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Autore: Lella Duke    28/03/2024    1 recensioni
Dopo aver sconfitto Cell, Goku decide di rimanere nell'aldilà. Sette anni dopo quando Baba gli concede di tornare per un giorno sulla Terra ritrova tutti ad attenderlo a braccia aperte. Manca solo una persona, quella che a Goku sta più a cuore.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno da te

Capitolo 1 

“Ci sarò anch’io!” La voce di Goku aveva bucato il silenzio di quella grande stanza ed era giunta a Gohan, Bulma e Vegeta totalmente inaspettata. “Baba mi concede di tornare per un giorno e io ho deciso di trascorrerlo partecipando al Torneo di arti marziali.”

L’entusiasmo e l’esplosione di gioia che aveva sentito nella risposta del figlio gli aveva dato la conferma che tutti sulla Terra sentivano la sua mancanza e sarebbero stati felici di riabbracciarlo.

Mancava da sette anni. Pensando di fare la cosa giusta aveva deciso di rimanere nell’aldilà. Si era lasciato tutto e tutti alle spalle. Amici e famiglia. Un figlio dodicenne e uno non ancora nato. Non aveva mai dubitato di aver scelto per il meglio, dopotutto non c’era amore più grande di chi sacrifica la propria vita per gli altri. Non essere più in vita garantiva a tutte le persone che amava sicurezza e pace.

Quando Baba gli aveva dato la possibilità di ritornare per un giorno sulla Terra, aveva afferrato quell’offerta a piene mani. Aveva deciso per il Torneo perché in una sola volta avrebbe rivisto tutti. In maniera via via sempre più prepotente, sentiva nostalgia della vita che si era lasciato alle spalle. Voleva vedere com’era diventato Gohan, voleva conoscere il suo secondogenito. E voleva rivedere ChiChi. Lei gli mancava ogni giorno di più, chissà che espressione stupita le sarebbe apparsa in volto nel rivederselo di fronte dopo tanto tempo. Già se la immaginava, avrebbe a stento trattenuto le lacrime e gli sarebbe corsa incontro buttandogli le braccia al collo. Sorrise immaginando la scena.

Goku non stava più nella pelle, dentro di sé era partito il conto alla rovescia allo scadere del quale avrebbe rivisto tutte le persone che avevano riempito la sua vita.

Finalmente era arrivato il giorno del Torneo, Goku era trepidante. Ancora pochi minuti e avrebbe rivisto tutti i suoi cari. Era emozionato come non gli succedeva da tanto tempo.

“Sei pronto figliolo?” Baba era comparsa all’improvviso.

“Oh Baba sapessi, non vedo l’ora!” Era seduto su di una roccia e si godeva l’attesa immaginando cosa avrebbe detto e cosa avrebbe fatto di lì a poco. “Chissà se anche sulla Terra staranno contando i minuti che ci separano!” Disse con aria sognante.

“Ne sono sicura, ti riserveranno un’accoglienza trionfante vedrai!” Rispose Baba con tono gentile.

Goku si portò una mano dietro la testa e sorrise lusingato.

“Oh guarda che bella folla si è riunita” aggiunse poi Baba sbirciando dentro la sua sfera. “Non perdiamo altro tempo, ti stanno già aspettando.”

Goku si alzò in piedi e le si avvicinò “sono pronto.”

Un battito di ciglia ed entrambi si ritrovarono nel piazzale antistante il luogo dove si sarebbe svolto il Torneo di arti marziali. Goku indugiò un secondo in più con gli occhi chiusi. Dopo sette anni sentiva di nuovo l’aria che gli riempiva i polmoni, il sole che gli scaldava la pelle. Quando li riaprì li vide, erano tutti lì per lui. C’erano Piccolo, Gohan e Crilin, Bulma e Vegeta, Yamcha e Pual, Tenshinhan e Jiaozi. Non fece in tempo a salutare che fu circondato da un intreccio di braccia. Arrivavano da ogni direzione, non sapeva più distinguere a chi appartenessero. Lacrime e sorrisi si sprecarono, pacche sulle spalle e pizzicotti sulle guance. Nessuno di loro riusciva a credere che fosse proprio lì davanti ai loro occhi.

Goku era sopraffatto, voleva dare a ciascuno di loro il tempo che meritava, ma aveva delle priorità. Gohan si era staccato dal padre ed era indietreggiato di qualche passo. Goku lo cercò con lo sguardo e se lo ritrovò di fronte a pochi metri. Aveva lasciato un ragazzino, ritrovava un uomo. Lo osservò a lungo finché si accorse che aggrappato alle sue gambe sporgeva timoroso un bimbo che era la sua esatta miniatura. Si fece largo tra la folla di mani e braccia e si avvicinò di un passo.

“Ciao” disse mentre gli occhi, il sorriso e il cuore gli si allargavano.

Il bimbo si nascose un po’ di più dietro il fratello maggiore. “Coraggio Goten, quello è papà. Non vuoi salutarlo?”

Il piccolo Goten tentennò ancora un po’, ma vinse subito qualunque resistenza. Il richiamo del sangue era troppo forte, si staccò dalla tuta di Gohan e corse dal padre. Goku lo prese tra le braccia e si perse un attimo nei suoi grandi occhi neri prima di stringerselo al petto e respirare i suoi capelli per la prima volta da quando era nato. La commozione era negli occhi di tutti. L’innato buonumore di Goku lo fece sciogliere in un sorriso fiero “sei proprio un bel bambino!” Se lo mise in spalla gonfio d’orgoglio e avanzò di qualche passo vagando con lo sguardo a cercare l’unica persona che non aveva ancora visto. Scandagliò ogni angolo, ma non la scorse da nessuna parte.

“Gohan, dov’è tua madre?” Chiese poi rivolto al figlio maggiore.

D’istinto Gohan abbassò lo sguardo, così come fecero tutti i presenti. Goku avvertì l’atmosfera cambiare immediatamente intorno a lui. La sensazione non gli piacque affatto.

“Allora? Dov’è ChiChi?” Domandò ancora girando convulsamente la testa a destra e a sinistra.

Gohan tentennava, era in difficoltà. Voleva rispondere alla domanda, ma non sapeva cosa dire. Si sentiva addosso gli occhi del padre, non poteva fuggire né nascondersi.

“Va tutto bene Gohan, ci penso io.” Bulma si era avvicinata senza che lui se ne accorgesse. Gli aveva messo una mano sulla spalla e lo aveva liberato da quell’incombenza.

“Che c’è, Bulma?” chiese Goku a quella donna che conosceva da tutta la vita.

“Vieni con me.” Bulma offrì la sua mano all’amico. Goku la afferrò dopo aver posato Goten a terra. Si allontanarono da tutti i loro amici, cercando un po’ di riparo da voci e sguardi.

“Bulma, comincio a preoccuparmi. ChiChi sta bene?”

“Oh Goku! Non riesco ancora a credere che tu sia qui davanti a me.” Disse carezzandogli una guancia. Si prese qualche secondo per trovare le parole giuste. “ChiChi sta bene, di questo non ti devi preoccupare.”

“E allora? Coraggio parla, devo tirarti fuori le parole con le pinze? Dov’è?”

Bulma amava Goku come un fratello, per niente al mondo gli avrebbe fatto del male. Ma proprio per il grande affetto che nutriva per lui doveva dargli una spiegazione, sapeva che toccava a lei farlo.

“Senti non c’è un modo facile per dirtelo, quindi lo farò e basta. ChiChi non vuole vederti. Per questo non è qui.”

Goku vacillò come fosse stato raggiunto da un colpo invisibile.

“Dici che ChiChi non vuole vedermi? Perché? Non è contenta che io sia tornato?” Goku era incredulo.

Bulma conosceva Goku da tutta la vita. Lo aveva visto allegro, arrabbiato, sorridente, infuriato. Raramente lo aveva visto triste e sconcertato. Cercò il modo corretto per articolare quanto aveva da dire.

“Cerca di capirla Goku. ChiChi è rimasta vedova all’età di trent’anni, sola con due figli piccoli da crescere. Non ha potuto neanche dirti che aspettava Goten perché tu già non c’eri più. Si è rimboccata le maniche ed è andata avanti.”

“Cosa intendi dicendo che è andata avanti? Si è dimenticata di me?” Goku non riusciva a credere alle sue orecchie.

“Certo che no, come potrebbe dimenticarsi di te quando ha davanti agli occhi tutti i giorni i vostri figli? Lo hai visto Goten? È la tua copia sputata. Sto cercando di farti capire quanto è stato difficile per lei e quanto lo sarebbe di più se ti rivedesse adesso sapendo che tra ventiquattro ore te ne andrai di nuovo via.”

Bulma stringeva entrambe le mani di Goku mentre parlava. Gli stava offrendo tutto il suo sostegno sperando lui capisse il punto di vista della moglie.

Goku rimase in silenzio. Aveva immagazzinato quelle informazioni, il suo viso sempre così allegro e aperto era teso. Non aveva mai neanche immaginato un simile scenario. Non aveva mai preso in considerazione l’idea che ChiChi non avrebbe più voluto vederlo. Aveva sempre dato per scontato che lei ci sarebbe stata, avrebbe scommesso qualunque cosa che ChiChi viveva solo per accoglierlo di nuovo a casa.

Dopo qualche minuto di silenzio sciolse la sua mano da quella di Bulma e si portò due dita alla fronte.

“Fermo Goku, cosa fai?” Domandò allarmata Bulma.

“Deve dirmelo ChiChi che non vuole avere più niente a che fare con me.”

“Non farle questo. Rispetta la sua decisione di non volerti vedere.” Insistette Bulma.

“Non starò via molto, se tardo chiedi a Gohan di iscrivermi al Torneo.”

Goku chiuse gli occhi e in un attimo scomparve dalla vista dell’amica.

“Il solito testone.” Considerò mestamente Bulma. Si avvolse il torace con le braccia e si avviò verso il gruppo di amici rimasti in attesa. Non poteva fare altro, da sempre Goku decideva per sé e per tutti. Raramente aveva ascoltato consigli e stavolta non era stato da meno. Non poté fare a meno di pensare a ChiChi e a come avrebbe reagito trovandosi il marito davanti agli occhi.

Continua… 

   
 
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