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Autore: Raphaelgirl87    12/01/2024    2 recensioni
Con questa storia partecipo alla challenge: "Diario di un estraneo" del gruppo Hurt/Confort di Facebook
Faccio un change di fandom, in quanto qui mi sono ispirata al film Onward della Disney, che amo molto....Per chi ha visto Onward sa bene che Ian e Barley, i fratelli protagonisti della storia, sono orfani di padre perché mancato a causa di una malattia quando Barley era piccolissimo e Ian non era ancora nato(la mamma è incinta di lui quando muore Wilden)..... La storia quindi si colloca durante gli ultimi giorni di malattia del papà ed è raccontata da.....Colt Bronco, il centauro poliziotto destinato a diventare in futuro il compagno della mamma dei ragazzi....
Buona lettura e spero possa piacere come sempre!
Genere: Fantasy, Fluff, Hurt/Comfort | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prima settimana alla stazione di polizia di New Mushroomton- Agosto 2007


Se credo nella magia?

Forse qualche giorno fa, avrei detto di no.

È vero che i miti e le leggende di questa terra parlano di un era dove la magia era di uso comune e chiunque la usasse era benvoluto e trattato con rispetto.....

Ma ormai sono anni che non si usa più magia in queste lande e io sono sempre stato un tipo molto pragmatico che credo solo a quello che vedo.... anche scherzoso  eh.....Tipico di noi centauri, tipi tosti, sempre pronti all avventura, ma anche dei gran simpaticoni.... sempre pronti alle battute, agli scherzi.....

La mia battuta preferita, il mio cavallo di battaglia è:"Lavori sodo? No lavoro alla coque"....Fa veramente sbellicare, credetemi, ridono tutti.....

Beh quasi tutti....

Ok, torniamo a noi.

Dunque dicevamo, se credo o no nella magia.....

Bene, oggi credo di essermi ricreduto....

Oggi ho potuto assistere alla magia più potente del mondo, quella dell amore.

Era la fine del mio turno di lavoro e mi stavo recando a casa, fischiettando uno dei miei motivetti preferiti.....mi sono appena trasferito in questa piccola città molto carina.....con tutte queste casette a forma di fungo.....Non abito lontano dalla stazione di polizia e quindi mi piace camminare per poterla scoprire e orientarmi sempre meglio....quando l ho vista.....

Ho visto la donna più bella del mondo.... Era un elfo come specie , ma tanto era bella che pareva quasi una fata ....Una fata dai lunghi capelli turchini....

Una fata in visibile panico attorno alla sua macchina parcheggiata vicino al marciapiede, mentre cercava con disperazione qualcosa tutt' attorno....

"Posso aiutarla?" Le domandai con gentilezza, e quando lei si girò notai due cose incredibili e bellissime, anche se diverse....

La prima, sono i suoi stupendi occhi scuri....

La seconda, il suo pancione da evidente stato di gravidanza.

"Si, grazie agente....sono disperata non trovo più le chiavi della mia auto .... E mi serve, mi serve disperatamente l auto....Devo andare da mio marito in ospedale....."

"Suo marito? È successo qualcosa?" Domandai preoccupato e lei rispose scuotendo la testa, gli occhi pieni di lacrime....

"Ha il cancro.... stadio terminale....."

Fu come se mi dessero un colpo, proprio qui, dietro la nuca....Una notizia terribile..... Mi si ghiacciò il sangue al pensiero di quella splendida donna, che sarebbe rimasta sola con un bambino piccolo da crescere....

"Mammina?"

Mi correggo, due bambini....dentro la macchina spunta il musetto di un piccolo elfo che mi guarda stupito....

"Chi è lui, mamma?"

" Un signore gentile, amore, sta aiutando la mamma a cercare le chiavi...." Gli rispose la fata con dolcezza.... Annuii e mi presentai

"Mi chiamo Colt, campione, e tu?"

"Barley, e nella pancia della mamma c e il mio fratellino, Ian"

"Che bei nomi....Ora non preoccuparti, che troviamo le chiavi della mamma...."

Ma non potei esaudire ciò che dissi, perché le chiavi,nonostante minuziose ricerche non saltarono fuori.....

Una situazione complicata.

E la vidi l angoscia di quella donna, appoggiata alla porta della sua vettura, mentre cercava disperatamente di fare mente locale.... Era stanca e sopraffatta da tutto ciò che le sta accadendo.... Stava a me aiutarla ....

"Signora, eh...."

"Lauriel, mi chiamo Lauriel...."

"Ok, Lauriel, ascolti, la porto in ospedale con una vettura della polizia.... Metteremo la sirena accesa, arriveremo in un batter d'occhio.... Così,nel frattempo, va da suo marito e ,chissà, magari le viene in mente dove sono le chiavi.....",

"Oh no, no- si scherní lei- grazie non posso approfittare...."

"Non sta approfittando di niente....lo faccio con piacere....mi faccia fare solo una telefonata veloce...."

Dopo una chiacchierata rapida col mio capo, in cui spiegai la situazione e lui mi accordò il permesso, mi rivolsi verso di lei sorridendo 

"Tutto a posto, Lauriel,possiamo andare, lei e il bambino venite pure con me alla stazione, ci daranno una macchina....,"

"Mamma! Mamma! Andiamo con la macchina della polizia? Per davvero? Dimmi di sì, ti pregoooooo!" Domandò il piccolo Barley alla mamma con molta impazienza....Lei sospirò, poi finalmente sorrise e mi guardò con riconoscenza:

 "La ringrazio, davvero tanto..... Mi scusi per il disturbo ,davvero...."

"Non disturbate assolutamente. .... Coraggio, vieni campione! Ti faccio accendere la sirena!"

"Siiiiii!" Esultò il piccolo, mentre, prendendo la mano della mamma, trotterellò contento in direzione della stazione.....


L ospedale, lo confesso, non è il mio posto preferito al mondo. Tutto quel profumo di disinfettante, alcol....è nauseante....inoltre c e una linea sottile tra la vita e la morte, quel confine che neanche la magia può oltrepassare e mi rende un po' ansioso.....Che io sappia, anche quando si poteva praticare, la magia ha regole ben precise..... 

Non so può riportare qualcuno in vita, salvo rare, rarissime eccezioni e per poco, pochissimo tempo.

E non si può guarire da tutte le malattie, purtroppo.

Credo che Lauriel lo conosca molto bene questo concetto quando, asciugandosi le lacrime, entrò nel reparto di oncologia.... Nonostante la mia ansia, fui felice di essere li e di averla accompagnata.... È stata la cosa giusta da fare....

"Non voglio che Wilden mi veda piangere.....non so quanto tempo abbiamo insieme....mi deve vedere sempre col sorriso....."

Annuii, con rispetto profondo davanti a tanto coraggio.... Ho sempre amato le donne, hanno una nomea orribile di sesso debole, totalmente falsa..... È solo grazie al loro coraggio che il mondo sta in piedi....

Il corridoio che imbroccammo a un certo punto finí, davanti alla stanza 26.

"Come il giorno del nostro matrimonio.....che ironia, eh?" Disse Lauriel commentando quel numero, rivolgendosi poi in seguito al suo piccolo....

"Barley, te la senti di vedere papà?"

Il piccolo al suo fianco annuií vigorosamente

"Lo sai ,vero ,che ha tutti quel tubicini perché lo aiutano a stare bene, vero? Non devi avere paura!"

Il piccolino di nuovo annuii;"Si, lo so, mamma, sono tubicini magici, servono per fare guarire papà, vero?"

"Chi lo sa, amore...." Gli sussurrò la mamma, con la voce rotta dal pianto, mentre bussò con delicatezza alla porta. Provai un infinita tenerezza per quella sua pena che sicuramente non ha scelto, per come sta cercando di proteggere il suo bambino.....

"Si, chi è?" Una voce maschile flebile e gentile risuonò nell' interno della stanza 

"Wilden, siamo noi!"

"Amori miei, entrate!"

Mi ritirai rispettosamente, restando sulla porta della camera, lasciando entrare mamma e figlio che si recarono vicino al letto del loro caro marito e padre.....

Sbirciando dal punto dove ero, potevo tranquillamente vedere la sua magrissima figura, che quasi si perdeva dentro il biancore del letto, con due occhi buoni e un viso scavato....Una fisionomia molto diversa da quella che Lauriel mi ha fatto vedere in foto in auto, dove li invece quel signore era ben piazzato e col viso contornato da una lunga barba nera...

Vidi Wilden fare una carezza al pancione e dare un bacio alla moglie e al figlio, che rimase un po' distante, guardando con diffidenza quei tubi che partivano dal corpo del padre ed erano collegati a tante macchine, ognuna con un suono diverso, restando fermo vicino al letto del papà.... Povero piccolo, pensai tra me e me.....Un comportamento così è innaturale....Un bambino così piccolo, dovrà avere all incirca tre anni non di più, dovrebbe pensare solo a giocare e divertirsi....non dovrebbe assistere al declino di un genitore ....

"Hey campione- gli sussurrò il papà - vieni qui, voglio farti vedere una pozione magica"

"Davvero?" Domanda Barley avvicinandosi al letto 

"Ma certo! Vedi questo liquido?? Serve per ripulire il sangue al papà e cacciare via tutte le cellule cattive! Così il sangue di papà tornerà a essere magico!"

"Davvero papà?"

"Certo che si....ma ora è la mamma che deve fare una bella magia.....deve rendere questo papà di nuovo bello e profumato! Mi aiuti a lavarmi tesoro?"

"Certo amore....." Rispose Lauriel, recandosi successivamente in bagno per riempire una catinella d acqua, rispondendo velocemente a una chiamata sul telefono, mentre Wilden si accorse della mia presenza, ma prontamente Barley gli spiegò tutto 

"Papà lui è Colt, mamma ha perso le chiavi della macchina e lui ci ha fatto salire sulla macchina della polizia! Ho fatto suonare la sirena!Ninonino....."

"Che bello amore.....ma non stia li sulla porta, venga avanti....." Disse Wilden, invitandomi a entrare nella stanza....Tentennai un attimo, non è da me disturbare momenti così speciali..... Ma mi sembrò scortese anche rifiutare....così entrai.....

"Non voglio disturbare, ho solo fatto il mio dovere....."

"La ringrazio moltissimo, invece, dell' aiuto che ha dato a mia moglie.....Le sono molto grato...." Mi disse Wilden, porgendomi una mano che strinsi cordialmente 

"È stato un piacere...." Rispondo  sinceramente mentre Lauriel uscì dal bagno con una bacinella piena di schiuma 

"Scusami Wilden.... Mi ha chiamato ora mia sorella, ho lasciato le chiavi al supermercato poco prima di venire in ospedale....non so cosa mi è passato in testa...." 

Lauriel scuote la testa abbassando lo sguardo, rialzandolo solo quando il marito le fa una dolce carezza 

"Tesoro.... è perché stai facendo tanto per tutti noi tre.....Non crucciarti, anzi....grazie sempre di tutto...."

Lauriel gli sorrise, debolmente, per poi rivolgersi a me:" Colt, grazie davvero dell' aiuto, dopo passa mia sorella a prenderci per riportarci dove abbiamo parcheggiato la macchina...."

Le sorrisi e capii che era giunto il momento di congedarmi.... Era giusto,quella famiglia meritava di poter restare nella loro intimità.....Salutai tutti e promisi a Barley un altro giro in auto della polizia, mentre mi avviai verso la porta della stanza.... Non potei non notare però, dalla finestra del corridoio che dava proprio sulla loro camera, una scena di infinita tenerezza: Lauriel che, visibilmente appesantita dal suo pancione, deterse la pelle del marito con estrema cura, facendo attenzione a non dare ulteriore disturbo a quel corpo già molto provato....le sue mani si muovevano con delicatezza, mentre il marito scherzava e rideva sia con lei che col piccolo, con una dignità immensa, vista la condizione terribile in cui si trovava, e che ammirai molto.

Finito il lavoro di pulizia della parte superiore del corpo, Lauriel cercò nell' armadio vicino al letto un canottiera e una maglia del pigiama pulite e, sempre destreggiando tra cavi e flebo varie, rivestì il marito con attenzione.....infine prese dal cassetto un barattolo di crema per il viso, col quale prese a idratargli il volto, con piccoli movimenti delle mani circolari....

So che non sono affari miei, anzi temo di aver fatto la figura del guardone....ma era così bello, pur in quella sofferenza enorme, poter vedere come in quella famiglia regnasse amore puro.... Avete presente quando fuori ci sono le nuvole grigie in cielo, dopo la pioggia? La gioia che provate quando vedete un raggio di sole che improvvisamente fa capolino da quelle nubi? Ecco è esattamente ciò che ho provato io in quel momento....

Mi girai e mi allontanai nel corridoio davanti a me proprio mentre il piccolo Barley chiese al padre:

"Papà, ma quando ti ricresce la barba?"

E il padre, con un tono di dolce rassegnazione, rispondergli:

"Spero presto, tesoro. Spero presto"






 

 











   
 
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