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Autore: lunadivergente21dw    20/01/2024    1 recensioni
In seguito agli avvenimenti di Vienna Tony crea la sua squadra e nel farlo opta per nuovi membri, uno ovviamente è Peter Parker.
Poi c'è Amelia, che Tony vede come una figlia.
Amelia ha dei poteri particolari e quando Tony chiede il suo aiuto lei non si tira indietro.
Avrebbe aiutato Tony a qualunque costo, o almeno così credeva, perchè quando degli occhi di un azzurro ipnotico cominciano a tormentarla qualcosa dentro di lei scatta.
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Nuovo personaggio, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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CAPITOLO 32
Recuperare il tempo perduto

 
Words count: 2704







Amelia si rifugiò ancor di più sotto le coperte non avendo nessuna voglia di svegliarsi, ma aveva la sensazione che sarebbe stata una bella giornata.
E mentre combatteva tra il sonno e la veglia si ricordò che la sua migliore amica era lì e che poteva passare tutta la giornata con lei. Quindi si alzò e guardò verso il divano letto dove Ilenia aveva deciso di dormire anche se aveva una stanza tutta sua, ma di lei neanche l'ombra.
La porta del bagno era spalancata ma le luci spente quindi uscì dalla camera e si diresse verso la cucina al piano di sotto, dove trovò davanti a sè una scena molto interessante.
-Quindi tu e Amy fate sul serio o vuole solo far ingelosire Cap?-
-Ilenia!- Esclamò con la voce ancora impastata dal sonno.
Ilenia le rivolse un sorriso e alzò la tazza della colazione nella sua direzione.
Bucky dal canto suo sembrava molto sollevato di vederla arrivare.








-Caffelatte?- Le chiese subito prendendo la tazza preferita di Amelia (quella bianca con piccoli fiocchi di neve azzurri, abbastanza grande per inzuppare i biscotti e necessariamente spazioso per metterci le patatine quando non trova contenitori da portare in camera).
-Sì, grazie- Disse avvicinandosi lanciando un'occhiata all'amica.
Ilenia alzò le spalle. -Sto solo dicendo che Amelia ha sempre avuto una cotta per Cap, una volta le ho regalato una sua gigantografia da mettere in camera-
Bucky alzò un sopracciglio rivolgendo di nuovo lo sguardo verso Amy mentre le versava il latte nella tazza.
-Una gigantografia di chi?- chiese Steve entrando in cucina, seguito da Sam che era impegnato a parlare al telefono.
-Doctor who.- rispose Amelia lanciando un'altra occhiataccia a Ilenia. -E poi era un poster.-
-Ad Amelia piacciono talmente tante cose che non riusciamo a starci dietro-
-Doctor Who è interessante- Commentò Bucky guardando male Sam quando gli rubò il vassoio dei pancake.
Steve alzò gli occhi al cielo guardando i due. -Ti sei messo a guardare Doctor Who?-
-Qui alla Torre sapete essere tutti molto convincenti- Disse Bucky omettemdo il fatto che era stato obbligato a guardare parecchi episodi perché Amelia voleva sempre il controllo del telecomando la sera.
In effetti, un uomo degli anni quaranta non aveva l'abitudine di avere il controllo del telecomando, quindi la sfida per arrivare prima all'aggeggio che Amy faceva solo contro se stessa lo divertiva e confondeva ogni volta.
Sorrise vedendo che Amelia lo stava guardando divertita e porse due piattini e una ciotola di frutti di bosco a lei e Ilenia.
-E io?- Chiese Sam offeso.
-A te non va mai bene niente- borbottò Bucky porgendogli comunque la vaschetta di frutti rossi che aveva lasciato accanto al lavabo.
-Non ci sono le gocce di cioccolato?- si lamentò stavolta guadagnandosi uno sguardo esasperato.
Steve scosse la testa. -Oggi vorrei fare un giro in qualche nuovo museo, venite?-
-Sicuro, se ci fermiamo a mangiare in un posto che dovete assolutamente provare-
Amelia li guardò a bocca aperta finché l'amica non le diede una piccola gomitata.
-Non fate mai cose divertenti e oggi che sono impegnata invece sì!- Esclamò offesa rivolta ai tre.
Ilenia si versò dell'altro succo nella tazza mentre assisteva alla conversazione con aria indifferente. -No, vai pure con i tuoi amici, io starò qui a frugare tra le tue cose finché non trovo il quaderno di poesie che hai scritto sul tuo grande amore segreto- disse in italiano per non farsi capire dagli altri.
Amy alzò gli occhi al cielo. -Non vado con loro-
-Ah, quindi c'è un quaderno di poesie- disse divertita Ilenia allontanando il piatto di pancake mentre l'amica sbatteva la testa sul tavolo per la frustrazione.
-Divertitevi- disse con tono passivo aggressivo ai tre che si stavano alzando, lanciando uno sguardo particolarmente offeso a Bucky.
Il suddetto cercò qualcosa da dire per difendersi ma Amelia mise semplicemente il broncio incrociando le braccia mentre lui veniva trascinato fuori dalla cucina da Sam e Steve.
-L'amore non è bello se non è litigarello-
-Ilenia, giuro che ti rispedisco a casa.-
-Nah, devi farti perdonare troppe cose- rispose tranquillamente l'altra.


Durante il corso della giornata Amelia dovette pizzicarsi più volte il braccio per essere sicura di non star sognando. Solo l'idea di essere di nuovo al fianco della sua migliore amica era incredibile. Ogni minimo ricordo a cui si era aggrappata negli ultimi due anni non rendeva giustizia alla sua reale compagnia.
Quasi si era dimenticata della sua incapacità a vincere un argomento contro l'amica, o di quanto spiritosa fosse, o di quanto le piacesse prenderla in giro e viceversa. Ma tutti i dettagli che aveva dimenticato furono i benvenuti in quell'uggiosa giornata di gennaio.
Le due non sentirono nemmeno il bisogno di uscire dal quartier generale per paura die essere distratte da altre cose quando l'unica cosa che volevano fare era recuperare il tempo perso. E due anni di mancanze sfociarono in lunghe chiacchierate sul terrazzo della torre, tranquille passeggiate nel boschetto vicino e un tour privato del quartier generale.
L'interminabile chiacchierata della giornata riguardò i più svariati argomenti: il livello di pericolo delle missioni a cui Amy partecipa di solito (omise molti dettagli per ovvi motivi), la funzionalità della sua tuta e la nuova vita con gli Avengers, dei suoi poteri, del suo pianeta di origine e Amelia riuscì ad avere qualche risposta sull'evoluzione della relazione tra l'amica e Eddy.
-Non posso credere che tu e Eddy convivete! E non ho neanche visto la casa.- Disse imbronciata Amelia mentre frullava i ceci per fare la crema da metetre nella pasta.
-E io non posso credere che tu abbia fatto finta di essere morta per nascondermi la tua unica storia romantica- ribatté Ilenia mentre controllava i messaggi.
-Unica? Ne ha avute ben due da quando è arrivata qui- disse Natasha che fino a quel momento se ne era rimasta tranquilla a cucinare al fianco di Amelia qualche verdura da aggiungere al sugo che stava preparando.
Ilenia alzò lo sguardo confusa. -Due?-
-Non è vero- disse Amelia scocciata, ma Natasha aveva già il viso illuminato dal tipico sorriso che non prometteva niente di buono.
-Johnny era il suo nome.- Disse semplicemente la rossa prima di lanciarsi nel resoconto pieno di esagerazioni che Amelia dovette correggere ogni due parole.
Alla fine della spiegazione Ilenia era a bocca aperta. -Non è giusto! Non mi sono persa una storia romantica, ma ben due!- esclamò offesa. -Tu mi hai presa in giro per Eddy per anni e io non ho assistito a nessuna delle tue storie d'amore!-
-Non sono storie d'amore!- Esclamò Amelia rossa in viso, un po' per l'imbarazzo e un po' per indignazione.
-Quali storie d'amore?- Chiese una nuova voce entrando nella cucina all'improvviso.
Amelia guardò Bucky ancor più rossa.
-La storia d'amore tra Amelia e Johnny- Disse semplicemente Natasha servendo a tavola quello che aveva tutta l'aria di essere una deliziosa cena a base di pasta che npn sarebbe durata molto.
Gli occhi di Bucky andarono dalla spia, alla nuova arrivata per tornare subito dopo su Amy. Poi tornarono su Natasha. -Non hanno avuto nessuna storia- Disse cercando di sembrare sicuro, ma si ingannò quando tornò a guardare Amelia con uno sguardo pieno di interrogativi.
-Ecco, grazie.- Disse Amelia.
-Sì, perché ti sei rinsavito e ti sei dato da fare. Non sai che pene dell'inferno abbiamo passato a guardare questi due rincorrersi per mesi e mesi senza mai fare un passo avanti.- spiegò Natasha in modo drammatico andando a sedersi accanto a Ilenia. -Ma ora che ci siamo, storie imbarazzanti su Amy?- Chiese come se niente fosse mentre anche altri si aggiungevano alla cena.
Amelia alzò gli occhi al cielo e andò a sedersi mentre Bucky prendeva posto accanto a lei.
-Ti ho lasciato qualcosa in camera- Le sussurrò.
Lei lo guardò sorpresa e un po'confusa. -Cosa?-
-Niente di che, era per scusarmi per essere sparito con Sam e Steve stamattina-
Lo sguardo di Amy si addolcì. -Ma non dovevi prendermi niente-
-Non lo so, sembravi arrabbiata- disse facendola ridere.
-Solo perché a me nessuno promette mai niente di divertente o vagamente interessante e nuovo-
-Devo migliorare sul piano appuntamenti- Borbottò servendo a entrambi un abbondante piatto di pasta.
-Forse- disse guadagnandosi un'occhiata offesa che la fece ridacchiare.
-Vediamo, sapete la storia di quando ha preso a pugni un ragazzo durante obbligo o verità?-
-Sì.- Risposero all'unisono varie voci nella cucina.
Ilenia rimase sorpresa della risposta ma pensò velocemente ad altre storie all'altezza di quella appena citata, quindi si schiarì la voce. -Quando è finita in punizione per essere uscita senza permesso dopo le dieci di sera?-
Amelia diventò di nuovo rossa. -Ilenia.-
-Finalmente qualcosa di interessante- Affermò Sam imitando lo sguardo incuriosito del resto della squadra.
-Sei andata a qualche festa proibita?- Chiese Natasha cercando di non sembrare troppo curiosa come gli altri.
-Oh no, doveva solo fare la fila per un nuovo libro che sarebbe uscito a mezzanotte nella libreria locale, ma non poteva andare perché il giorno dopo aveva un'interrogazione-
Un coro di lamenti di delusione riempì la cucina.
-E ti sei fatta pure scoprire? Sono molto deluso.- Commentò Clint tra una forchettata e l'altra.
-Va bene, ora basta parlare di me...- Mormorò Amy completamente rossa mentre lanciava un'occhiataccia all'amica.
Quest'ultima stava esibendo il suo sorriso molto soddisfatto.

***

-Allora, sei pronta?- chiese Amelia con un sorriso che andava da un orecchio all'altro mentre entravano nella familiare stradina che portava a casa Stark.
Ilenia sembrava molto in ansia. -Ripeto: non rendere le cose imbarazzanti e non fare commenti stupidi.-
-Ma come? Non devo dire a Tony che sei follemente innamorata di lui da quando avevi dieci anni e l'interno del tuo armadio e il retro della tua porta è tappezzato di sue foto?-
-Amelia.- disse l'altra con aria severa.
Amy sbuffò infastidita mentre parcheggiava. -Non è giusto, tu hai raccontato tutto e di più al quartier generale e io non posso fare neanche un commentino innocente su...-
-Amelia.- Ribadì Ilenia.
-Va bene, va bene- disse con un broncio.
-Eccole!- Esclamò Tony dal portico, prendendosi una pausa dall'inseguire Morgan che si era fermata a sua volta a osservare le nuove arrivate.
La piccola si esibì in delle grandi esclamazioni di contentezza vedendo Amelia e le corse incontro mentre salivano le scale.
-Morgana! Chi ti ferma più ormai?- chiese divertita mentre sollevava la piccola facendola ridacchiare.
-Di certo non io- Disse Tony per poi porgere la mano a Ilenia. -Piacere di conoscerti, ho sentito molto parlare di te-
-Spero cose belle. È un piacere conoscerti- Rispose emozionata accettando la stretta di mano. -Anche se mi hai nascosto la mia migliore amica per un paio d'anni, ma sono comunque una grande fan-
Tony ridacchiò imbarazzato sotto lo sguardo  mezzo accusatorio della giovane. -Vuoi provare la tuta?-
Gli occhi di Ilenia si ingradirono a dismisura. -Posso??-
-Guarda come sono facilmente rimpiazzabile dalla tuta di papà- Disse Amy in una vocina per far ridere Morgan mentre guardava offesa nella direzione di Ilenia che stava già seguendo Tony.
Il laboratorio al piano inferiore era diventato, come il resto della casa, a prova di bambino. A dirla tutta Morgan aveva il suo mini laboratorio personalizzato in un angolino che comprendeva una vera e propria postazione da baby scienziati.
-Diventerai la nuova Marie Curie- sussurrò alla piccola mentre giocava nel suo angolino con le provette giocattolo. Poi guardò verso Tony e Ilenia con un sorriso divertito mentre quesat'ultimo le stava facendo provare varie parti della tuta.
-Amy fammi delle foto, Eddy sarà super invidioso- Disse emozionata.
Lei alzò gli occhi al cielo recuperando il telefono per fare delle foto mentre canticchiava. -Nel laboratorio di Tony ci son mille diavolerie. Tra errori ed esplosioni prendon forma le stramberieee-
Tony la guardò esasperato. -Perché devi sempre tirare fuori canzoncine strane?-
-Perché le adori, ovvio-
Lui fece roteare gli occhi prima di scompigliarle i capelli in modo affettuoso.
-Okay, la tuta è fortissima.- Affermò Ilenia con la voce ovattata dalla tuta. -Ma perché non farla blu?-
Tony allora la guardò offeso facendo un verso strano, quasi come se si fosse appena strozzato con qualcosa. -E poi cosa? metterci la bandiera americana? No grazie, quelle cose le lascio ai patrioti con gli occhi azzurri, i capelli biondi e i denti perfetti.-
Amelia e Ilenia si guardarono divertite.
-A volte sembra quasi che tu ne sia innamorato-
Tony strabuzzò gli occhi. -Tra tutte le cose più...- ma si fermò quando Morgan lo chiamò per mostrargli qualche suo gioco e lui accorse lanciando uno sguardo che voleva dire "ti tengo d'occhio" ad Amelia.
Le due amiche dovettero trattenersi dal ridere prima di tornare a studiare la tuta di Iron man.

-Mi piace vederti così felice- commentò Tony andando a sedersi accanto a lei sugli scalini di legno del portico.
Amelia distolse lo sguardo da Ilenia che giocava con Morgan per sorridergli. -Succede quando sono con belle persone-
-Lo so, per questo sei sempre così felice con me-
Lei ridacchiò dandogli una spallata amichevole.
-Almeno ora sono più tranquillo sapendo che passi del tempo con qualcuno di normale-
-Perché tu non sei normale-
Questa volta toccò a lui darle una piccola spallata. I due ridacchiarono tornando a guardare Ilenia e Morgan.
-È brava con Morgan, potrebbe farle da babysitter-
-Le faccio io da babysitter!- esclamò Amy facendogli alzare in aria le mani in segno di difesa.
-Dico solo che è molto brava-
-Per forza, fa la maestra e..- In quel momento Amy si accorse che Tony la stava prendendo in giro. -Sei odioso.-
-Ma che sciocchezze- Disse lui passandole un braccio attorno alle spalle. -Così permalosa- Mormorò scompigliandole nuovamente i capelli.
***

-Devi proprio andare?- Chiese Amelia per quella che sembrava la millesima volta mentre Ilenia riempiva la valigia.
Quest'ultima rilasciò uno sbuffo divertito mentre ripiegava dei maglioni. -Avevo detto a Eddy che avrei prolungato il viaggio di qualche giorno, ne sono passati cinque-
Amelia mise il broncio facendo ridere l'amica, gli ultimi giorni erano passati così velocemente che le sembrava di averli trascorsi sulle momtagne russe delel emozioni.
-Ma sai una cosa? Eddy ha il turno di notte- Disse controllando l'orologio. -In questo momento sarà già in ospedale, quindi posso farti fare il tour della casa-.
Lei si rizzò a sedere emozionata. -Sì. Ti prego. Ma devo farti un regalo per la casa!-
-Puoi farmelo la prossima volta. Non credere di liberarti di me facilmente, ci sono delle regole.-
Amelia la guardò incuriosita. -Delle regole?-
Ilenia chiuse la valigia e incrociò le braccia assumendo un'aria austera. -Messaggi ogni giorno, due chiamate a settimana e una cena almeno ogni due settimane-
-E se ho un'emergenza da Vendicatori all'ultimo minuto e devo saltare la cena?- Chiese divertita.
L'amica la guardò severamente mentre le mostrava la foto del soggiorno di casa sua per aiutarla per il portale.
Amy alzò un sopracciglio divertita e si concentrò per far apparire il portale, le prese la valigia e lo attraversò senza aspettarla, troppo curiosa di vedere finalmente la casa della migliore amica.
Ilenia la seguì subito. -Non mi interessa se l'intero pianeta è in fiamme, tu verrai a quella cena.- Affermò seriamente.
Amelia si prese una pausa dall'esaminare ogni singolo angolo della stanza per guardarla divertita. -Sei così altruista-
L'altra alzò le spalle -Non mi interessa, il resto del mondo può aspettare, io ho bisogno della mia amica.- Affermò.
Amy fece per abbracciarla ma sobbalzò sentendo qualcosa rompersi e seguendo lo sguardo impanicato di Ilenia, si girò verso la porta che portava in cucina per vedere Eddy con una mano ferma a mezz'aria e il viso pallido, come se avesse visto un fantasma.
Amelia trattenne il respiro rendendosi conto che era lei il fantasma.



















*scena post-credit*

Amy sembrò affrettarsi verso la camera per arrivare prima, cosa che Ilenia prese come una sfida e cercò di superarla ma gli allenamenti con gli Avengers dovevano pur servire a qualcosa, e infatti Frost Woman accelerò e si fiondò in camera, bloccandosi subito quando vide il mazzo di fiori sul comodino.
-Ooooohhh ma è un romanticone.-
Amelia si girò e le puntò un dito contro. -Non una parola.-
-È un bigliettino quello? Posso leggerlo?- Chiese divertita.
Lei si affrettò a prendere il biglietto lasciato da Bucky. -No che non puoi-
Ilenia alzò un sopracciglio incrociando le braccia. -Oh, ti prenderò in giro fino alla fine dei miei giorni Frost Woman-


















_Angolo autrice

Pensavo anch'io di essere morta dopo tutto questo tempo, ma qui c'è un altro capitolo.
Non so bene cosa pensare, quindi ditemelo voi se ne avete voglia.
Mi impegnerò a diminuire l'attesa per gli aggiornamenti. O almeno ci proverò.
Grazie a tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra preferita/seguite/ricordate, ai tutti coloro che si fermano a leggere e a chi mi lascia un commentino sotto i capitoli!
Se avete voglia ditemi cosa pensate del capitolo e di cosa/chi vorreste leggere di più.
Alla prossima! :3

   
 
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