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Autore: kaos3003    11/11/2009    0 recensioni
Mentire per salvare una vita, mentire per poter vivere la propria vita e alla fine dover accettare comunque di perdere.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Rating: 14 anni.
Tipologia: Long Fiction
Lunghezza: 2914, 5 pagine, 5 capitoli più l'epilogo
Avvertimenti: Character Death, Femslash.
Genere: Generale, Malinconico, Sovrannaturale.
Disclaimer: Trama, personaggi, luoghi e tutti gli elementi che questa storia contiene sono una mia creazione e appartengono solo a me.
Credits: andiamo con ordine, ogni capitolo porta il titolo della canzone a cui è ispirato, ossia "Ragazza d'argento" di Michele Zarrillo, "Una rosa è una rosa" dei Mecano, "Ghost of a rose" dei Blackmore Knights, "Love you to death" dei Kamelot (da cui ho tratto anche il titolo della storia) e "Angels fall first" dei Nightwish.
Note dell'Autore: la citazione a cui mi sono ispirata è la seguente
Non vi è nulla di nascosto che non debba essere rivelato. Né cosa segreta che non venga alla luce. (Sacre Scritture)
Diciamo che è stato un mero spunto, nulla più.
Due parole sulla lunghezza dei capitoli che non è casuale, ma coincide con la durata del brano a cui sono associati.
Introduzione alla Storia: mentire per salvare una vita, mentire per poter vivere la propria vita e alla fine dover accettare comunque di perdere.



1.Ragazza d'argento

“C'è un lupo nella palude e nelle notti di luna piena si intravede il suo pelo d'argento fra i canneti.”
Guadalupe fissò l'uomo mentre questi svuotava il boccale di birra. Odiava fermarsi nelle locande della frontiera, ma il denaro cominciava a mancare e forse da lì sarebbe potuta fuggire senza troppe difficoltà.
“E tutto questo cosa avrebbe a che fare con me?”


Guadalupe grugnì mentre staccava la pelle dall'ennesima carcassa di coniglio e la cuciva con le altre. Maledizione a Tyr, agli ubriaconi della locanda e alla sua balzana idea di trovare il lupo.
Aveva cacciato per tutta la giornata ed era rimasta seduta in quel tratto della palude per quelle che parevano ore con un dannato ago d'osso, eppure non riusciva ad ottenere un risultato vagamente accettabile.
“Nessuno scambierebbe del coniglio per un lupo.”
Seccata da quell'interruzione, alzò lo sguardo. Lyall sedeva sulla riva del lago, facendo rimbalzare minuscole pietre sul pelo dell'acqua, incurante della propria nudità. Purtroppo lei la notava piuttosto bene.
Il suo respiro accelerò mentre seguiva il profilo della compagna con occhi affamati. Quella sera la luna era una mera falce e i suoi lunghi capelli biondi erano rimasti sciolti sulla schiena, solo alcune ciocche cadevano ad accarezzare la curva del seno. Se solo avesse potuto scostarle in quel momento... dannazione alla stagione dell'accoppiamento.
“Lo farebbero se ti decidessi a prendere in mano quel dannato ago e ti dessi da fare.”
“Sei una cacciatrice.” disse Lyall, prima di annusare l'aria intorno a sé. “E sei una femmina.”
“Ma che intuito.”
“E quindi dovresti saper cucire.” concluse Lyall, alzandosi per scrutare la macchia di conifere alle loro spalle.
Guadalupe si lasciò scappare un basso ringhio, prima di rimettersi al lavoro; era inutile provare a convincere quel cucciolo che anche lei odorava di femmina.
Intorno a loro si alzava solo il gracidare delle rane e il richiamo di un paio di gufi. La città e i suoi rumori erano ancora lontani, ma quanto sarebbe durato?
“Se riuscirò ad ingannarli non ti daranno più la caccia.”
Lyall ora la scrutava attentamente e Guadalupe sentì il coraggio venirle meno. “Ti crederanno morta e potremo oltrepassare la frontiera indisturbate.” aggiunse in fretta, afferrando l'ago.
“Non funzionerà.” sussurrò Lyall, inginocchiandosi accanto lei. Guadalupe sentì una mano artigliarle la coscia e l'odore di selvatico investirla in pieno viso. I muscoli della sua faccia si contrassero nell'ennesimo ringhio.
“Non sai mentire, Guadalupe, non hai mai saputo farlo.” le disse, guardandola dritta negli occhi. Alle volte era sicura che i suoi occhi scuri fossero i più belli al mondo. “E poi nessuno scambierebbe coniglio e lupo, hanno odori diversi.”
   
 
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