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Autore: Saavik    06/12/2009    2 recensioni
Prendete il castello dei destini incrociato di calvino, spostatelo nel mondo di Naruto e aggiungete un pizzico del gusto per il macabro a me tanto caro e ... "Poi silenzio, nella squadra scese un silenzio quasi irreale. Si sentivano solo il rumore dei  passi, degli animali notturni e il vento. Solo questi rumori di fondo restavano a ricordare ai viandanti che non erano diventati improvvisamente sordi. Poi la videro. Una piccola locanda." 
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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fine La bambina dai capelli neri teneva in mano un grande fungo stringendone il capello con le piccole manine paffute
"Hai visto che bello mekare? e l'ho trovata tutta da sola!"
La maggiore dai lunghi capelli rossi non potè che sorridere, sia per il grande fungo dal colore bruno intenso, sia per la gioia della sorella. Con lei tutto diventava importante, tutto diventava sorprendente, anche le piccole cose.
" è bellissimo Alessa. è un fungo bellissimo"
La minore rise allegramente, la sua risata era come il suono di mille campanelli. Mekare e Alessa erano l'una l'opposto dell'altra: la prima seria e taciturna, la seconda sempre allegra e spensierata, eppure stavano bene insieme. Eppure stavano sempre insieme. La sorella dai capelli rossi e quella dai capelli neri, come il giorno e la notte.
" Sai Mekare? sono convinta che dietro al grande albero ce ne siano di ancora più belli"
La rossa non rispose subito. Sapeva che la sorellina ci voleva andare. la sorellina... tanto coraggiosa e cocciuta... ma lei, la maggiore, sapeva che per due bambine oltre il torrente era un luogo pericoloso. O almeno così aveva sempre pensato... e anche attraversare il piccolo torrente non era poi tanto sicuro. Bisognava stare attente, molto attente.
Visto che non rispondeva Alessa la punzecchiò un po'...
" Non avrai paura, vero sorellona? Lo sai che oltre il torrente ci sono solo gli antichi alberi"
La rossa scosse la testa facendo ondeggiare i lunghi capelli ricci
" sai che non ho paura, la mia è solo prudenza"
La minore si mise a ridere
" Hai paura! hai paura!"
Cantilenava e l'allegria contagiò anche la sorella prudente che ridendo e un po' sbuffando prese in mano il grande cesto già pieno per metà di funghi di ogni forma e dimensione.
" Va bene.... va bene... ma poi torneremo diritte a casa..."

Le immagini scomparvero in fretta come erano comparse e Sakura si torvò ad osservare ancora lui... l'ultimo narratore. Orochimaru aveva riposto le carte appena usate e ne stava scegliendo di nuove. Le ripose con cura sul tavolo. Poi la stanza scomparve di nuovo e al suo posto comparve una torre. Una torre buia e sinistra, illuminata solo da una torcia. la torcia le teneva inmano Jiraya. Orochimaru lo seguiva in silenzio lungo la stretta schiala a chiocciola, scendevano in basso, scendevano verso l'oscurità.
" Sono tutti convinti che siano state qui. Che dopo aver raccolto i funghi abbiano attraversato il torrente e sia siano addentrate in questa vecchia torre. poi nessuno le ha più viste"
Spiegò orochimaru in tono pacato
" Si chiamavano Marake ed Alessa, rispettivamente di 8 e 6 anni"
Jiraya annuì, lui non era calmo come l'altro. Aveva un brutto presentimento, lo aveva da quando avevano trovato il cestino con i funghi abbandonato all'inizio di quella stretta scala.
" Hai fatto bene a chiamarmi Orochimaru. è strano che qui scompaiano tante persone... con loro due fanno 12"

Mekare prese in mano il fungo con entrambe le mani, le dimensioni le avrebbero consentito di prenderlo anche con una, ma non voleva rischiare di rovinarlo, era un fungo molto bello. In fondo la sorellina aveva avuto ragione sui funghi, Alessa sapeva trovare sempre i funghi migliori, ma lei era troppo orgogliosa per ammetterlo ad alta voce.
"Direi che possono bastare Alessa, i funghi sono già molti e la nonna ci starrà aspettando..."
Ma la minore non rispose, immobile stava osservando qualcosa che pensava di non aver mai visto prima, una vecchia torre. Non un castello diroccato, solo una vecchia torre...

" Alcune voci dicono che questa torre sia comparsa dal nulla nel giro di una notte, che prima non ci sia mai stato nulla del genere qui... è vero Orochimaru?"
Il ninja dai capelli neri sorrise.
"Molte cose ci sembrano sconosciute solo perchè non le abbiamo notate prima"
Jiraya annuì
"Forse hai ragione, sì.... forse hai ragione"

"Tu l'avevi mai vista Mekare?"
La rossa scosse energicamente la testa facendo oscillare i lunghi ricci rossi
" Sono già venuta qui con la vecchia madre, ma non ho mai visto una torre qui. Nè una torre nè niente di costruito dall'uomo a dire il vero"
La più giovane sembrava morire dalla voglia di entrare... faceva finta di niente, ma poi trovava ogni scusa possibile per avvicinarsi a quel portone, anche solo di un passo. Anche solo di mezzo passo. Prima era un fiore che doveva assolutamente cogliere, poi un uccellino che doveva vedere, poi un ramo che sembrava spezzato...

La scala era ripida e stetta, ma finalmente ne ne vedeva il fondo.
La torre che esternamente appariva al piano del terreno continuava in realtà molto oltre un dirupo
e l'edificio che sembrava di modeste dimensioni era invece altissimo
" Come può esistere un edificio così? Come può stare in piedi una cosa come questa?"
Orochimaru sorrise, ma non rispose.

"Come può un edificio così alto reggere e perchè porre una porta qui... la base è laggiù... in fondo al dirupo... come può esistere un edificio così?"
Alessa scosse la testa osservando la scala che iniziava proprio da quella piccola porta. La maggiore aveva ragione. Mekare era sempre la più saggia e sagge erano le sue domande, ma lei, la minore, non aveva con sè tutte le risposte.
e poi la piccola porta si era chiusa alle loro spalle. Non gli restava che scendere.

"Perchè ridi Orochimaru? Cosa trovi di divertente in questo?"
La scala portava in una piccola stanza con il pavimento pieno di ossa umane e non.
"Rido perchè è la stessa domanda che mi pongono tutti ed a tutti do la medesima risposta"
Jiraya deglutì. Pur avendo paura della risposta non riuscì ad impedirsi di porre la domanda.
" Quale risposta?"
Orochimaru osservò il tetto che scomparve, il pavimento che si dissolse lasciando solo le ossa bianche, osservò le pareti che diventarono trasparenti mostrando quello che è per ciò che era... una grotta.
"Questa torre non esiste"
Disse con calma.... poi la sua veste cadde... la sua pelle di venne bianca... il suo corpo di serpente...
"Questa torre non esiste esiste solo la mia grotta e la tua vita non esiste, esiste solo la mia cena"
Poi il gigantesco serpente bianco divorò Jiraya come aveva divorato Alessa e Mekare.
Poi avrebbe dormito e nessuno avrebbe più rivisto la vecchia torre... Almeno finchè fosse stato sazio.

Poi tutto scomparve e Sakura si trovò nuovamente nella locanda. Orochimaru le sorrise tenendo in mano due sole carte, in modo che le potesse vedere: La torre e l'impiccato.
Poi si alzò di colpò... la sua sedia cadde e la ninja si trovò distesa a terra, ma quando aprì gli occhi...

Poteva sentire l'erba sotto la sua pelle
il vento sui suoi capelli... ed udire... dopo tanto silenzio udire un suono, la Voce di Kakashi.
"Pausa finita ragazzi"
Aprì lentamente gli occhi in modo che si riadattasserò al sole. Era solo un sogno, pensò...
Poi vide un gatto persiano allontanarsi furtivo e un solo dubbio le restò nella mente:
"Era il suo sogno oppure il mio?"

  
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