Eccovi l’ultimo capitolo!!
Un bacio
Buona Lettura
Nami si voltò verso di lui, inarcando un sopracciglio
e guardandolo interrogativa.
“Dimmi” lo incitò, ma lui sembrava aver
terminato le parole.
“No, niente” mormorò lui “ci
vediamo dopo”.
La lasciò andare così, senza dirle nulla.
Cosa voleva fare poi? Trattenerla
lì con lui?
E per quale ragione, di grazia?
No, era giusto così.
Se l’avesse invitata a
rimanere di più con lui non sarebbe riuscito a resistere oltre.
Nami sospirò affranta appena uscì dalla cabina
dello spadaccino.
Avrebbe davvero voluto stare con
lui…
Avrebbe voluto essere sua anche solo per pochi minuti, le
sarebbe bastato.
Avrebbe voluto essere baciata da
lui ancora, e ancora, e morire senza fiato sulle sue labbra.
Perché il bacio della notte
precedente l’aveva scossa nel profondo, e Zoro era come una droga per
lei. Ora che l’aveva assaggiato non se ne
sarebbe staccata più.
Decise di andarsi a preparare, con un po’ di fortuna
più tardi sarebbe riuscita a stare nuovamente sola con lui, e allora avrebbe attuato il suo piano.
Scelse un abito nero, elegante e sobrio, con qualche frappa
di tulle e raso che svolazzava all’altezza della sua gonna.
Terribilmente sexy.
E sotto non portava le mutandine.
Zoro raggiunse la ciurma in cucina per la colazione solo
qualche minuto dopo di lei, e quasi non si strangolò con la sua stessa saliva quando la vide. Così bella e sensuale…
Si sedette accanto a lei, come sempre, e la guardò
con gli occhi velati di malizia.
Se Nami gli avesse chiesto di dormire di nuovo
assieme… avrebbe visto che notte.
Le avrebbe fatto vedere le stelle, quello
era certo.
Era calata la sera e, di nuovo, Nami era terrorizzata.
Si era appoggiata al parapetto della nave, per prendere una
boccata d’aria, ma sembrava che non ci fosse neanche un alito di vento in
quella zona maledetta. Lanciò uno sguardo al cielo, e non si
stupì di non trovarvi neanche una piccola nuvola.
Sospirò, sperando che superassero quella zona in
pochi giorni.
Non poteva mica andarsene a dormire in camera di Zoro tutte
le notti no?
Sicuramente, se ci fosse tornata non
si sarebbe riuscita a contenere, e avrebbe finito col fare qualche sciocchezza
con Zoro.
Non voleva turbare l’equilibrio perfetto che si era
creato nella ciurma. Si stava così bene,
dopotutto… Sbuffò sonoramente, sgridandosi da sola. La
verità era che mentiva anche a se stessa. Lei voleva Zoro. Voleva stare
con lui, poterlo amare liberamente.
Ma dubitava che un uomo di sana
tempra come lui si sarebbe abbassato a stare con una mocciosa come lei.
Gettò uno sguardo ai suoi mandarini, come per dare
loro una buonanotte silenziosa, e si stupì di trovarvi lo spadaccino che
la osservava.
“Beccato” gli disse lei, dopo un primo momento di incertezza.
Zoro ridacchiò, e si avviò verso di lei.
“Beccata lo dovrei dire io” rispose lui
“hai paura del buio” la derise.
“Deficiente” lo rimbeccò lei, per poi
lasciarsi cullare dal silenzio della notte.
Strano come le sensazioni e i luoghi possano cambiare nel
giro di pochi secondi.
Un attimo prima trovava il mare
piatto tremendamente irritante, ed era spaventata dal buio e dal silenzio che
la avvolgevano. Un secondo dopo, con lui, trovava la luna che si specchiava
sulle acque quanto di più romantico possa esistere sulla terra. Ed era contenta di trovarsi in solitudine con lui,
significava che il resto della ciurma era già a letto, e lei non doveva
nascondere i suoi sentimenti per lui.
Ormai aveva deciso, era ora di mettere in chiaro quello che
provava, se non altro con lo spadaccino.
Non ne poteva più dei loro continui battibecchi
né delle loro battutine maliziose e del loro flirtare.
“Vuoi tornare a dormire con me?” le chiese lui,
serio, guardando il mare innanzi a sé.
Nami capì dal suo sguardo, dannatamente serio e sexy, che non stava scherzando.
“Dormiremo?” chiese lei, maliziosa.
“Se è quello che
vuoi” rispose lui, guardandola intensamente negli occhi.
No, che non voleva.
Voleva passare la notte con lui, fare l’amore con lui.
“Perché mi hai baciata,
Zoro?” chiese nuovamente. Doveva saperlo. Se
c’era qualche possibilità, quella era l’occasione giusta.
Senza sapere come, si erano avvicinati sempre più.
Zoro poteva contarle le ciglia, Nami si era già
persa negli occhi scuri e profondi di lui.
Zoro si avvicinò ulteriormente, i
respiri cominciarono a mescolarsi e i nasi a sfiorarsi leggermente.
Un ultimo respiro, poi le labbra di Zoro furono su quelle di
Nami.
Un bacio nuovo, lento, atto ad esplorare
intimamente, fino ai più reconditi ambiti dell’altro.
Un bacio carico di speranze, promesse e sentimento.
Si staccarono, riluttanti, dopo pochi minuti.
“Credo” disse lui, mentre appoggiava la sua
fronte su quella della navigatrice “Credo che tu sia una maledetta
strega” concluse sorridendo appena.
Nami si imbronciò appena, ma
capì quello che lui voleva dire.
“Mi hai fatto un incantesimo, vero?” disse
ancora “e io ci sono cascato in pieno”.
Nami ridacchiò, poi si sporse
a baciarlo.
“Allora, dormi da me stanotte?” le chiese lui,
dopo poco.
“Per dormire?” richiese lei, già
ridacchiante.
“No, non credo proprio” rispose lui, prendendola per mano e conducendola, finalmente, nella sua
cabina.
SPAZIO DELL’AUTRICE
Ringrazio tantissimissimo
tutti quelli che mi hanno seguita, mi hanno recensita
e hanno messo la fic nei preferiti.
Vi adoro!!!
Probabilmente (dipende dalle
minacce di morte di Rolo) ci sarà un quarto
capitolo extra, ma non vi assicuro niente.
Alla prossima!