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Autore: Lella Duke    05/04/2024    1 recensioni
Dopo aver sconfitto Cell, Goku decide di rimanere nell'Aldilà. Sette anni dopo quando Baba gli concede di tornare per un giorno sulla Terra ritrova tutti ad attenderlo a braccia aperte. Manca solo una persona, quella che a Goku sta più a cuore.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

“Ma che fine ha fatto quell’idiota di Kakaroth?” Vegeta aveva appena terminato la propria iscrizione al Torneo di arti marziali. Avanzava indagando tra la folla. La domanda era stata posta a voce alta, ma non era rivolta a nessuno in particolare. Non lo avrebbe mai ammesso, ma anche lui aveva sentito la mancanza di quello che un tempo considerava il suo più acerrimo nemico. Gli era mancata in tutti quegli anni la possibilità di misurarsi ancora con lui, di mettersi alla prova e dimostrare che finalmente il principe dei Sayan era diventato più forte del suo infimo sottoposto. Quando aveva saputo che Kakaroth sarebbe tornato sulla Terra per partecipare al torneo aveva intensificato le sue sessioni di allenamento. Suo malgrado si era ritrovato a contare i giorni che lo separavano da quell’incontro. Dopo tanti anni finalmente avrebbe di nuovo combattuto contro di lui. E invece se non si fosse sbrigato a tornare non avrebbe potuto partecipare “accidenti a lui.” Pensò digrignando i denti e proseguendo nel suo cammino.

Goku si ritrovò nuovamente sul piazzale che dava accesso al grande stadio. Non c’era più molta gente, probabilmente erano già tutti in fila per cimentarsi con le eliminatorie. Mosse qualche passo verso il banco delle iscrizioni quando si sentì chiamare a gran voce. Sollevò lo sguardo e vide Crilin che si sbracciava cercando di catturare la sua attenzione. Gli andò incontro.

“Da questa parte amico mio. Tranquillo ti abbiamo iscritto noi!” Disse con un gran sorriso.

Anche lui era cambiato molto nel corso degli ultimi anni. Si era fatto crescere i capelli e, cosa ancora più evidente, aveva una bambina tra le braccia.

“A quanto pare ci sono delle novità nella tua vita.” Esordì Goku

Crilin sorrise imbarazzato “lei è mia figlia Marron.”

Goku allungò un braccio e porse la sua mano alla bambina, lei gli afferrò le dita con le manine e lo guardò con i suoi occhi azzurri, erano grandi e pieni di meraviglia.

“Non ho mai avuto l’occasione di congratularmi con te per le tue nozze. Non avrei mai pensato a te e a C18 insieme.”

“Si, beh… ci siamo sposati qualche anno fa. Non pensavo mi avrebbe detto di sì quando gliel’ho chiesto.”

“Mi dispiace non esserci stato.” Aggiunse poi Goku con rammarico.

Crilin gli fece l’occhiolino “non ci pensare, direi che la tua assenza era giustificata.” Il suo tono era leggero e rilassato. Goku invece sentì aumentare un po’ di più il proprio senso di colpa. Avesse continuato così alla fine della giornata ne sarebbe rimasto schiacciato.

Crilin si accorse che l’amico non gli aveva ricambiato il sorriso “ehi va tutto bene?” domandò con un pizzico di preoccupazione.

Goku lasciò la manina di Marron “si tutto bene.” Rispose poco convinto.

Sapevano entrambi che non era vero, ma Crilin rispettò la reticenza di Goku e lui non aggiunse altro.

“Non hai intenzione di partecipare al torneo?” Chiese poi Goku cambiando discorso.

“No, non mi sono allenato molto in questi anni. Il divario tra di noi è diventato ormai incolmabile, sarebbe stato inutile partecipare. Però ci sarà C18!” Il buonumore e la spensieratezza erano già tornati.

Crilin e Goku si avviarono verso l’entrata dello stadio, individuarono il loro gruppo di amici e li raggiunsero.

Crilin andò da C18 mentre Goku si avvicinò a Piccolo. A poca distanza notò Gohan accanto ad una ragazza. Lei parlava e lui pendeva dalle sue labbra.

“Quella è Videl, la figlia di Mr Satan.” Disse Piccolo quasi gli avesse letto nel pensiero. “Chissà perché a voi umani viene un’espressione tanto idiota quando siete attratti da un’altra persona.”

Goku non poté fare a meno di sorridere “quella è la sua fidanzata?” Chiese curioso.

“Non lo so come funziona con i giovani d’oggi. So solo che è da un po’ di tempo che quei due stanno sempre insieme. Ci sarà da divertirsi se finiranno sul quadrato a combattere l’uno contro l’altra.”

“Cosa? Anche lei è una combattente?”

Goku osservò quella ragazza. Aveva lunghi capelli corvini e un corpo tonico. Si capiva che era ben allenata. Non poté fare a meno di pensare a ChiChi. In un attimo tornò con i ricordi al torneo durante il quale se l’era trovata di fronte. Allora non l’aveva riconosciuta e lei si era infuriata. Era una buona combattente, i suoi colpi erano rapidi e violenti. Non avrebbe mai avuto una sola possibilità contro di lui, ma era rimasto ammirato dalla sua tecnica. Alla fine dello scontro lei gli aveva rivelato la sua identità, era tornata perché lui tenesse fede ad una promessa fatta quando erano bambini. Non dovette pensarci molto, nel giro di pochi minuti le disse che l’avrebbe sposata. Lì, di fronte a tutti si era sentito un po’ a disagio, ma incredibilmente fortunato ad essere stato scelto da una simile amazzone.

La storia si stava ripetendo, lo stesso torneo che aveva unito lui e ChiChi avrebbe unito Gohan e Videl. Si augurò solo che suo figlio non commettesse mai i suoi stessi errori.

Non siamo più marito e moglie…” Le parole di ChiChi gli rimbombarono nelle orecchie. Percepì la voragine che aveva di fianco, nel posto che lei avrebbe dovuto occupare. Scosse la testa e chiuse gli occhi cercando di scacciare via l’eco di quelle parole. Il peso di una mano sulla spalla lo fece ridestare. Piccolo lo stava guardando “ehi Goku, va tutto bene?”

“Si, tutto bene.” Nel giro di pochi minuti aveva mentito a due dei suoi più cari amici e ne era consapevole. Si augurò che nessun altro gli rivolgesse più quella domanda.

Piccolo lo squadrò con fare indagatore, ma Goku non aggiunse altro. L’arrivo di Gohan distrasse entrambi.

“Ehi papà per fortuna sei tornato, tra poco sarà il turno di Goten e di Trunks.” Disse affiancando il padre.

Goku si sforzò di ritrovare la sua solita innata allegria “sono curioso di vederlo combattere. Lo hai allenato tu?” Chiese rivolto al figlio.

Gohan assunse un’aria colpevole “beh no…”

“Come mai? Troppo impegnato con lo studio?” 

“Da quando te ne sei andato non ho più avuto voglia di allenarmi.” Fece una piccola pausa prima di continuare “lo stesso è capitato anche a Vegeta. Dopo Cell aveva giurato che non avrebbe combattuto mai più. Immagino oggi sia venuto qui solo per misurarsi con te.”

Goku incassò l’ennesimo colpo. Gohan non aveva parlato con l’intento di rimproverare il padre, ma così era sembrato a Goku. Non voleva rovinare la giornata a nessuno, tanto meno ai suoi figli. Decise di ignorare l’argomento e si rivolse a Piccolo “allora sei stato tu ad allenare Goten?”

“No Goku. Io non centro niente.”

“Ma allora chi…” Si bloccò raggiunto da un pensiero sgradito. Forse l’uomo che aveva preso il suo posto nella vita di ChiChi si era occupato dell’istruzione di Goten. Era possibile che anche lui fosse un cultore delle arti marziali e che avesse deciso di insegnarle al suo secondogenito. Probabilmente era lì con loro in quel momento, avrebbe partecipato anche lui al torneo. Forse lo aveva addirittura incrociato senza sapere chi fosse. Per uno strano scherzo del destino se lo sarebbe potuto trovare di fronte come avversario sul quadrato.

“Papà? Ci sei? A cosa stai pensando?” Gohan agitò una mano davanti al viso del padre.

Non aveva voglia di sentire la risposta, ma doveva sapere “mi stavo chiedendo chi ha insegnato a Goten a combattere se non sei stato tu e non è stato Piccolo.”

“ChiChi.” Disse Piccolo.

Goku rimase senza parole. ChiChi aveva sempre osteggiato gli allenamenti di Gohan. Aveva perso il conto delle litigate che c’erano state sull’argomento. Era sempre stata irremovibile, non aveva mai voluto che il figlio combattesse. Alla fine però lo aveva sempre lasciato andare, ogni volta a malincuore.

E invece Goten era stato allenato proprio da lei.

“Mamma ha sempre parlato di te a Goten, fin da quando era molto piccolo. Gli ha raccontato le tue gesta senza mai omettere niente. Gli ha detto che ti sei sacrificato per salvare tutti noi. Quel bambino è cresciuto nel tuo mito, ti considera un eroe.”

Gohan sorrideva mentre parlava. Guardava il fratello pieno di orgoglio, il bambino era in procinto di salire sul quadrato per il suo incontro con Trunks “è stato naturale per mamma prendere il tuo posto e insegnare a Goten a combattere.” Concluse Gohan rivolgendosi al padre.

Anche Goku osservava Goten, era un bambino pieno di allegria e di entusiasmo. In lui rivedeva sé stesso. Le parole di Gohan avevano finito per destabilizzarlo in maniera definitiva. ChiChi non era lì perché non voleva più avere niente a che fare con lui, glielo aveva detto senza mezzi termini. Però aveva lasciato che Goten andasse. Lo aveva allenato lei stessa e lo aveva tirato su a sua immagine e somiglianza.

Le aveva assicurato che avrebbe rispettato la sua scelta e che non l’avrebbe più cercata, ma dopo quanto aveva sentito era determinato più che mai a rivederla. Decise in quel momento che una volta terminato l’incontro di Goten sarebbe tornato da ChiChi. Non gli importava più niente del torneo, semplicemente non poteva finire così. Avrebbe lottato per riaverla al suo fianco, dopotutto era tornato sulla Terra per combattere.

Continua…

   
 
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