Driin!
Shikamaru fulminò con lo sguardo, stizzito, il telefono di camera sua, che squillava imperterrito.
- Maaa! Il telefono! - provò a chiamare, ma non ottenne risposta.
Driin!
Mendokouse, possibile che non c'era mai nessuno nei paraggi, quando serviva?
Driin!
- Okey, okey... Ma chi... - sollevò la cornetta, svogliatamente, e una voce acuta l'accolse.
- Oh, Sakura-chan! Finalmente!
Ma dov'eri finita? Scusa, dev'essere caduta la
linea... -
...Ino?
Perchè diamine chiamava casa sua?
No, aspetta, aveva detto 'Sakura', quindi doveva essersi sbagliata a ricomporre il numero.
Tzè! Tipico delle donne...
Dannate seccature.
- ...Come ti dicevo, quindi, ho assolutamente bisogno del
tuo consiglio! E' una faccenda delicata... -
Shikamaru sbuffò, seccato.
Non aveva affatto voglia di sorbirsi una noiosissima conversazione tra ragazze.
Pensò, un po' perfidamente, di riattaccare, senza degnarsi di spiegarle in alcun modo la situazione.
Ma forse avrebbe provato a richiamare, tornando a disturbarlo, quindi tanto valeva dirle le cose come stavano.
E stava quasi per farlo, quando lei parlò, nuovamente.
- ...Ma mi trovo in una situazione diperata!
Come posso fare perchè Shikamaru
si accorga di me? -
Alle 15:03 di un pomeriggio d'ottobre, Shikamaru Nara smise
ufficialmente di respirare.
- ...Insomma, le ho provate tutte perchè
mi notasse! Porto la coda come lui, addirittura vesto in maniera simile! Ma lui
niente!
Cos'altro devo fare? Ci manca solo che cominci a dire
anch'io 'Mendokouse'... -
Shikamaru ascoltò, in apnea, la voce Ino che continuava, imperterrita, un piacevole sottofondo disturbato solo dal ronzio che sentiva nelle orecchie, dovuto alla pressione sanguigna.
Ino... era interessata... a lui?
Ma da quando? E che accidenti c'entravano i vestiti, poi?
Lui non era il tipo che faceva caso a queste cose, dannazione!
- Secondo Choji, lui non ne ha
la più pallida idea. Ma ti sembra? Insomma, si sa che i ragazzi non sono
proprio svegli, ma dovrebbe pur essersi reso conto di qualcosa, no?
O pensi... che magari sia un modo cortese per rifiutarmi,
senza danneggiare la nostra amicizia? Però, non si è mai espresso chiaramente
in questo senso... -
Certo, perchè non ne avevo la
più pallida idea, Baka-Ino!!!
Shikamaru poggiò stancamente una mano sul volto, rassegnato.
Ma perchè le ragazze dovevano 'parlare' per segni?
Cos'era, lui, un indovino?
E se beccava quell'impiccione di Cho...
Chissà cosa accidenti le era andato a dire!
- Dammi un consiglio, Sakura-chan!
Dovrei provare ad affrontare la situazione in una maniera più decisa, una volta
per tutte?
...Uhm, potrei fare qualcosa che lo sorprenda, e poi
vedere come reagisce, che ne dici? Anoo, che so... Baciarlo, ad esempio? -
Smirk
- Direi che è un'ottima idea, Ino-hime...
-
Il silenzio gravò come piombo, dall'altro lato della cornetta.
Poi, l'urlo che fece Ino si udì fino ai confini di Konoha.
- KIYAAAAAAAAH!!! -
Chiunque altro si fosse trovato al posto di Shikamaru, sarebbe diventato sordo all'istante.
Ma il suo udito, in sedici lunghi anni, aveva affrontato ben di peggio.
- Oh, Sakura-chan! Ma sai che lo imiti davvero bene? -
STUMP!
Shikamaru cadde rumorosamente dal letto su cui si trovava, la cornetta che quasi gli sfuggì di mano - Cos...? -
- Oh, dai! Imitalo ancora, ti prego! Sembravi proprio lui!
Ma come fai? Hai usato la tecnica della trasformazione, o qualcosa del
genere? -
- Ehm, no, veramente... -
- No, aspetta, ho un'idea! Perchè
non mi dici qualcosa di romantico con la sua voce, tipo 'Voglio che tu sia
soltanto mia' o... 'Sei l'unica per me', oppure... -
Ma che razza di idee le venivano in mente? Pensò Shikamaru, lievemente agitato.
- Ino, ti sto dic-
- Oooh! CisonoCisonoCisono!
Prova a dirmi: 'Ino, vuoi sposarmi'?
-
Il volto di Shikamaru divenne, all'istante, rosso fino alla radice dei capelli.
- C-COOSA? Ma te lo scordi!! - urlò, la voce più acuta per via dell'imbarazzo.
- Andiamo, Sakura-chan! Ti
prego! -
- Mendokouse, Ino... -
- KIYAAAAAAAAAAAAAAAH! -
Questa volta, l'urlo di Ino giunse
fino a Suna.
- Oh, Sakura-chan! Questa era così
da lui! Sei davvero la mia migliore amica! -
Si udì la voce della madre di Ino lamentarsi in sottofondo.
- Dannazione, devo proprio chiudere, altrimenti mia madre
rompe. Tanto, dovevamo vederci alle 4 in caffetteria, no?
Tu intanto pensa ad una soluzione al mio problema,
intesi? Mi serve ogni consiglio possibile! A tra poco! -
Click!
Tututututu...
Shikamaru osservò, sconvolto, la cornetta che ancora reggeva in mano.
Solo un istante.
Poi, un lento sorriso si fece strada sul suo volto, mentre gli occhi brillavano, maliziosi.
Diede una rapida occhiata all'orologio, e uscì velocemente dalla stanza.
Incrociò sulla porta il padre che stava rientrando e gli
rivolse uno sguardo curioso, stupito nel vedere suo figlio così insolitamente attivo.
- Shikamaru, stai per caso uscendo per una missione? -
Il ragazzo si voltò verso il padre, uno stupido sorriso felice ancora sul volto.
- Non proprio, pà... Ma... c'è un appuntamento che non posso assolutamente perdere. A dopo! -
E uscì di corsa, senza preoccuparsi di chiudere la porta.
Shikaku si appoggiò contro lo stipite, mentre seguiva con gli occhi suo figlio.
Sospirò brevemente, sorridendo a sua volta, prima di rientrare in casa.
Conosceva molto bene quello sguardo.
Fin
“Perdono, Ino! XD Ti voglio
bene con tutto il mio cuore, ma sai com'è... Esigenze di copione!!”
P.S.: Choji SA... E ora, anche Shikamaru SA! ^_^
P.P.S: So che nel mondo
di Naruto non compaiono i telefoni, ma... Chiudete un
occhio, please! ;-)