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Autore: MiakaHongo    12/04/2024    1 recensioni
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Rey stava dormendo quando improvvisamente una sequela di scene terrificanti le passarono velocemente davanti agli occhi: la battaglia di Exegol, Palpatine che le rivela di essere suo nonno e Ben che sacrifica la sua vita per lei morendo tra le sue braccia lasciandola inerme. Ma non erano solo immagini del passato, susseguirono anche delle scene che non aveva mai visto e che mai avrebbe voluto si realizzassero, ovvero i suoi amici: Poe, Finn e Rose feriti che urlavano dal dolore. Non poteva più sopportare quella vista quindi fu lei a sovrastare le loro urla con le sue, fu allora che piombò un improvviso silenzio e si ritrovò circondata da un’oscurità fitta e fredda che la fece sentire improvvisamente sola e angosciata.
“C’è qualcuno?”
Chiese guardinga in posizione difensiva, nonostante non avesse nessuna arma con se.
“Per quanto ancora fingerai che io non esista?”
Quella fredda voce femminile le era familiare.
“Chi sei tu?”
“Tu sai già chi sono io, lo sai da sempre, fingi solo di non saperlo… ma d’altronde è quello che sai fare meglio, no? Fingere che le cose che non ti piacciono non esistano!”
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Rey
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Ben e Rey tornarono vittoriosi dagli altri, i quali si congratularono con loro per l’ottimo lavoro svolto nel cacciare la creatura. Entrambi non poterono fare a meno di notare che il Falcon non perdeva più fumo, Poe si indicò con fierezza.
“Visto? Come nuovo!”
“Ottimo Poe!”
Disse Rey con ammirazione.
“È bastato stringere qualche vite e… pulire la valvola di sfogo, ne aveva bisogno!”
Ammise in maniera non facile per lui, Ben gli accennò un sorriso ed annuì, apprezzando la sua decisione di ascoltarlo.
“Rose come siamo messi con il resto?”
Chiese la Jedi.
“Ho sostituito i pezzi danneggiati, facciamo qualche test e poi direi che siamo pronti a ripartire!”
Rispose la sua amica con ritrovato ottimismo, che contagiò gli altri. Si misero quindi tutti da fare per ripartire il prima possibile e, nel giro di un’ora, riuscirono finalmente a farlo.




Non appena uscirono dall’iperspazio ed entrarono con il Falcon a Coruscant, Rey con l’emozione di una bambina che vede qualcosa per la prima volta, si appiccicò al vetro della navicella per scorgere il paesaggio, che fissò estasiata: era appena il tramonto e la luce arancione del sole si rifrangeva contro i vetri dell’enorme distesa di edifici che si stagliava fino all’orizzonte, creando dei particolari effetti di luce.
“È praticamente un pianeta-città! Non avevo mai visto un’estensione simile di palazzi, non si vede la fine nemmeno all’orizzonte!” Ben non poté fare a meno di sorridere nel vederla ammirare il tutto con così tanto entusiasmo. Non avendo avuto una risposta da lui, Rey lo prese per un braccio e lo avvicinò al vetro: non riusciva a spiegarsi come non potesse non condividere lo stesso stupore che provava lei “Guarda Ben, il sole sta calando e la città si sta accendendo di luci colorate!”
Lui alzò un sopracciglio, divertito a quella scena.
“Se ti piacciono queste, aspetta di vedere come sarà tra circa un’ora”
Rey lo fissò sorpresa.
“Quindi tu sei già stato qui?”
“Ci ho vissuto per un lungo periodo, ti ricordo che mia madre è stata anche un membro del Senato”
“Giusto! Deve essere stato bello vivere in una città così grande!”
Disse lei, immaginandosi che tipo di infanzia diversa dalla sua potesse essere stata vivendo in una città simile, piuttosto che in un pianeta desertico dove era sempre tutto così monotono e poco affascinante.
“Per certi versi è meno entusiasmante di quello che immagini, credimi!”
Rey sapeva che il passato di Ben era un tema difficile da affrontare per lui e non volle approfondire ulteriormente, anche se doveva ammettere che le sarebbe piaciuto saperne di più. Già aveva trovato gli aneddoti letti nel diario di Chewbe molto carini ed interessanti, un giorno le sarebbe piaciuto conoscere altro, se lui fosse stato d’accordo.
“Magari lo è per una che ha passato l’infanzia in un pianeta desertico e poco abitato”
Disse semplicemente, alzando le spalle. Lui la fissò con uno sguardo che aveva un nonché di furbo.
“Allora vorrà dire che andremo a fare shopping nella zona centrale, è piena di illuminazioni colorate, penso possa piacerti. Ti ricordi vero, prima, quando ti sei proposta di accompagnarmi a comprare dei vestiti nuovi, no?”
“Oh sì… giusto...” abbozzò lei, ricordando bene l’imbarazzo di quella scena, anche se non era relativo di certo allo shopping “…per me va bene!”
“Se voleste fare compere dovreste portarvi dietro anche Rose, a quanto pare abbiamo scoperto essere lei l’esperta in questo campo!”
Si intromise Finn. Rose, che in quel momento era distratta ed aveva sentito solo pronunciare il suo nome, lo fissò interdetta.
“Di cosa state parlando?”
“Dicevano che vogliono fare shopping di abiti per Ben e quindi urge la tua presenza!”
“Se sei sarcastico, ripensaci: lascerò tutti voi senza fiato quando più tardi vi mostrerò gli abiti che ho scelto per l’evento di questa sera!”
“Beh potresti farceli vedere adesso, ti ricordo che li hai presi con una parte dei miei soldi!”
“È una sorpresa: non ti azzardare a sbirciare o ti do in pasto ad un rathtar!”
Rispose lei, con un tono che non ammetteva repliche.
“Oook…!” Disse lui arreso, alzando le mani. “Io comunque devo accompagnare Poe da un contatto della Resistenza che è qui, ma Rey, se preferisci che venga anche io con voi, potrei lasciarlo andare solo con Chewbe…”
“Ma figurati, dobbiamo solo fare un giro e comprare dei vestiti, mica andare in missione!”
Disse Rey.
“Già!”
Replicò lui secco, rivolgendo una breve occhiata interdetta a Ben.
Per quanto quest’ultimo sapesse bene che Finn non si fidava ancora di lui, in quanto Kylo Ren, trovò strano o comunque esageratamente iperprotettivo quel comportamento dell’ex assalitore nei confronti di Rey. Non sapeva nemmeno perché ma la cosa lo aveva infastidito.
“Mi aiuteresti un attimo a scaricare una cosa mentre Finn e Chewbe finiscono i loro preparativi?”
Gli chiese inaspettatamente Poe non appena atterrarono. Ovviamente non si sarebbe rifiutato, volendo mostrare il più possibile la sua disponibilità.
“Certo”
“Allora io e Rey ti aspettiamo fuori”
Concluse Rose, quindi Ben seguì Poe e lo aiutò a scaricare una cassa.
“Contiene merce che un nostro contatto della Resistenza distribuirà a chi ne avesse bisogno: abbiamo pensato che questa potesse essere una buona occasione per consegnargliela”
Poe si stupì nel notare che Ben parlò quasi come se non avesse ascoltato quello che aveva appena affermato.
“Secondo te non è stato strano il comportamento di Finn?”
“Intendi più strano del solito? Perché è sempre piuttosto strano, non trovi?” disse con evidente ironia ma, a quanto pareva, la domanda di Ben era più seria di quanto credesse “Se ti riferisci al fatto che poco fa si è proposto di venire con voi, non è per sfiducia nei tuoi confronti, piuttosto a volte si preoccupa anche troppo per Rey”
“Ah sì?”
Il tono gli uscì seccato. In realtà avrebbe dovuto essere contento che per una volta non fosse al centro della sfiducia degli amici di Rey, ma in quell’occasione non riusciva proprio a sentirsi sollevato.
“Sì, è buffo: non sembra che a volte si comporti come se gli piacesse Rey?”
Voleva essere nuovamente e palesemente una battuta dal tono scherzoso, ma Ben non gli fece nemmeno finire del tutto la frase che lo fissò, squadrandolo, come quando in passato nelle vesti di Kylo Ren lo aveva interrogato per estorcergli delle informazioni per lui vitali. La cosa gli riportò alla mente quel ricordo, facendogli scorrere un brivido lungo la schiena.
“Ed è così?”
Chiese gelido al pilota, il quale si sentì improvvisamente a disagio. Dal tono della sua voce e dalle domande che faceva, Poe avrebbe quasi detto che Ben avesse un qualche interesse verso Rey, ma sapeva bene che era impossibile: era pur sempre Kylo Ren, il Leader Supremo del Primo Ordine ed era impensabile che fosse interessato in quel senso a lei. Probabilmente era solo curioso e quel modo di fare era forse solo un retaggio del comportamento che era solito avere in passato quando voleva sapere qualcosa. La cosa certa era che avrebbe voluto chiudere quella discussione il prima possibile.
“Non saprei… penso che Finn non sia proprio una persona che al momento dia molta importanza a sentimenti del genere, forse semplicemente non è pronto a provarli per nessuno ancora”
La spiegazione non rassicurò del tutto Ben ma Poe non sembrava sapere molto altro a riguardo. Ciò fece affollare la mente del suo interlocutore di mille domande.
E se invece Finn fosse stato pronto a sentimenti del genere o avesse deciso di esserlo tutto d’un tratto?
Come avrebbe reagito Rey?
Non aveva mai percepito da parte di lei dei sentimenti di QUEL genere nei confronti dell’ex assaltatore, ma se si fosse sbagliato? O se li avesse provati in futuro?
La sola idea lo faceva innervosire e ribollire lo stomaco, ma non capiva il perché: infondo la sua decisione di comportarsi normalmente con Rey per il suo bene, l’aveva già presa.
Quindi che differenza avrebbe fatto?
Ma per quanto provasse a convincersi, non riusciva ad evitare di sentirsi in quel modo.
“Capisco…” si limitò a dire “Oltre questa cassa ci sta altro?”
Chiese, cambiando repentinamente discorso per la gioia di Poe.
“No, era solo questa: puoi andare, ci vediamo dopo”
Ricambiò il saluto, quindi tornò da Rey e Rose. Era ancora talmente immerso nei suoi pensieri che quando la Jedi pronunciò il suo nome, sussultò leggermente.
“Ben, tutto bene?”
Chiese lei, leggermente preoccupata, cingendogli leggermente il capo con le mani per attirare la sua attenzione. Temeva che potessero esserci state delle tensioni tra lui e Poe nel poco tempo in cui erano rimasti da soli.
 cap-15-2
“Tutto bene. Ero solo sovrappensiero… pronta a vedere Coruscant?”
“Non devi nemmeno chiedermelo!”
E non si riferiva al loro legame, bensì al fatto che in quel momento chiunque le avrebbe potuto leggere in faccia la sua gioia nel visitare quel posto per la prima volta.




Ben e Rose portarono Rey tra i vicoli centrali di Coruscant: essendo sera la città risultava piena di luci e colori dei neon che lei fissava estasiata, le strade erano piene di gente proveniente dai più disparati angoli della galassia e difficilmente aveva visto posti così tanto affollati! Vi erano negozi e attività di ogni genere, tutto sembrava così vivo e diverso da quello a cui era normalmente abituata.
Si fermò davanti a diverse vetrine o banchi, indicando le cose più disparate che si ritrovava davanti sia a Ben che a Rose. C’erano cibo, creature domestiche, oggetti e utensili di ogni tipo, anche se gli altri due sembravano meno sorpresi di lei per la maggior parte delle cose che vedevano. Era talmente attirata da quello che vedeva, che ad un certo punto Ben e Rose la persero di vista, si guardarono in giro nervosamente, per poi ritrovarla poco dopo incantata davanti ad una vetrina.
“Cerchiamo di stare vicini, non tutti i posti e gli abitanti qui sono tranquilli!”
Le fece presente Ben, notando solo in quel momento che lei si era fermata davanti ad un negozio di piante nel quale Rey non poté fare a meno di entrare: l’ambiente non era enorme, ma era totalmente ricoperto di piante e fiori di ogni genere e probabilmente provenienti dalle più disparate parti della galassia.
“È bellissimo! Sembra di essere in mezzo alla natura”
Esclamò affascinata lei a bocca aperta.
“Ti piace molto la natura, eh?”
Constatò Ben.
“Già, forse anche questa è una conseguenza dell’aver vissuto principalmente su un pianeta desertico!” rispose con un velo di imbarazzo, sperando che il suo comportamento non risultasse troppo bizzarro “Però il verde che mi circonda mi trasmette sempre serenità”
“Ed è più che normale mi creda: non pochi studi confutano la capacità di infondere benessere delle piante! Anzi, se posso esserle utile, le descriverò volentieri quelle che attirano maggiormente la sua attenzione!”
Disse il rodiano proprietario del negozio, la cui pelle verde si mimetizzava perfettamente con l’ambiente circostante, infatti Rey notò la sua presenza solo in quel momento.
“In realtà è tutto bellissimo qui, le faccio i complimenti per questo negozio! Ci sono così tanti tipi di piante e fiori colorati… Ma non voglio darle disturbo, stavo solo dando uno sguardo”
Abbozzò lei ma il negoziante non sembrò darle retta, invece indicò dei fiori rosa dallo stelo verde che erano davanti a lei.
“Nessun disturbo e non dovete comprare per forza, faccio questo lavoro per passione e per me è sempre un piacere raccontare qualcosa sui fiori. Prendi questi: sono i fiori Marina Rung, provengono dalla giungla della luna di Wasskah. Questa giungla è piena di rovi, così loro hanno imparato a crescere anche su di essi oltre che sul terreno… sono un ottimo esempio di adattamento e perseveranza, non crede?”
Rey li osservò affascinata, non poteva credere che dei fiori all’apparenza così piccoli e delicati avessero imparato a sopravvivere anche in condizioni ostili.
“Affascinante!”
“Beh, se le interessano le storie di sopravvivenza dovrebbe osservare anche questi” indicò dei fiori rossi mezzi secchi che stavolta lei conosceva molto bene “provengono da un pianeta desertico abbastanza remoto di nome…”
“Jakku!” Lo anticipò lei “Sono di lì e quindi conosco bene questi fiori: sono una delle pochissime piante che riescono a crescere in quel luogo, nelle insenature tra le rocce. Ne avevo alcuni a casa e ho riportato tutto ciò che ho imparato su di loro in una guida che ho stilato!”
“Oh, questo sì che è affascinante, mi piacerebbe visionarla!” esclamò il rodiano con interesse “Non avevo mai incontrato nessuno ancora di quel pianeta e che fosse anche appassionato così tanto di piante!”
“E questi invece? Sono forse i miei preferiti, emanano una fragranza molto intensa!”
Chiese lei indicando una piantina verde con tre fiori rossi che però emanavano un forte profumo.
“Questi sono i fiori Milla, vengono da Naboo. Sono anche edibili e alcuni umani trovano molto forte il loro profumo, motivo per cui di solito vendo piante con massimo tre di questi fiori”
“Sono bellissimi e a me il profumo piace molto, penso potrebbero da soli far profumare un intero ambiente”
Quel momento, per lei idilliaco, fu però interrotto da Rose.
“Rey lo so che passeresti l’intera serata a farti spiegare tutte le piante del negozio ma forse non sarebbe meglio se prima andassimo a cercare dei vestiti per Ben? Non vorrei rischiare di fare tardi per la festa”
Rey annuì: sapeva bene quanto l’amica tenesse all’evento, così si rivolse nuovamente al negoziante.
“Purtroppo siamo di fretta ma il suo negozio è bellissimo! Tornerò quando avrò più tempo e magari le porterò anche la guida che ho scritto, in modo che lei possa dargli un’occhiata”
“Sarebbe un piacere! Buona serata allora”
I tre salutarono il proprietario del negozio e proseguirono il loro giro.
“Ecco lì ci dovrebbe essere un buon negozio di vestiti…”
Li avvertì Rose indicando un negozio poco distante, ma si fermò un attimo, attirata da un banchetto sulla strada che vendeva ciondoli e fermagli di artigianato.
“Sono tutti di giada e lavorati a mano”
Spiegò la negoziante ithoriana, il cui suono della voce risultò avere uno strano accento. Rose prese in mano uno dei fermagli verdi con intarsiato un fiore e si ricordò di quando andava a fare compere con sua sorella: entrambe amavano quel tipo di cose, tanto che avevano preso dei ciondoli gemelli, di cui lei ancora indossava il suo.
“Ti interessa qualcosa?”
Le chiese Ben.
“Oh no, sono molto belli ma oggi siamo qui per altro!”
Posò il fermaglio e salutò la negoziante, infondo al momento era abbastanza a corto di crediti ed aveva cose più importanti da fare, come l’assicurarsi che fosse tutto perfetto per l’evento di quella sera.
I tre arrivarono quindi finalmente al negozio designato, Rose e Rey iniziarono a vedere degli indumenti maschili.
“Che ne dici di questo?”
Chiese Rey all’amica.
“Non male ma dovremmo vedere qualcosa che ci stia bene su…”
“Scusate ma fatemi capire: stareste scegliendo qualcosa per me?”
Si intromise Ben, vedendole molto indaffarate anche se fino a quel momento, non lo avevano minimamente coinvolto.
“Siamo qui per darti una mano mi sembra, no?”
Disse Rose mentre mostrava tranquillamente a Rey un altro indumento, la quale annuì mostrandole di rimando dei pantaloni.
“Si… ma penso che dovrei avere anche io voce in capitolo, non credete?”
Replicò lui.
“Potresti, se accettassi di indossare qualcosa che non sia nero: non hai più la necessità di mimetizzarti con gli interni della Supremacy o qualsiasi motivazione ci fosse nel vestirti sempre e solo di quel colore!”
“Ehi, il nero non ha niente che non va!”
Protestò lui, leggermente ferito da quelle parole.
“Come pensavamo… allora provati questi, senza discutere!”
Disse Rey passandogli i tre capi che avevano selezionato.
“Mi devo ricordare di non andare mai più ad acquistare abiti con due ragazze! E comunque almeno sulla Supremacy ero io a dare gli ordini”
Affermò sarcastico, mentre si avviava al camerino per misurare gli abiti che le due gli avevano passato. Uscì poco dopo, indossando dei pantaloni grigio chiaro, una maglietta bianca e una giacca di pelle marrone chiaro con dei risvolti più scuri.  Le due lo squadrarono con approvazione.
“Ti stanno molto bene!”
Disse Rey.
“Concordo, abbiamo fatto un ottimo lavoro!”
Confermò Rose, ma entrambe aspettavano il responso di Ben. Lui si guardò allo specchio ed in effetti doveva ammettere che quegli abiti gli stavano bene, inoltre le taglie sembravano essere quelle giuste.
“In effetti non stanno male… penso li prenderò”
Le due ragazze si scambiarono uno sguardo di approvazione e batterono il cinque a vicenda.
“Ottimo ti vogliamo vedere uscire dal negozio con questi vestiti allora!”
Lo intimò Rose.
“Come volete, ma prima vorrei scegliermi anche altre cose da comprare, e questa volta gradirei avere voce in capitolo!”
Disse lui mentre sbirciava tra gli articoli esposti, infondo aveva urgente bisogno anche di altri cambi.
“Ok, ti lascio un attimo allora nelle mani di Rey, mi ero scordata che ci dovrebbe stare un articolo che Finn mi aveva chiesto di prendere al negozio qui vicino, ci metterò poco!” poi si avvicinò all’amica per sussurrarle, in modo che lui non sentisse “Così magari puoi approfittarne per parlare a Ben di ciò che volevi dirgli!”
Rose quindi uscì, lasciando Rey da sola con lui.
La Jedi avrebbe desiderato un attimo per parlare a Ben con calma e Rose era stata carina a fornirle quell’occasione, ma non sapeva bene nemmeno da dove cominciare e se quello fosse effettivamente il momento giusto.
“Ben…”
Provò a dirgli, mentre lui le veniva incontro con alcune magliette in mano. Ma quest’ultimo, la precedette.
“Non fare quella faccia: una maglietta nera nuova mi serve, anche perché, ti ricordo, che la missione di domani prevede di infiltrarci in una struttura del Primo Ordine”
“Ok… che altro hai preso?”
“Quale preferisci tra queste due?”
Lui le mostrò una maglia grigia e una blu scuro, lei le osservò entrambe con attenzione.
“Penso possa starti meglio quella grigia ma dovresti provarla”
“Ok”
Diede una veloce occhiata intorno, notando che non ci fosse nessun’altro nei paraggi, quindi si tolse la giacca e iniziò ad alzarsi la maglia mostrando l’addome, ma Rey lo bloccò abbassandogliela con imbarazzo.
“Si può sapere cosa stai facendo?”
“Volevo misurare la maglia, come hai suggerito”
Rispose con una tale semplicità che spiazzò l’altra: odiava quando, a differenza sua, lui non mostrava il minimo senso del pudore, anche perché, sembrava decidere di farlo sempre quando lei aveva qualcosa di serio da dirgli.
“Non puoi farlo nel camerino come tutte le persone normali? Adesso sembri tu quello cresciuto su un pianeta desertico!”
“Mi sembrava più veloce, infondo non c’era nulla che tu non avessi già visto”
Rey ringraziò che Rose fosse uscita e non avesse potuto ascoltare quella frase altamente fraintendibile o sarebbe morta dall’imbarazzo, più di quanto non si sentisse già adesso. Rimase letteralmente senza parole, cosa che sembrò non turbare minimamente Ben, ma dall’occhiata che gli riservò, lui capì che sarebbe stato meglio andare in camerino, quindi scrollò le spalle ed andò a cambiarsi.
Dopo alcune prove, come promesso prima a Rose, Ben indossò gli abiti che avevano scelto per lui le due ragazze, ed andò a pagarli insieme agli altri indumenti di ricambio che aveva scelto.
I due uscirono dal negozio in silenzio, Rey stava pensando ad un modo per affrontare con lui il discorso che voleva fargli ma al momento non le veniva in mente niente di sensato.
Il silenzio tra loro fu però rotto dalla voce di Rose, che accorse da loro.
“Venite con me, presto! Ci sta un ragazzino in un vicolo che è stato accerchiato e chiede aiuto. Ho udito per puro caso la sua richiesta di aiuto”
I due annuirono e seguirono Rose in un vicolo non molto distante. Rey si stupì nel constatare che così vicino all’area affollata di negozi ci fossero zone tanto isolate: forse aveva ragione Ben nel dire che c’erano posti anche poco sicuri lì. Trovarono il ragazzino, anche se sarebbe stato più corretto definirlo ‘alieno’, di una razza che lei non conosceva: aveva la pelle verde, delle piccole antenne sulla testa e gli occhi neri intrisi di paura a causa delle sei persone con il cappuccio che lo circondavano, sembravano armati con coltelli ed armi di vario tipo.
“Smetti di gridare marmocchio, nessuno qui può aiutarti! Piuttosto dicci dove sta tua madre subito e non ti faremo del male!”
Lo intimò uno di loro.
“Lasciatelo stare!”
Gridò Rey e lei e Ben si schierarono schiena contro schiena in difesa del ragazzino, al centro del cerchio creato dagli incappucciati, al contempo Rose tirò fuori il blaster e lo puntò contro uno di loro da lontano.
“Questi non sono affari vostri umani! Andatevene prima di farvi male: cosa credete di fare con una ragazza armata di blaster e due disarmati, contro sei di noi?”
“Non direi disarmati!”
Replicò Rey, ed entrambi estrassero le loro spade laser attivandole e puntandole in posizione difensiva contro gli aggressori.
 cap-15-3
“Spade Laser?”
Disse stupito uno di loro, ma il suo compagno non si lasciò intimorire, sferrando un colpo col bastone contro Ben. Quest’ultimo però con un rapido colpo netto dell’arma gli tranciò il bastone a metà.
Un altro provò ad attaccare Rey con il coltello, ma Rose gli sparò alla mano, disarmandolo.
Stanchi della situazione, gli assalitori provarono ad attaccare tutti insieme ma Rey e Ben tesero una mano avanti e con la Forza li scaraventarono all’indietro facendoli cadere a terra.
“Jedi? N-non è possibile!”
Balbettò il malcapitato, mentre si rialzava.
“Lo è invece e fossi in voi andrei via. Altrimenti sarete voi a farvi male!”
A quelle parole di Rey, gli incappucciati si guardarono tra loro.
“Forse ha ragione, infondo adesso abbiamo qualcosa che ha comunque valore!”
Lei non capì a cosa si riferissero ma comunque l’incappucciato fece segno agli altri di dileguarsi e così fecero.
“Grazie per avermi salvato io sono Pokk! Non avevo mai visto dei Jedi dal vivo, è incredibile! Ma tu quindi sei Rey?”
Il piccolo alieno guardò incantato le spade laser di Rey e Ben.
“Esatto, ma come fai a conoscermi?”
Chiese lei, mentre disattivava e riallacciava alla cinta la spada laser.
“Mia madre mi ha raccontato delle tue gesta su Exegol! Venite: deve assolutamente conoscervi!”
I tre lo seguirono dubbiosi, ma infondo volevano almeno assicurarsi di lasciarlo al sicuro.
“Abiti vicino?”
Chiese Ben.
“Non molto lontano! Ma a proposito, tu chi sei, invece? Mia madre non mi ha raccontato di un secondo Jedi in quella battaglia”
Ben si ammutolì, perché non sapeva bene come spiegargli la cosa, fu quindi Rey a farlo al suo posto.
“Lui è Ben Solo e sì, anche lui mi ha aiutato a vincere quella battaglia, come anche lei: Rose. Anche se non è una Jedi, il suo aiuto è stato molto utile”
“Bene ma com-… aspetta, mamma!”
Disse il ragazzino, vedendo improvvisamente la madre davanti a lui la quale gli corse incontro abbracciandolo forte.
“Pokk, si può sapere dove eri finito? Ti stavo aspettando ma non tornavi, mi sono molto preoccupata!”
“Lo so mamma, scusami, ma alcuni tipi incappucciati mi hanno aggredito: volevano sapere di te e della Resistenza…”
“COSA!? E come stai??”
Chiese lei, visibilmente preoccupata, squadrandolo e cercando eventuali ferite.
“Sto bene! Mi hanno salvato loro e… non ci crederesti mai, ma sono membri della Resistenza e due di loro sono Jedi: lei è Rey!”
La madre sgranò gli occhi dallo stupore, ma fu Rey a farle una domanda.
“Aspetti, quindi anche lei è un membro della Resistenza?”
“Si lo è: infatti è la persona che dovevamo incontrare, piuttosto voi come vi siete cacciati nei guai anche quando vi abbiamo lasciato solo a fare delle semplici compere di vestiti?”
Rey si sorprese nel constatare che quella voce era proprio di Poe, accanto a lui c’erano anche Finn e Chewbe.
“A quanto pare sono i guai che cercano noi!”
Sentenziò Ben di rimando.
“Per me è un bene che sia così, se non fosse stato per voi chissà cosa avrebbero fatto a mio figlio, vi ringrazio!”
“Non c’è problema è sempre un piacere aiutare chi ne ha bisogno, soprattutto se si tratta di membri della Resistenza!”
Rispose Rey.
“Io sono Nhalì, vi prego venite un attimo a casa mia così potremmo conoscerci meglio, vi terrò poco: Poe mi ha accennato che avrete un impegno stasera.
Così andarono tutti a casa di Nhalì, dove Rey apprese essere un membro della Resistenza ma che non aveva partecipato alle battaglie. D’altro canto, aveva da sempre aiutato come poteva, facendo da tramite o aiutando chi ne avesse bisogno. Poe le aveva portato infatti dei rifornimenti che lei avrebbe provveduto poi a distribuire, in cambio Nhalì aveva aggiornato tutti loro sulle ultime informazioni a sua disposizione su ciò che rimaneva del Primo Ordine.
“Hai mai sentito parlare di un gruppo chiamato gli Accoliti?”
Chiese Finn, ma lei scosse la testa.
“Mai sentiti, ma anche dopo la grossa sconfitta subita ad Exegol, anche se più frastagliati di prima, si vedono ancora membri di ciò che è rimasto del Primo Ordine”
“Pensi abbiano un nuovo leader?”
“È difficile dirlo: alcuni agiscono ormai indipendentemente come semplici criminali, altri invece sembrerebbero intenzionati ad unirsi per cercare di riconquistare potere e terreno, eppure è dalla battaglia di Exegol che non si è palesato ufficialmente più nessun Leader Supremo o simili”
“Comunque dovresti rischiare di meno per un po’, se hanno attaccato tuo figlio è perché hanno ottenuto delle informazioni su di te”
L’ammonì Poe preoccupato.
“Va bene, terrò un basso profilo ma continuerò ad aiutare come posso!”
Rey pensò che quella donna aveva davvero una grande motivazione e coraggio per aiutarli, nonostante avesse rischiato di perdere suo figlio. Si ripropose quindi di impegnarsi sempre di più nella causa, come Jedi doveva essere di buon esempio per tutti.




Gli individui incappucciati che avevano aggredito Pokk si riunirono in un posto isolato ed uno di loro estrasse il comlink.
“Dobbiamo contattare il Primo Ordine”
“Sei matto? Non abbiamo fatto quello che ci hanno chiesto: il marmocchio è scappato e non abbiamo idea di dove sia la madre. Ci avevano chiesto chiaramente di trovarla e ucciderla, per loro è una spia e per noi valeva molti soldi!”
“Idiota, adesso abbiamo qualcos’altro da poter vendere loro: l’informazione che ci sono ben due Jedi a Coruscant!”
“Pensi che a loro interessi così tanto?”
“Penso che lo scopriremo”
Il trandoshani tolse il cappuccio rivelando il suo volto squamoso di un beige chiaro. Chiamò il contatto che aveva e disse di avere informazioni importanti sulla Resistenza.
L’uomo che rispose insistette con tono austero di voler avere maggiori dettagli sulle informazioni a loro disposizione, mentre il trandoshani perseverava nel pretendere di volerle riferire direttamene al generale Jeina Shin.
“Cos’è tutto questo trambusto?”
Chiese lo stesso generale al suo sottoposto, che con il suo tono alto la stava evidentemente disturbando. La donna era umana con occhi a mandorla e i capelli neri raccolti con precisione in uno chignon da cui fuoriuscivano solo due ciocche che le ricadevano sul viso.
“M-mi scusi generale… sono solo mercenari di Coruscant a cui avevano chiesto di trovare ed eliminare una spia della Resistenza ma evidentemente, non essendoci riusciti, stanno ora inventando altre storie sul possesso di altre informazioni, probabilmente solo per essere pagati comunque”
“Passameli”
“Generale Shin non c’è bisogno, posso occuparmene io”
“Direi di no, dato che è evidente che tu non sia capace di farlo, quindi non me lo far ripetere una seconda volta!”
L’uomo deglutì e passo il comlink al generale.
“Generale Shin: sono Trish, ho delle informazioni che per voi potrebbero essere molto interessanti”
“Questo sta a me deciderlo, quindi parla”
“Prima vorrei discutere del pagamento”
“Osi mettere in dubbio la lealtà del Primo Ordine? Se le tue informazioni risulteranno valide ti assicuro che sarai ampiamente ripagato… ma se non dovessero esserlo… beh immagino che tu sappia cosa ti aspetta: quindi ti conviene parlare, la mia pazienza si sta esaurendo”
“Va bene… è vero ci è sfuggita la spia della Resistenza ma in compenso abbiamo incontrato ben due Jedi!”
La notizia sembrò incuriosire la donna.
“Sapresti descrivermi questi due JEDI e come mai pensi lo siano?”
Il trandoshani descrisse il loro aspetto e ciò che aveva visto loro fare.
“Bene, e di che colore erano le loro spade laser?”
“Una era gialla e l’altra bianca”
Un sorriso soddisfatto si dipinse sul volto della donna.
“Molto bene: una coincide con le informazioni in nostro possesso, l’altra invece è interessante… verrai pagato un terzo di quanto stabilito e la prossima volta, non fallire! Il Primo Ordine non sarà nuovamente tanto magnanimo”
Si limitò a dire, interrompendo la comunicazione prima che lui potesse replicare qualsiasi cosa. La donna si voltò per poter criticare nuovamente l’operato del suo sottoposto, ma si sorprese nel trovarlo morto. La ferocia dei colpi erano facilmente riconoscibili ed infatti non le ci volle molto per scorgere una nuova presenza nella stanza, che coincideva con chi credeva. Quei suoi modi irruenti e imprevedibili a volte la spaventavano, ma non avrebbe mai permesso che lo percepisse, quindi con aria impassibile si rivolse a lui.
“Pensavo vi sareste fatto annunciare, avrei preparato un accoglienza più degna della vostra persona”
“Non dirmi che ti dispiace per la sua morte”
Replicò noncurante lui.
“No. Eseguiva troppo grossolanamente gli ordini ma è sempre più difficile trovare dei validi sostituti oggigiorno”
“Quindi? Hai avuto qualche informazione degna di nota?”
Chiese l’uomo, cambiando argomento per arrivare dritto al punto, non era una persona a cui piaceva attendere o perdere tempo.
“A quanto pare due Jedi sono stati visti a Coruscant, una con una lama gialla e l’altro con una lama bianca”
“Lama bianca? Patetico”
Disse lui con sdegno.
“Pensate di riferirlo a chi sappiamo e che in qualche modo dovremmo avvertire la base di Corellia…?”
“No! Il piano resta lo stesso che avevamo in mente, tutto sta andando esattamente come previsto”









 


**Angolo Autrice**

Questo è un capitolo un po’ più tranquillo che vuole fornire uno squarcio anche di vita più “quotidiana” dei nostri eroi (un po’ di pace diamogliela ogni tanto!). Mi piace a volte soffermarmi anche su alcuni dettagli che possono dare qualche approfondimento anche sui gusti dei personaggi, infondo i film su questo ci forniscono pochi dettagli.
I fiori sono del canon di Star Wars come anche la guida scritta da Rey sulla sopravvivenza che include dettagli sui fiori di li di cui uno si intravede anche nella sua dimora a Jakku nel film.
Nell’ultima parte ho voluto dare un piccolo sguardo sul Primo Ordine giusto per dire che non ci siamo scordati di loro e che non stanno proprio con le mani in mano!
Spero che il capitolo vi piaccia e che non risulti noioso, al prossimo!

Ringrazio il mio beta Dani1993
   
 
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