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Autore: Farkas    21/01/2024    1 recensioni
Sequel di "Crisi su Terra-X Reload", ma non è necessario averlo letto per leggere questa storia.
Kara e Winn sono appena tornati da Terra-1 dopo l'attacco dei nazisti al matrimonio di Barry Allen/Flash e dopo aver corso un simile pericolo entrambi si sentono cambiati: Kara ha deciso di scrollarsi di dosso la sofferenza per la perdita di Mon-El, mentre Winn comincia a chiedersi se è adatto alla vita del vigilante... e proprio in questo momento arriva da Gotham City il massimo esperto del settore: Batman. Come mai il Pipistrello si è recato a National City? Lui e Supergirl saranno in grado di collaborare? Se avete sempre voluto anche voi vedere il Cavaliere Oscuro nell'Arrowverse siete capitati nel posto giusto, altrimenti... be' un'occhiata potete darla comunque, no?
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Kara Danvers, Lena Luthor, Winn Schott Jr
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Other Heroes'
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Un visitatore da Gotham

Capitolo 3: Venom

 
Il “Black Swan” era il ristorante più costoso di National City. Era semplicemente ovvio che al tavolo migliore fossero seduti, Bruce Wayne, Max Lord e Lena Luthor.
-Ti stai godendo l’atmosfera tranquilla Bruce? - commentò Max, mentre il cameriere portava in tavola le ostriche. - Mi sembra di ricordare che quando hai inaugurato la nuova nave della Wayne Shipping, siate stati attaccati da quel clown svitato…-.
-L’inaugurazione è andata perfettamente, ma la nave è stata dirottata da alcuni uomini di Pinguino, il maggior boss criminale di Gotham- lo corresse tranquillamente Bruce.
-E il Cavaliere Oscuro l’ha riportata indietro, suppongo-.
-No, ci ha pensato Robin-.
-Non ho idea di come quello possa portarsi dietro un ragazzino mentre si batte con quei pazzi- s’inserì Lena scuotendo il capo. - Un altro adulto lo capirei, ma si vede benissimo che Robin è un adolescente… e secondo me neppure Batgirl quando ha iniziato doveva essere maggiorenne. Supergirl non metterebbe mai qualcun altro in pericolo-.
-Tu ti fidi troppo di lei secondo me. E se -impazzisse come quella volta che ha buttato Cat Grant giù da un palazzo? * - sbuffò Max. –Gli alieni possono essere un pericolo. Non tutti, ma alcuni sì. Dovremmo prendere precauzioni… hai visto com’è potente-.
-Tu che ne dici Bruce? - chiese Lena.
-Io penso che abbiate ragione tutti e due- commentò Bruce. - Gli alieni sono un potenziale pericolo, ma fino a che non fanno nulla di male rischiamo di indisporli con i nostri sospetti. Non posso dire che sbagli a prendere precauzioni Max, ma non dovresti sbandierarlo eccessivamente, né essere troppo duro nei tuoi giudizi-.
-O provare a dare fiducia a chi dimostra di meritarla- aggiunse tagliente la giovane Luthor.
-Le persone cambiano Lena e non necessariamente in meglio. Credimi so di cosa parlo- sospirò Bruce. Odiava pensare che Joker potesse avere ragione in qualcosa, ma uno dei punti di cui il suo arcinemico era convintissimo era che chiunque potesse diventare come lui, dopo aver subito un trauma abbastanza forte e triste a dirsi la sua teoria non era priva di fondamento. Harvey Dent* ne era la prova vivente. Certo, non tutte le persone erano uguali… ma c’è chi ce la fa e chi non ce la fa. E se uno come Clark non ce l’avesse fatta, sarebbero stati guai per tutti. E lui doveva essere pronto.
Lena tacque. Non aveva mai pensato che Lex e Lilian potessero arrivare a tanto e invece si erano rivelati entrambi dei criminali… eppure non credeva che Supergirl potesse rivelarsi come loro.
-Be’ non siamo qui per parlare di supereroi, ma di affari. L’idea di una collaborazione tra le nostre società mi intriga e devo dire di essere interessato al progetto che mi ha proposto Fox, ma vorrei dei chiarimenti su certi fattori-.
-Certamente Max, sono qui per questo. Lena, se non erro la L-Corp stava lavorando ad alcuni sistemi di lavorazione del cobalto…-. 
 
 
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Una notte tranquilla quella. Non sembrava esserci bisogno di Guardian. Meglio, perché James non riusciva a non pensare a quel giorno anni prima al Daily Planet, quando Clark era entrato in ufficio con gli occhi neri e il naso rotto.
-Kent! Ma che ti è successo? - aveva fatto incredulo Perry White.
-Ho… ho fatto una rissa signor White. Ho perso-.
-Una rissa?! Tu? Ma che ti è saltato in mente?! Non dovevi mai aver fatto a botte in vita tua, prima! –.
-Cre… credevo di vincere facilmente signore-.
-Be’ ti sbagliavi. Senti è ovvio che ti fa male, tornatene a casa-.
-Posso comunque…-.
-Non fare l’eroe Kent. Non puoi scrivere un articolo decente, con mezzo chilo di carne tritata al posto della faccia-.
Clark era sempre stato evasivo su come si fosse ridotto in quel modo, ma un sospetto James cominciava ad averlo. Kara era stata ridotta più o meno in condizioni simili da Batman a detta di Winn.
Batman. Clark non ne aveva mai parlato molto e lui non si era mai interessato tanto alle peripezie di quell’individuo… eppure che un umano riuscisse a fare tanto era incredibile. Sapeva che razza di pazzi girassero per Gotham… c’era chi diceva che il pipistrello fosse il più folle di tutti, ma si sapeva che era lui a tenerli a bada. Per certa gente era solo merito di Batman se la città che proteggeva era ancora in piedi… Guardian faceva qualcosa di significativo per National City o sarebbe stato lo stesso anche senza di lui? Influiva sulla sicurezza della gente quanto Batman? Kara e Clark avevano i loro poteri, ma Batman era normale a detta di tutti... James sapeva di non poter competere con i suoi amici, ma l’idea di essere inferiore al Pipistrello di Gotham cominciava a insinuarsi maligna nel suo cervello.
 
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J’onn si era completamente ripreso. Anche Alex stava meglio, ma aveva un grosso livido sulla fronte e zoppicava ancora, così aveva deciso di passare la serata sul divano di Kara davanti a Riverdale.
-Ci vorranno almeno tre giorni prima che la gamba guarisca- imprecò Alex, quando un movimento sbagliato le fece storcere il viso dal dolore. -Maledizione… ma dove avrà imparato a combattere così? Non sono riuscita a infilare un colpo-.
-Comincio a capire perché Clark non mi ha mai parlato molto di quel tizio- sospirò Kara scuotendo il capo.
-A proposito di tuo cugino, perché non lo chiami? Magari potrebbe convincere Batman a dirci perché è qui… o almeno a smettere di menarci- borbottò la castana.
-Ci ho provato, ma risponde sempre la segreteria-.
 
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Superman usò la vista calorifica per colpire a distanza un’idra dalla pelle verde. Accanto a lui una donna che indossava un bikini di metallo, colorato come la bandiera americana e che aveva una tiara in testa, respinse con un pugno un drago azzurro che le si era lanciato addosso.
Tutto si poteva dire di Clark Kent, meno che avesse paura di uscire dalla sua confort zone: amava fare squadra con Diana, anche se questo spesso lo portava a fare i conti con una delle cose che poteva ferirlo, la magia.
 
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“Finalmente un po’ di azione!” si disse Guardian precipitandosi verso la gioielleria doveva dei ladri avevano appena fatto irruzione a detta di Winn.
Quando arrivò, tuttavia perse per un attimo la sua baldanza: l’uomo che aveva di fronte era enorme e i suoi muscoli sembravano sul punto di scoppiare, tanto erano gonfi.
Non importa. Posso farcela” si disse Guardian assalendolo. Spiccò un balzo e gli sferrò un calcio sul torace… ma l’uomo non fece una piega e lo colpì con una manata che lo scaraventò lontano, malgrado indossasse l’armatura. Un attimo dopo partì alla carica e calò i pungi su James, che fece a malapena in tempo ad alzare lo scudo… che dopo aver ricevuto il colpo si sbriciolò come un biscotto.
-Meglio della biondina! Scommetto che con questo upgrade potrei farle inghiottire il suo mantello! – rise l’uomo. - Per ora però, mi accontenterò di fare a pezzi te-.
Un attimo dopo il criminale afferrò l’elmetto di James e sollevò il suo antagonista con una mano sola, ignorando i pugni e calci che riceveva, per poi farlo girare e scaraventarlo lontano. Con un balzo lo raggiunse dopo che si fu schiantato al suolo e sfondò l’elmetto con un calcio.
 
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Winn deglutì, mentre vedeva sullo schermo il pestaggio che subiva il suo amico. Era come durante l’attacco nazista su Terra-1… anzi peggio, perché lì era a casa sua, nel suo mondo. Non poteva abbandonare James, ma anche Kara non avrebbe mai fatto in tempo… era una pazzia, ma doveva passare all’azione.
Il criminale aveva ignorato completamente tutti i colpi ricevuti da Guardian… ma non poté ignorare il furgone che lo investì a tutta velocità, costringendolo a mollare la sua vittima.
Winn per quanto rintronato dalla botta, cercò di uscire dal veicolo… ma alcuni sordi grugniti gli fecero capire che il loro misterioso nemico non era ancora fuori combattimento. Con immenso orrore lo vide rialzarsi… solo per poi cadere di nuovo e cominciare a restringersi, sotto gli occhi increduli del giovane Schott. I muscoli si sgonfiarono come palloncini colpiti da un ago, mentre l’uomo strillava di dolore.
Per quanto sconcertato Winn ebbe comunque la presenza di spirito di raccattare James e di metterlo sul furgone, per poi partire a tutto gas.
 
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Era notte fonda ormai, ma Kara appena ricevuta la notizia si era precipitata all’ambulatorio del DEO e dopo essersi assicurata che James non si fosse ferito gravemente sbottò: -Te l’avevo detto: un solo errore umano, e…-.
-Non è stato proprio un umano a riempirti di botte appena l’altro ieri? - ringhiò James. - E quel tipo che lancia le frecce di cui mi hai parlato è a sua volta un umano, no? -.
-E questo che centra? -.
-Centra Kara. Il problema è che io ho creduto in te fin dall’inizio, mentre tu non credi affatto in me. Pensi che io possa essere solo la tua spalla, ma non è così-.
-James…-.
-Sono adulto e conosco i rischi. Non mi importa cosa pensi Kara. Non cambierò idea-.
C’era qualcosa nella voce di James che portò Kara a capire che era inutile insistere. In quel momento entrò Winn.
-Se vi interessa ho scoperto perché quel tipo era tanto forte-.
-Era un alieno, no? - fece Kara.
-Niente affatto. Si chiama Brock Edwards ed è una vecchia conoscenza della polizia. La prima volta che hai… incontrato Batman, lui stava pestando un criminale per sapere dove si trovava una cosa chiamata Venom. Ho fatto qualche indagine… ed ecco qui-.
Un attimo dopo Winn mostrò il suo telefono che mostrava l’immagine di un uomo grande e muscoloso con indosso una maschera e una specie di respiratore.
-Quest’uomo è Bane, un nemico di Batman. Il Venom è un super-steroide che usa per ottenere forza e velocità a livelli quasi sovrumani, ma l’effetto è solo temporaneo. Brock deve averlo assunto in qualche modo… pare che una partita gli sia stata sottratta…-.
-… ed è finita qui! E Batman è venuto a National City per recuperarla- realizzò Supergirl.-Avverto J’onn… James… noi dopo… parleremo-.
-Ti devo ringraziare Winn. Sei un amico con i fiocchi- fece il giornalista non appena la bionda fu sparita.
-Grazie. Ma quello che hai detto a Kara vale anche per me. Voglio dare di più. Posso dare di più. Se una versione di me, ha guidato per anni una resistenza contro i nazisti, perché questa versione di me non può fare altro che pigiare tasti? -.
-E quindi cosa vorresti fare? -.
-Diventerò come Cisco… l’amico di Barry- chiarì. Presto verrà a trovarmi e gliene parlerò. Sono certo che mi aiuterà-. 
 
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Bruce Wayne ritornò nella sua suite moderatamente soddisfatto. Il più era fatto, domani stesso avrebbe avuto accesso alla L-Corp. Quanto alla Lord Technologies… ci sarebbe stato tempo.
Acceso il suo portatile googlò prima Supergirl e poi Kara Danvers, ma una notifica su un misterioso crimine superumano distolse per un attimo la sua attenzione.
Era già cominciata pensò con rabbia. Doveva stringere i tempi.
 
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Albeggiava, quando lo spacciatore Coop Puckett si ritirò per chiudere i conti, mentre i suoi scagnozzi facevano la guardia. Doveva agire rapidamente; adesso che la gang di Tom era stata smantellata aveva la possibilità di impadronirsi del suo territorio e allargare i suoi affari. Ma doveva fare in fretta, prima che arrivasse qualcun altro.
In quel preciso istante, qualcosa lo afferrò per il collo, i suoi piedi sparirono da sotto di lui e Coop Puckett si trovò faccia a faccia con un uomo vestito di nero, che indossava un mantello in tinta e una maschera che gli lasciava scoperta solo la bocca.
-Possiamo farlo in due modi: quello doloroso e quello molto doloroso. Decidi tu-.
Coop Puckett aveva imparato a valutare la pericolosità della gente e gli occhi dell’uomo di fronte a lui gli fecero scendere un brivido lungo la schiena.
Erano gli occhi di un predatore. Erano gli occhi di chi non avrebbe mai deviato dal proprio cammino.
 
 
 
 
 
  • Vedi l’episodio 1x16 di Supergirl “Kryptonite rossa”.
 
  • Harvey Dent era un procuratore distrettuale ben deciso a ripulire Gotham dal crimine e dalla corruzione ed era amico e alleato di Jim Gordon e Batman. Dopo essere stato orribilmente sfregiato da un delinquente, divenne Due Facce, spietato e folle boss criminale.
 
 
 
  • In quanto a “prendere precauzioni” nessuno batte Bruce Wayne, dato che ha creato armi per fermare qualunque membro della Justice League in caso di necessità. Va detto che in effetti nei what if in cui Superman va fuori di testa a fermarlo in genere è Batman, quindi non si può dire che faccia male.
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Be’ mi auguro che abbiate apprezzato il cameo di Wonder Woman. Morivo dalla voglia di citare Joker e sono felice di esserci riuscito.
Si comincia a svelare qualcosa, ma il motivo della presenza di Batman a National City non è tutto qui.
Spero che il 2024 finora vi sia andato bene. Alla prossima e grazie per essere arrivati fin qui!
  
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