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Autore: Gala    16/11/2009    1 recensioni
Cosa succederebbe se alcune delle coppie slash più famose si trovassero come compagne di ventura in un avventura senza euguali? Ecco a voi una ficcy CrossOver tra tutte le mie coppie preferite...ho notato che molte di queste, tra loro, hanno alcune similitudini...mah!!!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Allen Walker, Rabi/Lavi, Yu Kanda
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Dopo interminabili mesi di attesa ecco finalmente il sesto capitolooooooooo! E’ relativamente corto ma se aspettavo l’ispirazione dal cielo per continuarlo non lo avrei mai finito! >_< Quindi perdonate relativi errori (dato che ultimamente sono fuori di melone) e perdonate anche qualche sgarro di personalità, dato che non credevo fosse COSI’ DIFFICILE gestire tutti questi personaggi çOç
Detto questo buona lettura >*<
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In un grande salone, stava un lungo tavolo ovale, immerso nella semioscurità.
-Mio diletto, sono arrivati i nostri ospiti?- chiese vellutata la voce profonda di una donna, seduta su di un grande trono, rivolta al suo corvo. L’animale annuì battendo il becco un paio di volte.
-Molto bene…possiamo farli accomodare…- sorrise. Un solo gesto della mano e l’enorme portone, di legno massiccio, si spalancò, lasciando entrare circa una decina di persone.
-Conte, che piacere rivederla…- sorrise Malefica andando incontro all’interpellato.
-Era da tempo che non mi invitavi per prendere una tazza di the…- sorrise il Lord del Millennio.
-Sono costernata…ma, per rimediare, ho indetto una riunione su di una questione a me molto a cuore…- disse la strega inchinandosi davanti al Conte. Poi notò Tyki e Road. La bambina le sorrise facendole un piccolo inchino.
-E’ davvero molto bella…- sorrise tenendo per mano il portoghese.
-Anche tu piccina…- sorrise maligna la strega, con gli occhi gialli d’invidia. A quel punto tutti presero posto.
-Bene…mi sembra opportuno prima fare le presentazioni e in seguito parlare nel nostro obiettivo comune…- cominciò Malefica rivolta ai suoi ospiti. Si alzarono in piedi tre figure coperte da mantelli neri e maschere a forma di teschi sul volto.
-Malefica, il Signore Oscuro le porta i suoi più vivissimi omaggi…- disse una delle tre figure incappucciate porgendo un dono alla strega. Era un antico manufatto d’oro, incastonato di pietre preziose.
-Riferite al vostro maestro che ho gradito il suo dono…- sorrise affabile la donna. L’uomo che aveva parlato annuì, per poi voltarsi verso gli altri e riprendere a parlare.
-Noi siamo i mangiamorte…il signore oscuro ci ha inviati in sua vece…- spiegò.
-…mostraci il tuo volto…- sorrise affabile, con voce maliziosa, una donna molto bella, con lunghi capelli azzurrini, artigli ben smaltati e orecchie a punta: Gyokumen Koushu.
Un viso pallido, occhi color ghiaccio, e lunghi capelli platino, furono messi in mostra da dietro la maschera del mangiamorte.
-Il mio nome è Lucius Malfoy, mentre voi sareste?- chiese questo ignorando il luccichio lussurioso che illuminò gli occhi della donna demone.
-Sono l’imperatrice del mondo dei demoni, Gyokumen Koushu, e questo è mio figlio, il principe Kougaiji…ad un nostro qualsiasi ordine migliaia di demoni saranno pronti ad immolarsi per la vostra guerra, Malefica…- sorrise poi, rivolta alla strega.
-Eccellente…- ghignò la donna accarezzando il suo fedele corvo.
-Che noia…non possiamo saltare le presentazioni e passare ai fatti???- sbottò un ragazzo dai lunghi capelli neri con i riflessi verdi.
-Calmati Envy, non è educato da parte tua…- sussurrò con fare annoiato una donna composta e dal viso dolce.
-Noi siamo gli homunculos, il “padre” ci ha chiesto di metterci in contatto con lei come alleati…- spiegò.
-Signori, amici…vi prego, non continuate a parlare della mia guerra…questa è la nostra occasione di ribalta! Insieme, unendo le nostre forze, porteremo il nostro dominio in tutti i mondi ancora ammalati di quella cosa insulsa chiamata “bene”…con il prezioso aiuto degli akuma del conte e dei suoi figli, e dell’organizzazione Alba, saremmo invincibili!- esclamò la donna infervorandosi, indicando con una mano le persone appena citate.
Gli invitati sembrarono convinti e la discussione continuò con i suoi intenti malvagi e distruttivi.

-Castello di Hogwarts, Sala Grande-

Erano passati già quattro giorni da quando gli insoliti ospiti erano giunti al castello e ora erano tutti presenti e riuniti nella sala Grande. Madama Chips, infatti, aveva dimesso i ricoverati solo poche ore prima.
-Noto con piacere che vi siete rimessi tutti egregiamente…- sorrise il vecchio preside ai giovani di fronte a se.
-…ora, come credo, tutti vi starete chiedendo il perché della vostra presenza qui…la spiegazione, ahimè, potrà sembrare quasi banale dato i tempi bui in cui versiamo…- sorrise affabile osservando i presenti in modo benevolo.
-…fin da tempi antichi ad una grande forza che nasce e si sprigiona, se ne crea una di pari impeto ed intento inverso…c’è il bene e il male, la luce e l’oscurità, l’amore e l’odio, la vita e la morte…se tanta forza benefica si è riunita in questo castello vuol dire che…-
-Che un’entità maligna di pari vigore si è riunita non troppo lontano da qui…- concluse deduttivo Hakkai.
-Esattamente…- convenne il preside.
-E ti pareva…ci fosse mai un anno normale in questa scuola…- sbuffò Ron. Il preside sorrise a quelle parole e poi continuò il suo discorso.
-Ora, la mia richiesta è questa, miei giovani ospiti. Siete disposti a lottare insieme e al nostro fianco, per debellare il pericolo in cui, non solo il nostro, ma anche i vostri mondi versano?- il silenzio durò pochi secondi prima che lo spirito combattivo si accendesse, sollecitato dal discorso di Silente.
-Ci stiamo! Chi dobbiamo fare fuori?- chiese esagitato Kuwabara.
-Con calma…prima dovremo testare le capacità di ognuno di voi per poter stilare una strategia d’attacco…dovremmo discutere tra noi anche dei nostri personali nemici, è possibile che saremo costretti ad affrontarli!- li avvertì il vecchio preside.
-Ah, sono sicuro che se faremo gioco di squadra non avremo problemi!- esclamò ottimista Naruto. Ora che aveva al suo fianco Sasuke non se lo sarebbe fatto portare via tanto facilmente.
-Comunque, dato che oggi è la vigilia di Natale, per il vostro diletto, abbiamo organizzato un ballo in vostro onore…siate puntali! Harry, affido a te, alla signorina Grenger ed al signor Wesley il compito di fornire abiti consoni ai nostri ospiti…- disse Silente andando via.
-Un ballo? Io non so ballare!- fu la rimostranza di più di un presente.
-Sarà più che altro una festa, non dovete preoccuparvi…- sorrise Hermione, cercando di tranquillizzarli.
-Ci saranno ragazze?- chiese come sempre Gojyo. Proprio non riusciva a resistere.
-Zitto idiota! Vuoi forse morire?- chiese Sanzo atterrandolo con l’harisen.
-Essendo un ballo è ovvio che ci siano delle ragazze. Non pretenderai che io danzi con un omaccione come te…- rispose Mustang atteggiandosi a gran conquistatore.
-Veda di non comportarsi come suo solito colonnello… le ragazze qui sono tutte minorenni. Potrebbero arrestarla…- ghignò Edward sghignazzando insieme al fratello.
-Non preoccuparti per me Acciaio. Tu piuttosto, vedi di non coprirti di ridicolo…- ridacchiò l’alchimista di fuoco per poi seguire Hermione che aveva in mano un metro da sarta.
-Per favore, mettetevi in fila e fatevi prendere le misure. Vedrò di confezionarvi dei vestiti con la magia…- sorrise incerta la ragazza mentre Ed guardava offeso il colonnello.
-Fratellone, io non so ballare…- sussurrò Al.
-Nemmeno io, che ti credi…- borbottò incrociando le braccia al petto. Diverse misure dopo, tutti, per quanto possibile, si diedero da fare per aiutare i tre poveri maghetti, ad organizzare l’evento. Hermione sembrava stesse per avere una crisi di nervi, non riuscendo nel suo intento di confezionare i vestiti.
-Hai bisogno d’aiuto?- le chiesero i fratelli Elric.
-Sapete forse cucire voi? Nemmeno la magia riesce ad aiutarmi…- piagnucolò.
-Fammi vedere il modello…- sorrise Alphonse guardando i fogli. -fratellone, pensi sia fattibile?-
-Certo! Guarda e stupisci!- sorrise tirando fuori un gessetto da una tasca. Iniziò a disegnare un cerchio alchemico sulla pietra del pavimento per poi poggiarci tutta la stoffa sopra.
-Aiutami Al…- disse mentre entrambi poggiavano le mani sul disegno. Un fascio di luce bluastra si sprigionò da esso mentre Al ed Ed sorridevano soddisfatti.
-Ecco fatto!- dissero in coro mostrando alla ragazza i vestiti che avevano confezionato uguali al modello.
-Magnifico! Grazie!- sorrise Hermione abbracciando i due e facendoli arrossire.
-Uuh qualcuno ha fatto conquiste…- sghignazzò Sora facendo arrossire ancora di più i due fratelli e scatenare le risa di tutti i presenti.
Intanto, dall’altra parte della sala Goku dava sfoggio della sua enorme forza, spostando gli enormi tavoli della sala come fossero sgabelli.
-Siete sicuri di essere semplici viaggiatori? Amico hai una forza stratosferica!- esclamò entusiasta Yusuke.
-Ma no… è che mangio molta carne!- cercò di salvarsi in extremis la scimmietta, prima che Sanzo lo spalmasse contro il muro.
-Ti ho raccomandato di non metterti troppo in mostra stupida scimmia!- la furia del bonzo però arrivò puntuale sulla nuca della saru.
-Ma che ci posso fare, scusa! Voglio rendermi utile pure io…- piagnucolò Goku tenendosi la parte colpita con le mani.
-Su su ragazzi! Stiamo dando spettacolo come al solito…- ridacchiò Hakkai mentre, aiutato da Kurama, preparava degli addobbi floreali.
-Potete smettere, finiranno i professori. Hermione ha i vostri abiti, prendeteli ed andate a prepararvi…- li informò Harry.
-Va bene…- acconsentirono gli altri facendo come gli era stato detto.


-Castello di Hogwarts, un corridoio a caso-

-Acciaio! Perché scappi? Sei ancora offeso per prima?- chiese a gran voce Roy seguendolo.
-Mi lasci in pace! Tanto io non ci vengo a quel ballo!-
-E perché no? Non dirmi che non sai ballare…- lo canzonò il moro fermando il biondo dalla treccia. A quelle insinuazioni il piccolo alchimista arrossì, imbronciandosi ancora di più.
-Se è solo questo il problema posso insegnarti io…- ridacchiò Mustang prendendo il ragazzo per la vita, con una mano, e per un polso con l’altra.
-Che diavolo fa? Mi lasci!- arrossì Edward dibattendosi.
-Sali sui miei piedi.- gli ordinò poi l’alchimista di fuoco.
-Che?- chiese confuso il biondo.
-Metti i tuoi piedi sopra i miei! Non hai mai fatto questo gioco da bambino? Eppure non dovrebbe essere passato molto tempo…- lo prese ancora in giro.
-A CHI HA DATO DEL MARMOCCHIO, STUPIDO COLONNELLO DEI MIEI STIVALI???- urlò il biondo minacciando d’incenerire il superiore.
-Calmati! Se vuoi che non ti tratti come un bambino smetti di comportarti come tale…- lo freddò l’uomo. A quelle parole Edward si zittì salendo sui piedi del colonnello. Roy allora sorrise, stringendo più a se quell’esile corpicino, iniziando a ballare un lento.
-Non è difficile, vero?- sorrise il moro.
-Non si vanti troppo… se prova a dirlo ad Al gliela farò pagare…- lo minacciò arrossendo.
-Dire cosa? Che ti ho insegnato a ballare o che ti ho baciato?- sussurrò caldo il colonnello.
-Di quale bacio sta parlan…- ma non riuscì a terminare la frase che le sue labbra furono impegnate da quelle di Mustang.
L’alchimista d’acciaio non riuscì a contrastare la passione dell’altro, e rimase letteralmente senza fiato.
-Co… colonnello?-
-Chiamami Roy…- fu la rimostranza dell’uomo mentre spingeva il più piccolo contro un muro e continuava a baciarlo.
Un paio di occhi rossi videro l’intera scena, e la cosa li turbò molto. La figura misteriosa corse via nell’immenso parco del giardino prima di venire fermata da una voce familiare.
-Hiei?- Kurama stava seduto su di un enorme albero che si muoveva in maniera sinistra ma piuttosto sinuosa intorno al ragazzo con i capelli rossi.
-Che vuoi?- fu la domanda brusca del demone del fuoco che evitava accuratamente di guardare l’amico negli occhi.
-Sembri un po’ su di giri… ti è successo qualcosa?- domandò scendendo con grazia dal platano picchiatore.
-Niente di che… piuttosto, posso farti una domanda?- sussurrò dandogli le spalle.
-Dimmi…-
-Nel mondo degli umani… che significato ha un bacio?-
-Un bacio?- ripeté confuso Kurama. -Perché questa domanda?-
-Tu rispondimi e basta!- pretese Hiei.
-Beh… un bacio può essere una semplice dimostrazione d’affetto o magari di attrazione fisica… se una persona bacia un’altra significa che le vuole bene, la ama, o la desidera… sono stato esauriente?- chiese avvicinandosi al moro.
-Si, ho capito…- rispose il piccolo demone voltandosi verso l’amico per poi posare le labbra sulle sue.
Il demone volpe rimase interdetto qualche secondo, spalancando gli occhi a quel gesto avventato quanto ingenuo.
-Hiei…- sussurrò non appena il moro si separò.
-Ci vediamo stasera…- fu la sua risposta affrettata mentre fuggiva di nuovo via. Kurama avrebbe potuto giurare che fosse arrossito.



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Grazie a Selfish per aver tentato 3 volte il suo commento xD Come dicevo è davvero difficile gestire così tanti pg diversi, e le loro diverse personalità mi fanno impazzire >_< quindi chiedo perdono per qualche eventuale erroruccio! Per il resto spero tu continuerai a seguirla e commentarla >*< mi ha fatto davvero piacere un commento dopo tanto tempo *me commossa çOç*
   
 
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