con lui. Teddy gli è estremamente grato per il supporto morale. 

 

Ora Victoire scuote la testa. “Sto bene. È solo che…” La voce le muore in gola.

Il cuore di Teddy gli batte disperato nel petto, quasi non riesce a respirare, ma non può perdere il controllo ora, deve essere forte e coraggioso anche per Vic. 

“È solo che…?” la incoraggia con un sorriso, sistemandole i capelli. 

 

“Ho perso le chiavi di casa.”

Teddy aggrotta la fronte. 

“Lo so che non ci servono, è stata un’idea stupida. Non ci servono, e tu me l'avevi detto, e io ho insistito, e ora le ho perse, e adesso ci toccherà cambiare la serratura, mi dispiace, Teddy, ho fatto un casino, sono un casino…”

Teddy la stringe a sé e sembra quasi una replica di quanto successo dodici ore prima. Anche se sembra una vita fa. 

 

“Non fa niente, amore, cambieremo serratura, chi se ne importa di una stupida serratura.” 

Non vuole chiedere perché non vuole metterle pressione, ma è da tutto il giorno che aspetta un suo gufo, qualsiasi segnale che gli dica com’è andato quel benedetto esame. Non vuole chiedere, ma sta morendo internamente, ogni minuto di più.

“Teddy…” comincia lei, e lui sa che non può essere così sconvolta solo per delle stupide chiavi. 

 

Deglutisce, annuisce, continua a guardarla. 

“Mi dispiace,” continua lei. Scuote la testa, la vede reprimere un singhiozzo. “Non sono incinta.”

Teddy si ritrova suo malgrado a sospirare, ed è sollievo quello che sente nel petto, e si sente meglio, e allo stesso tempo si sente una merda solo per il fatto di provarlo, quel sollievo. È una brutta persona per aver pensato “meglio così”? È davvero così pessimo? 

“Ti dispiace, amore?” le chiede, sorridendole. “E perché?”

 

“Perché pensavo ci saresti rimasto male, stamattina hai detto che la scelta sarebbe stata mia, e ho pensato tu non abbia voluto esporti per non mettermi indirettamente delle pressioni su una mia eventuale decisione nel caso l’esito fosse stato positivo, e lo so che non ha senso quello che sto dicendo ma per favore, dimmi che hai capito.”

Lui sorride ancora, scuote leggermente la testa. 

“Vic, ascolta: io sono felice se tu sei felice. Tu sei felice? Sei felice per te, voglio dire?”

 

Lei annuisce lentamente. 

“Ed è per questo che piangi?”

Annuisce di nuovo.

“Oh, Vic…”

“Mi sento una brutta persona solo per aver tirato un sospiro di sollievo,” ammette tormentandosi le mani in grembo. “Quando Susan mi ha detto che non ero incinta e che probabilmente il ritardo del ciclo era dovuto ad una situazione di stress o eccessiva stanchezza, mi sono messa a piangere. Susan pensava che fossi delusa, in realtà ero sollevata. Capisci? Sollevata. Quanto sono stronza?”

 

“Amore, non sei stronza. La tua reazione è stata umana e naturale. Semplicemente non era il momento per avere un bambino, e va bene che sia andata così, almeno non ti sei ritrovata davanti ad una scelta. E ora come ora, la nostra vita è troppo incasinata, e tu te n’eri resa conto, solo che sul momento non hai voluto affrontare l’eventualità, finché l’esito dell’esame non ti ha dato modo di sfogare la tensione, tutto qui. Va tutto bene, okay?”

“Non sei deluso perché segretamente non volevo un figlio?”

“Vic, ne abbiamo parlato. Siamo d’accordo nel volerne almeno uno, ma non ora. Dopo. E poi comunque non potresti mai deludermi, intesi?”

 

La tira a sé e rimangono seduti per un attimo sul divano, proprio dov’erano quella mattina, ma adesso Victoire indossa ancora il cappotto e Teddy un grembiule da cucina sopra i vestiti. Victoire sembra notarlo, perché lo afferra tra le dita, tirando leggermente la stoffa. 

“Stavi cucinando, per caso?” 

“Ah-ah.”

“Com’è andata al lavoro?”

“Ho compilato rapporti. Ne ho abbastanza per tutta la settimana.”

“Mi dispiace.”

“Nah. Va bene così. Perché tu adesso non ti spogli, ti fai un bel bagno caldo e intanto io preparo la cena? Che ne dici?”

“Mi spogli tu?”

 

Teddy scoppia a ridere. “Non so come finirebbe, in quel caso…”

“Hai per casi degli impegni, Teddy Lupin?”

“Oh, no, certo che no. Sono tutto tuo fino a domattina.”

“Ottimo. Perché fare l’amore con te aiuterebbe davvero tanto il mio umore, sai?”

“Sarei lietissimo di aiutare il tuo umore, amore.”

“Bene.”

 

Victoire si alza e gli tende una mano. Teddy l’afferra saldamente. 

 



Note: è andata così, non era il momento. Spero di riuscire ad aggiornare ancora con un capitolo prima della fine dell’avvento ♡

* Roger Davies: nel mio headcanon, è diventato un Auror, ed è partner di Teddy nella Squadra Investigativa 

   
 
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