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Autore: sihu    24/09/2009    9 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO 44
RIFLESSIONI, PENSIERI E BATTAGLIE CON I CUSCINI!


Nella sala comune dei Grifondoro c’era molto movimento, nonostante fosse tardi. Tutti gli studenti erano già a letto, solamente tre ragazzi sedevano agitati sulle poltrone vicino al camino mentre un bambino dormiva beato tra le braccia di una ragazza con i capelli mossi senza che nulla potesse disturbare i suoi bei sogni. La signora grassa li fissava dal suo quadro, mezza addormentata, e pensava che erano davvero un buffo spettacolo da vedere.
“Dovevamo restare lì ed assicurarci che Harry stesse bene.” ripeté per la quarta volta nel giro di venti minuti Hermione. Tra le sue braccia Teddy dormiva tranquillo emettendo dei versetti ogni tanto, come al solito sembrava non fare troppo caso alla tensione.
“Harry stava bene, ti preoccupi troppo.” rispose Ron prendendola per la vita e stringendola con delicatezza a sé. Hermione chiuse gli occhi e cerco di rilassarsi almeno un po’ tra le braccia di Ron.
“Non potevamo restare lì con lui, doveva parlare con i suoi genitori e con Sirius e Remus. Avevano troppe cose da chiarire.” mormorò Ginny, parlando dopo molto tempo. Sembrava su un altro pianeta, lontana anni luce da loro. Quella giornata era stata davvero dura per Ginny. In poche ore era passata dalla tristezza e dalla rabbia per avere perso Harry alla preoccupazione per le sue condizioni di salute, e infine alla gioia quando aveva realizzato che stava finalmente bene. Decisamente troppo anche per una strega forte e determinata come lei.
“Ma non sarà presto per raccontare del passato? Harry è ancora troppo sconvolto.” disse Hermione preoccupata, liberandosi dall‘abbraccio del suo ragazzo. La preoccupazione per Harry non era passata, nonostante lui ora fosse in infermeria e stesse meglio. Hermione conosceva Harry da molti anni, era la sua migliore amica e sapeva bene tutte le sofferenze che il ragazzo aveva passato. Harry si meritava solo di essere felice e di godersi la vita.
“Harry sconvolto? Ti sbagli Hermione” disse Ron. Il suo tono era calmo e sicuro. Harry era il suo migliore amico, lo conosceva meglio di qualsiasi altra persona. Quando i loro sguardi si erano incrociati in infermeria aveva capito che il peggio era passato, che ora stava bene e aveva solo bisogno di godersi il suo momento con i suoi genitori. Il momento per parlare di quanto era successo non era ancora arrivato, dovevano solo pazientare ancora un po’.
“È scappato via ed è rimasto per chissà quanto tempo sotto la pioggia, poi si sveglia in infermeria e scopre che i suoi amici hanno rivelato parte della verità ai suoi genitori.. È ovvio che è sconvolto!” esclamò Hermione scuotendo la testa. Ginny e Ron si scambiarono uno sguardo di intesa senza dire nulla.
“Hai visto il suo sguardo Hermione?” chiese Ginny poi fissando intensamente il fuoco che scoppiettava nel camino. Hermione rimase spiazzata da quella strana domanda.
“Si, ma..” iniziò Hermione ma fu subito interrotta dalla rossa.
“Io ci ho letto tante cose. Tristezza certo, ma anche determinazione, voglia di mettersi in gioco e gratitudine verso di noi.” continuò la ragazza, voltandosi per guardare Hermione. Gli sguardi delle due ragazze si incontrarono e poi la riccia sospirò. Anche lei aveva visto quelle cose ma la preoccupazione per il suo amico era stata più forte.
“Forse avete ragione voi..” ammise alla fine, lasciandosi cadere su una poltrona.
“Andiamo a letto e non pensiamoci più per il momento.” disse alla fine Ginny abbozzando un sorriso, il primo di quella terribile giornata. Hermione annui senza parlare, quello di cui aveva bisogno ora era una bella doccia e una lunga dormita per ricaricare le pile.
“Oggi abbiamo pensato fin troppo, finirà che ci brucerà il cervello.” scherzò Ron accarezzando piano una guancia di Teddy.
“Tranquillo Ron, tu rischi non ne corri.” lo prese in giro Ginny. I due fratelli presero a scambiarsi occhiate di fuoco. Hermione sospirò rassegnata pensando che certe cose non sarebbero cambiate proprio mai.
“Spero che Harry si riprenda in fretta, senza di lui sei acida e cattiva.. Più del solito almeno.” rispose Ron guardando la sorella con fare sdegnato.
“Ron!” lo riprese Hermione in modo severo. Quelle discussioni erano all’ordine del giorno tra Ginny e Ron, ma quella sera era decisamente troppo per la riccia.
“Ha cominciato lei.” disse Ron mettendo il broncio come un bambino di sette anni. Ginny in risposta gli fece una pernacchia.
“Basta, a letto tutti e due!” esclamò Hermione esasperata indicando loro le scale.
Ron e Ginny si guardarono, poi guardarono Hermione e decisero di fare come diceva lei.
La stanza dei ragazzi era deserta, non c’era nemmeno Frank. Ron alzò le spalle e si mise a letto, sperando con tutto se stesso di non essere svegliato dai malandrini per rispondere a tutte le loro domande.
Anche le ragazze andarono dritte a letto senza dire nulla. Ginny prima di dormire però si chiese come se la stava passando Harry in quel momento. La ragazza sospirò, mandò un bacio al proprio ragazzo e poi si addormentò abbracciata al cuscino.
Anche Harry era crollato addormentato non appena i suoi genitori e i malandrini avevano lasciato la stanza. Per la prima volta dopo molto tempo il suo sonno era lieto e stava facendo un sogno bellissimo. Davanti a lui c’era una casa dipinta di rosso, davanti c’era uno steccato bianco e un cane, un cervo e un lupo si rincorrevano giocando tra loro. C’erano anche dei bambini con i capelli rossi che cercavano di volare con delle scope giocattolo.
Gli incubi che lo avevano tormentato per anni erano lontani ed Harry cominciava a sperare di poter davvero cambiare il futuro. Questa volta non poteva permettersi di fallire, la posta in gioco era troppo grande.
James, Sirius, Remus e Lily si incamminarono piano verso la sala comune, cercando di non farsi scoprire da qualche professore; Sarebbe stato un bel problema dare spiegazioni convincenti anche se in quel momento i professori erano l‘ultimo dei loro problemi. Quel silenzio era strano, irreale. Era come se nessuno avesse avuto voglia di iniziare una conversazione. I ragazzi erano stremati per la lunga giornata ed erano immersi nei propri pensieri. Ognuno di loro stava riflettendo per conto proprio su quello che aveva appena saputo: in poche ore il loro mondo si era ribaltato.
Fino a poco prima si stavano facendo mille domande e provavano perfino risentimento verso quel ragazzo strano che aveva fatto irruzione nelle loro vite con i suoi amici dicendo di essere Steven Potter, il gemello di James. Ora avrebbero fatto qualsiasi cosa per lui, anche dato la propria vita se necessario. Avevano avuto le risposte che volevano, e potevano dirsi finalmente soddisfatti anche se c‘erano molte cose che non riuscivano ancora a comprendere a fondo.
Lily rifletteva su tutto quello che era capitato in quegli ultimi concitati mesi, cercando nei suoi ricordi segnali e indizi che avrebbero potuto farle capire prima chi era davvero quel ragazzo. Fin dall’inizio Harry era stato molto attento a non lasciare trasparire nulla, nemmeno il più piccolo indizio, tranne i suoi occhi. Quegli occhi color nocciola identici a quelli di James le erano sempre sembrati sbagliati, anche se non era mai riuscita a capire perchè.
L’ingresso delle torre di grifondoro era sorvegliato come al solito dalla signora grassa che li fece entrare borbottando, infastidita per essere stata svegliata nel cuore della notte.
La sala comune era deserta e silenziosa. Remus, Sirius e James si lasciarono cadere sulle poltrone mentre Lily rimase in piedi davanti a loro. Per un po’ non dissero nulla, quasi tutti loro avessero avuto paura di violare quel silenzio così perfetto.
“Ho decisamente bisogno di andare a dormire.” disse alla fine Lily, rompendo quel silenzio carico di riflessioni e di pensieri. Gli occhi dei ragazzi si portarono in un attimo su di lei.
“Come, non vuoi parlare un po’?” chiese Sirius stupito. In una sola giornata erano successe moltissime cose, erano state ore frenetiche e loro non erano mai riusciti a riflettere con calma su quello che stava succedendo. Avevano avuto delle risposte da Harry, risposte davvero molto esaurienti ma più Sirius ci ripensava più gli venivano alla mente altre domande. Ora riusciva a capire perché Hermione lo avesse portato a casa di James quel pomeriggio, ma perché aveva detto che quello era il luogo dove tutto era iniziato? A cosa poteva riferirsi la ragazza con quella frase sibillina?
Lily aveva detto loro che era stata a Privet Drive, un quartiere babbano dove viveva sua sorella. Quello era ancora più strano, senza pensare al fatto che James fosse stato nella vecchia casa dei suoi genitori, un luogo che Harry ricordava come felice.
Più Sirius ripensava a tutto questo più gli venivano alla mente risposte sempre più assurde e collegamenti improbabili tra quei luoghi così diversi.
“Siete pazzi? Voglio staccare la spina per un po’.” rispose la rossa, distogliendo Sirius dai suoi pensieri. Era stanca, le faceva male la testa a furia di pensare e persino tenere gli occhi aperti le costava molta fatica. Aveva bisogno di dormire perché era sicura che il giorno successivo sarebbe stato ancora più duro. Le domande che non avevano fatto e le risposte che i ragazzi non avevano ancora dato avrebbero complicato ancora di più tutto il loro mondo.
“Lily ha ragione, troppe emozioni in poco tempo..” concordò Remus. James rimase in silenzio, passando lo sguardo dai suoi amici alla sua ragazza. Quella streghetta con gli occhi verdi che gli aveva rubato il cuore sarebbe diventata sua moglie e la madre dei suoi figli. Improvvisamente tutti gli anni passati a corteggiarla, ad amarla in silenzio sopportando i suoi insulti e il suo odio, tutto quello che aveva fatto per lei aveva ancora più senso. Sapere che avrebbe passato tutta la sua vita con lei non lo spaventava, al contrario lo rendeva l’uomo più felice sulla faccia della terra.
“Buona notte ragazzi! Buona notte James.” salutò Lily sbadigliando. La ragazza sperava che Hermione e Ginny fossero già addormentate, sarebbe stato sicuramente tutto più semplice.
“Sogni d’oro amore mio.” rispose James scoccandole un bacio sulle labbra.
Sirius, Remus e James rimasero soli nella grande sala comune silenziosa. Anche il fuoco nel camino si stava spegnendo e non scoppiettava più come prima. Remus sospirò.
“Ci pensate? Harry e Teddy sono figli vostri!” esclamò improvvisamente Sirius. James e Remus alzarono la testa e si scambiarono uno sguardo incerto. Per James era così strano sapere che quel ragazzo misterioso non era suo fratello ma suo figlio. Non sapeva come comportarsi visto che Harry aveva anche un anno in più di lui. Per Remus le cose erano ancora più complicate perché Teddy era molto più piccolo e decisamente non poteva capire la situazione. Che avrebbero fatto quando sarebbe stato più grande? Gli avrebbero detto che i suoi genitori erano morti o che Remus era suo padre?
“Tecnicamente No. Vengono da un altro tempo, noi non siamo i loro genitori.” rispose Remus incerto e confuso. Nonostante volesse un bene immenso a quel fagottino e fosse pronto a fare qualsiasi cosa per lui, l’idea di essere responsabile di una vita lo spaventava.
“Si, ma i loro genitori sono stati uccisi. Dovete prendervi cura di loro!” ribatté Sirius, leggermente infastidito per essere stato contraddetto dall’amico. Remus rimase zitto, riflettendo sulle parole del suo amico.
“A me sembra che Harry sappia badare a se stesso molto bene.” disse James, prendendo parte a quella strana conversazione. In quei mesi Harry si era rivelato un tipo in gamba, era fiero di essere suo padre ma allo stesso tempo non sapeva come comportarsi con lui. Era troppo giovane per sapere come si comporta il padre di un diciottenne. James si chiese se anche Lily provava le stesse emozioni e lo stesso senso di insicurezza. Aveva il terrore che ogni parola, ogni suo gesto fosse quello sbagliato e non poteva permettersi di fare soffrire suo figlio. Non avrebbe potuto perdonarselo.
“Beh si. Ma Teddy? I suoi genitori sono morti e non ha nessuno che si prenda cura di lui.” fece notare Sirius come se stesse parlando della trama di un film.
“C’è Harry. E anche Ginny, Hermione e Ron.” rispose Remus incerto.
“Ma il padre sei tu.” esclamò Sirius. Remus ancora una volta rimase zitto, incerto su cosa rispondere e confuso da tutte quelle sensazioni nuove.
“Sarei curioso di sapere chi è la madre. Non è giusto, tu sai chi è la madre di Harry.” disse dopo un po’ fingendosi offeso. James in riposta gli tirò un cuscino che colpì l’amico in pieno volto causando le risate dei malandrini.  La signora grassa, svegliata dalle loro risate, li guardò male e loro cessarono subito la battaglia con i cuscini. La vita aveva insegnato loro che provocare il quadro che ti fa entrare nella sala comune non è saggio e che si rischia di dover dormire sul pavimento del corridoio.
“Chissà perché non lo hanno detto.” si domandò James pensieroso. I ragazzi non avevano fatto mistero che Lily era la madre di Harry. Forse non avevano detto loro chi era la madre di Teddy perché Remus non la conosceva ancora.
“E se fosse una strega oscura?” chiese Sirius grattandosi la testa.
“Ma dai, ti pare che Remus si metterebbe mai con una strega oscura?” rispose James scuotendo la testa rassegnato, suo fratello non sarebbe cambiato mai. Sirius era in grado di fare dell’ironia anche nelle situazioni più disperate. Una strega oscura, come gli era potuta venire in mente un’idea tanto stupida?
“E io che ne so.. Dobbiamo pensarci un po’ su.” concluse Sirius mettendosi comodo sulla poltrona.
“No, dobbiamo andare a dormire.” ribatté Remus sbadigliando.
“Buona idea.” annuì James alzandosi e stiracchiandosi come un gatto.
“Insomma ragazzi, siete matti? Abbiamo avuto le risposte che volevamo e invece di rifletterci sopra andiamo a dormire? È da pazzi!” esclamò Sirius scandalizzato.
“È da pazzi stare svegli a farsi paranoie inutili. Domani parleremo con Hermione, Ginny e Ron e chiederemo loro di spiegarci il resto prima di andare da Harry.” spiegò James ignorando le proteste di Sirius.
“Sono pienamente d’accordo con te.” concordò Remus  pensieroso. Era certo che si stava dimenticando qualcosa che riguardava Sirius ma non riusciva a ricordare di cosa si trattasse. Non era nulla che riguardava Harry o i ragazzi, di questo era abbastanza sicuro ma non ricordava altro.
“Ho un’idea! Andiamo di sopra e svegliamo ora Ron!” propose Sirius illuminandosi improvvisamente. Remus sospirò e prese a scuotere la testa.
“Ma non era James che aveva il vizio di svegliare la gente che dorme?” chiese Remus fissando allibito l’amico e cercando di fare smettere di ridere James.
“È per una buona causa!” protesto Sirius, offeso dalla poca considerazione che i suoi amici stavano dando alle sue brillanti idee.
“Si, come No..” lo canzonò James.
“Vuoi finire anche tu a testa in giù appeso per le caviglie?” chiese Remus passando lo sguardo da James a Sirius.
“Non te lo consiglio, fidati..” disse James con fare fraterno ricordando l’esperienza di qualche mese prima: era stata una delle notti più brutte della sua vita. A posteriori doveva però riconoscere che suo figlio era stato davvero perfido e all’altezza della situazione.
“Uffa! Remus, non vuoi vedere Teddy?”chiese Sirius, sperando di riuscire a convincere l’amico a chiamare le ragazze.
“Mi piacerebbe, ma è tardi. Sicuramente a quest’ora dorme già. Aspetterò domani mattina.” rispose Remus mentre sul suo viso si disegnava un sorriso dolcissimo. Non vedeva l’ora di tenere quel fagottino tra le sue braccia e di poter giocare nuovamente con lui.
“Sai, quando mi hanno detto che Harry era mio figlio ero confuso. Poi l’ho visto dormire in infermeria e ho capito tante cose..” iniziò James ripensando a quando era entrato in infermeria.
“Per me è la stessa cosa. Improvvisamente mi era chiaro perché fossi così legato a Teddy. Non mi sembra possibile che quel bambino così bello sia mio figlio.” spiegò Remus tenendo la testa bassa. Come aveva potuto un buono a nulla come lui fare un figlio tanto bello?
“Sei uno sciocco Lunastorta. Te lo abbiamo sempre detto che sei speciale, quel bimbo è solo l’ennesima prova che non diciamo balle.” esclamò James dando una pacca sulle spalle del suo amico e voltandosi per cercare Sirius con lo sguardo. Il suo amico era stranamente silenzioso e immobile, come perso in un altro mondo.
“Che c’è Sirius?” chiese Remus, cercando di attirare l’attenzione dell’amico che sembrava in trance. James si avvicinò a Sirius, preoccupato.
“Prima, in infermeria Harry mi ha fissato.” iniziò Sirius.
“Che c’è di strano?” chiese James stranito, cercando di capire dove volesse andare a parare il suo migliore amico con quelle parole. Era abituato alle conversazioni contorte di Sirius ma quella le batteva tutte.
“Era come se cercasse conforto, riparo.” spiegò meglio Sirius ricordando lo sguardo impaurito di Harry. Era lo sguardo di qualcuno che cerca un appiglio e non lo trova.
“Per James sei un fratello, è normale che anche per suo figlio tu sia un punto di riferimento importante.” rifletté Remus cercando di ricordare se aveva notato o meno quello sguardo. Come era potuto sfuggire sia a lui, che a Lily che a James una cosa che aveva sconvolto in quel modo Sirius?
“La cosa strana erano gli occhi. Era come se fosse disperato e triste, come se gli ricordassi qualcosa di terribile.” disse Sirius preoccupato. Ricordava bene quello sguardo, era sicuro che non se lo sarebbe tolto dalla mente tanto presto. Sembrava che Harry rivedesse in lui qualcun’ altro o qualcos’altro.
“Dormici sopra, vedrai che domani sapremo ogni cosa.” lo confortò James abbracciandolo e trascinandolo verso le scale che conducevano alla loro stanza.
Ci volle un po’ di tempo e numerose minacce ma alla fine James e Remus riuscirono a dissuadere Sirius dall’idea di svegliare Ron e a convincerlo ad andare a dormire. Protestando e brontolando Sirius si infilò sotto le coperte, dopo pochi minuti dormiva di già come un ghiro. James e Remus si scambiarono un’occhiata complice e si misero anche loro a dormire, sicuri che nessuno li avrebbe più disturbati fino alla mattina successiva. Qualche ora dopo la stanza era immersa nel silenzio, ma qualcuno non dormiva.
“Sirius?” chiamò Remus improvvisamente, scuotendo l’amico addormentato per un braccio. Alla fine era riuscito a ricordare la cosa che gli sfuggiva. Doveva chiedere a Sirius della ragazza con cui stava parlando, sembrava la stessa che aveva trovato in sala comune mentre loro erano andati a cercare Harry.
“Che vuoi? Non dovevamo dormire?” rispose Sirius con fare brusco. Essere svegliati nel cuore della notte era decisamente odioso anche se al ragazzo sembrava strano che fosse stato Remus e non James a chiamarlo. Di solito era James quello che aveva i problemi esistenziali e voleva risolverli di notte.
“Se stai dormendo perché rispondi?” chiese Remus pacatamente mentre si metteva comodo sul letto del suo amico.
“Che vuoi?” chiese Sirius, cercando di mettere fine ai discorsi filosofici di Remus: già erano contorti e complicati di giorno, figurarsi di notte quando lui aveva un bisogno disperato di dormire per recuperare le forze.
“Con chi parlavi oggi fuori dall’infermeria?”chiese Remus curioso. Stava riflettendo su quello che era successo in quella strana giornata e gli era tornata in mente la strana ragazza con cui Sirius stava parlando.
“Mi svegli per chiedermi una cosa del genere?” chiese Sirius allibito e scandalizzato. Decisamente lui e James avevano avuto una pessima influenza su quel ragazzo così diligente ed educato. Nel giro di pochi anni lo avevano trasformato in un delinquente che fa scherzi, che litiga con la gente e che sveglia le persone nel cuore della notte.
“Quella ragazza mi sembrava di conoscerla. Me la sono ritrovata oggi nella sala comune..” spiegò Remus leggermente in imbarazzo. Effettivamente svegliare una persona solo per chiedergli di una ragazza era stupido ma ormai Sirius era sveglio e lui voleva sapere.
“Che è questo chiasso?” chiese Ron, svegliatosi improvvisamente.
“Stavolta non sono stato io..” rispose prontamente James inforcando gli occhiali e mettendo a fuoco la stanza.
“Oggi Sirius parlava con una ragazza mentre aspettavamo di sapere di Harry.” spiegò Remus. Ron e James si voltarono di scatto verso Sirius, curiosi di saperne di più. Si erano già scordati di essere stati svegliati dalle voci di Sirius e Remus.
“Una tipa strana di cui non conosco il nome.” rispose Sirius sbadigliando.
“E perché ci parlavi?” chiese James curioso.
“Non lo so a dire il vero. È stata la conversazione più strana che mi sia mai capitata. Mi ha anche mezzo invitato ad un appuntamento.”spiegò meglio Sirius.
“Mezzo?” si stupì Ron. Come poteva qualcuno invitare ad un mezzo appuntamento?
“Storia lunga.. Posso raccontare domani?” implorò Sirius rimettendosi sdraiato sotto le coperte.
“No!” esclamarono insieme i suoi compagni di stanza.
“Fatemi capire, è troppo tardi per parlare di questioni serie come Harry e il nostro futuro ma non abbastanza per farvi i fatti miei?” chiese Sirius, sperando di riuscire a sfuggire all’interrogatorio dei malandrini o almeno ad iniziare una conversazione con Ron su Harry. Entrambi i suoi progetti non si avverarono.
“Felpato è stata una giornata terribile, se non mi dici tutto quello che voglio sapere su questa ragazza giuro sulla mappa del malandrino che ti faccio il solletico tutta notte.” minacciò James con fare decisamente.. malandrino.
“Remus, secondo te fa sul serio?” chiese Ron guardando Remus con aria interrogativa.
“Mai scherzare su una minaccia del genere fatta da James..” disse Remus preoccupato. James aveva molti modi per farsi raccontare tutto dai suoi amici ma il solletico era decisamente il più terribile.
“Qualcosa mi dici che parli per esperienza personale.” disse Ron sorridendo.
“Proprio così.” mormorò Remus rabbrividendo solo al pensiero. Sirius sospirò rassegnato e si mise a raccontare tutta la storia. James lo stava ad ascoltare attento e divertito.
“Hai intenzione di andare?” chiese alla fine Ramoso divertito da quella assurda storia. Era incredibile che ci fosse gente così strana anche se quella ragazza sembrava decisamente meglio delle ragazze con cui di solito Sirius usciva.
“Come faccio? Non so dove andare, né come si chiama lei.” esclamò Sirius seccato.
“Qualcosa mi dice che questa ragazza ti intriga.” commentò James fissando l’amico. Per un po’ i due rimasero a guardarsi in silenzio, impassibili.
“Dormi ramoso, e smettila di dire cavolate!” disse Sirius alla fine lanciando un grosso libro di storia della magia contro il suo migliore amico. Questo rispose al fuoco lanciando una ricordella che atterrò proprio sullo stomaco di Sirius. Remus sospirò rassegnato, sapeva bene come sarebbe andata a finire. Pochi minuti dopo era cominciata una delle più colossali lotte di cuscini che il castello avesse mai ricordato.

Nel dormitorio di corvonero Zhoana rifletteva sugli strani incontri di quella giornata. Prima quel ragazzo che parlava con un bambino e poi quell’altro fuori dall’infermeria con lo sguardo triste. Non sapeva i loro nomi ma gli sembravano entrambi buffi e curiosi.
Di solito la gente la evitava e non rispondeva alla sue domande. Quei due le erano decisamente simpatici.
I lunghi capelli biondi le ricadevano disordinati sul materasso. Come al solito dormiva con i piedi sul cuscino e la testa in fondo al letto. Le sue compagne di stanza la prendevano in giro per quel suo strano modo di dormire ma a lei non importava. Lei e suo fratello erano da sempre il bersaglio di tutti per il loro modo di fare, ormai ci aveva fatto l’abitudine e non ci faceva più caso. Più le dicevano che era strana e più era fiera di essere diversa dalla massa.  
La ragazza guardò fuori dalla finestra e sospirò chiedendosi se il ragazzo triste sarebbe davvero venuto con lei a cercare le fate e i Pixies. Era sicura che gli avrebbe fatto bene, che lo avrebbe aiutato a stare meglio.
“Quelli fanno sempre ridere tutti” esclamò Zhoana ad alta voce svegliando le sue compagne di stanza.

ANGOLO DELL'AUTRICE
(profondamente addolorata per il ritardo..)
innanzitutto SCUSATEMI per essere sparita di nuovo. lo so, non è la prima volta ma che vi posso dire, gli impegni, l'università, l'estate..
ogni tanto l'ispirazione sparisce e piuttosto che scrivere capitoli che non mi piacciono mi fermo e aspetto un po'. mi spiace davvero tanto però, prometto che almeno per i prossimi mesi gli aggiornamenti saranno costanti!
GRAAAZIE MILLE a tutti coloro che leggono ancora la mia storia anche se non me lo merito, e grazie ancora di più alle 14 persone che hanno commentato!
SHIHO93: grazie mille per il commento! eh be, non sarà per nulla facile raccontare tutto ma Harry sa che i malandrini sono forti. sapere quelle cose servirà da stimolo per evitare che succedano! XD
LULU CULLEN: grazie mille per il commento! la ragazza misteriosa è.. Zhoana! naturalmente è un personaggio di mia invenzione, almeno in parte in quanto la sua famiglia esiste nella storia "ufficiale"..
BRANDO: grazie per il commento!
l'infermeria era scontata, anche perchè era il miglior posto per una chiaccherata come quella che hanno fatto, no?
la ragazza misteriosa e Sirius ne vedranno delle belle nel prossimo capitolo. riusciranno ad incontrarsi? e se ci riusciranno, pensi davvero che sarà un appuntamento normale? si tratta di un personaggio inventato da me, non ti dico altro se non che sei davvero intelligente e perspicace. hai letto bene tutti gli indizi che ho lasciato nel testo!
hai ragione, quando Remus scoprirà di essersi imparentato con Sirius sarà divertente!
per quanto rigurda la tua domanda sulla storia, beh non ci avevo ancora pensato ma in questo periodo ho avuto modo di rifletterci sopra. arrivati a questo punto se interrompessi la storia prima della caduta di Voldemort sarei cinica e crudele quindi penso che scriverò anche della guerra.
FUNNYPINK: beh immagino che sia normale sentirsi padre quando ti dicono che quello che hai davanti è tuo figlio. tieni presente poi che James e gli altri conoscevano già Harry e in quei mesi si erano avvicinati molto.. nel prossimo capitolo Remus potrà finalmente tenere in braccio il piccolo Teddy!
SMEMO92: grazie del commento! diciamo che Harry ha deciso di non nascondere più nulla ai suoi genitori ma che cercherà lo stesso di tenerli lontani dai casini e soprattutto vivi..
la ragazza misteriosa non è Tonks, ho dato qualche indizio in più e sono sicura che hai già capito! XD
SHIN_86: grazie del commento, mi spiace averti fatto aspettare così tanto. decisamente da adesso è tutto in discesa, anche se dovranno affrontare ancora la guerra. Harry e gli altri però sono preparati, possono anticipare i mangiamorte. per quanto riguarda la ragazza misteriosa, non è la madre di Luna ma ha un fratello un po' strano.. per il momento Harry non dirà a Remus di Tonks ma ti assicurò che quando succederà sarà un momento davvero particolare.. XD
LYRAPOTTER: ciao! grazie del commento.
eh vabbe, Harry se le cerca.. piove, vai nella foresta e poi è ovvio che ti ammali. effettivamente però in passato gli è andata peggio. di la verità, quando hai letto in titolo del capitolo e hai visto che qualcuno finiva in infermeria eri già pronta a ipotizzare qualcosa di catastrofico? XD
in realtà ci hai preso, l'idea dell'infermeria mi serviva per rendere più commovente l'incontro e fare preoccupare un po' tutti..
diciamo che anche a James fa strano pensare che Harry fosse più vecchio di lui. questo capitolo alla fine l'ho usato per fare confrontare un po' tutti, dopo una giornata del genere è normale parlare di quello che è successo con i propri amici.
hai capito chi è la misteriosa ragazza di Sirius?
MARY94: grazie mille per il capitolo. eh si, Harry un po' di felicità se la merita proprio. vedrai che da adesso in poi andrà meglio e il nostro eroe smetterà di preoccuparsi per qualsiasi cosa..
AZZALEA: grazie mille per il commento. anche io frequento l'università e so bene quanto sia faticoso prepararsi per gli esami. mi fa piacere essere la tua "pausa" tra un libro e l'altro e mi spiace averti fatto aspettare così a lungo. la ragazza misteriosa non è Luna, anche se avrei voluto che lo fosse. diciamo che mi è venuta l'idea della coppia Sirius/Luna dopo che avevo già "ucciso" tutti, tra cui anche Luna così ho dovuto ripiegare su un personaggio di mia invenzione di nome Zhoana con un fratello strano.. Con Silente Harry non parlerà tanto presto per non metterlo nei guai. come al solito il nostro Harry sarà portato a fare tutto da solo, con l'aiuto di pochi fidati.
PRINCESSMARAUDERS: grazie mille per il tuo commento, e scusa per l'enorme attesa. come sono andate le vacanze?
le scena che hai descritto mi ha fatto ridere, penso che metterò qualcosa del genere nei prossimi capitoli. nel prossimo capitolo Sirius cercherà di uscire con Zhoana e penso che anche questo farà abbastanza ridere. XD la scena in cui Sirius e Remus scoprono di essere parenti c'è l'ho bene in mente e spero che ti piacerà almeno quanto piace a me! XD
quanto alla ragazza misteriosa, si chiama Zhoana, è un personaggio di mia invenzione e ha un fratello un po' bizzarro.. ti dice nulla?
MIKYVALE: beh, a conti fatti direi che sei tu che dovresti perdonare me. facciamo che siamo pari? XD
PECKY: grazie mille per i complimenti! che ne dici del nuovo capitolo?
ISABELLA 5: grazie mille per i complimenti! Lily deve avere carisma per limitare i disastri di James. XD per quanto riguarda la tua domanda, fare di Harry un animagus non rientrava tra i miei progetti. a dire la verità non ci avevo mai pensato, non saprei nemmeno che animale potrebbe diventare. per il momento quindi è un no, per il futuro prometto che ci farò un pensierino. mi spiace davvero tanto avere lasciato la storia in sospeso, cercherò di fare in modo che in futuro non succeda più.
KYLEXY: ti chiedo perdono per la lunghissima attesa, alla fine ho aggiornato e spero che il capitolo sia all'altezza delle tue aspettative! XD

..ciao ragazzi, ALLA PROSSIMA!
  
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