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Autore: queen931    05/12/2009    3 recensioni
Una porta, grande, bella, forte. Rossa, tutta rossa. Rosso vivo. Sgargiante, splendente. Di quei rossi che quando sono illuminati dal sole colorano tutta la parete che li circonda....
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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blu

BLU



Allora di cosa voleva parlarmi di così grave?...si tolga quello sguardo perso nel vuoto e concluda Signore…” ancora una volta sobbalzai, distolto dalla voce di qualcuno che si era bruscamente intromesso nei miei discorsi mentali…Potter… di nuovo.

Oh merda!!!...

La sua educazione è a infimi livelli, come la sua preparazione in pozioni del resto. Ed è per questo che lei è qui…per il suo scadente comportamento durante la punizione di ieri sera…” non era per nulla agitato, intimorito, o quanto meno imbarazzato. Lui mi fronteggiava, così, senza maschere, a viso aperto, con quei suoi occhi verdi che mai come in quel momento brillavano di vita. E mi fissava con un’intensità.

L’intensità…

Iniziò a girarmi la testa, la vista mi si appannò, e la mente mi si riempì delle parole di Lily, delle sue risate così limpide, delle immagini del suo volto, che poi si sovrapponevano a quelle di Harry, alle sue espressioni, ai suoi sorrisi nascosti, e…ai suoi occhi. La mia testa girava vorticosamente carica di immagini che non mi lasciavano in pace, che mi tormentavano. Iniziai a sudare freddo, e pian piano, come una benda nera calata sugli occhi, non vidi più nulla.



…………………………----------------------……………………………………-----------







Iniziai a risentire le parti del mio corpo. Le mie gambe, le braccia, le mani i piedi. Ma continuavo a non vedere nulla, perché tenevo gli occhi chiusi. Capii di essere disteso sul mio divano.

Ad un tratto una mano calda scivolò delicata sulla mia guancia e lentamente scese sul mio collo. Brividi mi percorsero la schiena. Non rammentavo cosa era successo quando una voce…

La sua voce…

Professore…Professor Piton… S-Severus…” lui con una voce delicatissima aveva pronunciato il mio nome, come nessuno… ma che dico nessuno… come solo Lily sapeva pronunciare. Ma Harry non era lei, e lei non sarebbe tornata. Il ricordo della sua morte faceva ammontare in me, non più la rabbia di un tempo, ma una tristezza e un senso di distruzione infinita. Qualcosa mi si fermo in gola e sentii due gocce che mi rigarono il volto…poi altre due…e ancora e ancora e ancora…

Sto piangendo…

Non potevo crederci… non era possibile…

Niente e nessuno mi aveva fatto piangere, non avevo mai pianto per umiliazione, perché in me non si era mai generato dolore, ma solo odio. Gli screzi subiti, le parole vomitate addosso a me, misti agli insulti non facevano altro che montare più odio e rancore che dolore. Così mi ero abituato a tenermi tutto dentro, con gli anni feci l’abitudine a sentirmele dire e così non ci prestavo più di tanto attenzione, ma il rancore invece si accumulava in me.

Eppure la rabbia della morte di quella giovane donna che aveva fatto battere così forte e per così tanto tempo il mio cuore, ormai lacero, si era trasformata in sincero e puro dolore. Che per la prima volta esternai in un modo così esplicito.

Ricordai anche che di fianco a me c’era Potter…Harry… ma non mi importò. D’altronde lui era una delle cause principali del mio primo pianto, e inoltre con lui vicino sentivo di essere in qualche modo al sicuro. Anche se era un ragazzino di soli diciassette anni.

Prontamente un’altra carezza mi asciugò il volto, ma non ebbi il coraggio di aprire gli occhi. Tuttavia quello era Potter. Lo stesso Potter che mi voleva conquistare. Che mi voleva portare a letto. Che voleva intraprendere una “relazione” con me. E mostrarsi deboli e piagnucoloni, soprattutto con il Golden Boy, poteva mandare in frantumi la mia reputazione.

Un dito mascalzone e irrispettoso, mi asciugò una lacrima impertinente che stava in bilico sul mio naso.

S-Se-…mhpf…Severus… ti senti bene?!??” un lieve sussurro nel mio orecchio, delicato, ingenuo, dolcissimo mi sfiorò il collo provocandomi altri brividi. Avevo bisogno di un abbraccio, un abbraccio che potesse spazzar via, come un uragano, quella tristezza immensa che giaceva lì, inesorabile in me, insieme alla confusione.

“…si… sto bene…” appena un soffio mi uscì dalle labbra. Un ultima leggiadra carezza mi sfiorò il volto, una carezza quasi impercettibile, come se fosse stata fatta mimandola, però da un mimo un po’ maldestro che involontariamente e per errore, l’aveva fatta avvertire.

...Se vuole vado via… la lascio riposare… però mi deve promettere di non farmi di nuovo questi scherzetti… sono un ragazzino… non una mamma premurosa a cui far prendere un’ accidente…” ancora un sussurro e questa volta il tono era notevolmente più sciolto e senza tensione, coronato infine da una piccola risatina che venne soffiata sul mio collo.

Idiota…

Ma come fai… a passare dal tu a lei…” in realtà mi bloccai nella domanda e ne sfornai una idiota peggio delle sue battute cretine. Volevo chiedergli come faceva a essere sempre così positivo e pieno di gioia, in vena di battute e pronto a ridere e a scherzare, mentre io ero li… steso… con il volto coperto di lacrime per la donna che amavo e che era sua madre. Un dettaglio fondamentale mi tornò in mente e mi fece morire la domanda in gola. Lui non sapeva che io stavo piangendo per Lily….

Oddio Severus!!!!!!! Stai piangendo di fronte a un moccioso, come un moccioso!!!

Aprii di scatto gli occhi e la mia mano asciugò le mie guance umide dalle lacrime che involontariamente tracciavano i loro percorsi e scendevano fino alla gola.

Con gli occhi ancora annebbiati riuscii a riconoscere gli occhi smeraldo di quel giovane che aveva assistito al mio primo pianto ma ignorava questo dettaglio.

Harry era riuscito a farmi esternare il dolore che da troppo tempo mi portavo dentro e che conservavo come l’ultimo ricordo di Lei…

“…Severus…” a stento riuscii a cogliere quel lieve sussurro che uscì dalla bocca di Potter e a capire che aveva detto il mio nome con una dolcezza infinita… il solo pensiero mi provocò un brivido che dalla schiena mi percorse tutto.

Perché sei ancora qui Potter?!?!!...Lasciami in pace!... VATTENE!!”

Non so da cosa era stato causato quello scatto d’ira, ma in quel preciso istante desiderai soltanto non essere guardato con tutta la compassione e la dolcezza profonda del suo sguardo.

Perché sono ancora qui??!! Ma che razza di domanda idiota è???.. perché mi sono preoccupato Signore!! Mi dispiace vederla in questo modo, e mi fa anche un certo effetto a dirla tutta…”

Un ghigno deforme mi si formò sul volto e un’idea, come un tarlo, perforò la mia mente…

Certo vai dai tuoi amichetti a raccontare cosa hai visto…goditi pure tutta la scena di Piton, che come un moccioso, piange…” mi alzai di scatto.

Potter fece il mio stesso gesto.

Lei è davvero un imbecille!!!!...ops…” la furia, tornata ad abitare in quegli occhi, si era trasformata in panico, in seguito al cambio della mia espressione.

Mi ha dato dell’imbecille…POTTERHAOSATODARMIDELL’IMBECILLEEEEEEEE??????

AAAAAAARGHHHHHH…UCCIDERE.POTTER.!!!!

Può ripetere l’ultima parte, temo che mi sia sfuggita...MOCCIOSO, COME OSI DARMI DELL’ IMBECILLE!!!!....Potter ascoltami bene perché non lo ripeterò una seconda volta…Esci dalla mia stanza…ORA!” non so perché lo stavo cacciando, ma non voleva che mi vedesse così…così debole, anche se in fondo sapevo che mi accettava e che io stavo stranamente bene quando lui stava con me.

Perdere in questo modo il controllo non è salutare Severus……FANCULO!!!!

Potter fece quello che gli ordinai, in silenzio, mi aspettavo una sua reazione, una risposta pungente, una frecciatina, una smorfia…qualcosa che fosse il mezzo con cui lui potesse beffarsi di me, e di quelle emozioni che io così semplicemente avevo lasciato andare davanti ai suoi occhi. Ora Potter aveva il coltello dalla parte del manico, e quel coltello era parecchio affilato, se per qualche “strana” e “accidentale” ragione mi avesse colpito io sarei finito nella…MERDA…con tutto il mantello.

Potter si era semplicemente alzato e con la sua andatura leggera si era avviato verso la porta. Poco prima di mettere il secondo piede fuori dall’uscio si voltò e disse semplicemente: “ La notte, con il suo manto blu andrà via professore…e allora con il cielo sereno lei guarirà…”, detto questo uscì. Lasciandomi in piedi, come un ebete, con un enigma mostruoso…ero davvero un imbecille. Il rumore della porta che si chiudeva mi diede una fitta…io lo volevo vicino a me…ma l’avevo lasciato andare via, e ora mi mancava. Quell’abbraccio necessario era scomparso, come la persona da cui avrei voluto riceverlo.

La notte, con il suo manto blu andrà via professore…e allora con il cielo sereno lei guarirà… che diavolo vuol dire?!?!!... da quando Potter parla per enigmi?!?.. ma perchè devo farmi mettere in certe situazioni da un moccioso!!

Poggiai delicatamente i palmi sul mio viso ancora umido, toccai le scie che le lacrime avevano lasciato e stranamente mi sentii più leggero, il mio cuore più sereno, la mia mente meno annebbiata… Lily era tornata ad essere uno dei tanti ricordi, racchiusi nel cassetto, di quelli dolorosi certo, ma il dolore si era affievolito un poco lasciando spazio per ponderare sulle parole di quel moccioso che mi aveva oscurato la mente con le sue parole. Come se nella mia mente fosse improvvisamente calata la notte con il suo blu…

Ecco!!!

Potter aveva intuito che c’era qualcosa nella mia mente che mi faceva sentire così triste… aveva capito che nella mia mente ora era notte. Una notte senza stelle, una notte buia e crudele in cui nessuna luce, nemmeno la luna, illuminava. Una notte abissale in cui io, realizzai solo in quel momento, mi ero perso, e non riuscivo a uscirne, ma Potter lo aveva capito, aveva capito che ero circondato da quella notte fatta solo di...

BLU…





CazzateinArrivoooooooooooooooooooooooooooooooo!!

Ciaooooooo!!! È tanto che non pubblicavo…ma dispiace fanciulle/i che seguite la mia piccola e modesta ff, con il mio amato Harry e il mio Prediletto SevSev (PucciPucci*__*), ma è stato un periodo infernale tra lo studio e la vita privata che non è al massimo ora come ora...ma vabbè pazienza passerà. È proprio per questo che ho scritto questo “capitoletto”, lo dedico a tutti voi che in questo momento non vi sta andando tutto alla grande come dovrebbe essere…SEMPRE. E si lasciate che io me lo auto-dedichi…O.o… con l’augurio che qualcosa possa mutare velocemente e senza provocare altro dolore*_*…

Bene concludo la parte moscia per farvi ancora le scuse per la mia INCOSTANZA..(--->PeRdOnAteMiIIiiPlEaSEeE<---)…Q_Q…




--->CoMmeNtIIi<---:


Kira90: Ti ringrazio tanto tanto tanto delle tue parole mega gentili*_*…come sempre:*…e sono ultra-super-mega-maxi-felicissima:D:D:D che la mia piccola fic da new entry(si scriverà cosi??O.o) ti piaccia=)=)… spero ti piaccia anche questo capitolo e…spero che le tue parole mi portino fortuna perché è il mio più grande sogno diventare una scrittrice*_*…ma non lo dire a nessuno…shhhhhhh ^_*…kiSsKisS:*:*


Black Smile: Ti ringrazio di cuore delle tue parole =)=). Mi hai capito al volo ^_*…gli occhi rossi in effetti sono il mio debole…hanno QUELCERTONONSOCHE…presente?!?!! Anche perché Voldy è Voldy…e non si tocca!!!^_*…KiSsKisS:*:*





Bene…dopo aver risposto ai commenti, è d’obbligo ringraziare chi mi ha aggiunto tra i preferiti e i seguiti.:D:D

Vi ricordo che le porte sono aperte a tutti voi lettori accaniti e non a lasciare un piccolo, piccolo, commentino…critiche e non…sono pronta a tutto e tutto può aiutarmi a migliorare o a modificare determinate cose che non reputate buone…So… I have to go!!!:D:D:D

Vi lascio con la speranza di trovare altri commenti=)=)

Grazie della cortese attenzione…^_*




  
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