Autore: Nina
Contest: I lost my home (pre-serie)
Genere: Uhnnn…Missing Moment?
Pairing: Remus/Andrea (friendship)
Commento: Come
andrea ha deciso di divantare Cacciatore.
Disclamers: Un cuore spezzato continua a battere lo stesso… @
Pomodori verdi fritti alla fermata del treno.
Broken life...
Infondo lo sapevi non è vero?
Il Principe Azzurro non esiste e le favole
sono solo bugie acconciate ad arte.
Eppure per un secondo c’hai creduto, vero? Hai veramente sperato in una
conclusione felice per la tua storia cominciata su neve rossa di sangue.
Stupida!
Ingenua!
Sognatrice di un mondo a colori.
Ti trascini
tramortita dal colpo, stringendo nel pugno sinistro quel giornale che narra di
un mostro che non conosci, di quel diavolo che ti ha bellamente ingannato con
la sua faccia d’angelo. Non sai perché stai camminando, non capisci che senso
abbia e perché le tue gambe insistano a reggere il tuo peso. Sai solo che ti
senti morire e che vuoi un posto dove accucciarti e piangere tutte le tue
lacrime per una volta.
-Andrea?-
Senti il tuo capo scattare verso l’alto e
voltarsi di botto.
Ormai il tuo corpo sembra non appartenerti
più.
-Remus?-
Non vedi altro che lui.
Il resto sfuma in una coltre di fumo.
Perché non conta più. Hai trovato il porto
sicuro che cercavi. Scoppi in lacrime mentre qualcuno lontano da te sussurra un
“Era lei che cercavi Remus?” e lentamente mugugni il suo nome ancora una
volta – Remus…- singhiozzi- Remmie.-
Lo guardi
crollare sulle ginocchia e ti rendi conto di stare correndo solo quando gli
finisci addosso con tutta la forza che hai in corpo e devi aggrapparti alle sue
spalle per non finire a parte indietro.
-Non è stato lui!- strilli.
-Andrea.-
-Non è stato lui!-
-Ci ha ingannati.- Piange fra il tuo collo
e la spalla e ti stringe con una forza tale che in una situazione normale ti
spingerebbe a protestare in nome delle tue costole. Scrolli la testa e lui
affonda la faccia nella stoffa del suo mantello.
-Non è stato lui.-
Non riesci a dire altro.
Non riesci a pensare ad altro
Stai perdendo il lume della ragione?
Bè, poco male.
Finire i tuoi giorni in una stanza dalle
pareti imbottite, a questo punto ti sembra quasi piacevole adesso -Andrea…-
senti dire a quel fagotto tremolante che stai stringendo al corpo con tutte le
tue energie. Ci sono le prove.-
Vorresti smettere di respirare
Vorresti morire qui.
Fra le braccia di Remus.
Ma Dio non è buono come pensavi.
E dopo un paio di secondi di totale
annebbiamento, ti rendi conto di essere ancora viva. Il tuo cuore non si è
fermato. Sanguina, ma purtroppo, un cuore spezzato
continua a battere lo stesso.
-Cosa possiamo fare Remus?-
Non sai perché lo chiedi a lui, perché forse
ti illudi che questa sia una di quelle domande destinate a non avere una
risposta. Lo senti gemere contro la tua spalla e l’ultima risposta che vorresti
sentire salire piano verso il tuo orecchio.
-Continuare a vivere…-
Vivere una
vita spezzata, rabberciata alla meno peggio e con la speranza che finisca
presto. E’ questo quello che ti resta.
-Accetto.- bisbigli staccandoti da Remus.
-Cosa?-
Non puoi dirgli cosa hai in mente, che
vuoi fare per alleggerire la tua pena e andare incontro ad una fine veoloce.
Scrolli la testa e sorride bugiarda – Accetto, di vivere…- mormori per poi
aggiungere mentalmente “La vita di un mostro.”