Ringrazio
Arysquadro per le recensioni dei primi due capitoli!
Mi hai
davvero incoraggiata (a parte che sei l'unica a recensire..-.-")
Pero' cercherò di non di deluderti in questo chap! (
sottolineo CERCHERO' )
Buona lettura!!! ^^
Erano
le dieci e mezza quando Zick stava seduto in cucina a mangiare un
toast lasciato dalla madre nel microonde.
Le lancette
dell'orologio catturavano l'attenzione del ragazzo con il suo "TIC
TAC" che risonava in quella incredibile solitudine.....i suoi
genitori erano a lavoro da due ore e mezza circa. Un gatto robusto e
dal pelo scuro guardava il domatore con curiosità ma lui non
se ne accorgeva.
<< Ezechiele.. >> Lo chiamò.
Il
domatore si voltò subito sorpreso dalla presenza del
tutore....da quanto tempo era lì? Lo stava forse fissando?
<<
Jeremy...che c'è? Dove sono i mostri? >>
<< In
soffitta...sono tranquilli per ora...meglio che la situazione rimanga
così, quindi ti pregherei di non salire. >>
<<
...N-no...va bene...starò qui a guardare la TV.. >>
<<
...Se c'è qualcosa che non va....bè,parlane con
qualcuno..non certo con me perchè ho un sacco di cose da
fare...e comunque.... >>
Il tutore arrossì e se
ne andò dalla cucina. A Zick venne da ridere vedendo
l'imbarazzo di Jeremy...era troppo orgoglioso per dimostrare un pò
di interesse verso i problemi altrui....infondo gli Zick e i mostri
che risiedevano in quella casa erano diventati la sua famiglia....o
quasi.
Per un attimo quel breve dialogo aveva distolto Zick dai
continui TIC TAC....poi la sua attenzione ritornò su quello e
ogni tanto il rumore di qualche bicicletta che passava lì
vicino o qualche ragazzino tirare un pallone per strada infrangeva
quel silenzio asfissiante.
Anche se se ne andavano nelle piazze a
giocare,giravano per tutto il quartiere a seguire il pallone tirato a
metri d'altezza dal campo di gioco e finiva nei giardini di proprietà
private o sotto qualche automobile posteggiata molto più
distante.
Lui pero' non poteva certo pensare a giocare....non per
le sue allergie o per l'asma - quello sarebbe il minimo dei problemi
e comunque risolvibile grazie al suo fedele inalatore - ma perchè
che non stava attraversando un bel periodo, troppe preoccupazioni e
pensieri esistenziali che all'età di undici anni non
dovrebbero nemmeno formularsi nella mente umana; perchè suo
padre gli aveva detto quelle cose la sera prima? E' vero che fin da
piccolo il domatore deve sapere a cosa andrà incontro nella
sua vita...questo vale anche per la questione dell'amicizia con Elena
che corre rischi continui, essendo ormai parte del mondo dei
mostri.
Certo che è vero....Zick lo sa....ma questo non era
mai stato un pretesto per far sì che Zob si scoraggiasse
davanti alle difficoltà.....no,non era da lui, per questo
adesso la mente di Zick è piena di preoccupazioni e domande
sul suo essere....lui è un mostro.....non è una cosa
molto facile da accettare....è un pensiero enorme su cui
vagare.....forse molto più grande di ciò che la sua
mente potrebbe immaginare, ma lui lo accetterà sempre e
comunque. Anche il fatto che Jeremy avesse datogli quel consiglio
poco prima......perchè? Sa qualcosa di cui non vuole far
parola con lui per non farlo preoccupare? Beh...con questo mistero,
sicuramente, non era d'aiuto!
Persisteva l'orologio con il suo
continuo e irrompente TIC TAC; Zick si alzò a andò nel
salone, si sedette sul divano e cercò di distrarsi accendendo
la TV....non era il classico bambino che aveva l'appuntamento con i
cartoni animati la domenica mattina.....ma in quel momento aveva
davvero un gran bisogno di essere semplicemente.....
bambino.
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Passava molta
gente davanti a quell'umile negozio.
"Flower" Barrymore;
Greta l'aveva affittato da molti anni, ha sempre mantenuto suo figlio
grazie a questo modesto lavoro e il ricavato dalla serra di casa che
vendeva a basso prezzo...è buona parte della sua vita tutto
questo.
Ora ci lavora anche Zob, qualche volta. Se ha tempo tra un
turno e l'altro al bar di Oldmill, aiuta volentieri la moglie.
Non
era sicuramente quello che desiderava spassionatamente, avendo
ottenuto una laurea in entomologia più che meritata e avendo
una carriera assicurata....se ci ripensa, vorrebbe andare a
denunciarlo quel buffone di Terrence Thaur, quindi meglio che si
dedichi al mantenimento della sua famiglia....con un umile impiego ma
almeno lavorando onestamente.
Finalmente oggi stavano lavorando
insieme...come Zob aveva promesso a Greta la sera precedente.
La
rifugiatrice non poteva credere che quello fosse un giorno tranquillo
da trascorrere a lavorare....come due normali coniugi nella propria
quotidianità.
Lei puliva il bancone pieno di attrezzi,
scatole di fertilizzante, foglie, petali e quant'altro...lui
sistemava qualche scatolone o strofinava le provette dove solitamente
c'erano insetticide di ogni tipo, ovviamente fatte a mano con
competenza da esperto entomologo, qual'era.
Nonostante tutti quei
passanti, non si vedeva l'ombra di un cliente....
<<
Restiamo liberi anche oggi? >> Chiese il domatore,
sorridendo.
<< Beh...è probabile...questa è la
mia quotidianità.. >> La rifugiatrice ricambiò il
sorriso al marito.
<< ...Almeno siamo stati un pò
insieme e tranquilli... >>Continuò l'uomo.
<<
....Almeno... >>
Zob si avvicinò guardando la moglie
con un sorriso dalla parte opposta del bancone...lei lo guardava con
fare curioso.
Lui le prese la mano....
<< ....Sei un pò
più tranquilla, adesso? >>
<< Giusto un pò...
>> Rispose lei come per scherzare.
<< Beh...quello che
conta è che tu sia tranquilla...e ti fidi di me....non devi
trascurare la tua vita normale. >>
<< ...Io sono
tranquilla se tu mi assicuri che va tutto bene... >>
<<
...Si,certo...va tutto bene...io sono qui, no? Certo che è
tutto ok.. >> Sorrise.
<< ...Ok...>> Rispose la
donna. Sorrise a sua volta.
Lui continuò...
<<
...Vedi, Greta, ieri....parlando con gli altri ero nervoso per
parecchi motivi e penso di aver ferito Zick... >>
<<
Ferito? Che intendi, gli hai detto qualcosa? >>
<<
Sono stato brusco e sconfortante...lui era dietro la porta con Elena
e... >>
Arrivava qualcosa....Zob lo sentiva....i suoi occhi
diventavano rossi e i suoi sensi gli dicevano
che..........
SCRAAAASHHHHH
I due si videro morti davanti a
quello che avevano appena subito.
Il vetro della porta del negozio
si infranse. Quello che videro fu......un mostro! Il più
terribile che abbiano mai visto!
Era gigantesco e dalla parete che
aveva appena distrutto entrava solo la testa...orrendo....sembrava
non avere occhi, si vedeva solo un'orribile bocca con dentro denti
grandi e aguzzi come quelli di una forra.....era 3 volte più
grande di una forra!
Si sentiva la gente gridare per strada e
rumori assordanti che erano simili a quelli che avevano appena
sentito Zob e Greta, spaccandosi la parete.
Erano nascosti dietro
il bancone e Zob sentiva il respiro intenso di quella creatura che
ispezionava ciò che era rimasto del negozio per trovare i due
umani; "avrà un obbiettvo preciso" pensò il
domatore. In effetti c'erano due possibilità : o è un
mostro allevato per uccidere o cercava davvero qualcuno in
particolare. Zob continuava a fissare il mostro e sentiva la paura
nel respiro di Greta che stava tra le sue braccia, quasi immobile
dallo spavento preso prima.
Il mostro o, per essere più
precisi, la sua testa uscì e restò qualche istante
davanti al negozio....probabilmente per accertarsi che non ci fosse
nessuno...si allontanò.
Zob si alzò seguito da
Greta, si avviò frettolosamente in strada e ciò che
vedeva era distruzione per tutto il quartiere...
gente che
scappava urlando terrorizzata....palazzi distrutti, automobili per
aria.
Tutto questo voleva dire che la gente poteva vedere quelle
creature! Erano mostri! Com'era possibile che gli umani li
vedessero?
Stavano infrangendo la legge dell'invisibilità?
Agivano da soli per istinto di distruzione? O erano controllati da
qualcuno per un compito ben preciso? Cercavano i domatori?
Troppe
domande nella mente di Zobedja, il suo istinto gli diceva di andare
incontro a quelle bestie...da solo non poteva farcela, ma non capiva
più niente, vedendo ciò che stava succedendo.
Corse
subito verso la distruzione lasciando la moglie senza alcuna
spiegazione o raccomandazione....solamente:
<< ...Greta!
Resta quì! Anzi, mettiti al sicuro più presto che puoi!
E non seguirmi! >>
Si allontanò.
<< Zob! >>
Grido' la rifugiatrice << Non puoi farcela da solo, dove vai?!
ZOB! >>
Poi ripensò alle sue parole : "quello
che conta è che tu sia tranquilla...e ti fidi di me". Si
arrese. Decise di intervenire comunque.
La sua auto non era in
zona...probabilmente era ancora intatta...si avviò verso essa
per poter arrivare presto a casa e avvertire gli altri.
<< A
casa c'è Zick! Spero non sappia niente! >> Pensò....le
sue preoccupazioni erano più che giustificate. Trovò la
macchina e partì.
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To
be continued....