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Autore: sihu    21/11/2009    10 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO 49
UNA SERATA MOLTO ROMANTICA


Sirius era fermo sulla porta di ingresso della biblioteca e fissava dritto davanti a sè, incantato, fregandosene completamente di tutto quello che stava avvenendo intorno a lui. Per la prima volte nella sua vita non riusciva a dire assolutamente nulla. Alla fine era riuscito a trovarla per davvero Zhoana, ora si trovava lì di fronte a lui, più bella che mai. Era una visione straordinaria. Nessuna ragazza prima d’ora era mai riuscita a fargli quell’effetto. Rimasero per quasi un minuto a guardarsi in silenzio sorridendo, l‘uno perso negli occhi dell‘altra, senza che nessuno dei due si decidesse a dire niente. Anche Zhoana era come paralizzata, dopo tutto trovarsi di fronte un Sirius troppo emozionato per riuscire a dire qualcosa non era certo una visione da tutti i giorni. Alle loro spalle alcuni ragazzi più piccoli si tenevano per mano mentre una coppia di Tassorosso si baciava in preda alla passione sotto lo sguardo disgustato di alcuni quadri. Ogni singolo angolo del castello era pervaso dall’atmosfera di San Valentino e ovunque si guardava si potevano vedere ragazzi innamorati che festeggiavano quel giorno di festa.
Sirius improvvisamente si riprese quel poco che bastò a fargli ricordare che si trovavano ancora sulla porta della biblioteca e che alle loro spalle si era formata una coda di ragazzi curiosi che aspettava impaziente, e che stava iniziando a porsi delle domande. Sicuramente il giorno successivo l’intero castello sarebbe stato al corrente di quanto successo, ma stranamente a Sirius non importava.
“Ci diamo una mossa?” chiese una moretta di Serpeverde con un tono decisamente acido che tradiva tutta la delusione che provava in quel momento. Come gran parte della popolazione femminile del castello era perdutamente innamorata di Sirius e aveva dovuto scontrarsi con la terribile verità che Sirius non fosse più disponibile. La ragazzina tratteneva a stento le lacrime e si affrettò a nascondere nella borsa un pacchetto dorato, probabilmente un regalo che aveva portato per Sirius ma che ora non poteva certo dargli.  
Alle parole della ragazza Zhoana scoppiò a ridere mentre Sirius sbuffava, prima di prendere la sua bella per mano e condurla via da tutti quei curiosi. La ragazza lo assecondò, facendosi guidare docile lungo i corridoi del castello che lui conosceva come le sue tasche.
Sirius non aveva la minima idea di dove andare, ogni angolo del castello gli sembrava scontato, del tutto inadatto a contenere tutto il loro amore. Da giorni non faceva che pensare a un posto speciale, ma più si sforzava e più le sue idee gli sembravano banali. Alla fine decise di seguire il suo cuore e si ritrovarono in un piccolo cortile deserto, illuminato solamente da un quarto di luna. Lo avevano trovato per caso lui e James al loro primo anno mentre scappavano da un professore e si erano subito chiesti come mai nessuno lo conoscesse. Per anni era stato il luogo in cui si erano allenati per diventare animagus e in cui avevano messo a punto tutte le loro idee migliori in fatto a scherzi ai danni dei Serpeverde, ma non ci aveva mai portato nessuna ragazza. Era un posto davvero spettacolare, fino ad ora gli era sempre sembrato troppo per qualsiasi delle ragazze che aveva avuto al suo fianco. Di fronte a loro si stagliava il lago, bello e maestoso come sempre, nel quale si riflettevano almeno un milione di stelle, e poco più in là c’era la foresta nella quale erano andati insieme a cercare le fate la settimana prima ed intorno a loro le montagne, avvolte da un alone di mistero e magnificenza.
Senza dire nulla Sirius si tolse il mantello, lo stese nell’erba, si sedette e tirò dolcemente Zhoana vicino a lui. In quel silenzio così perfetto e irreale si poteva sentire chiaramente il battito accelerato dei loro cuori che battevano all’unisono, tradendo tutta la loro agitazione. Sembrava che entrambi fossero tornati bambini, troppo timidi e spaventati per dire o fare qualcosa. Fu Zhoana a rompere quel silenzio, parlando per prima.
“È bello qui..” sospirò Zhoana avvicinandosi a Sirius e baciandolo sulle labbra teneramente. In pochi istanti i due ragazzi si ritrovarono abbracciati, stretti uno tra le braccia dell’altra, completamente persi in un bacio carico di passione che durò a lungo.
“Solo perché ci sei tu.” rispose lui riprendendo fiato prima di riprendere a baciarla, con maggiore passione.
“Sirius Black non ti facevo così romantico.” lo prese in giro lei lasciandosi cadere tra le braccia del ragazzo e appoggiando la sua testa sul petto di lui. Era piacevole lasciarsi andare completamente nell’abbraccio di quel ragazzo che aveva un odore così buono. Il cuore di Sirius aveva preso a battere ancora più forte, ma Zhoana lo trovava rilassante.
“Lo sono solo con te.” rispose Sirius, giocando con una ciocca dei lunghi capelli biondi di Zhoana. La ragazza non rispose, sorrise e basta. In quel sorriso Sirius riuscì ad intravedere per la prima volta nella sua vita cosa fosse la felicità. Improvvisamente poteva capire come si era sentito James quando la sua rossa si era alla fine lasciata andare.
“Zhoana, ho bisogno di saperlo. Vuoi essere la mia..” iniziò a balbettare Sirius. Era così terrorizzato all’idea che Zhoana potesse rispondere No che non era nemmeno riuscito a concludere la frase. Si dette mentalmente dell’idiota.
“Certo.” lo interruppe lei senza nemmeno fargli finire la frase. Non aveva bisogno che completasse la frase per capire quello che le stava chiedendo. Zhoana voleva essere la sua ragazza,lo voleva con tutta se stessa, voleva passare ogni momento della sua vita da lì all’eternità con quel ragazzo che era apparso dal nulla e gli aveva rapito il cuore.
“Quindi noi siamo..” mormorò piano Sirius, con il fiato sospeso e il cuore che faceva le capriole per la felicità. Non riusciva a credere che ci era davvero riuscito, che finalmente anche lui aveva qualcuno con cui dividere ogni minimo particolare della sua vita, qualcuno da amare e da difendere anche a costo della propria vita.
“Puoi giurarci Sirius Black!” rispose ancora una volta Zhoana, saltando ancora di più tra le braccia di Sirius tanto da farlo cadere all’indietro. L’animagus si ritrovò disteso nell’erba, con Zhoana sopra di lui che rideva felice e che lo baciava. Sopra le loro teste un oceano di stelle a fare da testimone a quel momento magico. I due ragazzi presero a baciarsi con foga in quel cortile così perfetto e deserto, niente e nessuno avrebbe potuto disturbarli e interrompere quel momento magico.
“Guarda.. Anche le lucciole bianche e rosse sono felici per noi.” disse all’improvviso Sirius, indicando con il dito qualcosa di luminescente a pochi passi da loro. Zhoana guardò dove il suo ragazzo le indicava, sorrise e chiuse gli occhi stretta nel più dolce e avvolgente degli abbracci. Tutto ciò che aveva sempre desiderato era lì, Zhoana non poteva chiedere di meglio dalla vita.  I due innamorati rimasero sdraiati nell’erba a godersi quei momenti di intimità per un po’, senza che ci fosse bisogno che nessuno dei due dicesse nulla. Entrambi sapevano che le parole in quel momento avrebbero rovinato tutto con la loro banalità.  Sirius non sapeva quanto tempo era passato e non gli importava, potevano essere ore come giorni. Era come se si fosse svegliato da un lungo sonno. Guardava intorno e gli sembrava di vedere tutto per la prima volta. Il cielo stellato, la luna non ancora piena, l’erba umida per l’umidità della notte, le montagne, il lago, ogni cosa era nuova e bella insieme alla sua ragazza. Tra le braccia di Zhoana aveva trovato la serenità e un po’ di sollievo dai problemi che lo assillavano. La ragazza però si era accorta dall’inizio che qualcosa preoccupava Sirius.
“Qualcosa ti preoccupa, di chi si tratta?” chiese Zhoana mettendosi a sedere di fronte a lui e costringendolo a guardarla dritta negli occhi. Non poteva sopportare di vederlo triste e voleva aiutarlo, dopo tutto era la sua ragazza ora e non voleva che ci fosse nessun segreto tra di loro.
“James.” disse Sirius sospirando, mentre Zhoana gli accarezzava il viso con fare materno. Sirius non poté fare a meno di lasciare che i suoi pensieri ricominciassero a tormentarlo.  
“Pensavo fosse il tuo migliore amico.” sussurrò lei. Quelle parole e quei gesti così dolci spinsero Sirius ad aprirsi con lei, a dargli la forza per parlare dei dubbi che da qualche  tempo lo assalivano e lo tormentavano.
“Infatti, ma ultimamente ci siamo allontanati. È difficile da spiegare, molte cose non le capisco nemmeno io.“ mormorò piano lui, prendendo a fissare il pavimento. Più cercava di concentrarsi e di mettere a fuoco il problema e più tutto si faceva confuso ed oscuro.
“Beh, io non ho mai avuto un migliore amico quindi non so bene cosa dirti. Però ogni tanto mi è capitato con mio fratello.. Gli errori li si fa sempre in due, poi bisogna che almeno uno dei due si riavvicini e che cerchi un dialogo.” raccontò Zhoana sorridendo, ripensando a tutti le litigate stupide e a tutti i momenti in cui lei e Xeno non si erano riusciti a capire. Era accaduto così tante volte che non le ricordava nemmeno tutte, e a volte capitava ancora che litigassero. Tuttavia non si poteva dire che fosse una grande esperta in fatto di amicizia visto che tutti la evitavano, ma se c’era una cosa in cui Zhoana era davvero brava era osservare. Ogni tanto si fermava in sala grande e guardava scorrere la vita degli altri, amori, amicizie, litigi. Tutto quell’osservare l’aveva portata a capire che quasi sempre non sono i problemi a rovinare un rapporto ma l’orgoglio e la mancanza di coraggio. Quando nessuno fa nulla, i problemi non si risolvono e diventano sempre più grandi, macigni, fino a che l’amicizia si sgretola e tutto è perduto.
“Non so nemmeno bene cosa sia successo, è tutto così confuso.” continuò lui scuotendo la testa. Faceva quasi male guardarlo. Zhoana poteva vedere quanto stava soffrendo in quel momento e l’unica cosa che desiderava con tutta se stessa era poterlo aiutare.
“Prova a raccontarmi. A volte parlando ad alta voce si capiscono meglio gli errori.” suggerì la ragazza, senza staccare lo sguardo dagli occhi di Sirius.
“Da quando lo conosco James mi è stato vicino. Sempre. Quando avevo bisogno di un consiglio, di sfogarmi o di farmi una risata, lui era lì.” riprese a raccontare Sirius. Fin dal primo giorno sul treno che li stava portando al castello, prima ancora di essere smistati, James Potter era stato suo amico. Nemmeno l’odio che da secoli regnava tra le loro famiglie aveva potuto impedire a quel ragazzino testardo di sorridergli e di dimostrargli tutta la sua comprensione.
“Ha davvero un cuore grande.” mormorò Zhoana sorridendo. Tutto il castello era al corrente della grande amicizia che legava Sirius e James, e tutti almeno una volta nella loro vita avevano invidiato quel rapporto così perfetto. Sirius annuì tristemente, riprendendo a raccontare.
“Certo, è sempre disponibile ad ascoltare ed aiutare tutti. Pensa che quando me ne sono andato di casa mi ha accolto da lui, dividendo la sua famiglia con me. Pensavo andasse tutto bene, che non ci fossero segreti tra noi, invece mi sbagliavo.” mormorò Sirius ripensando a quella notte in cui aveva perso la sua famiglia e ne aveva guadagnata una nuova. James era sempre stato la colonna a cui tutti loro si erano sempre aggrappati per andare avanti. Era il migliore in tutto, a giocare, nello studio, a organizzare scherzi, ad ascoltare e a consolare un amico in difficoltà. Non c’era nulla che James non fosse disposto a fare per lui o per Remus. Sarebbe andato sulla luna, sarebbe andato in capo al mondo, sarebbe anche morto per i suoi amici.
“Che vuoi dire?” chiese Zhoana sgranando gli occhi per la sorpresa. Come tutta la scuola, anche lei credeva che James e Sirius fossero quasi un’unica entità, non era umanamente possibile che ci fosse qualcosa che quei due non si fossero detti.
“Io non sono stato del tutto sincero con lui, e nemmeno lui con me. Gli ho nascosto alcune cose che riguardavano la mia famiglia, e lui non mi ha mai detto di avere un gemello che è morto tempo fa.” spiegò Sirius a testa bassa. Zhoana aggrottò leggermente la fronte quando Sirius pronunciò la parole gemello. James Potter aveva un gemello? Sembrava davvero impossibile, ma dopo tutto fino a quel momento anche l‘idea di un litigio tra i due migliori amici di Grifondoro era impossibile. Mentre raccontava a Zhoana dei segreti che non aveva confidato a James, Sirius aveva preso a provare vergogna perché non aveva mai detto nulla al suo migliore amico. James aveva molte ragioni per non parlare del suo gemello, prima tra tutti il dolore che provava per la sua perdita, lui nessuna. Aveva nascosto a suo fratello l’unica parte della sua vita priva di ombre e di fantasmi. Come aveva potuto? Che scuse poteva avere per avere fatto una cosa del genere?
“Nessuno dei due ha ragione. Avete sbagliato tutti e due, dovete solo capire perché. Hai provato a parlare con lui?” suggerì Zhoana con un tono amorevole. Non voleva sbilanciarsi e giudicare ma era del parere che entrambi avessero le loro colpe. Non esiste una ragione abbastanza buona per nascondere qualcosa al proprio fratello, di sangue o meno, nemmeno se si tratta di una cosa che fa soffrire o di cui ci si vergogna. Con un fratello ci si confida tutto, sempre.
“No, ho cercato di evitarlo il più possibile perché la verità è che non saprei cosa dirgli. Non so nemmeno io perché gli ho nascosto quelle cose.” mormorò Sirius sconsolato. Si sentiva sempre peggio ed aveva anche quasi paura a guardare in faccia Zhoana. Che avrebbe pensato di lui? Sicuramente che era un codardo, forse avrebbe anche deciso di troncare sul nascere la loro storia. Ma Zhoana non voleva allontanare Sirius, lo voleva aiutare. La ragazza gli si avvicinò e lo strinse a sé delicatamente. Sirius sentì il tepore della pelle di Zhoana sulla sua e capì che la ragazza non aveva la minima intenzione di andarsene.
“Ce l’hai con lui perché non ti ha detto del fratello?” chiese Zhoana prima di dargli un bacio a fior di labbra.
“No, lo posso capire. James ha sempre cercato di apparire forte per sostenere noi, è sempre stato il faro a cui tutti ci affidavamo. Ho sempre dato per scontate troppe cose, la sua amicizia, la sua felicità. Non mi sono mai fermato a chiedermi se anche lui avesse dei problemi..” raccontò Sirius sconsolato. Improvvisamente aveva capito che non era arrabbiato con il suo amico, ce l’aveva con se stesso.
“Pensi che lui ce l’abbia con te?” chiese ancora Zhoana fissandolo negli occhi. Sirius si prese qualche minuto per rispondere, quella domanda gli pareva incredibilmente difficile, o forse era difficile capire quello che provava in quel momento. James avrebbe avuto tutte le ragioni per essere arrabbiato, ma lo era davvero? Avrebbe accettato di parlargli ancora e di guardarlo ancora in faccia o avrebbe tagliato completamente i ponti con lui?
“Non so, una parte di me lo spera. Se si è arrabbiato possiamo risolvere tutto con una rissa, se invece l’ho deluso non c’è rimedio.” disse alla fine Sirius sospirando. James era suo fratello, poteva immaginare di vivere senza la sua vera famiglia ma non senza di lui. Senza James si sarebbe sentito solo, perso, incapace di stare al mondo. Aveva bisogno dei consigli di suo fratello, dei suoi rimproveri e persino di sentirsi dare dell’idiota. Sirius era sicuro che non avrebbe mai potuto fare a meno di tutte quelle cose.
“Ora capisco.” sospirò Zhoana sorridendo prima di abbracciare Sirius stretto a sé.
“Cosa?” chiese Sirius confuso. Zhoana era dannatamente brava ad arrivare a delle conclusioni che lui non riusciva mai a capire ma era sempre molto enigmatica.
“Non sei ancora andato a parlargli perché hai paura di scoprire se è arrabbiato o deluso. Ma se ci tieni davvero a lui e alla sua amicizia devi farti forza e scoprirlo perché più tempo passa e più tutto si complica.” consiglio la ragazza, facendogli un occhiolino. Sirius rimase spiazzato da quelle parole. Zhoana era riuscita a leggergli nel cuore quando anche lui non era riuscito a capire cosa stava provando. Quella ragazza era davvero eccezionale, e lui era fortunato che stesse con un disastro ambulante come lui.
“Io..” cominciò Sirius, incerto su come andare avanti. Era terrorizzato all’idea di affrontare James e di scoprire che ormai gli era indifferente, che non lo considerava più né un amico né tanto meno un fratello.
“Tu ci tieni a lui, e soffri a non sapere più nulla della sua vita. Parlagli appena lo vedi “ concluse Zhoana, facendo capire a Sirius che il discorso era chiuso e non aveva possibilità di replica. Avrebbe dovuto fare come diceva lei e basta. Sirius abbassò la testa e sorrise.
“Sai, mi è servito parlare con te. Ora mi sento un po’ meglio.” le sussurrò Sirius ad un orecchio, prima di prendere a baciarle il collo.
“Mi fa piacere sentirtelo dire.” disse lei, rispondendo al bacio.

Nel frattempo, molti chilometri più a sud del castello Ginny ed Harry erano soli ed abbracciati nella foresta che aveva ospitato la coppa del mondo anni prima ma non riuscivano proprio a godersi tutta quella pace e quell’intimità. Era come se qualcosa tormentasse entrambi impedendogli di godersi quel posto isolato, quella vista mozzafiato e quella pace che da troppo tempo non riuscivano ad assaporare a pieno.
“Hai visto la faccia di James?” mormorò Ginny pensierosa mordicchiando un delizioso biscotto al cioccolato mentre ripensava al viso tirato e pallido di James mentre si allenava. Il ragazzo fingeva che andava tutto bene ma si vedeva lontano un miglio che non era così. Nemmeno prendere il boccino battendo ogni suo record gli aveva fatto tornare il sorriso, Ginny era certa che qualcosa lo tormentasse.
“Perché, quella di Sirius, invece?” ricordò Harry, cercando di scacciare il viso del padre e del suo adorato padrino dalla mente. C’era qualcosa che non andava tra quei due, ma entrambi erano troppo orgogliosi per parlarne con il diretto interessato o con qualsiasi altra persona.
“Dici che hanno litigato?” chiese Ginny, collegando le due cose. Un litigio sarebbe stato la spiegazione più logica per spiegare tutte quelle stranezze, ma a cosa poteva essere dovuto? La ragazza era sicura di non avere mai visto discutere James e Sirius, era come se i due avessero improvvisamente preso ad evitarsi senza una ragione apparente.
“Litigato no, oppure Remus avrebbe saputo qualcosa. Anche lui sembrava confuso. Deve essere successo qualcosa.” concluse Harry scuotendo la testa, cercando di pensare a cosa potesse essere successo. Una parte di lui si sentiva responsabile, forse qualcosa che avevano detto riguardo il futuro era stata la causa di tutto questo. Harry non riusciva a darsi pace. Voleva fare qualcosa per aiutarli ma allo stesso tempo sapeva che tenersene fuori era la cosa migliore.
“Forse dovremmo fare qualcosa perché si riavvicinino..” suggerì Ginny, cercando di pensare a qualcosa di geniale che risolvesse la situazione. Sirius e James erano i migliori amici tra i migliori amici, era così dannatamente sbagliato vedere come si evitavano. O meglio, vedere come Sirius evitava James. La cosa faceva soffrire entrambi, per non parlare di tutti quelli che stavano loro intorno.
“La cosa migliore è lasciare che facciamo da soli.” suggerì Harry alla fine, combattendo contro il suo istinto che gli stava urlando di fare qualcosa. Conosceva abbastanza Sirius da sapere che non avrebbe mai tollerato un’interferenza. Le conseguenze sarebbero state terribili, certe situazioni era decisamente meglio che ognuno le risolvesse per conto proprio anche se per Harry stare a guardare era davvero difficile.
“Già, forse hai ragione.. Brindiamo a noi?” suggerì Ginny, decisa a non permettere a quei pensieri tristi di rovinare la loro serata. Finalmente si trovavano soli, sperduti nella natura, senza mangiamorte o problemi di altro genere. Harry sorrise sentendo le parole della sua ragazza e la guardò avvicinarsi a lui. Con un gesto deciso Ginny allentò la cravatta e iniziò a slacciare i bottoni della sua camicia. Harry si lasciò scappare un sospiro. Sarebbe stata una lunga ed eccitante notte, ne era certo, così come era certo che la sua ragazza sarebbe riuscita a fargli dimenticare tutti i pensieri che gli affollavano la mente.

Il castello era del tutto irriconoscibile invaso come era da cuori di varie forme, dimensioni e materiali. C’era di tutto, da lecca-lecca giganti, a palloncini, a torte, a biscotti, a cioccolatini ed un sacco di altre cose. Tutti sembravano troppo presi a festeggiare per accorgersi di qualsiasi cosa, anche di una coppia di ragazzi che arrancava con passo incerto per il castello.
“Ron, posso aprire gli occhi?” chiese Hermione nervosa. Era bendata e Ron la stava conducendo da quasi mezzora per i corridoi del castello.
“Aspetta..” rispose Ron, telegrafico guardandosi intorno infastidito. Tutta quella gente lo irritava, non li voleva intorno, voleva solo festeggiare con la sua bella Hermione.
“Ma uffa, quanto ancora dovrò aspettare?” sbuffò Hermione, curiosa e spaventata al tempo stesso. L’esperienza le aveva insegnato che le idee di Ron alle volte potevano essere pericolose quasi quanto quelle di Hagrid anche se almeno aveva la certezza che al suo ragazzo non piacessero tutti quegli animali pericolosi che invece piacevano al guardiacaccia.
“Il tempo che serve perché tutto sia perfetto.” disse Ron, cercando di controllare l’emozione. Finalmente si fermarono poi, dopo un tempo che ad Hermione parve lunghissimo, Ron si decise a togliere la benda dagli occhi della sua ragazza, dopo aver intimato ad alcuni ragazzini del secondo anno di sparire.
“Dove siamo?” chiese Hermione guardandosi intorno. Ricordava quel luogo, qualche anno prima era stato teatro di una loro litigata terribile. Era stato proprio allora che Hermione aveva capito che i suoi sentimenti per Ron forse stavano cambiando ma aveva deciso di fingere che così non fosse per non rovinare tutto.
“Dove anni fa avrei dovuto baciarti per la prima volta..” rispose Ron, con la voce ridotta a poco più di un debole sussurro. Gli occhi di Hermione si riempirono di lacrime di commozione e gioia.
“Come sei tenero, ti amo sai?” mormorò Hermione prima di baciarlo teneramente.
“Anche io!” rispose lui perdendosi in quel bacio che sapeva di menta.

Non tutti i ragazzi erano rimasti al castello. Come faceva ogni anno Silente aveva concesso a quanti lo volessero di andare al villaggio magico, per poter festeggiare la festa degli innamorati da Madama Piediburro o ai Tre Manici. Molti ragazzi avevano colto al volo quell’occasione, specialmente coloro che non erano fidanzati e speravano di concludere la serata in dolce compagnia. Remus non era tra questi, aveva accettato l’invito di Mandy solamente perché non aveva avuto il cuore di deludere la ragazza ma la sua testa era altrove. Seduto al tavolo del pub del villaggio Remus non riusciva a smettere di pensare a Sirius e a James e a come il rapporto tra loro si fosse fatto gelido. Erano ore che rimuginava, spiccicando a malapena tre parole con Mandy.
“Devo fare qualcosa!” disse improvvisamente, facendo sobbalzare la ragazzina seduta di fronte a lui.
“Che ti prende?” chiese la ragazza, visibilmente a disagio.
“Nulla davvero.. Devo andare.” rispose Remus alzandosi senza pensare.
“Capisco, è colpa mia vero? Ti ho annoiata?” mormorò lei mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. Remus capì di essere stato un insensibile pari forse solo a Sirius e si maledisse mentalmente. Si avvicinò alla ragazzina e prese le mani tra le sue.
“No, tu sei perfetta. Solo, ho un grande problema con dei miei amici e devo trovare una soluzione sennò diventerò matto.” spiegò con tono gentile, sperando che lei capisse. Mandy annuì e si asciugò le lacrime.
“Capisco. Senti, non ti secca se continuo la serata con quei tipi laggiù?” chiese lei, del tutto ripresa da poco prima, sorridendo a un biondino che faceva segno di avvicinarsi.
“Certo, fai pure.” rispose il licantropo leggermente sconvolto scuotendo la testa.
Mentre camminava verso il castello non poteva fare a meno di ripetersi quanto le ragazze fossero strane.

Tutti i ragazzi stavano festeggiando la festa degli innamorati o la stavano maledicendo perché non avevano nessuno con festeggiare, solo una ragazza era sola nella sala comune e si stava tormentando le unghie, indecisa su quale mangiucchiare. Lily era nervosa, sentiva che qualcosa non andava in James e aveva paura che fosse colpa sua. Era mezzora che lo stava aspettando e di lui non c’era traccia. James non era mai arrivato in ritardo da lei, molte volte era arrivato tardi a lezione, ma mai da lei.  Il ragazzo poi, era stato strano tutto il pomeriggio, persino agli allenamenti non sembrava lui. Era come se avesse un grosso macigno sul cuore che gli impediva di volare, di parlare o di comportarsi come faceva di solito. Lily sospirò, cercando di ripetersi mentalmente che andava tutto bene e che James non aveva intenzione di lasciarla. Mentre Lily era immersa in questo dialogo con i suoi neuroni, James fece il suo ingresso il sala comune, prendendola di sorpresa.
“Finalmente sei pronta. Certo che voi donne vi fate desiderare!” scherzò lui, baciandole la mano con fare cavalleresco. Lily lo osservò attentamente, sembrava essere tornato il solito James di sempre. Non c’era traccia di quello che lo preoccupava solo qualche ora prima.
“Sei in ritardo! Che c’è, qualche dubbio sul passare la serata con me?” chiese Lily preoccupata e incerta. James a quelle parole cominciò a ridere forte.
“Ma no sciocchina, ero solo andato a controllare che fosse tutto perfetto.” rispose lui abbracciandola e baciandola delicatamente sul collo. Lily era tutto per lui, la sua forza, la sua ragione di vita, l’unica che potesse fargli tornare il sorriso e fargli dimenticare che Sirius lo evitava da giorni. Come poteva pensare che lui non aveva intenzione di passare la sera con lei? Lily si staccò da lui per guardarlo negli occhi, James la lasciò fare. Lily in quegli occhi vide incertezza, paura e anche tanto amore per lei. Qualunque cosa lo tormentasse aveva deciso di metterla da parte per farle passare una serata indimenticabile. Lily si strinse forte a lui.
“Di che cosa parli?” chiese la rossa con un fare implorante. Se c’era una cosa a cui Lily non riusciva a resistere erano proprio le sorprese.
“Della tua sorpresa mi sembra ovvio. È tutta settimana che non faccio altro che mettere a punto ogni dettaglio. Voglio che tutto sia eccezionale, come lo sei tu.” rispose James dandole un bacio a fior di rabbia. Lily in risposta lo attirò a sé e lo baciò.
“Ogni cosa con te è eccezionale.” mormorò piano Lily, scompigliando i capelli del suo ragazzo. James ricambiò il bacio con un secondo, e poi con un terzo, un quarto, prima di ricordarsi della sorpresa.
“Va bene, allora prendi questo.. Ci vediamo dopo..” disse James porgendo una pergamena a Lily prima di allontanarsi e sparire di nuovo oltre al buco del ritratto.
“Aspetta.. Dove stai andando?”cercò di fermarlo Lily, confusa. James in risposta la salutò con la mano e le fece segno che si sarebbero visti dopo. La rossa, confusa e sperduta decise di leggere cosa diceva la pergamena.
La caccia al tesoro comincia..
Il premio in palio sono io,
Spero che tu decida di trovarmi,
Morirei senza di te e senza il tuo amore..
Ti amo, James
“Solo lui poteva pensare una cosa del genere, che tesoro.” mormorò la ragazza prima di leggere il secondo indizio e partire alla ricerca del suo amore.



ANGOLO DELL'AUTRICE:
graaazie mille a tutti coloro che hanno recensito la mia storia, che la mettono tra i preferiti e che la leggono sempre!
siete dei veri angeli!
grazie in particolare ai sette angeli che hanno commentato;

BRANDO: grazie mille per il commento!
è bello sapere che la mia storia piace e che fa provare emozione a chi la legge!  diciamo che i malandrini hanno avuto paura che fosse Bellatri alla luce delle notizie apocalittiche che i ragazzi avevano dato loro in precedenza. come li si può biasimare, dopo tutto quello che hanno saputo che accadrà nel futuro per loro era possibile di tutto. la distanza tra James e Sirius sapevo che avrebbe provocato un moto di ribellione ma dopo tutto anche nelle migliori amicizie a volte capita di litigare e non capirsi, no? XD Harry per il momento ha deciso di non fare nessuna predica, ha ancora qualche incubo di quelle passate. XD Regulus sarà uno dei personaggi che apparirà prossimamente, non ti dico però che fine gli farò fare.. mistero! le modifiche riguardano i capitoli futuri che non ho ancora postato, tranquillo. ad esempio l'allontanamento tra James e Sirius, e altre cose che ho in serbo per il futuro. sai, a volte rispondendo ai commenti mi vengono delle idee geniali! XD

SHIHO93: grazie per avere commentato!
grazie per i complimenti, spero di non deluderti quando Harry affronterà Bella.. XD

FINLEYNA 4 EVER: grazie del commento!
il momento in cui pensava di avere sposato Bella è stato davvero tragico per Remus, si sta ancora cercando di riprendere! XD
James e Sirius invece, che dire.. anche tra amici a volte si discute! vedrai che andrà tutto bene! XD

SHIN_86: grazie per il commento!
sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, spero che ti piaccia anche questo e che ti piacerà anche il prossimo! XD

AYAPPE: grazie per il commentO!
diciamo che il quel momento Remus non era in grado di ragionare, troppe notizie in un colpo solo! XD
mi spiace che Zhoana non ti piaccia, per me invece è perfetta per Sirius perchè non si prendono troppo sul serio! XD

SMEMO92: grazie per il commento!
va bene, dovremo formare un gruppo "io odio Peter" XD
eh si, Sirius senza James e James senza Sirius è triste. sia Remus che Harry hanno deciso di tenersene fuori, dovranno risolvesela da soli! ma vedrai che gli farà bene, discutere fa sempre bene. rinforza le amicizie ancora di più! XD

LYRAPOTTER: graaazie mille per il commento!
tranquilla, capita di commentare tardi. anche io ho pochissimo tempo e quindi ti capisco! XD
diciamo che non ho mai immaginato veramente Bella e Remus insieme, era solo un modo per traumatizzare il povero Remus ancora di più! XD
sapevo che il quasi-litigio tra Sirius e James avrebbe fatto questo effetto, ma come ho già scritto, discutere fa bene ad un'amicizia. vedrai che andrà tutto bene e che torneranno più amici che mai! XD
mmm... sai che mi sembra di ricordare che l'idea per Zhoana me l'avevi data proprio tu in un commento?XD

GRAAAZIE A TUTTI E ARRIVEDERCI AL PROSSIMO CAPITOLO! 
  
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