Fissň l’orologio, poi la custodia del violino, poi il tabellone del treno: era in ritardo, come al solito.
Non capiva proprio come mai i suoi genitori avessero insistito tanto per farle frequentare l’Accademia Musicale di Fiordoropoli invece di quella situata ad Aranciopoli, sua cittŕ natale.
Il discorso del respirare aria nuova poteva starci, ma sia maledetto Entei, spendeva quattromila pokédollari all’anno in un abbonamento per quel maledetto Supertreno che mai una volta era arrivato in orario alla stazione di Zafferanopoli!
“Lisette, Lisette, Lisette…smettila di essere cosě nervosa. Il treno arriverŕ, stai serena!”
Ecco. Come se non fosse bastato, a complicare le cose ci si era messo pure Damian, un flautista antipaticissimo dai capelli rosso fuoco che, per sfortuna di Lisette, era pure suo vicino di casa e compagno di treno.
La ragazza decise di ignorarlo e concentrare la sua attenzione su Ampharos che, con grande maestria, le aveva afferrato la custodia del violino offrendosi di reggerla.
“Grazie, Ampharos.”
Il pokémon rispose con un cenno del capo.
“Lisette, c’č un problema.”
Qualche minuto dopo la voce di Damian arrivň alle orecchie della giovane con un tono piuttosto serio e un avviso lampeggiante sul sito dei trasporti pubblici delle regioni di Johto e Kanto.
“MA PORCO ARCEUS, PERCHÉ NON AVVISANO MAI IN ANTICIPO QUANDO C’Č SCIOPERO?”
Lisette, imprecando ogni Leggendario possibile, uscě furente dalla stazione e trasse fuori una pokéball dalla borsa. Poi, con tono esasperato, chiamň
“Charizard…usa Volo fino a Fiordoropoli…ti supplico”
Montň in groppa al pokémon di tipo Fuoco e, finalmente, partě: si prospettava una lunga giornata…