Serie TV > Il paradiso delle signore
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Autore: Epic89    27/02/2024    0 recensioni
Erano passati tanti anni dall'ultima volta che l'aveva vista. Era andato a Bologna pur di chiarire con lei, pur di spiegare perché l'aveva fatta soffrire. Ma ciò che vide lo mandó in pezzi, lei che sorrideva ad un altro, lei che l'aveva dimenticato. E così aveva deciso di andare avanti, di provare ad amare ancora, ma ogni donna che aveva avuto non erano lei. Ludovica non era mai stata in grado di ufficializzare il loro amore, Adelaide diceva di amarlo ma l'aveva lasciato due volte. Era stanco e voleva dedicarsi solo ed esclusivamente al lavoro, ma il destino aveva deciso di fargli un brutto scherzetto.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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"Roberta" - Era proprio lì davanti a lui, così bella, così donna che gli mancò il respiro e perse un battito. Era da tempo che non si sentiva così, era da tempo che non sentiva più le farfalle allo stomaco. La guardó non riusciva a dire una parola, era come se fosse ritornato indietro di 4 anni, alla prima volta che l aveva incontrata. Ricordava ancora quel giorno, lui a casa di Angela sua sorella e lei aveva aperto la porta. Ricordava che credesse fosse un ladro. E poi tutto il resto, le chiacchierate, la vincita al gioco dei cavalli, il bacio prima delle vacanze di Natale, il ritorno di Federico in sedia a rotelle, le gioie e il dolore che le aveva causato. Dopo un tempo infinito, così sembrava a Marcello chiese: "Cosa ci fai a Milano?" - "Non sei felice di rivedermi?" - "Certo che sono felice, ma dopo tutto quello che è successo, credevo non ci saremmo più rivisti." - "Quando ti ho visto baciare Ludovica........il mio cuore è andato in frantumi .......mi hai spezzato il cuore Marcello. Volevo urlare, picchiarti, ma poi allontanarmi da Te è stato un bene sai. Ho studiato ingegneria, mi sono laureata, e ora ho trovato lavoro come ingeniere. E tu?" - "Io.......dopo che te ne sei andata, ho cercato di andare avanti senza riuscirci molto. Ho continuato a lavorare in caffettiera e poi La Contessa di Sant'Erasmo mi ha aiutato. Sono stato a Ginevra a studiare, e ora sono un uomo d'affari." - "Ti va se ci sediamo? Vuoi un caffè, una spremuta, cappuccino?" - "Va bene un caffè." - Si guardó attorno e non vide nessuno, la caffettiera era vuota. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Roberta aveva telefonato il giorno prima, aveva parlato con Salvatore, dicendogli di non dire a nessuno che sarebbe ritornata a Milano, si era raccomandata di non dirlo sopratutto a Marcello del suo arrivo e che si sarebbero visti il giorno dopo in caffetteria. E così eccola lì all'interno del Gran Caffè Amato insieme a Marcello. "Senti Marcello, per caso Salvatore ti ha detto che sarei venuta a Milano?" - "No, mi ha lasciato un bigliettino con scritto che era venuto ad aprire il caffè e che oggi sarebbe venuto qualcuno che conoscevo. Credevo fossi Adelaide, cioè La Contessa di Sant'Erasmo, ma quando sono arrivato, non ho trovato nessuno. Tipico di Salvatore, e aveva lasciato un altro bigliettino con scritto che in mattinata il bar fosse chiuso." - " Perché credevi che fosse La Contessa?" - Preparò il caffè, si sedette difronte a lei e fece un lunghissimo respiro e poi inizió a raccontargli alcune cose, omettendo la ragione del perché l'aveva tradita con Ludovica Brancia Di Montalto. ________________________________________________________ "Ti ho detto che sono andato a Ginevra, grazie alla Contessa se sono potuto stare 3 mesi in Svizzera a studiare, è stata lei a credere in me, e vedere qualcosa che forse solo tu avevi visto. Il mio potenziale, che avrei potuto fare qualsiasi cosa. Quando sono tornato, il mio unico scopo era quello di diventare ricco, volevo essere all'altezza di Ludovica, e così ho chiesto aiuto. All'inizio Adelaide fu restia nei miei confronti, non si fidava molto di me, ma poi ha avuto un brutto periodo e le sono stato accanto come un semplice amico, ma giorno dopo giorno ma ne innamorai, lei no, lei aveva il timore di avere una relazione con me, l'età, il ceto sociale, Ludovica, e così decidemmo di restare soci in affari, ma poi quando sembrava che le cose stessero andando bene, è partita per Ginevra senza dirmi nulla. La prima volta che è andata lì mi ero offerto nell accompagnarla, ma il giorno dopo ho scoperto che era partita senza di me." - " E dopo cosa è successo?" - " È successo che sono ritornato a vivere la mia vita, lavoravo al bar, nel frattempo cercavo di essere all'altezza sia di Ludovica che di Adelaide. In quel periodo mi avvicinai molto a Ludovica, ma avevo un unico pensiero andare da Adelaide. Così un giorno mi telefonó e mi disse di raggiungerla. Lho aiutata sai, aveva bisogno del mio appoggio. Tornai a Milano e qualche giorno ritornò anche lei, ci frequentammo, ma come la prima volta lei dovette ripartire per Ginevra e trasferirsi lì, lasciandomi. Ho sperato che lei potesse cambiare idea, poter far funzionare la nostra relazione, ma lei era inamovibile. E ora eccomi qui a rimettere in piedi i pezzi della mia vita e voltare pagina." - Rimasero in silenzio per un po' godendosi quel momento poi di punto in bianco Roberta chiese:" Perché mi hai spezzato il cuore? Perché hai baciato Ludovica? Mi avevi chiesto di sposarti cosa è cambiato?" - "Roberta io.........ho dovuto farlo, ero nei casini, e non volevo che ti facessero del male. Così ho scelto di sacrificare il mio amore per te e lasciarti libera." - "Perché? Se me ne avessi parlato ti avrei aiutato, ti sarei stata vicina. Hai scelto tu per entrambi!" - "Se tornassi indietro rifarei tutto, non mi sarei mai perdonato se ti avessero fatto del male." - "Quando è finito tutto sono venuto a Bologna, volevo dirti la verità, poi ti ho visto, eri felice, sorridevi ad un ragazzo e ho capito che ero arrivato troppo tardi. Ti avevo persa per sempre." - "Perché non mi hai fermato, perché non mi hai dato nessuna spiegazione? Ti avrei ascoltato, forse ti avrei anche perdonato. Ti ho odiato, ma poi l'odio si è trasformato in rassegnazione e poi in indifferenza. Quando mi hanno detto che mi dovevo trasferire a Milano mi sei tornato in mente tu. Maaaaaaaaaaaaaaa" - "Ragazzi?" - "Salvatore!" - "Io devo andare. Ci vediamo presto. Abbiamo un discorso da finire." - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Roberta si alzó, si avvió alla porta e se ne andò. __________________________________________________ Lo lasció così di stucco senza poter dire niente, neanche un ciao Roberta ci vediamo presto.
   
 
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