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Autore: Anna_Zedreamer94    25/10/2009    2 recensioni
Il seguito di " Due Mondi diversi.." d'ora in poi aggiornerò da qui. spero che vi piaccia!
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Elena Patata, Greta Barrymore, Zick Barrymore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio Arysquadro per le recensioni dei primi due capitoli!
Mi hai davvero incoraggiata (a parte che sei l'unica a recensire..-.-") Pero' cercherò di non di deluderti in questo chap! ( sottolineo CERCHERO' )
Buona lettura!!! ^^



Erano le dieci e mezza quando Zick stava seduto in cucina a mangiare un toast lasciato dalla madre nel microonde.
Le lancette dell'orologio catturavano l'attenzione del ragazzo con il suo "TIC TAC" che risonava in quella incredibile solitudine.....i suoi genitori erano a lavoro da due ore e mezza circa. Un gatto robusto e dal pelo scuro guardava il domatore con curiosità ma lui non se ne accorgeva.

<< Ezechiele.. >> Lo chiamò.
Il domatore si voltò subito sorpreso dalla presenza del tutore....da quanto tempo era lì? Lo stava forse fissando?
<< Jeremy...che c'è? Dove sono i mostri? >>
<< In soffitta...sono tranquilli per ora...meglio che la situazione rimanga così, quindi ti pregherei di non salire. >>
<< ...N-no...va bene...starò qui a guardare la TV.. >>
<< ...Se c'è qualcosa che non va....bè,parlane con qualcuno..non certo con me perchè ho un sacco di cose da fare...e comunque.... >>

Il tutore arrossì e se ne andò dalla cucina. A Zick venne da ridere vedendo l'imbarazzo di Jeremy...era troppo orgoglioso per dimostrare un pò di interesse verso i problemi altrui....infondo gli Zick e i mostri che risiedevano in quella casa erano diventati la sua famiglia....o quasi.
Per un attimo quel breve dialogo aveva distolto Zick dai continui TIC TAC....poi la sua attenzione ritornò su quello e ogni tanto il rumore di qualche bicicletta che passava lì vicino o qualche ragazzino tirare un pallone per strada infrangeva quel silenzio asfissiante.
Anche se se ne andavano nelle piazze a giocare,giravano per tutto il quartiere a seguire il pallone tirato a metri d'altezza dal campo di gioco e finiva nei giardini di proprietà private o sotto qualche automobile posteggiata molto più distante.
Lui pero' non poteva certo pensare a giocare....non per le sue allergie o per l'asma - quello sarebbe il minimo dei problemi e comunque risolvibile grazie al suo fedele inalatore - ma perchè che non stava attraversando un bel periodo, troppe preoccupazioni e pensieri esistenziali che all'età di undici anni non dovrebbero nemmeno formularsi nella mente umana; perchè suo padre gli aveva detto quelle cose la sera prima? E' vero che fin da piccolo il domatore deve sapere a cosa andrà incontro nella sua vita...questo vale anche per la questione dell'amicizia con Elena che corre rischi continui, essendo ormai parte del mondo dei mostri.
Certo che è vero....Zick lo sa....ma questo non era mai stato un pretesto per far sì che Zob si scoraggiasse davanti alle difficoltà.....no,non era da lui, per questo adesso la mente di Zick è piena di preoccupazioni e domande sul suo essere....lui è un mostro.....non è una cosa molto facile da accettare....è un pensiero enorme su cui vagare.....forse molto più grande di ciò che la sua mente potrebbe immaginare, ma lui lo accetterà sempre e comunque. Anche il fatto che Jeremy avesse datogli quel consiglio poco prima......perchè? Sa qualcosa di cui non vuole far parola con lui per non farlo preoccupare? Beh...con questo mistero, sicuramente, non era d'aiuto!
Persisteva l'orologio con il suo continuo e irrompente TIC TAC; Zick si alzò a andò nel salone, si sedette sul divano e cercò di distrarsi accendendo la TV....non era il classico bambino che aveva l'appuntamento con i cartoni animati la domenica mattina.....ma in quel momento aveva davvero un gran bisogno di essere semplicemente..... bambino.

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Passava molta gente davanti a quell'umile negozio.
"Flower" Barrymore; Greta l'aveva affittato da molti anni, ha sempre mantenuto suo figlio grazie a questo modesto lavoro e il ricavato dalla serra di casa che vendeva a basso prezzo...è buona parte della sua vita tutto questo.
Ora ci lavora anche Zob, qualche volta. Se ha tempo tra un turno e l'altro al bar di Oldmill, aiuta volentieri la moglie.
Non era sicuramente quello che desiderava spassionatamente, avendo ottenuto una laurea in entomologia più che meritata e avendo una carriera assicurata....se ci ripensa, vorrebbe andare a denunciarlo quel buffone di Terrence Thaur, quindi meglio che si dedichi al mantenimento della sua famiglia....con un umile impiego ma almeno lavorando onestamente.
Finalmente oggi stavano lavorando insieme...come Zob aveva promesso a Greta la sera precedente.
La rifugiatrice non poteva credere che quello fosse un giorno tranquillo da trascorrere a lavorare....come due normali coniugi nella propria quotidianità.
Lei puliva il bancone pieno di attrezzi, scatole di fertilizzante, foglie, petali e quant'altro...lui sistemava qualche scatolone o strofinava le provette dove solitamente c'erano insetticide di ogni tipo, ovviamente fatte a mano con competenza da esperto entomologo, qual'era.
Nonostante tutti quei passanti, non si vedeva l'ombra di un cliente....

<< Restiamo liberi anche oggi? >> Chiese il domatore, sorridendo.
<< Beh...è probabile...questa è la mia quotidianità.. >> La rifugiatrice ricambiò il sorriso al marito.
<< ...Almeno siamo stati un pò insieme e tranquilli... >>Continuò l'uomo.
<< ....Almeno... >>
Zob si avvicinò guardando la moglie con un sorriso dalla parte opposta del bancone...lei lo guardava con fare curioso.
Lui le prese la mano....
<< ....Sei un pò più tranquilla, adesso? >>
<< Giusto un pò... >> Rispose lei come per scherzare.
<< Beh...quello che conta è che tu sia tranquilla...e ti fidi di me....non devi trascurare la tua vita normale. >>
<< ...Io sono tranquilla se tu mi assicuri che va tutto bene... >>
<< ...Si,certo...va tutto bene...io sono qui, no? Certo che è tutto ok.. >> Sorrise.
<< ...Ok...>> Rispose la donna. Sorrise a sua volta.
Lui continuò...
<< ...Vedi, Greta, ieri....parlando con gli altri ero nervoso per parecchi motivi e penso di aver ferito Zick... >>
<< Ferito? Che intendi, gli hai detto qualcosa? >>
<< Sono stato brusco e sconfortante...lui era dietro la porta con Elena e... >>
Arrivava qualcosa....Zob lo sentiva....i suoi occhi diventavano rossi e i suoi sensi gli dicevano che..........

SCRAAAASHHHHH
I due si videro morti davanti a quello che avevano appena subito.
Il vetro della porta del negozio si infranse. Quello che videro fu......un mostro! Il più terribile che abbiano mai visto!
Era gigantesco e dalla parete che aveva appena distrutto entrava solo la testa...orrendo....sembrava non avere occhi, si vedeva solo un'orribile bocca con dentro denti grandi e aguzzi come quelli di una forra.....era 3 volte più grande di una forra!
Si sentiva la gente gridare per strada e rumori assordanti che erano simili a quelli che avevano appena sentito Zob e Greta, spaccandosi la parete.
Erano nascosti dietro il bancone e Zob sentiva il respiro intenso di quella creatura che ispezionava ciò che era rimasto del negozio per trovare i due umani; "avrà un obbiettvo preciso" pensò il domatore. In effetti c'erano due possibilità : o è un mostro allevato per uccidere o cercava davvero qualcuno in particolare. Zob continuava a fissare il mostro e sentiva la paura nel respiro di Greta che stava tra le sue braccia, quasi immobile dallo spavento preso prima.
Il mostro o, per essere più precisi, la sua testa uscì e restò qualche istante davanti al negozio....probabilmente per accertarsi che non ci fosse nessuno...si allontanò.
Zob si alzò seguito da Greta, si avviò frettolosamente in strada e ciò che vedeva era distruzione per tutto il quartiere...
gente che scappava urlando terrorizzata....palazzi distrutti, automobili per aria.
Tutto questo voleva dire che la gente poteva vedere quelle creature! Erano mostri! Com'era possibile che gli umani li vedessero?
Stavano infrangendo la legge dell'invisibilità? Agivano da soli per istinto di distruzione? O erano controllati da qualcuno per un compito ben preciso? Cercavano i domatori?
Troppe domande nella mente di Zobedja, il suo istinto gli diceva di andare incontro a quelle bestie...da solo non poteva farcela, ma non capiva più niente, vedendo ciò che stava succedendo.
Corse subito verso la distruzione lasciando la moglie senza alcuna spiegazione o raccomandazione....solamente:
<< ...Greta! Resta quì! Anzi, mettiti al sicuro più presto che puoi! E non seguirmi! >>
Si allontanò.
<< Zob! >> Grido' la rifugiatrice << Non puoi farcela da solo, dove vai?! ZOB! >>
Poi ripensò alle sue parole : "quello che conta è che tu sia tranquilla...e ti fidi di me". Si arrese. Decise di intervenire comunque.
La sua auto non era in zona...probabilmente era ancora intatta...si avviò verso essa per poter arrivare presto a casa e avvertire gli altri.
<< A casa c'è Zick! Spero non sappia niente! >> Pensò....le sue preoccupazioni erano più che giustificate. Trovò la macchina e partì.

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To be continued....







  
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