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Autore: kymyit    15/03/2024    1 recensioni
Qualcosa è in moto a Digiworld fin dai tempi della sua nascita e nonostante i tantissimi anni trascorsi, non si è mai risolto. Lucemon è tornato e i Demon Lords complottano per abbatterlo.
A due gemelli l'onere di custodire i suoi poteri: Yamato e Ylenia Ishida.
I due saranno loro malgrado l'occhio del ciclone, fra digimon che li vogliono morti o vivi tutti per il loro tornaconto. Se poi aggiungiamo nuovi prescelti problematici e vecchi prescelti i cui digimon sono nientemeno che i cari Dark Masters, le cose si complicano assai.
Chi la spunterà nel caos della battaglia? Lucemon? Daemon? I digiprescelti? O forse sarà solo un massacro totale?
Saga Attuale: Wrath's Showdown.
Dopo aver avuto a che fare coi redivivi Dark Masters, i digiprescelti devono affrontare il Demone dell'Ira per ostacolare il suo progetto di assorbire i poteri di Lucemon sfruttando il piccolo Risei.
Witchelny, la città magica, viene assediata. Riusciranno i prescelti a vincere salvando non solo il bambino, ma anche Ken Ichijouji e i fratelli Saiba? Perché il demone ha più di un asso nella manica.
[ATTENZIONE: Sto aggiustando la storia dai primi capitoli, cercando di non fare troppi cambiamenti drastici.
Modificato CAPITOLO 1]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Yamato Ishida/Matt
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Chronicles of Light and Darkness' Quest'
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Twins' War Capitolo 38

Capitolo 38:
Nella valle della morte







When I can't carry on
enter into the unknow
When I'm with you where I belong
When the night's too hard to take
And the starlight starts to fade
Come and find me, I need to be saved
Before it's too late

(Valley of death, Skillet)



I passi di Daemon creparono lo strato di ghiaccio del Garuru Cannon. Nel silenzio fu uno scricchiolio inquietante, presagio di morte. Il respiro del demone uscì dalla sua bocca condensato in una sottile nube bianca. Un passo, poi un altro, prima lento, poi sempre più veloce... Daemon si lanciò in corsa contro Omegamon. Un'enorme bestia sanguigna e terrificante. Taichi e Yamato si aggrapparono ad Omegamon che si lanciò all'attacco a sua volta.
Daemon lo colpì con una pesante artigliata, ma il guerriero di Amicizia e Coraggio deviò l'attacco con lo scudo e schivò di lato. Le unghie di Daemon strisciarono lungo lo scudo, lasciando grosse strisciate nel metallo e producendo uno stridio assordante. Omegamon colpì il demone sbilanciato in orizzontale con una potente ginocchiata che quasi gli sfondò lo sterno.
"Risei.... ti prego resisti." pensò Yamato mordendosi le labbra e pregando che il bambino non risentisse degli attacchi.
Non c'era altro modo di salvarlo.
Strinse i pugni.
Aveva affrontato Cerberumon proprio in vista di quello sviluppo sventurato. Ora doveva sperare che la sua intuizione e l'ingegno di Koushirou fossero sufficienti a fare il miracolo.
"So che sei forte, piccolo. Lo so... "
Imperialdramon aveva il suo bel da fare con Chaosdramon, che continuava a colpirlo in preda ad una furia cieca con gli artigli e le lame metalliche o caricandolo con poderose spallate. Il dragone imperiale voleva ribattere a piena potenza ma il drago rosso era anche egli una vittima e questo gli legava le mani.
-Dannazione... - imprecò Daisuke -Dobbiamo trovare il modo di immobilizzarlo!-
Imperialdramon pensò che se ci fosse stato Ken avrebbe avuto un piano. Ma Ken non era con loro e il team addetto al suo salvataggio aveva il drago rosso alle costole nonostante i suoi sforzi per tenerlo a bada.
-Maledizione!- urlò il drago imperiale afferrando le zampe di Chaosdramon e tentando frontalmente di frenare la sua avanzata.
-Koushirou senpai, correte!- urlò il prescelto di Coraggio e Amicizia
-Sì!- replicò il rosso. HerakleKabuterimon e gli altri approfittarono del momento e dello spazio che gli amici gli avevano procurato. D'un tratto, però, HerakleKabuterimon si contorse in aria, gemendo di dolore.
-Ugh... -
-Che succede, HerakleKabuterimon?!- urlò Koushirou spaventato.
Con orrore vide che il corpo del suo partner aveva iniziato a sgretolarsi. Il suo esoscheletro dorato si sbriciolava in grosse scaglie e le parti carnose si squarciavano e sanguinavano. Il colossale insetto perse quota e cadde a terra. Koushirou rotolò malamente giù dal suo dorso. Il pc portatile cadde e si richiuse, ma il primo pensiero del ragazzo non fu raccoglierlo.
HerakleKabuterimon gemeva e soffriva terribilmente e il ragazzo si precipitò da lui, aggrappandosi alla sua zampa, in lacrime.
-HerakleKabuterimon! Che ti succede?!-
-Koushirouhan... è come dicevi... tu... -
Koushirou spalancò gli occhi, poi le sue labbra si contorsero in un ghigno. Prese a ridacchiare sommessamente, poi più sonoramente.
-Kou... - Mimi indietreggiò.
-È impazzito?- si domandò Lilymon.
-Avevo ragione... - rispose semplicemente lui, lasciando il fianco dell'amico insetto per raccogliere il computer portatile.
-Non è rotto. Bene.- disse, con una lucidità spaventosa.
Tutt'intorno regnava il caos, ma la strana calma del prescelto impedì il diffondersi del panico e questo attirò l'attenzione di Daemon.
-A Witchelny, quando Rei ha colpito tutti quei digimon senza toccarli... 
Ha senso... il cavaliere della morte cavalca un cavallo chiamato Pestilenza... -
Daemon digrignò i denti.
-Quindi hai capito... Ma sai anche che non basteranno tutte le vostre magie curative. Siete spacciati.-
In risposta a quel momento, altri alleati caddero a terra, cadendo anch'essi a pezzi.
I digimon guaritori intervennero prontamente.
Wizarmon tentò di aiutare HerakleKabuterimon e Sorcerimon Witchmon, ma il risultato era sempre lo stesso: una volta rigenerato, il corpo degenerava nuovamente e si sgretolava.
-Un virus è sempre un virus.- disse Koushirou, serio -Ho analizzato Kuzuhamon. È morta di un virus respiratorio.-
Daemon era concentrato su Koushirou, perciò il Omegamon avrebbe potuto attaccarlo, ma non aveva le forze per un attacco risolutore e ansimava, provato. Il cavaliere centellinò le forze in quei pochi minuti, turbato dalle grida di dolore che venivano da sempre più digimon, sia alleati che nemici.
Koushirou indicò Rei.
-Il veicolo del suo potere è l'aria. Ha infettato tutti come una malattia umana.-
-Non cambierà saperlo.- disse Daemon, generando una sfera oscura -Niente può sovrascrivere-
-L'Ulforce.- lo interruppe Koushirou -L'Ultimate Force permette di sovrascrivere il Dark Virus che hai usato come base per modificare Rei, Neo e i loro digimon!-
Daemon sudò freddo, mentre il ragazzo estraeva dalla tasca una penna usb e la collegava al proprio Digivice. Dal V-Tamer della Conoscenza fuoriuscì un raggio che colpì HerakleKabuterimon.
Immediatamente, il corpo dell'insetto smise di sgretolarsi ed HerakleKabuterimon sospirò, liberò dalla sofferenza, per poi sollevarsi sulle zampe.
-Sapevo che avevi ragione Koushirouhan.-
-Non è possibile!- urlò Daemon -Come puoi avere tu L'Ulforce?!-
-Non ce l'ho.- disse il ragazzo. -Ho solo chiesto a chi l'aveva di aiutarmi a creare una contromossa.-
Omegamon fece un verso compiaciuto.
-Non potrò evolvere a comando in Ulforce Veedramon, ma mi ci sono comunque evoluto tempo fa.- disse la voce di Wargreymon.
-L'Ulforce riscrive i dati senza mettere a rischio la vita del riscritto... - commentò Gennai pensieroso, con un sorriso. -Potrebbe persino sconfiggere Daemon... -
-Non in questa quantità... - commentò mesto il prescelto della Conoscenza -Però dandola a chi di dovere, potremo almeno fermare i Cavalieri dell'Apocalisse e i loro Virus.-
Ciò detto, Koushirou inserì la chiavetta nel computer.
-Invio i dati ai digimon guaritori!-
Detto fatto, alcuni digimon percepirono un nuovo potere pervaderli: Wizarmon, Sorcerimon, Jijimon, Lilymon, SlashAngemon, Pidmon, Valkirymon...
-Questa è... L'Ulforce?- si chiese SlashAngemon.
Jijimon ridacchiò.
-Uhuhuhu. Mi sento come se fossi tornato ai miei cento anni!-
-Ma sei ancora maturo e affascinante!- flirtò con lui Babamon. 
-Con quest'energia... potremo salvare tutti... - fece Valkyrimon.
-Diamoci da fare!- esclamò Lilymon e generò una collana di fiori intorno al collo di Centarumon che stava a terra, inginocchiato e sofferente. Subito il centauro digitale si rimise in piedi, pronto a combattere ancora. Anche Sorcerimon riuscì a curare Witchmon e quella tornò alla carica più aggressiva di prima.
-È fatta!- esclamò Mimi, ma i festeggiamenti durarono poco, perché Rei Saiba e Murmukusmon stavano puntando verso Koushirou
. Mimi però intervenne con la sua frusta di rovi.
Il digimon demone tentò di liberarsi con uno strattone. Peccato che a reggere Hanged, l'arma della prescelta della Sincerità, non ci fosse solo lei, ma anche Boltmon.
-Ehehehe. Da qui non ti muovi!- esclamò spaccone quello.
SaberLeomon saltò su Murmukusmon affondandogli i denti nel braccio libero.
-Adesso!- urlò Boltmon.
-Sì!-
Lilymon lanciò la sua ghirlanda fiorita verso il demone dalle ali scarlatte, però un fiotto di magma rovente la intercettò, riducendola in cenere. Neo Saiba si fece avanti e tutto intorno a lui iniziò a sciogliersi per il calore.
-Oh... cavolo... - mormorò Miyako -Come faremo a raggiungere Ken?- esclamò affranta e infastidita nel vedere la strada verso il ragazzo che amava letteralmente distrutta, oltre che sbarrata.
-Eheh.-fece Daemon -Anche se hai capito come contrastare il Virus, questo non si farà debellare tanto facilmente.-
Koushirou schioccò la lingua contro il palato.
-Il mio Dark Virus sarà alla base del potere della Morte, ma non è come una semplice malattia, moccioso!- urlò il Demon Lord -Puoi usare tutti i fiori e le riscritture del cazzo che vuoi, ma che ne dici di questo?- 
La gemma sul suo petto brillò e da essa si diffuse una miriade di raggi che colpì molti digimon, in entrambi gli schieramenti. Colmi d'Ira, tutti persero del tutto il senno e si combatterono fra loro, ignorando gli schieramenti. Chi non era stato colpito si guardava intorno spaesato o cercava di non farsi colpire.
-Sei un maledetto... - ringhiò Sora -Colpisci i tuoi stessi uomini!-
-E allora? Sono solo pedine nelle mie mani!-
Daemon generò un altro colpo oscuro, ma Omegamon lo intercettò.
-È per questo che perderai!- urlò Yamato -Chi tradisce il prossimo prima o poi la paga!-
-Non ho mai detto che avrei combattuto seguendo delle regole, marmocchio!-
-Grey Sword!-
Omegamon attaccò nuovamente Daemon, ferendolo con un fendente strisciante al petto e all'addome e costringendolo ad indietreggiare.
-Koushirou, Miyako, andate!- urlò Taichi dall'alto. -Dovete salvare Ken.-
-Sì, però... - esitò il rosso, per poi riscuotersi e saltare sulla zampa di HerakleKabuterimon, che si rimise in volo.
Chaosdramon puntò i suoi cannoni verso di loro, ma Imperialdramon lo caricò, deviando il colpo e aprendo ancora una volta la strada agli altri. Neo aprì entrambe le mani davanti a sé e concentrò il magma per scagliarlo contro di loro, ma fu quasi investito da...
-Un distributore automatico?- urlò sconvolto LoaderLeomon.
Mamoru caricò di nuovo la pistola.
-Questi proiettili contenitori sono utilissimi. E questa signori è la seconda forma di Justice.- disse prendendo la mira e sparando nuovamente contro Neo. Il proiettile si aprì 
a mezz'aria e da esso fuoriuscì, ingrandendosi sempre di più, una mezza parete metallica.
Neo non si scompose e la liquefece, solo per venire colpito da un jab sotto il mento da Hiroyuki.
-Cavaliere della Guerra un cazzo, vedi di svegliarti!-




°


Nonostante Miyako si fosse imposta la calma, il suo cuore accelerava i battiti. Ogni metro che l'allontanava dallo scontro era un metro più vicino a Ken. Aveva paura di cosa avrebbe trovato al suo arrivo, perché Daemon era apparso molto sicuro che per il prescelto della Bontà non ci fosse stato scampo.
Un bluff?
"Quella palla di pelo isterica non sembra il tipo che bluffa. No... è successo qualcosa di irreparabile... lo sento... " pensò, con le lacrime agli occhi. Hikari non poté fare a meno di posarle la mano sulla spalla e sperare a sua volta che l'amico stesse bene.
"Ti prego... ti prego... " pensò.
Doveva tenere accesa la speranza.
-Eccoci!- esclamò Koushirou pochi minuti dopo.
Erano davanti ad una porta metallica, ma SlashAngemon la ridusse in lamiere in men che non si dica. Miyako non diede il tempo all'ultimo pezzo d'acciaio di toccare terra, perché saltò giù dalle braccia di Valkyrimon con una foga che quasi la fece cadere a terra, trascinandosi dietro pure Hikari.
-Ma qui... - mormorò la viola trattenendo il fiato.
Tutt'intorno c'erano solo fiori secchi o recisi. Il loro colore cremisi era di un secco marrone smorto.
-Ken... - Miyako sperò di vederlo giacere fra di essi, ma quando intravvide la sagoma al centro dell'hangar buio scoppiò in pianto.
-Oddio, no!- pianse con le mani sulla bocca.
-Il Seme delle Tenebre è germogliato... - disse Takeru cupo.
Di fronte a loro vi era un albero curvo, le cui fronde come di salice piangente toccavano il suolo. Sebbene fosse cosparso di foglie scure, era un albero in tutto e per tutto desolato.
Miyako ne carezzò la scura corteccia ruvida e lo abbracciò disperata.
-Ken, no!- pianse con i singhiozzi che le facevano sussultare le spalle -Perché? Perché?!-
-Miyakochan... - sussurrò Hikari col braccio teso verso di lei. Il dolore dell'amica era troppo da reggere.
-Ken è ancora vivo, lo ha detto Wisemon, no?- disse Iori, cercando di tenere la calma, a costo di sembrare insensibile.
-Ti sembra vivo?!- berciò, infatti, la ragazza.
Wizarmon posò la mano sulla corteccia.
-Posso sentirlo, questo albero è ancora vivo... c'è ancora qualcuno qui.-
-Miyako, dobbiamo fare in fretta.- disse Valkyrimon illuminandosi di luce santa. -Continua a chiamarlo.-
-Mikachan.- disse Takeru rivolgendosi alla sorellina -Hai capito quello che devi fare?-
-Sì!- esclamò la bambina e puntò il suo specchio verso l'Albero delle Tenebre. Lo specchio s'illuminò e un raggio di luce penetrò la corteccia facendo fluire in essa delle immagini.
-Resisti Ken!- disse Miyako stringendo uno dei ramoscelli come fosse la mano del suo amato. -Ci siamo noi! Resisti ti prego!-
Tutti seguirono il suo esempio e toccarono l'albero.
-Forza amico, non vorrai lasciare Daisuke e Imperialdramon da soli?- disse Takeru.
-Forza.- disse Iori -Torna fra noi, Ken.-
Anche SlashAngemon e Valkyrimon chiamarono il suo nome. E così fecero Mika e Hanumon, benché lo conoscessero da molto poco rispetto agli altri.
-Forza, ragazzo.- disse Wizarmon.
"Bravi. Così" pensò Wisemon vegliando su di loro. "Fate sentire le vostre voci e anche quelle di chi non c'è più."





Ken aprì gli occhi sull'oscurità.
Il suo corpo galleggiava sospeso in un nulla assoluto, ma percepiva l'umidità dell'hangar serra.
-Dove sono?- si chiese, ma senza parlare davvero. Si rimise dritto e tese le mani, senza incontrare null'altro che il vuoto e i movimenti erano anomali, perché non li sentiva. La sensazione era quasi quella di un'anestesia. Esisteva senza percepire. Anche la vista non era sicuro funzionasse a quel punto, però non poteva dirlo, dato che era circondato dal nero più nero.
Eppure... sentiva un suono.
-Mi sembra di sentire la voce di Miyako... - si disse, nella mente. L'unica cosa che era sicuro esistesse ancora di sé.
Dei passi in quel nulla senza terra né soffitto richiamarono la sua attenzione verso un punto. Apparve pian piano, ma divenne sempre più nitido.
-O... Osamu?!-
-Ciao, Ken.- rispose il fratello maggiore con un sorriso.



°


Omegamon era in difficoltà. Per quanti fendenti sferrasse, Daemon sembrava inarrestabile. La sua Ira fungeva da batteria inesauribile di energie e in una battaglia era come avere la vittoria virtualmente servita.
Gli artigli del Demone penetrarono l'armatura bianca all'altezza del petto, mancando il cuore del Cavaliere per un soffio grazie alla sua prontezza. Omegamon sparò un proiettile di ghiaccio che colpì in pieno Daemon, sbalzandolo via e congelandogli il busto.
Tuttavia, quello riuscì a sciogliere il gelo e si rigettò nella mischia ruggendo.
Lo scontro diventava sempre più accanito e Omegamon si rese conto che Daemon non era l'unico a muoversi per l'Ira.
Anche lui covava quel peccato. Sentiva la propria Ira crescere e spingerlo a colpire. Sferrò due affondi contro il nemico, lasciando la guardia completamente aperta e se non fosse stato per la prontezza di spirito di Taichi e Yamato che lo richiamarono entrambe le volte sarebbe stato ucciso. Se ne rendeva conto, eppure...
"Il mio corpo si muove prima che che io possa riflettere... "
E non era così solo per lui.
Tutti combattevano rapiti dall'euforia della battaglia. Vedeva violenza ovunque si voltava, ma sopratutto vedeva crudeltà gratuite.
Meramon colpiva con i suoi pugni roventi un Ebidramon che giaceva raggomitolato a terra, TonosamaGekomon stava letteralmente facendo esplodere un plotone di Octomon alternando basse ed alte frequenze, ma senza curarsi dei digimon alleati intorno a lui, che a loro volta si gettavano nello scontro rischiando il fuoco amico.
Whamon stava lottando contro un suo simile in uno scontro sia aereo che acquatico all'esterno della base. I due digimon cetacei si speronavano coi musi e si colpivano con getti d'acqua potentissimi. Il Whamon alleato fu colpito alla coda e parte di questa fu perforata dal getto d'acqua avversario in un modo che ricordava il giorno in cui Metalseadramon lo aveva ucciso trapassandogli il possente corpo. E tuttavia riprese a combattere. Non morì come quella volta, ma urlava e il suo dolore rievocò nei prescelti quelle immagini. Omegamon sentì il cuore fremere dal dolore e quel dolore gli accese l'Ira in un circolo vizioso infinito.
-Non dobbiamo... lasciarci prendere... dalla rabbia.- disse Taichi stringendosi al petto -Altrimenti Daemon vincerà... -
-Come possiamo fare?- si chiese Yamato.
-Non potete farci nulla!- rispose loro Daemon con un riso malvagio. Aprì la mano robotica contro il cavaliere e da questa si generò una sfera d'energia oscura compressa.
A distanza ravvicinata Omegamon sapeva che sarebbe stato colpito. Ebbe un lampo, un'idea, un'intuizione. Ma non era lui ad averla, era l'intuizione che era arrivata a lui. L'ascia dimensionale di Medieval Dukemon pulsò nelle mani di Imperialdramon.
-Omegamon!- esclamò quello tirandola verso di lui.
-Sì!- Omegamon capì cosa doveva fare, come se quel guerriero defunto da tempo glielo stesse suggerendo. Afferrò l'ascia squarciò l'aria fra sé e Daemon.
L'attacco oscuro entrò nello squarcio, scomparendo.
-Maledizione... quella maledetta ascia è un problema.- berciò Daemon -Sfortunatamente per voi, anche io so aprire varchi nel tessuto spaziale!-
E ciò detto ne aprì uno, infilandosi al suo interno.
Omegamon scattò per seguirlo, ma il varco si chiuse. Un altro se ne aprì alle sue spalle e il Cavaliere riuscì a schivare
solo grazie ai propri riflessi la coda di Daemon che mirava a trafiggerlo. Il Demon Lord schioccò la lingua fra i denti acuminati e sparì nuovamente in un varco, ma Omegamon fu veloce ad imitarlo. Squarciò lo spazio con l'ascia e incrociò di nuovo il Demone nella dimensione in cui si era rifugiato. Daemon ruggì e lo attaccò, passando da una dimensione all'altra per sorprenderlo. Omegamon riuscì a stargli dietro, facendo lo stesso. Mentre tutti li vedevano apparire e scomparire, per i due contendenti era come muoversi in un colonnato con una visuale diversa fra una colonna e l'altra. Immagini sfocate e lampi di luce. In quell'inseguimento a velocità folle ogni cosa perdeva pericolosamente importanza eccetto il nemico. Ma se per Daemon nulla aveva senso od importanza in quel momento eccetto sé stesso, per Omegamon erano importanti i due digiprescelti sulle spalle e questi erano con lui in quello scontro, trasmettendogli tutta la loro energia e impedendogli di perdersi nell'euforia dello scontro.
-Forza!- urlò Taichi e Omegamon colpì Daemon con un fendente al fianco.
Il Demone sanguinò dati e tentò nuovamente la fuga nello spazio in cui si consumava lo scontro fra eserciti.
-Fermalo! urlò Yamato, mentre il Cavaliere si gettava sul Demon Lord afferrandolo per la vita e bloccandogli le braccia.
-Maledetto, lasciami!-
-Ma anche no!- urlò quello -Prima eliminerò il tuo maledetto virus! Omega Heal!-
La luce di Omegamon avvolse Daemon facendolo urlare, mentre la luce sacra distruggeva la fonte del Dark Virus.
La gemma sul petto del Demon Lord si crepò e finì in mille pezzi.
-E ora...  restituiscimi Risei!- urlò il prescelto dell'Amicizia, puntando il Digivice contro di lui.
"Koushirou, spero che la nostra contromisura funzioni... "



°



-Osamu... tu....-
Ken era sbalordito.
Osamu non poteva essere lì... ma aveva senso, se lui era morto.
-Non sei ancora morto, Ken.- disse Osamu tendendogli la mano -Devi tornare indietro e aiutare i tuoi amici.-
-Ma come posso fare? Io sono... -
-Non sei ancora morto.- rispose Osamu  -Questo è un limbo. È un posto a metà strada. Ma tu puoi tornare indietro.-
-Come?-
Il prescelto della Bontà fu avvolto da una calda luce.
-Valkyrimon, Jijimon e Wizarmon stanno riportando indietro il tuo corpo.-
-Io... sono diventato un Albero dell'Oscurità, come aveva detto Oikawa... -
La malinconia lo prese.
-Pensavo di aver dissipato le mie tenebre... -
Eppure tutt'intorno a sé sentiva l'Oscurità avvolgerlo.



-Non va bene... - disse Wizarmon -Qualcosa fa resistenza... -
-È l'oscurità di questo luogo.- disse Valkyrimon -Anche se Daemon ha assorbito tutta l'energia dei Fiori delle Tenebre, resta stagnante.-
-Sento la disperazione di molti digimon... - disse SlashAngemon.
-Quanti digimon avrà sacrificato per ottenere tutto questo?- disse Takeru osservando corrucciato i frammenti di fiori rinsecchiti e il corpo di Ken. Il prescelto della Bontà era ancora in parte albero, con braccia  gambe secche e rigide e foglie scure che sporgevano dalla sua pelle.
-Maledetto...-
-Riuscirà Mika a farlo svegliare?- si chiese Iori.
Era una domanda sensata, dopotutto la bambina non sapeva cosa doveva fare di preciso, ma sembrava decisa a fare la sua parte con grande serietà. Al dodicenne parve di vedere Wisemon dietro di lei, con la mano posata sulla sua spalla.
Intanto, Miyako stringeva le dita intorno alla stoffa della sua gonna. Il vestito bianco con disegnati i tasti del pianoforte era ormai lercio e il bianco era solo un ricordo. Ma passava ovviamente in secondo piano rispetto a Ken.
-Ken ti prego, svegliati.-


-È la voce di Miyako... - disse Ken.
-È vicino a te.- rispose Osamu -E non è l'unica. Ci sono anche Takeru, Iori, i digimon... Daisukesama e Imperialdramon stanno combattendo coi cattivi.-
-Daisuke... Daisukesama?- Ken sudò leggermente poi sorrise -Capisco... - disse alzandosi in piedi e posò la mano sulla testa del fratello. -Va bene così... Mika... Non mi arrenderò... Grazie.-
Una lacrima cadde nel vuoto, dopotutto aveva sperato che fosse davvero Osamu... ma non poteva lasciare che anche quello lo trascinasse verso la fine. Il digiprescelto si concentrò sulla voce di Miyako che continuava a chiamarlo e sentì anche quelle degli altri. Le sentiva forti, sempre più forti, finché non vide sotto di sé il proprio corpo. Vide la sua ragazza piangere e chiamarlo e gli amici intorno, stretti intorno a lui.
-Miyako...- s'intristì -Ti sto facendo davvero preoccupare.-
-Allora non aspettare oltre.- disse Osamu alle sue spalle -Vai e combatti. E poi insegna a Umi a fare le bolle di sapone.-
-Cos?- Ken si voltò di scatto e nello stesso momento sentì la mano di Osamu spingerlo in avanti.
E cadde.
Cadde.
Cadde come morto corpo cade.
Cadde nel suo corpo e l'impatto fu terribile. Fu come cadere in uno specchio d'acqua di palude e ne riemerse annaspando.
-È vivo!-
Miyako urlò, mentre i colori, le sagome e le voci prendevano forma intorno al prescelto della Bontà.
Ken riprese coscienza del mondo che lo circondava e dei propri sensi e un istante dopo sentì le braccia della digiprescelta di Amore e Sincerità avvolgerlo.
-Sei tornato!!- urlò Miyako.
Takeru e gli altri stavano col fiato sospeso. Dietro Mika, c'era Wisemon, ma anche Osamu. Osamu annuì e Ken sorrise, abbracciando la sua amata.
-Glielo insegnerò, Osamu... -
-Cosa?- fece Miyako.
-Sono tornato, Miya.- stringendola ancora di più.



°



Tenendo il V-Tamer puntato contro Daemon, Yamato fece materializzare dal Digivice un contenitore rettangolare di metallo.
Il Digivice scannerizzò il demone, alla ricerca di dati differenti.
Daemon tentò di ribellarsi ad Omegamon, ma quello lo teneva stretto. Tuttavia un varco si aprì sotto le zampe del Demon Lord e inglobò sia lui che Omegamon e i suoi partner, riportandoli nella dimensione normale.
il Cavaliere, però, tenne salda la presa.
Gli scontri continuavano, ma erano più organizzati.

Da una parte, Chaosdramon affrontava Imperialdramon, Garudamon, Lilymon e i ragazzi. Dall'altra c'era Pidmon, che con Artiomon, Jun e Ylenia aveva il suo bel da fare a contenere Murmukusmon e Rei.

Sorcerimon e Jijimon erano impegnati a curare tutti i digimon che avevano contratto il Dark Virus, con Jou e Vikemon a guardar loro le spalle.

La stragrande maggioranza dell'esercito di Daemon era stata sconfitta e chi era rimasto non aveva più voglia di lottare.
Daemon avvertì la paura. E non era un sentimento che conosceva bene e perciò la detestava.
"E se davvero riuscissero a tirare fuori il moccioso?" si chiese sudando freddo "Non è possibile... non esiste più!"
Eppure...
La determinazione dei nemici era tanta che anche Daemon credette potessero farcela.
Yamato scandagliava il suo corpo col raggio del V-Tamer e il sudore gli imperlava il volto.
"Risei... piccolo... ti prego, reagisci... "
In quel momento accadde un piccolo miracolo.
Black Agumon, si accorse che Daemon e Omegamon erano lì e che il prescelto biondo aveva tirato fuori la scatola.


-Cos'è quella?- domandò Black Agumon a Koushirou e Yamato, indicando la scatola a cui stavano lavorando.
-È un'incubatrice...- rispose Yamato, mentre Koushirou continuava a lavorarci in silenzio. Probabilmente non li aveva neppure sentiti. -Stiamo usando i dati presi nel vecchio laboratorio di Daemon. Se riusciremo ad estrarre i dati di Risei, questi dovrebbero stabilizzarli ed impedire che si disperdano.-
-E se non ci fosse più niente da fare?- disse con sofferenza Black Agumon.
Yamato strinse i pugni.
-Dobbiamo sperare che ci sia... -
Black Agumon notò che il ragazzo umano era aggrappato ad una vana speranza. Era disperato di speranza.
Come lui quando non aveva un cuore...


Ma un cuore ora l'aveva. E quel cuore si era affezionato a Risei.
Anche se non lo lasciava combattere e gli stava attaccato e lo sgridava per i suoi atteggiamenti violenti.
Quel piccolo fiore...
-Risei, ti prego!- urlò Yamato.
-Non esiste più, quante volte devo dirtelo stupido moccioso?- berciò Daemon gonfiando i muscoli di braccia e petto e la presa di Omegamon si allentò.
-Sta zitto, lo so che lui è lì!- urlò Yamato -Perché lui non è te!-
Black Agumon strinse gli artigli. Il demone si agitava e stava per liberarsi. Lo sapeva.
Chaosdramon intanto aveva messo fuorigioco Garudamon e Lilymon e Murmukusmon aveva colpito pesantemente Pidmon. Tuttavia Sorcerimon era riuscito a colpire Rei col potere curativo e Jijimon intervenne per colpire il digimon demone partner della ragazza.
Quel piccolo fiore...
Era da qualche parte...
-Risei!- urlò Black Agumon e il Digivice di Yamato reagì.
Contemporaneamente, Rei tornò normale e cadde a terra e Murmukusmon involse SkullSatamon e parve riprendere coscienza.
Fu allora che Daemon  impazzì di terrore e con uno strattone violento si liberò di Omegamon. Con furia cieca corse verso Black Agumon.
-Maledetta nullità! Algol's Flame!-
-Fenrir Sword!-
-Holy Espada!-
La lama di gelo di Valkyrimon e quella sacra di SlashAngemon attraversarono il campo di battaglia colpendo Daemon, che fu scagliato all'indietro, accusando pesantemente il colpo.
Tutti guardarono nella direzione da cui il duplice attacco era arrivato.
Il gruppo di salvataggio ce l'aveva fatta.
Ken era con loro ed era più vivo che mai.
-Ken!- esclamò Daisuke, che con Imperialdramon, Hiroyuki, Mamoru, Asuramon e LoaderLeomon stava faticando a contenere Neo e Chaosdramon.
-Kenchan! Ken!- urlarono le voci di Stingmon ed ExVeemon.
-Sono tornato, partners.-




Note:


Questo capitolo è stato tosto da scrivere. Dovevano convergere tante cose. E spero che sia tutto chiaro.
Tirare i fili delle parentesi aperte è delizia e cruccio. Perché ora ho l'ansia di non averlo fatto bene o.o
Piccolo chiarimento.
Grazie al Matto di Mika, Ken stava vedendo un'illusione di Osamu. Ma grazie a Wisemon che è vero e morto, quindi ha un canale preferenziale verso l'altro mondo, quell'illusione ha permesso il connettersi di Osamu, quello vero, con Ken. Ecco, con una piccola interferenza Mikiana. Se in un primo momento Ken vedeva e sentiva ciò che Wisemon e Mika volevano, il fatto di essere davvero in un limbo fra la vita e la morte, Wisemon e l'amore fraterno hanno permesso ad Osamu di rendere quell'illusione realtà.
Spero in realtà si fosse capito prima dello spiegone.
In caso non ricordaste, nei primi capitoli avevo rivelato che Ken aveva ora una sorellina minore, Umi.

La citazione di Dante mi pareva d'obbligo data la mia sempiterna fissa e il limbo X°D

Mamoru. La cosa del distributore andava fatta. Nella mia mente bacata è il suo signature attack. Lui lancia cose u.u
Più per distrarre... Volevo colpire Daemon in realtà, ma il momento era così denso, che il Demone dell'Ira non l'avrebbe presa bene. Mamoru è scemo, ma sa quando non deve tirare la corda. Stare con Hiroyuki lo aiuta a capire quanto può farlo.
E sta imparando.

Infine, la canzone Valley of Death era dedicata sia a Ken, che a Rei e Murmukusmon. Purtroppo il risveglio degli ultimi due è stato meno eclatante, ma ora restano solo due persone da salvare e i nostri cciovani sono agguerriti u.u

Perciò, alla prossima!! ^^

















   
 
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