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Autore: keiko_chan86    20/12/2009    6 recensioni
Nella vetrina del negozio di antiquariato vi era una bambolina di porcellana, non era la classica bambolina con i boccoli e vestiti dell’800. Era bionda anch’essa, ma indossava uno smoking ed aveva una sigaretta in bocca. Una bambolina di tiratura limitata, un’oggetto inestimabile, la cui vendita avrebbe fatto vivere come un re il suo negoziante. Eppure anche se molti collezionisti avevano provato ad acquistarla, qualcuno anche a rubarla, il proprietario rifiutava sempre. Allora perché si trovava in vetrina, se il negoziante non voleva venderla, vi chiederete. Il motivo è semplice; quella bambolina, era un’oggetto ancora più prezioso di quanto quegli esperti potessero immaginare, qualcosa che non poteva certo andare a chiunque.
Genere: Romantico, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 3

Era un sogno, solo un sogno.
Questo si continuava a ripetere lo spadaccino osservando guardingo la bambolina.
Mentalmente ripercorse gli avvenimenti della nottata, camminando avanti e indietro per la stanza, ad ogni passo lanciava in aria Sanji per poi riprenderlo con la mano opposta usata per il lancio.
Era passato in un negozio e acquistato una nuova spada, per sostituire quella rotta durante l’ultima cattura.
Il negoziante aveva insistito e si era dovuto prendere anche la bambolina di porcellana.
Fin qui tutto gli era chiaro.
Poi durante la notte, mentre lui dormiva, qualcosa era cambiato. Lo avevano svegliato con un calcio, buttato giù dal letto, costretto a camminare fino al negozio nel cuore della notte e per tutto il tempo non aveva ricevuto che insulti. Per finire in bellezza era stato sfrattato dal letto, che lui stava pagando, ed obbligato a dormire sul freddo pavimento senza cuscino, perché si era tenuto persino quello. Artefice di tutto ciò una bambola di porcella teoricamente inanimata, tranne la notte.
No, le cose non erano chiare per niente!
Se qualcuno gli avesse raccontato questa storia gli avrebbe riso semplicemente in faccia.
Eppure lo aveva visto trasformarsi sotto i suoi occhi, il giovane nella bambolina, hai primi raggi del mattino.
Con nessuna enfasi si lasciò cadere sul letto, finalmente suo, osservando la bambolina.
- Anche così hai uno sguardo strafottente torciglio! Potevano disegnarti delle sopracciglia meno ridicole -
Zoro n’era certo quegli occhi azzurri, di vetro, lo avevano fulminato. Ma ciò era impossibile o no?
Corrugò la fronte guardando sempre più confuso la bambola. Questo finché il sonno, più che giustificato visto che oltre ad avere freddo non aveva chiuso occhio, s’impossessò di lui. La bambolina ancora stretta in mano lentamente scivolò a terra e lì vi rimase fino alla sera.

Sanji furibondo svegliò, per la seconda sera consecutiva, lo spadaccino con un sonoro calcio.
- NON HO RICHIESTO LA SVEGLIA!! -
Urlò scattando in piedi Zoro. Di tutta risposta il biondo lo ignorò e prendendo una boccata dalla paglia dichiarò con tranquillità assoluta le sue richieste.
- ho fame! Portami da mangiare verza! -
All’ennesimo soprannome una piccola vena, ben visibile, cominciò a pulsare sulla fronte di Zoro, che con calma d’origini sconosciute gli rispose garbatamente.
- brutto idiota! Per quale recondito ragionamento tu poi anche solo lontanamente pensare che io sia il tuo servo?! Se hai fame, visto che sei un cuoco, cucinatelo da solo! -
Detto ciò si sdraiò nuovamente a letto cercando di tornare a dormire, cosa che ovviamente non era più possibile.
- Marimo, hai mangiato un dizionario oggi? Recondito? Lontanamente? Pensare? Non me lo sarei mai aspettato da un troglodita come te! -
Zoro scattò in piedi e lo afferrò per il colletto della camicia.
- come mi hai chiamato?? -
- Marimo, testa di verza, lattuga, troglodita, emerito imbecille, spadaccino disoccupato... fermami pure quando pensi che ti possa bastare! -
La vena sulla fronte stava diventando di dimensioni esorbitanti, mentre Sanji continuava imperterrito a trovare mille e più soprannomi per innervosirlo.
Di sicuro il limite non tardò ad arrivare e una lotta, con la conseguenza rottura della mobilia e non solo, iniziò nella stanza. Solo quando qualcuno cominciò ad urlare che voleva dormire finalmente i due si fermarono, ma per la stanza era troppo tardi.
- hai ancora dei soldi vero Marimo? -
- ehm... tra il sakè e l’affitto della stanza per due notti... finiti! -
- capisco... -
- già... -
Si guardarono negli occhi solo per un secondo, il tempo sufficiente per prendere la sacca con la sua roba, le spade e via; una fuga dalla finestra e la speranza di non essere beccati.
Il mattino seguente il proprietario trovò un bigliettino sul bancone della reception con scritto: “Scusi!”.
L’albergo chiuse dopo pochi giorni per restauri.

Nei giorni successivi l’atmosfera ostile fra i due non era affatto migliorata e ogni pretesto era valido per iniziare a litigare, ma per quanto Zoro si lamentasse e insultasse il biondo, l’idea di sbarazzarsene non gli era nemmeno passata per la testa.
In quel periodo però i fuorilegge scarseggiavano e per un cacciatore di taglie non è mai una buona cosa, specialmente per uno che invece di seguire le tracce va dove capita, senza logica. Così, come le altre sere, fu costretto dalla mancanza di denaro a campeggiare all’aria aperta. Cosa che solitamente non gli crea grandi problemi, ma con il freddo dell’inverno, per non parlare della neve, trovare un riparo adatto era sempre più difficile quasi come trovare una “preda”.
Quella sera, appena anche gli ultimi raggi di sole sparirono, un’altra luce di diversa natura provenne dalla sacca dello spadaccino fece la sua comparsa. Pochi secondi e un rumore di stoffa rotta seguito da imprecazioni ruppe il silenzio di quel paesaggio innevato.
Zoro, seduto a terra con la schiena poggiata ad un albero, aprì un occhio osservando quella figura elegante urlargli contro insultandolo.
- ops! Mi sono scordato -
Si discolpò con una palese finta innocenza. Se fosse stato in suo potere, Sanji, lo avrebbe incenerito con lo sguardo in quell’istante.
- dove diamine siamo! -
- in un bosco in mezzo la neve! -
- QUESTO LO VEDO DA SOLO BABBEO!! Intendevo il posto! -
Lo spadaccino rimase in silenzio sotto lo sguardo investigatore di Sanji intento ad accendersi una sigaretta.
- non lo sai, vero! Sei proprio un’idiota! come hai fatto a vivere perdendoti sempre non lo capirò mai! -
- se fossi morto voleva dire che non ero abbastanza forte! -
- ammetti che ti perdi! -
- io non mi perdo! -
Sanji sbuffò sedendosi su un vecchio tronco, abbattuto da una qualche forza esterna, evitando di rimbeccare sapendo che ciò avrebbe portato ad un’ennesima inutile lite.
Il posto dove si erano campeggiati era ben riparato dal vento, la neve era bassa e sotto gli alberi assente. Un brivido di freddo percorse la schiena del biondo, vestito troppo leggero per quelle temperatura. Zoro, accortesene, senza scomporsi minimamente gli lanciò una coperta, in silenzio il cuoco vi si arrotolò all’interno crogiolandosi a quel tepore.
Rimasero in silenzio a fissare il fuoco per alcuni istanti. Una domanda attanagliava la mante di Sanji. Perché lo spadaccino, in tutto questo tempo, non aveva chiesto nessun chiarimento sul fatto che lui si trasformasse? E quella sera decise di dare sfogo alla sua curiosità, rompendo il silenzio.
- marimo!? -
- uhm! -
- perché non mi fai domande? -
- tanto non mi diresti la verità, perché sprecare fiato?! -
Sanji si voltò sorpreso osservando per un istante il ragazzo che attizzava il fuoco. Sorrise, riportando lo sguardo sul flebile fuocherello.
- cosa vuole mangiare il nulla facente? -
- uhm... sakè! -
- idiota! il sakè si beve non si mangia -
Aprì lo zaino alla ricerca di qualcosa di commestibile.
- le provviste stanno per finire! Dovresti lavorare invece di dormire o perderti! -
- tzè! Prima o poi troverò qualche ricercato! -
- ... no, dico d’avvero! Mi dici come cavolo fai ad essere ancora vivo?! -
Tirò fuori dalla sacca una scatola con degli onigiri e gliene porse uno.
- tieni mangia questo! -
- ... che diavolo chiedi cosa voglio se poi fai come ti pare! -
- volevo essere gentile, marimo-kun! -
- sai dove puoi mettere la tua gentilezza?! -
- come sei volgare! -
- ZITTO!! Non accetto prediche da te! -
Sul viso di Sanji comparve un sorriso. Si divertiva terribilmente a farlo arrabbiare.
Zoro innervosito cominciò a mangiare senza sentirne nemmeno il sapore.
- tu non mangi? -
- ve ne è poco ed io non ne ho bisogno per vivere, son pur sempre una bambola di porcellana! -
Lo spadaccino addentò un altro onigiri mentre nella sua mente si fece largo un piccolo pensiero.
- ehi tu! Non hai bisogno neanche di dormire vero? -
- plin plon! Risposta esatta! di solito dormo quando sono di porcellana! Marimo-kun non ti facevo così intelligente, da capirlo! -
- MALEDETTO!! Ho dormito sul pavimento solo per un tuo capriccio!!! -
- si! -
Senza pensarci due volte Zoro estrasse le katane e i due cominciarono a lottare, come le sere precedenti e quelle successive, in una routine quasi confortante.

Mentre lo spadaccino dormiva, Sanji osservò il fuoco e con la mente tornò indietro ad un tempo immemore. Tutti coloro con cui si era ritrovato lo avevano tempestato di domande e lui aveva mentito ogni volta, evitando il più possibile di rivelare la vera natura della sua esistenza più per orgoglio che altro.
Ed invece quell’essere testardo, stupido e arrogante aveva capito, capito che lui non gli avrebbe rivelato la verità. Questo lo rendeva stranamente felice.

La mattina seguente quando Zoro si risvegliò trovò la sacca aggiustata, cucita alla meglio, e la bambolina avvolta nelle coperte. Con delicatezza, una delicatezza che no gli avrebbe mai riservato da umano, la prese e la ripose nella tasca, piegò la coperta e si preparò per il lungo viaggio.
Sanji aveva ragione, le provviste erano ormai finite e se non avesse trovato qualche ricercato se la sarebbe vista brutta.


Continua...

 

Note autore:
Son riuscita ad aggiustarla prima di Natale XDXD
Scusate se ci ho messo un po’, ma dovevo aggiustare qualche dettaglio della trama specialmente per quanto riguarda la trasformazione di Sanji. In compenso il capitolo è uscito bello lunghetto ^-^ perdonata? *occhietti sbrilluccicanti*
Ora un breve annuncio.
Il rating per ora è arancione, però man mano che butto giù capitoli e/o spunti, mi accorgo che i temi che si andrà ad affrontare diventeranno abbastanza seri sisi, ed io non me la sento di lasciarlo così. Chiedo, quindi, scusa a chi non riuscirà più a leggerla, ma cercate di capire, l’ho postata con un’idea indefinita ed allora pensavo che l’arancio bastasse ora non ne sono più certa e nel dubbio preferisco cambiare. Anche perché mantenendo questo rating mi tarperei le ali.
L’unica cosa che mi rimane da decidere e quando cambiarlo. Se dal prossimo capitolo o poco più avanti.
Vi chiedo ancora scusa, ma preferisco prendere questa scelta.

Ma ora passiamo ai commenti...

@senseifan:
Misaki XDXD ace **
Non son io che penso alle porcellate u_u a quelle ci pensano da soli xDXD

@Lusty:
vecchietto: criceti? *O* mi piacciono i cricetini!
Zoro: ma non eri morto è_é
Matilda: Zoro non essere maleducato U_U
Zoro: AAAH! Di nuovo questa X_X
....
<.< va beh!
Lusty-chwan! Grassie caWa **
Se trovi una bambolina Sanjiko fammelo sapere XDXD

@QueenCamelia13:
*////*
cawa non sono affatto un tormento le tue recensioni anzi *___*
grazzie mille **

@angel92YH:
Grazie!

@Domino:
Thank you! *_*


Ringrazio anche chi ha letto e/o messa tra le preferite/seguite
grazie di cuore *inchino*
Come sempre non garantisco la periodicità nell’aggiornare ^^’’
Bacio
Keiko

  
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