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Autore: annapuff    16/03/2024    0 recensioni
Namjoon in un normale giorno lavorativo fa la conoscenza di una donna che lavora nell’agenzia, donna che lo colpirà come un fulmine e ciel sereno.
Tutto avviene nell’anno 2016… cosa accadrà con questa donna? Chi è? Quanto riuscirà ad entrare nella vita di Namjoon, cosa accadrà?
Questa storia fa parte dell’universo di Maybe it’s fate… ma tranquilli può essere letta anche senza conoscere la fan fiction precedente.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 28 CALL
Jungkook si chiuse la porta alle spalle e si voltò per andare a bussare a quella del leader.
Non fece in tempo che quella si aprì come quasi per magia.
Jungkook sorrise immediatamente alla vista di Namjoon, per poi rimanere un attimo confuso nel notare che ci fosse un’altra persona con lui.
Capì subito di chi si trattasse, spalancò gli occhi per via dello stupore, non potendo credere che lei fosse realmente lì, per la seconda volta in una giornata.
Nessuno riusciva a parlare Namjoon e Isabel in crisi per essere stati beccati e Jungkook confuso dalla scena che gli si era appena presentata davanti agli occhi.
Si guardarono con circospezione, Jungkook si voltò di scatto lanciando una fugace occhiata terrorizzata, alla porta del Lab genius dietro di sé.
“Yoongi Hyung è nello studio sta facendo una chiamata e a breve uscirà” disse in un soffio, Isabel si aggrappò al braccio di Namjoon chiedendoli aiuto, non potendo incontrarlo.
“Non può trovarmi qui, non posso incontrarlo!” esclamò lei guardando con terrore la porta dietro a Jungkook.
“E allora perché sei qui?” Squittì Jungkook indicandola e spalancando la bocca.
“Storia lunga, te la racconto dopo, devo farla andare via più veloce possibile!” disse Namjoon prendendola per il braccio pronto a scappare.
“Aspetta, non puoi portarla tu via, se Yoongi dovesse arrivare e trovare solo me cosa dovrei dirgli?” chiese mentre con una mano bloccava il petto di Namjoon.
“Io… non lo so! Ma perché sta venendo qui! Perché tu sei qui?” gracchiò con voce isterica Namjoon in panico, guardando prima Isabel e poi Jungkook, maledicendo quella situazione.
“Io e lo hyung volevamo parlarti, uscire per una birra” disse il ragazzo con la voce squillante.
“Okay non è il momento di questi resoconti, io devo andare via di qui e subito!” strillò Isabel continuando a guardare la porta impaurita.
“La porto via io! Se viene lo Hyung dici che non mi hai visto, e rimani fermo, nel caso dovesse uscire e noi non siamo arrivati all’ascensore tu lo spingi dentro!” disse in panico Jungook mentre faceva saettare lo sguardo tra i due.
“Ma che razza di piano è?” disse Namjoon guardandolo sconvolto con la voce di panico.
“L’unico che mi è venuto in mente, ne hai uno migliore?” chiese jk scuotendo la testa.
“Questo è perfetto, andiamo via prima che mi veda! Addio Namjoonie!” disse lei fermando alla base quella possibile discussione, che le avrebbe fatto solo perdere tempo nella sua fuga.
 
Isabel si alzò sulle punte dei piedi e diede un bacio veloce a Namjoon.
Namjoon sorrise nervoso, non era sicuro di quel piano ma non vedeva alternative.
Guardò Isabel prendere la mano del più piccolo e dirgli “Portami via!”, il ragazzino annuì e cominciò a correre verso l’ascensore.
Namjoon rimase così vicino all’uscio della porta a guardarli correre via per il corridoio, si voltò poi a guardare la porta di fronte a lui.
Avrebbe dovuto avvertire Yoongi.
Si sentiva in colpa, per aver passato del tempo con ragazza.
Aveva investigato tanto, lei finalmente gli aveva dato delle risposte, approssimative ma pur sempre risposte erano state.
Non si poteva far molto, la situazione non si sarebbe risolta, e i due sarebbero destinati a stare lontani per sempre.
Si voltò a guardare l’ascensore alla fine del corridoio, Jungkook lo stava guardano triste da lontano, entrambi sapevano che era tutto così tremendamente triste, lo vide sparire tirato dalla ragazza all’interno dell’ascensore, entrambi scomparirono.
 
Namjoon decise di rientrare nello studio, per sbaglio sbatte la porta forte, talmente da saltare anche lui stesso sul posto non aspettandosi quel rumore.
“Oh SHIT!” esclamò sfinito, si trascinò verso il divano e si andò a stendere, prendendosi la testa tra le mani sfiancato da tutta la giornata.
Aveva un’enorme confusione in testa che gli stava portando un’emicrania tremenda.
Aveva un urgente bisogno di mettere in ordine le idee, si sentiva così stremato e sentiva di non avere più le forze per quella giornata.
Avrebbe voluto addormentarsi sedutastante, così da mettere fine alla stanchezza.
Qualcuno bussò alla porta, Namjoon brontolò a bassa voce.
Non ci sarebbe stata una fine, quella giornata non sarebbe mai finita.
“Namjonieeeeeee!” la voce di Yoongi arrivò squillante da dietro la porta.
“Entraaaaaaaaaa!” urlò il leader di conseguenza.
Yoongi entrò velocemente e sorridente.
Namjoon si mise a sedere sul divano e lo guardò torvo confuso dal sorriso così estremamente largo del ragazzo.
“Dov’è Jungkook?” chiese guardandosi intorno.
“EH?” esclamò Namjoon fingendosi confuso.
“Il piccolo, doveva venire qui a dirti che uscivamo per bere un paio di birre!” trillò il rapper guardando confuso Namjoon che lo guardava fisso.
“Mai venuto qui!” trillò il leader sorridendo tiratamente, cercava di mantenere un contegno.  
“Ah… strano, lo chiamo così capisco che fine abbia fatto!” disse tastandosi le tasche del pantalone cercando il telefono.
“Ehm forse è andato a casa?” provò a dire Namjoon, cercando di tergiversare.
“No, non credo avevamo detto di uscire!”
“Oh… hyung io sono sfinito, dobbiamo per forza?” disse con voce stremante il leader guardandolo sfinito.
Più guardava Yoongi più gli sembrava strano,  e quando Yoongi era strano voleva dire solo una cosa che avrebbero fatto quello che lui voleva.
“Si. Lo chiamo!” disse, “Tu raccogli le tue cose così usciamo velocemente da qui!”
 
Yoongi cominciò a camminare leggermente nervoso per la stanza con il telefono all’orecchio, finalmente dopo un paio di squilli il ragazzino rispose.
“Pronto?”
“Aigoo! Dove sei finito ragazzino!” urlò Yoongi, ridacchiando e andandosi a sedere sul divano spingendo Namjoon via, che si alzò riluttante e sbuffante.
“Io… sono nel parcheggio” disse lui indeciso.
“Perché? Avevamo detto di incontrarci da rapmon! Lui ha detto che non ti ha visto proprio” trillò confuso.
Namjoon li fece segno di mettere in vivavoce, Yoongi si sdraio sul divano sorridendo al leader mise in vivavoce e appoggiò il telefono sul suo petto.
Namjoon si voltò di spalle preoccupato e cominciò a muoversi lento per lo studio raccogliendo i suoi oggetti personali da mettere nella borsa.
 “Ah.. e che sono andato a fare pipì” trillò in panico il piccolo al telefono senza sapere bene cosa dire.
“Non ho capito sei andato a fare pipì nel parcheggio? Cosa c’entra con il fatto che dovevamo vederci da Rap-mon?” chiese Yoongi incominciando a ridere sguaiatamente, rischiando di scivolare dal divano e di far cadere anche il telefono.
Namjoon scosse la testa a quello che aveva appena sentito, pensando che il più piccolo si trovasse nei pasticci e non sapesse cosa inventarsi.
“No! Ma cosa vai pensando chi farebbe pipì nel parcheggio!” urlò contro Jungkook.
“Mmmh Jin hyung!” incominciò a ridere Yoongi.
“Cosaaaa?” urlò Namjoon tornando a guardare Yoongi sconvolto dalla nuova informazione.
“Aish una volta è successo era ubriaco! Non riusciva a trattenerla e si è fermato in un parcheggio, sono morto dal ridere, anche perché io ero sobrio! Immagina tu! Aspetta ma Namjoon c’eri anche tu!” disse ridendo continuando il racconto, fin troppo preso e ilare.
Namjoon lo guardò stranito, pensando che il maggiore avesse completamente perso il nume della ragione e che l’aver visto Isabel in ascensore quella mattina lo aveva del tutto fatto diventare pazzo.
“Jin Hyung ha fatto pipì in un parcheggio? E poi dice che io sono irresponsabile!” si lamentò indignato Jungkook.
“Io non c’ero.. aspetta…” socchiuse un attimo gli occhi probabilmente ricordava a cosa il più grande si stava riferendo “Ero addormentato sui sedili con Hoseok forse?”  chiese incerto.
“Aish! Si! Voi dormivate e mi sono fermato, lui è scappato fuori tu hai detto chiudi la finestra che fa freddo! È stato super esilarante!” esclamò con una risata a rantolo Yoongi.
“Aigoo perché noi più piccoli non possiamo assistere a queste cose!” disse Jungkook lamentandosi con voce infantile.
“Ehh, prenditela con Jin… comunque tornando a noi perché sei nel parcheggio?” chiese Yoongi.
“Ehm mi sono distratto in bagno e non ricordavo bene, dove dovevamo vederci, quindi sono andato al parcheggio” disse lui tentennando.
“Aigoo, ma se l’avevi detto tu!” esclamò Yoongi canzonandolo ridendo “Sei perdonato! Solo per il periodo che stai vivendo” disse diventando improvvisamente serio.
“Che periodo?” chiese Namjoon voltandosi di nuovo di scatto verso il più grande.
“Se ti muovi, lo raggiungiamo al parcheggio e andiamo a bere, così ti raccontiamo tutto!” esclamò Yoongi felice.
“Aigoo che succede ora? Aspetta hai scoperto perché sparisce?” disse Namjoon, pensando che l’uscita davanti a una birra fosse per parlare di qualcosa d’importante.
“Si, te lo racconta lui!” sorrise Yoongi mentre si stiracchiava e poi appoggiava una mano sul divanetto toccando un cappello.  
“Ma è grave? Sta bene? Ti prego non dirmi che è una ragazza, perché se è così Jin hyung romperà in una maniera incredibile! Comunque è incazzato nero con te!” disse Namjoon guardando con rimprovero.
“Si, lo so che è arrabbiato con me, quando mai non lo è.” Sbuffò mentre si rigirava tra le mani il cappello appena trovato sul divano “Figo questo cappello di chi è?” disse mostrandolo a Namjoon.
“Ehm.. mio!” disse Namjoon immediatamente guardando il cappello con orrore, quello era di Isabel.
Yoongi fece il suo sorriso gommoso e si mise a sedere sul divano, il telefono cadde sui cuscini, mentre lui osservava il cappello incuriosito.
“Okay! Me lo presti? Penso mi stia bene” disse avvicinando il cappello alla faccia per poi metterlo in testa, ma soffermandosi sul profumo.
“Sa di gelsomino!” esclamò.
Namjoon sbiancò improvvisamente, guardandolo con orrore, il gelsomino era il profumo che Isabel usava.
“Aigoo, mi sarà rimasto nel naso il profumo dell’ascensore di oggi, possibile che sappia anche questo di Isabel?” chiese Yoongi continuando a sniffare.
Namjoon lo guardava inorridito, non credendo possibile che Yoongi avesse riconosciuto l’odore di una ragazza su un cappello.
“Aigo, come fa a sapere di Isabel! Se è mio! Hyung tu hai problemi olfattivi!” disse Namjoon avvicinandosi e acchiappando il cappello, in modo isterico.
“Dai annusalo! Ha l’odore di Isabel!” insistette Yoongi alzandosi per riprendere il cappello e far in modo che l’amico l’annusasse.
“Aigoo! Che fai perché me lo metti in faccia! Non voglio annusare niente!” si lamentò il leader.
“Ma dai ti schifi del tuo cappello? Odora!” esclamò ridendo incominciando ad infastidirlo.
“Hyung quando fai così, sai essere veramente un bambino!” disse scacciandolo, leggermente irritato.
“Yahhhhhhhh io sono ancora al telefonooooo!” urlò Jungkook con voce squillantissima.
“Uhhh! Il piccolo!” esclamò Yoongi lanciando il cappello a Namjoon che lo ebbe in piena faccia e grugnì indispettito.
“Scusa! Ero preso dal cappello, mi sa che Namjoon ha cambiato Shampoo o non si spiega il perché del gelsomino, tu che ne pensi?” chiese Yoongi.
“Di cosa?” chiese confuso Jungkook.
“Del fatto che il cappello odori di Isabel!” esclamò su di giri.
“Come lo spiego hyung? Che cosa pensi che il cappello sia di Isabel? Che sia andata nello studio di Namjoon per lasciarlo?” disse ridendo con tono leggermente ironico.
“Ah… dici che stamattina è passata di qui e ha lasciato il cappello? Scusa perché non è entrata nel mio di studio e l’ha lasciato a me!” disse Yoongi risentito.
“Hyung ma sei diventato scemo? Ma secondo te Isabel non ha niente da fare che torna dall’America, per spargere cappelli con il suo odore per tutta l’agenzia?” disse Jungkook al telefono esterrefatto.
“Ah… beh sarebbe romantico!” disse Yoongi facendo spallucce.
“Yoongi ma stai bene? Ma di cosa stai parlando!” urlò Namjoon “Hyung quando hai bevuto?” chiese guardandolo sbalordito, era appena giunto alla conclusione Yoongi per essere così euforico aveva potuto fare solo una cosa chiuso nel suo studio.
“Dopo la litigata con Jin, mi sono fatto un paio di bicchieri di Whisky!” rise lui, colpevole.  
“Non sembravi ubriaco prima” disse Jungkook.
“Infatti, non lo sono, sono un po’ stanco, Yah ragazzino guidi tu mi sa! Comunque ho festeggiato con un altro paio di bicchiere dopo che sei andato via!” rise Yoongi.
“Perché hai festeggiato? Ritrovato il tuo cervello? Ah no, in quel caso dovremmo festeggiare noi” disse Namjoon ridendo e prendendolo in giro e approfittandosi del fatto che fosse brillo e allegrotto.
“Okay Hyung guido io!” esclamò il più piccolo al telefono.
“Allora! Ho parlato con Suran!” esclamò Yoongi.
 “Che ha detto Suran?” disse Namjoon usando un tono lamentoso.
“Che il brano Wine è finalmente concluso! Yeaaah non devo più lavorare alla produzione!” esultò Yoongi e Rm strabuzzò gli occhi “Complimenti Hyung!”
“Bravo Hyung!” disse anche Jungkook.
“Va bene! Congratulatevi offrendomi da bere! Namjoon hai finito la borsa, forza andiamo! Jungkook è al gelo giù nel parcheggio! Ehi piccolo è inutile che sali stiamo scendendo noi!” disse allegro e Namjoon prese il borsone annuendo.
“Ah state venendo qui?” disse con un tratto di panico nella voce..
“Certo che si, cosa pensi che ti lasciamo nel parcheggio, ti ho promesso una sera e delle birre al fiume!” esclamò Yoongi.
“Dove siete ora?” chiese Jungkook in crisi.
“Ci stiamo mettendo il cappotto! Yah Namjoon ridammi il cappello!” disse guardando il leader.
“Perché?” chiese confuso vedendosi sfilare il cappello dalle mani.
“Mi piace, ha il profumo di Isabel farò finta che è suo, e che me l’ha regalato!” disse allegro.
“Hyung questa cosa che hai detto è strana!” disse Namjoon con una smorfia.
“Aigoo, sai che cosa odio?” disse guardandolo serio.
“Cosa?” chiese Namjoon sospettoso.
“Che io di Isabel non ho nulla, ma veramente nulla, ho lasciato tutto da lei, anche i regali che mi ha fatto!”
“Hyung mi fai capire come potevi portarti la stanza con te, ogni volta che ti faceva un regalo era qualche strumento per comporre e produrre!” disse Namjoon scuotendo la testa.
“Lo so, ma mi ha regalato anche dei vestiti, e io li ho lasciati a lei!” disse imbronciandosi.
“Scusa, ma siamo andati da lei a prendere le tue robe! Cosa diavolo ti sei preso?” chiese confuso e rimproverandolo.
“Ehm… le mutande!” esclamò ridendo “Tanto non poteva usarle!” rise ancora di più il ragazzo.
“Tu sei pazzo, muoviti e andiamo via da qui, Jungkook starà gelando, stai perdendo tempo a inventarti mondi immaginari su Isabel! Cammina!” disse spingendolo fuori dal proprio studio non capendo lo hyung.
“Okayyyyyy! Jk sei ancora in linea?” chiese.
“Ehm si… ora chiudo un attimo, ci vediamo vicino alla tua macchina Hyung!” disse frettolosamente.
“Okayy si chiudi tanto non prende in ascensore, a fra un po’! Andiamo Namjoonieeeeee! Oh perché te lo sei ripreso? Dammi il cappello però!” e dicendo così chiuse la chiamata.
 
Angolo dell’autrice:
Ciao a tutti! Scusate il ritardo ma sono qui!
Telefonata…. La telefonata originale è un po’ diversa, si vede Jungkook che realmente non è solo ma con Isabel, ho tagliato tutti pezzi di Isabel perché non indispensabili, ma ho messo la telefonata perché mi serviva a proseguire l’uscita a bere dei tre.
Realmente l’ho messa anche qui perché Yoongi con il cappello mi fa ridere!
Settimana prossima non so se pubblico… l’altra ancora sicuramente… dipende dal lavoro, dovrei rivedere il capitolo.
 
   
 
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