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Autore: luvsam    05/02/2024    2 recensioni
“Quei poveri ragazzi, povere mamme”
“Tutta la comprensione di questo mondo, Brenda, ma io non ho mai voluto mandare i miei figli a Camp Oljato, quel posto è marcio fino al midollo”
“Lily, non mi dire che credi alle sciocchezze raccontate da quel pazzo?”
“Non le ha raccontate solo lui, negli anni altri hanno visto”
“Ma per favore, è una storia inventata”
“Sarà, ma i due bambini sono scomparsi proprio nella capanna dei ritratti, e poi sai come si dice, vox populi, vox dei”
L’istinto di cacciatore cominciò a vibrare e il giovane Winchester ebbe la sensazione che qualcosa non quadrasse in quella storia.
Genere: Avventura, Hurt/Comfort, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Bobby, Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
Capitoli:
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“Ehi, sveglia! Forza, principessa, dobbiamo andare”
Sam conosceva quella voce, l’avrebbe riconosciuta ovunque, ma non voleva aprire gli occhi, non ne aveva la forza e pensò che era molto meglio ritornare nel mondo dei sogni.
“Sammy, papà si arrabbierà con me se ti trova ancora a letto. Ha detto che sarebbe stato qui tra cinque e che dovevamo farci trovare pronti, quindi muovi il culo”
Papà si sarebbe arrabbiato?
Papà era morto, che diavolo stava blaterando Dean?
“Sam, adesso ti ribalto davvero! Mi hai sentito? Muoviti, coglione!
Papà è ancora furibondo perché hai preso il volo mentre eri sotto la mia custodia, e per la cronaca sono davvero incazzato anche io, quindi non c’è proprio bisogno che lo provochi ancora”
A quel punto Sam fece uno sforzo per aprire gli occhi, nonostante il dolore e la stanchezza, e si rese conto di essere steso a pancia all’aria e di star fissando il soffitto di una stanza. Non ebbe il tempo di aggiungere particolari alla prima occhiata perché qualcuno lo scosse violentemente.
“Facciamo progressi! Tirati su e prepara la tua roba, non sono la tua cameriera”
Il giovane Winchester girò lo sguardo e vide una versione di molti anni prima di suo fratello. Scattò in mezzo al letto e lo fissò a bocca aperta.
“Che c’è? Ho qualcosa tra i denti?”
“Dean?”
“Sì, non consumare il mio nome”
“Ma tu, tu sei...”
“Sono cosa?”
“Sei così giovane”
“Ti sei innamorato?”
“No, io..”
“Che diavolo hai stamattina? Sei più sciroccato del solito e comunque scendi da quel letto, papà piomberà qui tra pochissimo e mi è bastata e avanzata la sua reazione quando ha scoperto che te ne eri andato”
“Non me ne sono andato, la Donna Ragno mi ha preso e…”
“La Donna ragno? Sam, non sono in vena delle tue stronzate, piantala, e per una volta prenditi le tue responsabilità. Ti sei comportato come un fottuto egoista, non ti sei minimamente preoccupato di che cosa sarebbe successo nella nostra famiglia scappando in quel modo”
“Ma io…”
Sam avrebbe voluto ribattere, ma la porta della stanza si spalancò all’improvviso e sentì mancargli l’aria: suo padre era davanti a lui e mille emozioni lo assalirono. Avrebbe voluto saltare giù dal letto e lanciarsi tra le sue braccia. Avrebbe voluto stringerlo e piangere come un bambino per la gioia di rivederlo, ma fu John a fare la prima mossa.
“Sei ancora lì? Avevo detto che dovevate essere pronti per partire e ti trovo a letto? E dove sono i tuoi bagagli”
“Ho provato a buttarlo giù, ma non si muove”
“Lo so che lo hai fatto, Dean, è lui che non ascolta mai, vuole fare sempre di testa sua. Alzati, Sam, datti una mossa!”
“E dice anche cose assurde, papà!”
“Tipo?”
“Tipo che non è fuggito a Flastgaff, ma lo ha preso Spider Girl”
John lanciò un’occhiataccia a Sam e lui, pur rendendosi conto che la situazione non poteva essere reale, sentì la necessità di giustificarsi con l’uomo che per una vita lo aveva fatto sentire sbagliato.
“Donna Ragno, ho detto Donna Ragno, e non ero a Flastgaff, ma a Camp Oljato”
“Ma che diavolo ti stai inventando? Quel campo scout è in California”
“Non sto inventando niente, stavo cercando i bambini, poi la capanna…”
“Sam-ammonì John-ti consiglio di smetterla, o le prenderai davvero. Sono venuto personalmente a riprenderti in Arizona e lo sai”
“Papà, non capisci, questo non è reale. Vorrei che lo fosse perché tu saresti ancora qui, ma…”
“Ma che cazzo dici? Dove dovrei essere?”
“Tu sei morto e…”
Fu un attimo e Sam si ritrovò schiacciato sul letto con Dean sopra di lui che lo colpiva furiosamente. Fu investito da una scarica di pugni al volto e avrebbe voluto reagire, ma non ci riusciva. Girò lo sguardo su suo padre e lo vide sedersi su una sedia a godersi lo spettacolo. Sentì John incitare suo figlio maggiore a colpirlo e la cosa gli fece male più delle botte perché suo padre non aveva mai voluto che i suoi ragazzi si alzassero le mani. Gli unici scontri fisici permessi erano sempre stati solo quelli durante lo sparring e anche durante gli allenamenti John non aveva mai lasciato che la foga di Dean potesse ferire seriamente suo figlio più piccolo.
“Bastardo, come osi dire che papà dovrebbe essere morto? Tu dovresti essere sotto terra, tu sei stato la rovina di questa famiglia”
Ancora un colpo e questa volta ebbe il potere di stordire Sam, che si rese conto di star perdendo conoscenza. Non voleva farlo, non voleva staccarsi da suo padre nonostante tutto, ma il buio lo reclamò e chiuse gli occhi.
Gli sembrò di galleggiare nel vuoto per un tempo infinito, poi sentì il rumore inconfondibile dell’Impala e si scosse. Si ritrovò sul sedile posteriore dell’auto e voltando la testa alla sua sinistra, vide suo padre che guidava, e suo fratello accanto a lui. Pensò di non muoversi perché non voleva scatenare di nuovo l’ira di Dean, ma non era mai accaduto nella storia che si fosse svegliato e il maggiore dei figli di John non se ne fosse accorto. Lo vide girarsi di scatto verso di lui, poi stringere il braccio dell’uomo al volante, che nell’immediato si portò al lato della strada. Sentì il motore spegnersi ed ebbe paura che stesse arrivando la seconda puntata del pestaggio, ma gli altri due Winchester avevano intenzioni del tutto diverse.
John scese dall’auto, poi aprì la portiera posteriore e si infilò nell’abitacolo sporgendosi verso suo figlio minore.
“Ehi, come ti senti?”
Il giovane provò a parlare, ma la sua bocca era impastata e l’uomo sembrò accorgersene. Prese la bottiglietta che gli tendeva Dean e fece scivolare una mano dietro la nuca di Sam. Lo invitò a mandar giù qualche sorso, poi gli fece una carezza prima di tastargli la fronte.
“Hai ancora la febbre, Sammy, ma stai meglio”
“Ci hai fatto spaventare, sgorbio, stavi friggendo, per non parlare delle cazzate che hai sparato”
“Dean, piantala di infastidirlo”
“Che ho detto, papà? Ci ha fatto da riscaldamento per ore”
Sam non poté fare a meno di sorridere e John lo imitò, poi chiese di nuovo:
“Come ti senti?”
“Sono stanco e mi fa male la schiena”
“Dean, prendi il termometro”
“Agli ordini”
Dopo qualche secondo Sam permise alla bacchettina di fare irruzione nella sua bocca e si sentì molto confuso. Papà e Dean non sembravano essere gli stessi del motel e a dire il vero, nemmeno lui ricordava bene che cosa gli era successo prima di aprire gli occhi nell’Impala.
“Figliolo, che hai?”
“Non lo so, mi sento strano”
“Sarai confuso a causa della febbre”
“Confuso?-rise Dean-Eri fuori come un balcone, non hai fatto altro che mormorare di una capanna che ti aveva risucchiato e di una processione urlante”
“L’ho vista, la Donna Ragno ha preso Louis e Thomas, e ha preso anche me”-esclamò Sam tentando di mettersi seduto.
“Sammy, sta’ calmo, sei al sicuro! Hai delirato a causa della febbre, nessuno è stato preso. Sei sempre stato con noi, non permetterei mai che ti accadesse qualcosa”
“Papà, io non so che cosa sta succedendo, tutto questo è sbagliato. Non dovrei essere qui, tu non dovresti essere qui”
“E dove dovrei essere se non con te e con tuo fratello?”
“Questo non è reale”
“Certo che lo è e non appena la febbre sarà passata del tutto, te ne renderai conto. Dean, vuoi portarci da Bobby? Resto qui dietro con lui”
“Mi fai guidare? Figo”
“Sì, preferisco stargli vicino per il resto del viaggio”
 John si sistemò sul sedile e attirò a sé suo figlio.
“Chiudi gli occhi, ti chiamerò non appena saremo a destinazione”
Fu un attimo e Sam si lasciò di nuovo catturare dall’oblio, ma ebbe la lucidità di pensare che forse Bobby avrebbe potuto aiutarlo, forse lui avrebbe ricordato la Donna Ragno.
Ma voleva davvero sentire di nuovo il dolore e i morsi di quell’essere rivoltante?
Voleva tornare lucido e sentirsi bruciare dall’interno?
Si disse di no, ma si chiese anche se non fosse come gli aveva detto papà, forse aveva avuto la febbre alta e la Donna Ragno e Camp Olijato erano stati solo un parto della sua mente delirante. In fondo sentiva la forza delle sue braccia, il battito del suo cuore e la musica di Dean alla radio sembrava così vera.
Sam lasciò che il buio gli invadesse la mente e tornò a vagare nel nulla fin quando non avvertì qualcosa di fresco sulla sua fronte. Era di nuovo steso, ma stavolta le lenzuola sapevano di buono e il cuscino era morbido. Di sicuro non era più nell’Impala e per un attimo ebbe paura di essersi separato da suo padre. Stava per aprire gli occhi per cercarlo, poi si fermò perché sentì la sua voce e quella di un altro uomo.
“Come sta il ragazzo, John?”
“Meglio, Bobby, ma ha ancora la febbre. Non capisco, sono giorni che non lo molla”
“Il dottor Bishop lo ha rivoltato come un calzino e gli ha fatto una prescrizione lunga quanto la mia lista della spesa settimanale. Ho mandato Dean a prendere i medicinali, dovrebbe tornare tra poco”
“Ti ridarò i soldi per quelli, dammi solo qualche giorno per trovare un lavoretto”
“Non importa, John, basta che il ragazzo si riprenda”
“Certo che importa, non starò qui a pensione completa con i ragazzi”
“Sai che mi fa sempre piacere avervi tra i piedi, ma, se proprio insisti per questa storia del vitto e alloggio gratis, ti farò sgobbare su un po' di auto”
“E’ già qualcosa! Dean è diventato bravo, puoi far lavorare anche lui”
“Come vuoi, ma ora passiamo alle cose serie: sei preoccupato”
“Sì, lo sono”
“Che cosa c’è che non va? Non è la prima volta che hai a che fare con i febbroni di Sam”
Il giovane fu colto proprio in quel momento da un violento spasmo e si irrigidì sul letto gridando.
“Sammy”
John lo afferrò per le spalle e lo scosse.
“Figliolo, che cos’hai?”
“Fa male”
“Cosa fa male?”
“L’addome, la schiena”
Sam urlò ancora e schizzò in mezzo al letto prima di piegarsi in due per il dolore.
“Papà, aiutami”-implorò, ma nessuno rispose al suo richiamo e si rese conto di essere solo nella stanza degli ospiti del Singer Salvage.
“Dean, aiutami”
“Sono qui, tranquillo. Farà male, fratellino, ma andrà tutto bene. Tu resisti, mi hai sentito, tieni duro e tornerai a casa”
Sam alzò gli occhi e per un attimo gli sembrò di riconoscere la stanza del motel in cui si erano rifugiati prima di entrare a Camp Olijato. Vide anche Dean seduto sul letto accanto a lui e Bobby con una siringa in mano, che si avvicinava.
“Tienilo fermo, non sarà una passeggiata”
“Prega Dio che il tuo amico abbia ragione, o…”
“Non abbiamo altre opzioni, Dean: se questo non funziona, Sam è spacciato”
Una puntura, ancora dolore e tutto sparì.
   
 
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