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Autore: piperina    19/09/2009    23 recensioni
ULTIMO CAPITOLO - CAP 1: ringraziamenti "Obsession"
Hermione Granger. Un nome, una garanzia. Quali aggettivi collegate a questo nome? Sinceramente. Non voglio altre prese in giro, decisamente non le tollero più.
Sapete che vi dico? Hermione Granger si è stancata. Mi volete diversa? Perfetto. Sarete accontentati. Non osate lamentarvi, poi, se quello che vedrete non vi piacerà. (cit. Cap 1)
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Draco&Hermione -Leather&Libraries'
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 Questo capitolo è dedicato a gigantopica 

 

 

 

 

 

*Act XVI*
- Tell me girl, Tell me girl -

 

 

 

 

 

- Avete ancora quindici minuti.-

Grazie dell’avviso professor Piton.

Stiamo svolgendo un difficilissimo compito di Pozioni, sono concentratissima, ma il nostro caro professore continua a scandire il tempo ogni minuto che passa.

- Quattordici minuti.-

Appunto. Ho risposto a tutte le domande e sto controllando il mio compito per la terza volta.

Ho esaminato i contenuti, la forma e la struttura. Adesso lo rileggo a ritroso per scovare eventuali errori grammaticali o di scrittura.

- Undici minuti.-

Cosà? Già undici?! Concentrati Hermione. Leggi bene ogni parola e ignora Ronald accanto a te che sta tentando di copiare.

- Dieci minuti.-

Una pergamena è andata. Scorro le parole e le lettere così attentamente e velocemente che mi fanno male gli occhi, ma ormai sono abituata. Due pergamene.

- Otto minuti.-

E che cavolo. Continuo a leggere cercando, nel frattempo, di isolare la voce di Piton in un angolo della mia mente.

- …-

Tre pergamene. Ancora mezza e avrò finito.

- Mione!-

Dio, Ronald, taci!

- Due minuti.-

Finito!

Sorridendo tronfia mi alzo e consegno il compito lasciandolo sulla scrivania. La campanella suona in questo istante.

 

 

***

 

 

- Mione, perché non mi hai fatto copiare?-

Ron si sta lamentando da mezz’ora, ovvero da quando siamo usciti dall’aula di Pozioni. Neanche l’ottimo pranzo che stiamo consumando riesce a distrarlo, il che si commenta da solo direi.

- Agli esami finali non potrai certo copiare, qualcosa dovrai pur saperla dopo sette anni, no?- rispondo un po’ (un po’ tanto) esasperata - Prendi esempio da Harry.- l’interessato alza due occhi verdi da bambino su di me - Lui almeno ha la decenza di tacere.-

- Grazie.- mugugna il moro, per poi tornare a massacrare il suo pasto con la forchetta.

Piton l’ha ripreso più volte durante il compito, ma il bello è che non stava facendo proprio niente.

- Buon appetito!- ecco la voce di Ginny. Mancava giusto lei a completare il quadretto - Com’è andato il compito?-

Due facce scure la fissano. Come poteva andare un compito con Piton, se non nello stesso modo in cui va sette anni?

- Povero cucciolo.- passa una mano fra i capelli di Harry e gli schiocca un bacio sulla guancia.

Alzo gli occhi sulla Sala Grande, faccio scorrere distrattamente lo sguardo sugli altri tavoli e mi fermo su una testa bionda che conosco molto bene.

Proprio in questo istante il proprietario della suddetta testa fa la stessa cosa e i nostri occhi si incontrato.

Sorrido istintivamente. Credo di essere arrossita. Lui risponde al sorriso e poi, novità delle novità… ghigna.

- Insomma, hai finito di flirtare col furetto?-

- Cosa?-

- Ho detto…- dice la voce della Piattola.

- L’ho sentita l’ultima frase.- la interrompo - Non stavo flirtando proprio con nessuno.-

Non so mentire, sento già di essere diventata ancora più rossa di prima. Ginny infatti mi guarda come per dire “Non ci credi neanche tu”.

- Come vanno le cose tra voi due?-

Dritta al sodo… - Bene.-

- Solo?-

- Cosa ti devo dire, che va male?-

- Magari…- commenta Ronald senza curarsi troppo di tenere la voce bassa.

- “Bene” è un po’ riduttivo.- dice la sorella - E’ da un po’ che vi frequentate, tra alti e bassi…-

Se per lei quello che è successo tra me e Draco sono semplici alti e bassi non oso immaginare a cosa sia abituata!

- Insomma, è trascorso un po’ di tempo, i mesi passano, la scuola finirà…-

- …-

- Lui è sempre stato un libertino e per te ha cambiato modo di vivere.-

Harry fa un verso poco gradevole da sentire a queste parole.

- Anche tu sei cambiata.-

- Vi ho solo fatto vedere cosa c’è oltre i libri e i bei voti.- rispondo prontamente calcando sulle ultime due parole come monito per Ron - E sono felice di averlo fatto. Sto molto bene, sia con gli altri che con me stessa. Tutto qua.-

Nessuno dei tre parla. Mi verso un po’ di acqua e inizio a bere, ma rischio di strozzarmi alla domanda che mi pone Ginny.

- E’ una cosa seria?-

Per lei “serio” si usa in casi estremi, devo credere di esserlo?

- Seria… quanto?-

- Seria nel senso: starete insieme dopo la scuola, quando le nostre vite da studenti si divideranno e lui tornerà a vivere nella casa dei genitori che pullula di Mangiamorte?-

Alla faccia della schiettezza.

Io… non lo so. Con Draco non si sono mai affrontati certi discorsi. Quando siamo insieme parliamo di tante cose, studiamo, ridiamo, facciamo l’amore… ma non abbiamo mai parlato del nostro futuro.

Insomma, abbiamo diciassette anni e stiamo insieme da pochi mesi, stiamo anche cercando di ricostruire le basi della nostra storia… dateci tempo!

Perché qui nessuno riesce a concepire l’idea che due persone possano stare insieme senza necessariamente sposarsi dopo poco tempo?

- Che diventi o no un Mangiamorte- continua Ginny - la sua famiglia non ti accoglierà mai a braccia aperte.-

Mi chiedo se lo faccia apposta o se sia solo estremamente stupida.

- Non lo so cosa faremo, ok?- sbotto piuttosto scocciata - Stiamo insieme e stiamo bene, direi che è questo ciò che conta.-

- Sicuramente,- risponde lei - ma la sua famiglia è molto tradizionalista, come tutte quella antiche. Credi davvero che i coniugi Malfoy non abbiano già programmato un matrimonio di interesse per il figlio?-

Mi ammutolisco. Lo ammetto, non ci avevo pensato. A differenza del mondo magico, in quello babbano i matrimoni organizzati non si usano più, o sono comunque casi rari.

Ma, se così fosse, se davvero ci fosse già una fidanzata pronta per lui, Draco me ne avrebbe parlato… no?

- …morto!-

Eh?

Ci giriamo tutti per vedere un ragazzino del secondo anno Hufflepuff correre come un pazzo verso il tavolo degli insegnanti.

- C’è un morto!- grida sconvolto - Un morto nel Lago Nero!-

 

 

***

 

 

- Allora? Cos’è successo?-

- Chi era?-

- E’ vivo? È stato un omicidio o un incidente?-

Dio, state zitti!

- Un attimo di silenzio, per favore.-

La Sala Comune Gryffindor si ammutolisce. Sono tutti dannatamente curiosi di sapere cosa è accaduto oggi al Lago Nero.

- Il professor Silente ha radunato i Capiscuola e ha dato parola di informare gli studenti dei fatti.-

Di solito è lui ad occuparsi delle comunicazioni, ma credo sia impegnato con altro.

- Non c’è nessun morto.- qualcuno tira un sospiro di sollievo - La persona in questione è Pansy Parkinson, attualmente ricoverata presso il San Mungo per accertamenti sul suo stato di salute.-

- Ma è stato un incidente?- chiede una ragazzina.

- Non si sa ancora con certezza.- il Preside ha detto di non sbilanciarci troppo con le dichiarazioni, la gente ama spettegolare e ad Hogwarts anche i muri hanno le orecchie. Per davvero.

- Allora è stato un tentato omicidio?- esclama uno del terzo anno sconvolto.

- Questo è da escludere.- ci manca solo l’isterismo collettivo su un fantomatico assassino - Tornate a fare quello che stavate facendo, e non ricamate su questa storia.-

Con questo chiudo e mi dirigo verso la mia camera. Tanto che ad aspettarmi ci saranno Harry, Ron e Ginny.

Apro la porta e, come previsto, li trovo tutti e tre pronti a sapere la verità.

Li guardo uno a uno, non dicono una parola.

- Ha bevuto del sonnifero e si è gettata nel Lago. L’hanno presa appena in tempo, ha rischiato davvero di morire.-

Ginny è sorpresa e spaventata allo stesso tempo, Ronald è piuttosto sconvolto, Harry è serissimo.

- Adesso è al San Mungo, si è svegliata solo per pochi minuti.-

- Perché fare una cosa simile?- chiede il rosso - E’ pazzesco, tentare il suicidio…-

- Non lo so il motivo.- non è vero, un’idea ce l’ho, ma voglio prima accertarmene, anche se non credo di averne davvero bisogno.

- Meno male che l’hanno salvata, ti immagini i guai se fosse davvero morto uno studente all’interno della scuola?- dice Ginevra - Silente avrebbe avuto dei seri problemi a gestire la cosa stavolta.-

- Non farmici pensare, ho i brividi.- risponde il fratello.

- Sarà meglio andare.- Harry interviene per la prima volta - I professori saranno agitato, vorranno il massimo ordine tra gli studenti.-

- Giusto. Dai, andiamo.- concorda Ron, e si avvia alla porta.

Ginny lo segue ed Harry anche, ma prima di uscire misi avvicina.

- Tu sai perché ha tentato di uccidersi, vero?- chiede con estrema serietà.

- Ho un’idea.-

- Coincide sicuramente con la mia.- risponde - Parlatene.-

Detto questo esce dalla mia stanza.

Harry è ottuso, ma certe cose le capisce subito, soprattutto alla luce di quanto accaduto ultimamente.

Pansy Parkinson ha tentato di uccidersi, e il motivo è uno: Draco.

 

 

***

 

 

Sono passati due giorni da quando la Parkinson è stata ricoverata al San Mungo “per un malore” ed è ovviamente il pettegolezzo più succulento della scuola.

L’ho sempre detto io, qui la gente parla troppo e studia poco, ecco perché c’è chi viene bocciato anche nel Mondo Magico.

- Sei stata tu!-

…?

- Dico a te, Granger!-

- Scusa?-

Davanti a me c’è una Slytherin del terzo anno con bei boccoli color cioccolato e lo sguardo infuocato.

- Lo so che sei stata tu!- ripete velenosa.

- Che ho fatto?- non capisco di cosa stia parlando. Ed ecco il solito capannello di pettegoli che si fermano a guardare.

- Hai tentato di uccidere Pansy Parkinson!-

Stupore, sorpresa e curiosità si fanno subito spazio tra i presenti. Io sono a dir poco allibita.

- Perché dici questo?- rispondo cercando di mantenere la calma - Su che basi mi accusi di una cosa del genere?-

- Tu la detesti, hai cercato di ucciderla per vendetta!- dice la ragazzina - E per poco ci riuscivi davvero!-

- Sono accuse molto gravi.- dice una voce che conosco bene - Hai delle prove?-

- Malfoy…- è stupita, ma avrebbe dovuto aspettarselo, no? Non è un segreto che io e Draco stiamo insieme.

- Nessuno ha cercato di uccidere nessun altro.- fa qualche passo e mi affianca - Mi spiace piccola, hai sbagliato tutto.-

Lei arrossisce di rabbia e vergogna.

- Hermione non è così subdola e disonesta. Puoi dire lo stesso di Pansy?- ghigna - O di te stessa?-

A questo punto lei diventa furente, ma so che non oserebbe mai rispondergli male.

Il mio ragazzo mi passa un braccio intorno ai fianchi e mi porta via. Quasi non mi ero resa conto di aver trattenuto il fiato.

 

 

***

 

 

- Ehi.-

Butto in aria una macchia di fumo grigiastro che si disperde nell’aria fino a diventare invisibile e ignoro palesemente il terzo richiamo del biondo alle mie spalle.

- Non sei una fumatrice.-

- E allora?- rispondo un po’ troppo bruscamente, aspiro di nuovo, rilascio un’altra nube tossica e faccio evanescere la sigaretta fumata a metà che avevo tra le dita.

- Vieni qui.- il tono è inaspettatamente dolce e pacato.

In silenzio mi volto e ubbidisco, raggiungendo Draco sul letto e prendendo posto accanto a lui.

- E’ normale che ti abbia fatto questo effetto.- dice cingendomi le spalle con un braccio - Se avessi potuto l’avrei schiantata all’istante, quella piccola stupida oca starnazzante.-

- Ehi!- sembra calmo ma in realtà è più arrabbiato di me?

- Beh, tu non l’avresti fatto?- ammicca guardandomi di traverso.

- In effetti…- devo ammettere che l’idea non è così male…

Il punto è che sono nervosa. Sia per quello che ha combinato la Parkinson, sia per il discorso che mi ha fatto Ginny recentemente. Sto con Draco e stiamo bene, abbiamo tutto il tempo del mondo e una vita davanti a noi, ma cosa succederà dopo Hogwarts…?

- Draco…-

- Sì?-

- Se ti chiedo una cosa prometti di rispondere con assoluta sincerità?-

Una parte di me ha paura di sentire la risposta.

- Certo, perché?- chiede incuriosito e leggermente confuso - Che cosa vuoi sapere?-

Una parte di me ha paura di porre questa domanda.

- Cosa succederà dopo che ci saremo diplomati?-

Mi fissa con uno sguardo tremendamente serio.

- Hai intenzioni serie con me o dopo Hogwarts ci perderemo ognuno per la propria strada?-

Sento il cuore correre come un pazzo nel mio petto. E se lui lo sentisse?

- Hermione…- dice con estrema lentezza e serietà -…che cosa mi stai chiedendo?-

- Niente in particolare.- rispondo cercando di ritrovare la calma che al momento ho perso per strada - Voglio solo sapere se sono una storia carina ma poco importante o qualcosa di più. Non ti sto chiedendo promesse o dichiarazioni, sia chiaro.-

Lo vedo rilassarsi impercettibilmente. Devo averlo spaventato, e di certo non era questa la mia intenzione. Ma perché quando si tratta di lui e di queste cose perdo il mio tanto decantato raziocinio?

- E’ molto semplice.- risponde dopo una breve pausa - Continueremo a stare insieme finché ci sopporteremo.-

Eh…?

- Non farti le cosiddette e sacrosante seghe mentali, Caposcuola Granger.- ridacchia. Ore è completamente rilassato, riesce anche a scherzare - Sono serio con te, e non vedo il diploma come un punto di separazione.-

Mi sono sempre sentita così leggera o sono le sue parole a farmi questo effetto? Non lo so, ma è una sensazione piacevole.

- Ma come farai con tuo padre?- è più forte di me, ora che ho iniziato a parlare non posso fermarmi alla prima risposta che ricevo. Positiva, tra l’altro. - Sono sicura che non sarebbe molto contento di sapere che ci frequentiamo.-

- Ti sembrerà strano, ma mio padre non sarà un problema per noi.- dice con estrema serenità e leggerezza d’animo.

Che abbiano dato l’ergastolo a Lucius Malfoy? Che abbia perso la memoria, o che qualcuno gli abbia fatto il lavaggio del cervello e adesso è un amante di Babbani e MezzoBabbani?

- Non ho intenzione di diventare un Mangiamorte.-

Ottima notizia, decisamente, anche se non ho mai creduto davvero che Draco volesse diventare un lacchè di Voldemort.

- Quindi verrò diseredato.-

- COSA?!-

Che vengano aperte le porte del Paradiso, cosicché io possa rotolare attraverso di esse e raggiungere l’Inferno che mi aspetta…

 

 

 

 

   
 
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