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Autore: La Fleur    18/09/2009    5 recensioni
Allysia è una giovane strega a cui manca poco per diventare maggiorenne e liberarsi completamente dalle restrizioni che la famiglia e la scuola privata le impongono. Per frenare la sua esuberanza, eccessiva in una famiglia d'alto rango come la sua, i genitori la allontanano dalle "cattive compagnie" e dalla Scozia, e la mandano a vivere a casa del cugino Ephram(niente poco di meno che in America), che è destinato a succedere al padre come capofamiglia: peccato che la sua vita nel mondo come noi lo conosciamo risulterebbe tutt'altro che limpida agli occhi dei suoi parenti! Come capofamiglia è destinato infatti a sposare una persona di sangue magico, non con una semplice umana... Ma Ephram è innamorato di Charlotte, con cui intreccia una storia romantica, e che non sa nulla della sua "abilità" magica, né della famiglia da cui lui proviene e a cui è destinato a tornare un giorno. Boone è il fratello di Charlotte ed è un buon amico di Ephram nella vita normale, Andrew è l'ultimo dei coinquilini della grande casa che i personaggi della storia si dividono; ha un carattere allegro e piuttosto particolare, che gli frutta reazioni differenti da ognuno degli altri inquilini. Gli altri personaggi (e sono molti) verranno presentati man mano nella narrazione.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Serie dei Maghi di scozia, ovvero, Allysia e dintorni!'
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Due ore dopo che lei aveva abbandonato la sala della Riunione, sentì una fredda presenza accanto a sè. Considerando che suo padre era un essere a sangue caldo, e che Famiglio aveva cominciato a miagolare giocoso, poteva trattarsi solo di...
<< Non dormo, Lord Churchill. Parlate pure, se lo desiderate.>>
Spalancò i grandi occhi verdi, stupita di sentirsi le ciglia umide quando si passò una mano sul viso. Con un piccolo sospiro si drizzò  sul letto e sedette composta.
Lord Churchill aveva abbandonato il suo Cofanetto per venirla a cercare.
<< Colgo l'occasione per scusarmi per il mio scherzetto di qualche ora fa, Milord. Ma sono fedele ai miei amici. Non tollero che si parli male di loro.>>
Lo fissò, chiedendosi se avrebbe accettato quelle scuse inappropriate.
Il Fantasma di Casa annuì: << Sono io a dovermi scusare con voi, Signorina. Ma quando ho giurato fedeltà alla vostra Casa, non credevo davvero che mi sarei mai trovato in una simile situazione. Siete una Strega unica.>>
Allysia scoppiò a ridere:<< Lo prendo come un complimento!>>
<< Certamente. Ma io... Sento il bisogno di chiedervi...- l'intensità dello sguardo del Fantasma lo rese meno trasparente, più visibile. Famiglio saltò attraverso una delle sue gambe e scosse il capo appena toccò il pavimento, per distogliersi dal senso di gelo .- Voi avete chiesto di passare la vostra ultima sera qui... non con la vostra Famiglia, ma con i vostri amici. Perchè? Era solo un ultimo sgarbo che volevate fare davanti alla Famiglia Riunita? Sento... Che devo saperlo. Mi avete ricordato quando era giovane... e in vita.>>
Allysia lo soppesò. Poi prese in braccio Famiglio e lo indicò al Fantasma:<< Vedete questo piccolo essere, Milord?-grattò il gattino dietro un orecchio, e quello festante prese a ronfare, facendo spuntare un piccolo sorriso sul viso di Allysia, concentrata- Mi sta sempre vicino. Può sembrare che sia io a prendermi cura di lui... Ma voi conoscete l'importanza dei Famigli nel Mondo Speciale: sono i più potenti Catalizzatori Magici esistenti, sono tutto tranne gli esseri indifesi che sembrano... In realtà è lui a darmi la Forza e la Speranza necessari ad andare avanti. La mia vita garantisce la sua, questo è vero... Ma quante possibilità avrei io di sopravvivere senza la sua guida? Riuscite a seguirmi, Milord?>>
Il Fantasma sembrò dubbioso:<< Con i secoli ho imparato ad accettare la relazione profonda che esiste tra i Famigli e i Maghi... Ma comprenderla...>> scosse il capo afflitto.
<< Quello che sto cercando di spiegarvi è che l'unico modo in cui il Mago trova e salva il Famiglio è asservendosi ad esso, donandogli fiducia. Laddove non c'è fiducia un Famiglio e un Mago non riusciranno ad aiutarsi, e periranno entrambi. Ma questo - di nuovo fissò il Fantasma - è un discorso che può essere applicato a innumerevoli situazioni. Voi credete, come tutti là fuori, che io voglia solo dispiacere alla Famiglia. Non è così. Ho rivolto innumerevoli quesiti alla mia famiglia, e l'unica risposta che mi è giunta è stata il silenzio, un silenzio di tomba. E mi è stato ordinato di non chiedere. - aggrottò le sopracciglia scure e assunse un'espressione orgogliosa, altera. - Cosa avrei potuto fare se non rivolgere altrove quelle domande? Le persone che hanno avuto il coraggio, come me, di porsi dei quesiti, di darsi delle risposte che in seno alla Famiglia non trovavano, quelli sono i miei amici. C'è fiducia e onestà tra noi. Se usiamo i nostri poteri per aiutarci siamo perfetti, invincibili. Separati l'equilibrio si spezza, e noi possiamo soccombere. – inspirò - So perfettamente che non sarò l'unica a disagio per il mio esilio: i miei amici si sentiranno soli quanto me. Per questo ho chiesto che fosse Ylana a tagliarmi i capelli: chi esegue il Taglio ha il diritto di fare ciò che desidera della chioma stessa. Conosco le sue parole ancora prima che lei le dica: mi restituirà i capelli, perchè io possa servirmene sul Fronte. Ma io li distribuirò in parti eguali ai miei amici, perchè non debbano sentire la mancanza del mio Potere in mezzo a loro, e possano continuare a vivere come noi cinque insieme abbiamo vissuto finora. In questa casa sono sempre stata un'ospite. Un'ospite amata, per carità, lo so. Ma pur sempre di passaggio, per cui era destino che prima o poi io dovessi allontanarmi. Certo non credevo che sarebbe stato così definitivo e drammatico, ma... Ho deciso. Passerò l'ultima sera con la Famiglia che mi sono scelta e costruita da sola. Mia Madre, mio Padre... Loro mi accompagneranno lì. Non è sufficiente?>>

<< Somigli sempre di più a tuo Padre, bambina mia...>>
<< Mamma!- esclamò Allysia saltando dal letto- Come hai fatto a entrare?>>
Il fantasma svanì silenziosamente. Sapeva di non dover intralciare le conversazioni di Famiglia. Né lei né sua Madre lo trattennero.
<< Tuo Padre mi ha accompagnato, ma è rimasto fuori. Non vuole vederti fino al momento del...>> accennò ai suoi capelli.
Allysia annuì:<< So che è una cosa terribile, che il cambiamento più che estetico è psichico... Ma sono disposta ad accettare. E poi, chissà, magari un taglio corto mi donerà!>> sorrise leggermente, mentre sua madre avanzava scuotendo il capo.
<< Non scherzare, so che sei preoccupata. - sospirò- Ma ho sentito il tuo discorso poco fa... Sei una vera McNamara, io lo so.>>
Allysia si esibì in una mezza smorfia:<< Irresponsabile, incivile e irrispettosa... Il Capofamiglia mi ha definito così. Sono incapace di arrendermi a queste convenzioni, questo è chiaro. Ma quello che per voi è un difetto, per me è un pregio.--un'altra smorfia - Va benissimo così.>>

<< Spiegami nel dettaglio cosa succederà negli ultimi giorni della mia permanenza qui, Madre. Tu dovresti saperlo, dico bene?>>
La Madre di Allysia aveva la Divinazione come Abilità, e riusciva a fare oracoli con tutto quello che trovava. Alle volte però erano così ingarbugliati che neanche lei stessa riusciva a interpretarli. Allysia si metteva sempre a ridere, a quelle stranezze. E sua Madre era la persona con cui si sentiva più a suo agio, in casa, anche se finivano col parlare pochissimo: c'erano cose che neanche sua Madre voleva sentirsi dire, e c'erano cose che Allysia non le avrebbe mai detto. Ma, anche nel silenzio, riuscivano a sentirsi perfettamente a proprio agio insieme. Come se non fossero Madre e Figlia, ma piuttosto Sorelle. Convivevano insieme in quell'ambiente senza che nessuna avesse da ridire sul comportamento dell'altra, senza che nessuna ostacolasse l'altra, Allysia perchè sapeva di non averne il diritto, e la Madre per lo stesso esatto motivo: sapeva che Allysia aveva un destino che doveva essere scritto, e consumato, e spingeva la Figlia in quella direzione senza opporsi... La notizia di quelle punizioni l'aveva addolorata, ma aveva cercato di arginare il dolore e rassicurare Allysia, che, nonostante l'aria sicura di sè che ostentava, doveva essere molto spaventata da quel cambiamento radicale in lei e attorno a lei.
<< Sì, io lo so. - trasse un respiro profondo-  Tuo Zio e tua Zia stanno avvertendo Ephram McNamara, che si trova sulla costa orientale del Lago Erie, nella Contea di Eire, stato federato di New York, negli Stati Uniti D'America, il Nuovo Mondo. E' lì che si trova il Fronte dell'Intolleranza. Lì tuo Cugino frequenta la Buffalo State College, una università piuttosto quotata. Tuo Zio lo ha inviato lì anni fa, perchè la sua formazione fosse completa e potesse un giorno trovarsi preparato per prendere il posto che gli spetta in seno alla Famiglia, quando non sarà più in grado di comandare, o quando penserà che suo Figlio abbia l'età giusta.-- la donna, da cui Allysia aveva ereditato una certa dolcezza nei tratti e la delicatezza delle forme, alzò gli occhi al cielo- Ma per il momento, ciò che devi sapere di tuo Cugino che è tra due notti tu dormirai in casa sua, e che veglierà su di te come suo Padre gli ordina. Poi lo Zio dovrà ingoiare un bel rospo e avvertire la tua amica Ylana e gli altri tuoi amici, nonchè le loro Famiglie, della tua punizione, ma a questo credo provvederà Sveva Lockin', giusto?>>
Allysia annuì con un sorriso. Sveva era da qualche parte nella sua testa e sentiva ogni parola che sua Madre proferiva.
<< Bene, farò finta di non saperlo.- le lanciò un sorriso complice e proseguì.- Tu ne starai fuori. Cenerai e andrai a dormire col tuo Famiglio.- il gattino saltò sul letto e si raggomitolò, facendole sorridere entrambe.- Domani mattina, io e alcune Ninfali ti prepareremo alla Cerimonia del Taglio con alcuni Riti che non è necessario che tu conosca. Digiunerai. Nel pomeriggio si terrà la Cerimonia, e Ylana dovrà...- la donna chiuse gli occhi, e Allysia chinò il capo .- Sarà parecchio doloroso, Figlia mia, è bene che tu lo sappia. Potresti perdere conoscenza e potresti non ricordare molte cose, dopo che ti verranno tagliati via i capelli.-- le sorrise rassicurante-- Ma le cose importanti te le ricorderai, non preoccuparti.>>
La donna annuì convinta, poi proseguì:<< La Totalità del Taglio è soggettiva. Ma conoscendo tuo Zio, partiamo un po' svantaggiate. Secondo le mie divinazioni...- le sfiorò il collo liscio e candido pochi centimetri al di sotto del lobo dell'orecchio privo di buchi. - Approssimativamente a quest'altezza. Spero chela tua amica faccia uscire fuori una bella acconciatura.>> scherzò.
Allysia sorrise debolmente, ma si sforzò di annuire. Non sapeva come avrebbe fatto a rinunciare a una tale fetta dei suoi Poteri, non sapeva come sarebbe sopravvissuta. A scuola aveva letto di Streghe che erano impazzite o erano morte in seguito a quella punizione. Un moto d'orgoglio le fece rialzare le spalle esili. Non lei!
<< Brava, stai dritta. Non pensarci troppo adesso, bambina mia.- sorrise sua Madre.- Pensa alla sera che passerai dopo la Punizione, con i tuoi amici. Sento che sarà una bellissima notte per te. E infine- sospirò sua Madre, e per la prima volta Allysia avvertì una certa tristezza in lei- Partirai per New York, e ti trasferirai dal giovane Ephram. Ha all'incirca 21 anni. E' un bravo Mago, e anche molto abile, se non si è mai lasciato scoprire in tutti questi anni. La sua Abilità è la Confusione, tienilo a mente.>>
<< E' un'Abilità di Guerra, giusto?>> chiese Allysia, sforzandosi di ricordare quello che le avevano insegnato a scuola, anni prima. Certi insegnamenti erano da scuole elementari, per le streghe altolocate come lei.
<< Sì, tra le più potenti. Non temere. E' lì per aiutarti, non per scontrarsi con te.>>
<< Mh.- bofonchiò la ragazza.- Dimmi qualcosa di più.>>
<< Ti parlerò della vita là... Ti farai chiamare Ally, è un bel diminutivo, non trovi?>>
La ragazza si strinse nelle spalle.
<< Lì la gente tiene rapporti molto più informali che qui da noi in seno alla Famiglia...>>
Allysia si distese sul letto, ascoltando la madre.
In seguito riuscì a ricordare solo pochi spezzoni delle ultime notti nel Casato. Era così presa da quel cambiamento che non prestò molta attenzione a ciò che le accadeva intorno. Solo pochi eventi la colpirono più di altri, ma non la scossero troppo.
Tutto si svolse nell'ordine che sua Madre le aveva elencato.
Allysia si guardava allo specchio nel dopopranzo piovoso di Scozia.
Le Ninfali l'avevano lavata e pettinata, sua Madre l'aveva vestita con un lungo abito di seta color fumo: lo strascico del vestito copriva addirittura qualche metro. Lo fissò come un istante perfetto della sua vita: il suo corpo sembrava liquido. Ultimi istanti di percezione.

<< Milord, cosa fate qui?>> chiese con calma. Non aveva pranzato. Le avevano spiegato che aumentava il dolore.
<< Mi è stato ordinato di raccogliere le Vostre Volontà prima della cerimonia. Vi è consentito usare i vostri Poteri per un'ultima volta.>> sussurrò con deferenza Lord Churchill.
<< Ah... Va bene.>>
Scivolò via quel momento, e non ne rimase traccia nel suo cuore.

<< Ti daranno quello che ti meriti!>> gridò Suze.
<< Sparisci, Suze .- le rispose tranquilla--Vai a giocare.>>
<< Ti taglieranno i capelli, e diventerai brutta!>> la bambina le fece una linguaccia, e corse via.
<< Piccolo mostro.>> borbottò Allysia, scuotendo il capo.
Un altro istante prezioso. Ma senza importanza.

Allysia sedette al centro del grande Salone, i capelli neri e lucenti tirati indietro, gli occhi spalancati.
Osservò Sveva Lockin', i capelli ricci e rossi come il fuoco, gli occhi grigi gentili, la pelle trasparente punteggiata di lentiggini. La sua Migliore Amica e la sua Famiglia numerosa.
Paqui Johannes, capelli e pelle più scuri, gli occhi dorati scintillanti di rabbia impotente, con accanto la sua Famiglia, di cui non si è mai sentito veramente parte. Anche lui punito spesso, come lei. Come un fratello...
La Famiglia Finnegan indietro, Salem il Rinnegato avanti, distante da loro, i capelli candidi che saranno più lunghi dei suoi, dopo la Punizione. I suoi occhi castani a fissarla  come se si sentisse colpevole di ciò per cui la stanno punendo. E' colpevole. Ma Allysia non gli rimprovererebbe mai una cosa del genere. Salem ha sempre portato sulle sue spalle il peso più gravoso. Sarà sempre fiera della diversità per cui la Famiglia Finnegan ha rinnegato il Primogenito.
Ylana, bellissima come sempre, i capelli d'oro e gli occhi color lapislazzulo allungati, da Elfa. Dietro di lei solo i suoi Genitori, entrambi abbandonati dalle loro Stirpi.
La Mezzelfa la raggiunse e le si accostò.
<< La tua Famiglia è dietro di te. Ti guardano. Allysia...- lo sguardo spaventato quanto il suo.- Non voglio essere io a farlo.>>
<< Tocca a te. - un piccolo sorriso forzatamente scherzoso- Dovevo chiederlo per forza alla mia estetista di fiducia... Non avrei messo i miei capelli in mano a nessuno che non fossi tu!>>
Una risata singhiozzante, l'abbraccio stretto. Il mormorio per quel gesto sincero, vero, tra un'Ibrido e una ribelle indegna del suo nome.

Scivola via ogni percezione, ogni pensiero. Ogni sentimento.

<< Ecco le Forbici d'Oro.>>
Lo Zio le consegna a Ylana, facendo attenzione a non toccarla.
Ylana le studia, incurante di tutto tranne che delle Forbici e di Allysia, più distante. Si accosta alle spalle dell’ amica, con la mano tremante mentre impugna la prima ciocca corvina. Un sospiro trattenuto, poi rilasciato. Ylana ha gli occhi pieni di lacrime.
Allysia chiude i suoi.
Inizia.
E' come se le tagliassero via la Vita stessa, mentre inizia a urlare. Il Fuoco dentro il petto, la Distruzione che smantella ogni parte di lei.
Ylana trema in maniera incontrollata, mentre il vestito di fumo liquido immobilizza la Strega Punita, bloccandola in balia delle Forbici.
Altre urla. Allysia vuole solo morire. Lo urla, urla che le conficchino le Forbici d'Oro in gola, nel petto. Cerca di divincolarsi, mentre ciocca su ciocca i suoi capelli si depositano sul pavimento.
Non serve a niente.


Durò tre ore, tre ore di agonia.
Ylana singhiozzò senza controllo, quando le caddero di mano le Forbici d'Oro, Incantate. Nessuna Magia avrebbe più potuto restituire quella chioma perfetta, dopo che lei aveva appena stroncato ogni Abilità Magica nella più forte delle sue amiche. Avvertì  le mani sporche, brutte. Cadde in ginocchio. Era sporca, un'Ibrido, un mostro della peggiore specie. Colpevole. Sola.


Il Fantasma espose le volontà di Allysia davanti a tutti.
Le aveva scritte con tutta l'ironia di cui era capace poche ore prima.
Lo scarto che si avvertiva tra quelle righe vivaci e la sua sagoma immota sulla sedia al centro della sala fu penoso anche per i più duri e severi. Quasi nessuno riuscì a guardarla.
Gli occhi verdi non sembravano appartenere a una creatura viva, erano completamente vuoti e privi di luce. Il Vestito, tornato ad avvolgerla come una carezza, non la proteggeva da nulla… Forse non c’era più nulla da proteggere.
E lei perfettamente rigida, perfettamente fredda. Due Ninfali la aiutarono ad alzarsi, come diceva la Tradizione, per mostrare a tutti che la Punizione era stata eseguita. Allysia non sbatté le ciglia, non inciampò, non sorrise. Era diventata una bambola priva di vita.
Sveva pianse forte, Paqui si avvicinò a Ylana e la aiutò a rialzarsi, senza usare i suoi poteri
. La strinse al petto, anche lui colpevole, anche lui solo. Senza la sua cara Allysia, la loro cara Allysia. Soli insieme.

A quel punto accadde.
Salem urlò, un urlo così forte che avrebbe potuto essere ascoltato in tutta la Scozia, se qualcuno avesse avuto orecchie per sentirlo.
Lo si vide respingere le Ninfali a nuda forza, strappando loro la forma di Allysia, che non poteva essere lei stessa.
Le Guardie provarono a fermarlo, ma il Guaritore era sconvolto, incontrollabile.
Si fermò solo davanti allo Zio.
Lì strinse a sè Allysia, senza fissare nessuno che non fosse lei.
La prese dolcemente tra le braccia, e i sottili capelli bianchi iniziarono a ondeggiare come sospinti da una brezza delicata. Le sue pupille castane si scurirono, presto i bulbi oculari gli diventarono neri, tanto da disegnare ombre scure sulla sua pelle. L'aria nella stanza assunse un odore insopportabilmente dolce e intenso. Tutti rimasero paralizzati dal terrore, mentre le finestre della Sala si infrangevano sotto il peso di infiniti sciami di farfalle Isabelle, grosse e scure, che si posarono tutto intorno, riempiendo la stanza.
Un piccolo bagliore la riscosse.
<< ... Allysia, perdonami...>>

La sera insieme, tutti ancora provati, Salem dall'averle ridato un alito di energia, Ylana ancora scossa dal senso di colpa, Sveva terrorizzata dal vuoto che sentiva nella testa di Allysia, che li guardava come se li riconoscesse solo a tratti. Così poco lucida….
Paqui teneva stretta Ylana, la cullava con dolcezza. Con amore.
<< E' un bene che voi due vi siate innamorati.... Adesso so che tutti avete cura l'uno degli altri....>> sussurrò Allysia con un sorriso debole.
Anche Salem e Sveva si tennero stretti, le mani intrecciate.


Alla fine della festa, i suoi capelli furono divisi in quattro grandi trecce,come lei aveva desiderato quando era in grado di desiderare, una per ogni suo amico.
I loro doni: i Braccialetti Elfici di Ylana, che dovevano servire a trovare del bello in ogni cosa, lo Specchio delle Menti Riflesse, da Sveva, per tenersi in contatto, la Polvere Levitante da Paqui e infine, la cosa più preziosa e dolorosa, il Sangue di Guaritore, l'antidoto a tutte le malattie.
<< Così anche tu avrai un po' dei nostri poteri quando sarai da sola...>>
Ma lei non si rendeva bene conto di quelle cose, già sola. A parte la scintilla di comprensione che la illuminava di tanto in tanto, era diventata una cosa vuota.

La notte finì.

Giunse l'alba. L'alba dalle dita di rosa.

<< Allysia, svegliati, è ora di partire.- le sussurrò la Madre, dolcemente- Svegliati... Ally.>>

Ecco qua, un altro capitolo visto che questo finesettimana ho dato fuoco ai testi universitari (non è vero, però sognare non costa niente). Innanzitutto devo scusarmi con Shinalia, che aveva commentato i due capitoli precedenti al 3°, ma io non me n'ero accorta (si prostra umilmente)! Poi lucyette, DarkViolet e BlueSmoke, grazie ragazze!

Lucyette: sì, lo so, posso capirti perchè io portavo i capelli lunghi fino ai fianchi! Però un bel giorno in cui ero moooolto stanca e avevo voglia di cambiare, ho scoperto che un nuovo taglio di capelli (moolto corto, quasi rasato, ehm) può aprire a nuove prospettive di vita! Chissà che non succeda anche ad Allysia! Io l'ho trovata una vera STREGA in questi capitoli, anche se capirete che in una tale famiglia di squali, chi non tirà fuori le unghie è perduto!

DarkViolet92: grazie per i tuoi complimenti... Visto che questo capitolo l'ho pubblicato prestissimo? Non garantisco per il prossimo, però! Mi scuso in anticipo!

BlueSmoke: grazie anche a te di leggere questo racconto, vedo che condividi il mio pensiero sulla bella Allysia (sì, ve lo garantisco: è bellissima!). A volte persino eccessiva nella sua arroganza, la ragazza. Ho inserito le scene su Suze e Mariia Antonietta per dimostrare che non è solo una testa calda, ma una Strega che ha ben chiare le sue possibilità magiche e interessata allo studio. Insomma, non è solo un pozzo di veleni, ha delle buone qualtà anche lei. spero che in questo capitolo sia emerso qualcosa. Per il futuro della storia... Posso dirti solo che è la storia di Allysia, e dei personaggi che popolano la sua vita.

COMMENTO DELL'AUTRICE (a chiunque importi):

Quando ho cominciato questa storia, ricordo che avrei voluto essere come Allysia: sfrontata, sicura di sè e forte, fortissima. Una al centro del proprio mondo, una che non si lascia abbattere dagli avvenimenti e che si rialza sempre, superando le difficoltà con una risata agguerrita e un sorriso alla Rambo! Però poi (ho iniziato questa storia un bel po' di tempo fa, credo) ho capito qualcosa di più in generale, sulla vita, su come affrontare i problemi senza minacce di omicidio a seconde o terze persone, senza starci troppo male. Purtroppo la cattiveria gratuita e lo spirito di contraddizione fine a se stesso non servono a nulla, e nella vita, in un modo o nell'altro, anche quando tutto sembra andarti contro, trovi sempre qualcuno che ti accompagni. E' con questa speranza che ho continuato la storia, che è essenzialmenta la storia di Allysia e della sua crescita personale... e come ogni percorso, è tortuoso e fatto di passi indietro, passi avanti e pause per osservare il panorama . Credo che sia una storia romantica, perchè io ci sto mettendo dentro tanta passione. Ci sono delle scene d'amore (AAALT! SPOILER!), scene d'amicizia e scene di guerra vera e propria. Ci sono dentro anche le storie degli altri personaggi, sia quelli che avete conosciuto sia altri, che conoscerete a breve. Ho imparato ad apprezzarli con tutti i loro pregi e difetti (perchè ne hanno, e pure tanti!), spero che vi ci affezionerete anche voi! Fleur.

  
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