Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: La Fleur    15/10/2009    3 recensioni
Allysia è una giovane strega a cui manca poco per diventare maggiorenne e liberarsi completamente dalle restrizioni che la famiglia e la scuola privata le impongono. Per frenare la sua esuberanza, eccessiva in una famiglia d'alto rango come la sua, i genitori la allontanano dalle "cattive compagnie" e dalla Scozia, e la mandano a vivere a casa del cugino Ephram(niente poco di meno che in America), che è destinato a succedere al padre come capofamiglia: peccato che la sua vita nel mondo come noi lo conosciamo risulterebbe tutt'altro che limpida agli occhi dei suoi parenti! Come capofamiglia è destinato infatti a sposare una persona di sangue magico, non con una semplice umana... Ma Ephram è innamorato di Charlotte, con cui intreccia una storia romantica, e che non sa nulla della sua "abilità" magica, né della famiglia da cui lui proviene e a cui è destinato a tornare un giorno. Boone è il fratello di Charlotte ed è un buon amico di Ephram nella vita normale, Andrew è l'ultimo dei coinquilini della grande casa che i personaggi della storia si dividono; ha un carattere allegro e piuttosto particolare, che gli frutta reazioni differenti da ognuno degli altri inquilini. Gli altri personaggi (e sono molti) verranno presentati man mano nella narrazione.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La Serie dei Maghi di scozia, ovvero, Allysia e dintorni!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'illusione della Mia Vita

<< Pronto, Charlotte? (N.d.A.: si legge Ciàrlot, e il diminutivo, Lotte, io lo leggo Lot)- Eprham curvò le labbra- Mi fa piacere che vi stiate divertendo. No, non ho cambiato idea, sai, la mia cuginetta arriverà tra poche ore e preferisco aiutarla ad ambientarsi, non mi va di lasciarla sola, a Natale, soprattutto... Tu divertiti dai tuoi, salutameli! Sì - abbassò la voce calda- Anche tu mi mancherai. Passa delle belle vacanze, ci vediamo dopo Capodanno...>>
Ephram abbassò il ricevitore e sospirò di sollievo.
Poche ore? Saranno qui a momenti! pensò guardando l'orologio.
Andò ad accomodarsi nel salotto elegante, sul divano. Il suo splendido Maine Coon, il suo Animale Guida Specializzato, dormiva sul tappeto al centro della stanza. Non si guardarono, non ne avevano bisogno.
Un piccolo sbuffo dall'altra stanza.
Ci siamo.
Osservò i tre entrare nel salotto. Quattro, se si considerava il minuscolo Japanese Bobtail che la ragazza teneva tra le braccia.
Ephram si alzò con un gesto fluido e allargò le braccia in segno di benvenuto.
<< Zio, Zia... Che piacere rivedervi. Cugina Allysia...>> la fissò attentamente. Quante volte avrebbe dovuto Confonderla per non farsi carpire i suoi segreti? Ricordava alla perfezione la ragazzina vivace che lo subissava di scherzi e Illusioni.
Ma dov'era finita?
Non ce n'era traccia in quella ragazza dallo sguardo spento e l'espressione vacua, che non aveva ricambiato il suo saluto e non aveva nemmeno dato segno di averlo riconosciuto.
Quando la Madre le sfilò il cappuccio del mantello scuro, capì il perchè.
Gli sfuggì un'esclamazione soffocata. Chi poteva averle fatto una cosa del genere?
<< Ephram...- il padre di Allysia gli rivolse uno sguardo composto, che però tradiva il dolore per la perdita della Figlia- Dovrete essere molto delicato con lei, da adesso in poi. E' molto provata e ha solo pochi sprazzi di percezione... per il resto è sempre assente.>>
<< Statele vicino, Ephram!>> lo supplicò sua Zia, stringendo più forte la ragazza, che non diede segno di accorgersene. Aveva lasciato andare il gattino, che adesso le miagolava supplicante intorno ai piedi. Ma lei non lo sentiva. Fissava il vuoto.
<< Vi lasceremo il Fantasma di Famiglia per qualche tempo, perchè possa aiutarvi con Allysia. Speriamo che si possa riprendere prima della fine delle vacanze natalizie... Domani è la Vigilia. I Normali che abitano con voi...>>
<< Non esiterò a Confonderli se questo compromettesse lo stato di Allysia.- rispose con voce dura Ephram. Era la verità. Chi sarebbe stato così crudele da ferire ulteriormente una persona conciata tanto male?- Ma non sarebbe stato meglio lasciarla tra persone care ancora un poco? Non sembra trascorso molto da che ha subito...>> accennò alla chioma corta.
<< Solo ieri.>>
Santo Cielo! Ma chi ha potuto fare una cosa del genere? E' atroce!
<< Solo ieri?- la voce gli tremò di sgomento- Ma ha bisogno di avere accanto qualcuno, non dovrebbe essere qui adesso, non avrebbe dovuto fare un viaggio così lungo!>>
<< Non poteva passare un giorno di più.>> concluse in tono lugubre suo Zio.
Ephram comprese al volo. Le condizioni così gravi di Allysia dovevano aver spinto suo Padre ad allontanarla al più presto dalla Famiglia.
Annuì composto e allungò le braccia verso la Cugina, che si lasciò afferrare docilmente. Dei lunghissimi capelli corvini che Allysia non raccoglieva mai, erano rimasti pochi centimetri che le coprivano la nuca, ma non arrivavano molto oltre il lobo dell'orecchio. Era un taglio accurato, ben fatto. Il bastardo che l'aveva conciata in quel modo doveva aver avuto tempo e molta buona volontà.
<< Cercherò di garantirle una parvenza di Normalità. I Normali che dividono con me questa casa arriveranno tra circa due settimane. Vi prometto che per allora Allysia si sentirà in grado di affrontare la scuola pubblica a cui l'ho iscritta. Per quanto riguarda i suoi vestiti e le sue cose...>>
<< ..Abbiamo provveduto! Sono tutti nell'altra stanza.>>
<< La aiuterò a sistemarli nella stanza che le ho dato. Si troverà bene. Ve lo prometto, si troverà bene.>>ripeté.
Cercò di essere rassicurante, ma si chiese a che potesse servire. Allysia sembrava ferita a morte.
I suoi Zii annuirono, e la Madre di Allysia estrasse un cofanetto dal suo mantello. Era il Cofanetto in cui dimorava Lord Churchill. Ephram lo prese. Avrebbe dovuto liberarsene alla svelta.
Si tenne accanto Allysia per tutto il tempo. Il calore sterile che emanava era un'eco di sofferenze immani.
Non salutò i Genitori quando scomparvero. Sembrò che non se ne fosse accorta neanche. Si riavvicinò alle sue valigie, e lo fissò.
<< Benvenuta nel Nuovo Mondo, Ally...>> mormorò Ephram con voce delicata, come se parlasse a una bambina piccola.
Un piccolo colpo dal Conafetto lo convinse a riporlo su un ripiano. Lì la scatola intarsiata si aprì con uno scatto, lasciando uscire il Fantasma.
<<... Lord Churchill, sono state rispettate le mie ultime volontà?>> s'informò Ally con un tono grave che sorprese enormemente Ephram. Ultime volontà? Ally sapeva di dover subire quel trattamento?
Il fantasma ebbe un moto di stupore, poi sul suo viso apparve un'espressione malinconica:<< Sì, signorina... Voi non lo ricordate, ma ogni cosa è stata disposta come voi mi avevate chiesto.>>
<< Bene...>> un piccolo accenno di sorriso apparve sulle labbra di Ally. Ma quel leggero curvare di labbra poteva definirsi tale?
Ephram guardò la cugina chinarsi a raccogliere il suo gattino, come se si accorgesse solo in quel momento della sua presenza. Erano quelli i momenti di lucidità di Ally? Era così... spenta...
<< Coone, aiutami a far ambientare i nostri ospiti.>> Ephram rivolse un cenno al suo gatto gigantesco, appena arrivato nella stanza dal salotto. Quello non miagolò né si mosse. Rimase fermo accanto allo stipite della porta, fissando il Japanese Bobtail, così minuto, tra le braccia della ragazza.
Era tipico che il suo Catalizzatore non gli desse molta retta.
Con un sospiro, Ephram si rivolse al Fantasma:<< Volete aiutarmi voi, Milord?>>
Il Fantasma si diresse ai bagagli. Indurì le mani in modo da poterli sollevare ed Ephram gli indicò il piano superiore.
Ally gli si accostò:<< Mi spiace di non poter dare una mano... Ma i miei poteri...>> aveva un tono inespressivo, ma Ephram apprezzò lo sforzo.
Le sorrise e scosse il capo:<< Non preoccuparti dei tuoi poteri adesso. Scoprirai che qui ci sono molte più cose da fare a mani nude, con la forza fisica. In più, presto torneranno le persone che dividono la casa con me.... e non sanno nulla della Magia. Ti conviene imparare a sembrare una Normale, piuttosto. Vuoi venire con me a vedere la tua nuova camera?>>
Ally sbatté le ciglia, come se faticasse a concentrarsi. Ma infine annuì:<< Va bene.>>
Il Fantasma li aspettava in cima alle scale, ed Ephram gli indicò la stanza in fondo. Aprì la porta e fece entrare per primo Lord Churchill, poi Ally.
Era una stanza ammobiliata: c'erano un letto, un armadio, un comodino e una scrivania. La scrivania era provvista di sedia, tutti chiari.
C'era una finestra molto ampia, in quel momento appannata per via della differenza di temperatura con l'esterno. Ma si vedeva bene l'albero alto del giardino, da lì.
Il pavimento era di parquet, come tutta la casa, molto lucido e piuttosto chiaro.
Tutte le pareti erano bianche.
Nell'insieme era molto luminoso, ma spoglio e anonimo.
<< Ho pensato che avresti voluto abbellirla con le tue cose, quando fossi arrivata qui.>>
Una pausa di silenzio. Poi Ally rispose: << Va benissimo così.>>
E come sarebbe potuto essere altrimenti?
Ephram annuì:<< Ti aspetto di sotto con Lord Churchill. Scendi quando vuoi.>>
Fece cenno al Fantasma di uscire dalla stanza, poi si chiuse dietro la porta, mentre Ally rimaneva ferma al centro della sua camera vuota, con il gattino tra le braccia.

Ally lasciò cadere Famiglio al suolo. Mosse un passo verso il letto, poi un altro, fino a sedercisi sopra.
Si sentiva spossata, eppure non aveva detto né fatto molto. Si sentiva perfettamente senza forze, e smarrita. Sfilò il mantello in cui era ancora avvolta, e le cadde di mano un foglietto di pergamena.
Lo lesse e si sentì girare la testa.
Considera i vestiti nella valigia un nostro regalo. Ti siamo vicino.
Ylana, Paqui, Sveva e Salem.

Scosse il capo convulsamente, cercando di scacciare quei nomi dalla sua mente. Solo al sentirli nominare le sembrava di subire ancora quel trattamento atroce... Non poteva sopportarlo!
Famiglio le venne velocemente in aiuto: sapeva come distrarla dal troppo dolore che minacciava di risucchiarla. Prese a miagolare con la sua voce delicata e dolce, l'unico modo vista la scarsa comunicativa della coda minuscola. Ally lo raccolse e prese ad accarezzarlo in un gesto che la rilassava.
<< Devo dimenticare ogni cosa. Altrimenti non riuscirò a sopravvivere. Questo è il Nuovo Mondo, hai sentito Ephram? Il Mondo Normale, il Mondo Reale. - fissò supplichevole il piccolo amico- Ti piacerebbe cominciare una nuova vita insieme a me? So che non potremo usare la Magia: io non riesco nemmeno a illudere la cruna di un ago, mi fa troppo male. E potrei morire, e tu allora moriresti con me. Che ne dici di aspettare insieme a me di stare meglio? Potremmo illuderci di essere sempre stati qui, o meglio, di non avere passato. Non sarebbe bello?- sorrise mentre gli occhi verdi ancora tristi le si velavano di lacrime- Non sarebbe bello cullarci entrambi in questa illusione, e dimenticare le cose che fanno così male? Rimani con me, Famiglio mio?>> singhiozzò.
Il gattino miagolò in risposta. Fortunatamente il suo legame con Famiglio non si era spezzato. Troppo profondo, dopo anni e anni di vita sempre insieme. Ma anche lui non era lo stesso: si era parecchio indebolito, e pareva più piccolo. Era tornato a essere un cucciolo. Anche lui aveva bisogno di dimenticare com'erano le cose prima.
Ally si raggomitolò sul lettino, così diverso da quello che aveva posseduto, e lasciò che le lacrime scorressero senza freni.
<< Io sono Ally McNamara, senza passato, e tu sei il suo piccolo gatto affettuoso. Lasciamoci cullare in questa Illusione... La Realtà...>>
Il gattino si accucciò contro il suo viso, cercando di asciugare le lacrime, fino a che lei si addormentò, esausta. Allora si calmò anche lui, e rimase sul letto a vegliarla, leccandosi il pelo pezzato.

Eccomi dopo tempo immemore... e purtroppo con ancora meno tempo del solito! Ringrazio tutte quante per i commenti, siete gentilissime e carine a continuare a leggere la mia storia! Prometto che aggiornerò di nuovo prestissimo! Scusatemi tanto!
Fleur.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: La Fleur