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Autore: lisa76    21/12/2009    14 recensioni
Tutti Umani!!! Ed e Bella si conoscono da quando erano piccoli, ma si rincontrano solo dopo 10 anni e nessuno sa che si conoscono. Per chi mi conosce posso dire che è scritta in modo diverso dalle altre mie storie. Spero di avervi incuriosito.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7 Buon Lunedì a tutti/e, buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!! E Buona settimana a tutti.
Come anticipato venerdì non riesco a postare le altre storie per mancanza di tempo, quindi per non lasciarvi completamente a secco, posto questa che è già belle e pronta. Confermo che la durata è 13/14 capitoli, sto pensando se revisionare l'epilogo, ma questo è tutto.
Spero di farvi cosa gradita non scomparendo completamente, ma giuro che non ho un minuto libero ieri la festa il compleanno di mio figlio si è conclusa alle 22,40 considerando che sono bambini di 4 anni non è tanto normale, comunque è stata bella ma la mamma è cotta e l'aspetta una settimana di fuoco tra feste - aperitivi -cene. Perché oltre alle mie ci sono quelle di mio marito e di mio figlio. Io amo il natale e dicembre, ma arrivo al primo gennaio che avrei bisogno di 6 mesi di ferie =( Ok dopo una quintalata di fatti miei passiamo alle cose serie : Ed & Bella. Momenti romantici e tante paturnie, ma soprattutto Edward e la sua consapevolezza.
Un bacione a tutti!!!
Lisa

Capitolo 7
 
La cena fu ottima e piacevole, la conversazione brillante e la compagnia allegra e spensierata, insomma non si poteva chiedere di meglio.
Una volta servito il caffè però Charlie espresse il desiderio di rientrare a casa, si era fatto tardi e il giorno successivo si sarebbe dovuto alzare piuttosto presto.
A malincuore Bella seguì il padre verso l’ingresso, avrebbe voluto che quella giornata, così ricca di avvenimenti non finisse mai.
Il turbinio di emozioni che aveva provato dal momento stesso in cui aveva rivisto Edward ancora la stordiva, rendendola euforica.
In più non aveva nessuna voglia di abbandonare quella casa, si sentiva per la prima volta di appartenere a quel posto come non era mai appartenuta a nessun posto prima.
Come se la sua vera vita fosse iniziata quel giorno.
Cercò di allontanare quegli sciocchi pensieri mentre a uno a uno salutava i Cullen.
Esme le disse che lo aspettava il giorno seguente con i biscotti al cioccolato e l’espressione di pura delizia che si dipinse sul volto di Bella non sfuggi a nessuno, facendoli ridere tutti di gusto.
Una volta all’esterno Charlie salì sull’auto di pattuglia precedendola sulla strada di casa, Edward che l’aveva seguita all’esterno le aprì lo sportello e lo aiutò a salire.
<< Domani ti vengo a prendere io e mandiamo questo coso nel dimenticatoio, ok scricciolo? >> chiese sicuro di se.
<< Guarda che a me “questo coso” come continui a chiamarlo tu, piace e anche tanto >> disse convinta Bella << E’ la prima vera auto che possiedo, potresti smettere di denigrarla per favore? >> aggiunse scrollando la testa, proprio non capiva cosa aveva Edward contro il suo povero pick up.
<< Ok non dico più nulla, ma domani ti vengo a prendere! Fatti trovare pronta intesi? >> disse lui sfiorandole dolcemente una guancia.
Era il momento del bacio della buona notte, lo sapevano entrambi, lo volevano entrambi, anche se questo non lo sapevano.
Fu Bella che arrossendo come sempre pose fine a quel momento d’imbarazzo.
<< A domani allora e grazie per la magnifica giornata Edward. >> Così dicendo si sporse verso di lui gli sfiorò la gota con le labbra.
Era la prima volta che anche lei si lasciava andare a una tale confidenza, fino a quel momento i baci erano sempre e solo arrivati da lui.
La cosa non sfuggì a Edward che le sorrise contento, facendo un passo indietro e chiudendo la sua portiere.
<< Fai attenzione e buona notte >> disse infine mentre lei metteva in moto.
 
Edward rimase lì, in mezzo al vialetto di accesso di casa Cullen con le mani in tasca e gli occhi puntati sull’auto dell’amica finché il pick up di Bella non scomparve del tutto fra gli alberi. A quel punto sospirò.
Era tornata! Era nuovamente parte della sua vita!
Gli aveva dato un bacio di sua iniziativa!
Ok non un bacio di quelli che lui agognava, ma era pur sempre un inizio!
Un pensiero lo colse alla sprovvista.
e se lei non avesse voluto quel tipo di baci da lui?
Da una parte il suo ego gli ricordava che lui era Edward Cullen e che qualunque ragazza avrebbe fatto carte false per avere un bacio da lui, dall’altra però c’era la consapevolezza che Bella non era una ragazza qualunque, quindi quel dubbio era più che legittimo.
Se non lo avesse voluto in quel senso?
Sarebbe stato capace di farsi da parte e lasciare che lei s’innamorasse di qualcun altro?
Quell’ipotesi era al quanto destabilizzante e di nuovo si trovò dilaniato, sì, perché se era più che certo di voler vedere Bella felice, era anche consapevole che voleva che quella felicità la trovasse con lui.
Esasperato, si passo una mano tra i capelli andandoli ad aggrovigliare ancora di più.
 
Esme stava osservando il figlio dalla veranda, quando l’auto di Charlie era partita, il resto della famiglia era rientrato, lei no.
Lei era rimasta, un po’ si sentiva in colpa perché stava coscientemente violando la privacy dei due ragazzi, ma era troppo affascinata da quei due.
Vedeva chiaramente come con il procedere delle ore il loro attaccamento cresceva, non erano più due bambini ed erano consapevoli entrambi che lo stretto contatto che entrambi ricercavano aveva ben altre ragioni rispetto all’essersi ritrovati dopo tanti anni, ma nessuno dei due sembrava volerlo realmente ammettere.
Quando l’auto della ragazza partì Esme puntò gli occhi sul figlio.
In pochi minuti vide un’alternanza di emozioni affacciarsi nei suoi occhi, il che la lasciò piacevolmente stupita e affascinata, Edward non era solito farsi dominare dalle emozioni, tutt’altro.
Eppure fermo in mezzo al vialetto di casa sembrava perso in un dialogo interiore che lo aveva fatto passare dall’estasi più pura allo sconforto più nero.
Quando si girò verso la madre nei suoi occhi c’era tormento.
Esme, che non poteva tollerare che i figli soffrissero, lo invitò con un cenno della mano a sedersi con lei sul dondolo.
Poi rimase in silenzio aspettando che lui esternasse i suoi tormenti.
Edward aveva sempre avuto bisogno dei suoi tempi, soprattutto quando in ballo c’erano i sentimenti.
<< Mamma … >> sussurrò mentre lei gli accarezzava gentilmente la mano.
<< Dimmi tesoro >> rispose prontamente Esme invitandolo a continuare.
<< E’ … ecco … possibile che … cioè può accadere di … >> Edward non riusciva a trovare le parole, da una parte aveva bisogno di conforto e solo sua madre poteva darglielo, dall’altra l’Edward Cullen strafottente ed impertinente gli intimava di non menzionare neanche per scherzo quella cosa.
Lui non si poteva innamorare.
Esme rise dolcemente della titubanza del figlio.
<< Cosa ti tormenta Edward? >> disse spostandogli una ciocca ribelle dalla fronte.
<< Penso, ecco sì, penso ... di ... di provare più sentimenti di quelli che dovrei nei confronti di  Bella >> disse correndo un po’ sul finale, ma sentendosi notevolmente più leggero.
Esme scosse il capo.
<< Perché è scritto da qualche parte che tipo di sentimenti dovresti provare per lei? >> disse fingendo di non capire, ma era solo una tattica per fare aprire il figlio, solitamente restio ad ammettere le proprie emozioni.
Lui parve riflettere un attimo prima di rispondere, stava cercando le parole adatte per dare voce ai suoi dubbi.
<< Noi siamo amici, eravamo amici e credo che potremmo continuare ad esserlo anche adesso. Perché in passato abbiamo condiviso tanto. Bella è stata molto importante per me negli anni dell’orfanotrofio e il fatto di averla ritrovata dopo tanti anni mi rende euforico. >> disse tentando di mettere ordine tra i troppi pensieri che in quel momento gli affollavano la testa.
<< Però … >> disse la madre spronandolo a continuare.
<< Però ci sono anche dei sentimenti nuovi, delle sensazioni nuove e mai provate, che mi fanno desiderare di più. Che fanno si che io non la consideri più come una semplice compagna di giochi, ma ben altro. >> concluse abbassando il capo come se avesse appena confessato un reato.
<< E il problema quale sarebbe? >> chiese Esme guadagnandosi un’occhiata allibita del figlio. << Ascoltami Edward – riprese lei – l’ultima volta che vi siete visti avevate sette anni, è normale che allora tu la considerassi solo come una compagna di giochi. Ma è innegabile che già da allora avevate un rapporto unico, quasi di dipendenza l’uno dall’altra. Il fatto che tu ora voglia di più da questo rapporto è abbastanza capibile. Anche perché è veramente una splendida ragazza e non solo fisicamente >> disse Esme accarezzandogli il volto.
Edward sorrise contento.
Si, erano sempre stati dipendenti l’uno dall’altra, forse era anche per quello che gli era mancata terribilmente negli ultimi 10 anni e che continuava a fare tutte le cose che faceva con lei, era un modo per sentirla vicina anche quando lei non c’era.
Annuì, si sua madre aveva ragione, il loro era sempre stato un rapporto unico.
<< Se posso darti solo un consiglio – disse la madre riportandolo al presente – dai tempo al tempo. Non avere fretta di portare la vostra relazione su altri livelli. Non vi siete visti per dieci anni, dieci anni in cui siete maturati e anche in parte cambiati. Le esperienze vissute Edward rimangono in noi e ci cambiano, anche se ad un osservatore esterno restiamo sempre gli stessi non è così. Datevi tempo, per conoscervi nuovamente, per capire se veramente c’è qualcosa di più o se è solo attrazione. Non correre Edward potresti rovinare tutto >> con quelle parole si alzò lasciando il figlio a riflettere.
 
Charlie aspettava Bella sotto il portico della loro casetta, effettivamente i ragazzi non avevano tutti i torti, quell’auto andava veramente piano.
Aveva osservato dallo specchietto retrovisore, Bella baciare la guancia di Edward. Sembrava impacciata, ma anche molto felice.
Non sapeva se affrontare la questione.
Erano ormai sei anni che non vivevano insieme e non sapeva se i ragazzi erano un argomento di cui sua figlia avrebbe gradito parlare, lui sicuramente non lo gradiva, ma doveva capire.
Aveva guardato quei due ragazzi per ore tenersi per mano, ridere e chiacchierare. Edward tendeva sempre a esagerare, la baciava, la accarezzava, la stringeva, il più delle volte facendola diventare paonazza per l’imbarazzo, ma mai una volta lei lo aveva respinto o si era mostrata infastidita da quella confidenza.
Quindi Charlie doveva dedurre che la cosa non dispiacesse a Bella, quindi lui non avrebbe dovuto immischiarsi, ma … si c’era una ma.
Quella era la sua bambina e non riusciva decisamente a vederla come una ragazza cresciuta, una parte di lui rifiutava caparbiamente la cosa.
Bella parcheggiò nel vialetto accanto all’auto della polizia, poi recuperando lo zaino, scese stringendosi nel giaccone.
La sera faceva veramente freddo, soprattutto per lei che era abituata a ben altro clima. Sorridente raggiunse il padre sotto il portico.
<< Pensavi che mi perdessi? >> chiese allegra come non mai.
Lui scrollò la testa prima di aprire la porta e fargli segno di entrare.
Bella non se lo fece ripetere due volte e lasciato lo zaino alla base delle scale cominciò a togliersi giaccone e sciarpa, mentre Charlie riponeva il cinturone con la pistola d’ordinanza al solito posto.
<< Quindi è Edward quel bambino di cui mi parlavi sempre >> constatò Charlie.
Bella che stava per salire al piano superiore si voltò per annuire.
<< Si non è una strana coincidenza >> disse sorridente.
<< E … di preciso … che tipo di rapporto c’è tra voi? >> chiese Charlie dondolando sui talloni, forse ancora più a disagio della figlia, che a quelle parole era diventata rossa come un pomodoro.
<< Siamo amici papà, che tipo di “rapporto” dovrebbe esserci? >> chiese leggermente irritata, di certo non avrebbe esposto a Charlie tutte le sue vane speranze circa a un rapporto di tipo diverso con Edward.
<< No è che … non ti ho mai visto così. Soprattutto con un ragazzo >> aggiunse Charlie cercando di giustificarsi, distogliendo imbarazzato lo sguardo da lei.
<< Così come? >> chiese Bella stranita.
<< Felice >> mormorò Charlie abbassando il capo e arrossendo a sua volta.
Si sentiva in colpa con quella figlia, l’aveva tanto voluta fino quasi a costringere la moglie che non ne voleva sapere di adottare una bambina così grande.
Poi quando tutto sembrava andare per il meglio per lui era arrivata la doccia fredda, non solo Reneè si era stancata di lui e lo aveva buttato fuori, ma aveva anche ingaggiato una battaglia legale per tenersi la figlia, quella figlia che nemmeno voleva all’inizio.
E alla fine aveva vinto, nonostante fosse quella che era e che la figlia volesse stare con lui, il giudice gli aveva affidato la custodia pressoché totale di Isabella, causandogli un colpo al cuore.
Quando aveva ricevuto l’offerta di diventare Sceriffo della sua città natale aveva accettato, perché a Phoenix c’erano troppi ricordi, troppo dolore.
Questo però aveva ulteriormente allontanato la figlia da lui.
In quei sei anni l’aveva vista solo due settimane l’anno e sempre sotto il controllo della madre, come se quello instabile fosse lui.
Povera piccola era da allora che non lo chiamava più papà.
All’inizio era stata l’ennesima botta a un cuore già malato, ma ormai ci aveva fatto l’abitudine.
 
Bella tornò verso il padre e lo abbracciò stretto, quello doveva essere il giorno degli abbracci, le sembrava di averne dati più in un solo giorno che negli ultimi diciassette anni.
<< Si papà sono felice, sono molto felice perché sto con te, perché Edward è tornato nella mia vita e adesso mi sento finalmente felice. Voi due siete state le uniche persone al mondo che mi hanno sempre difeso e protetto e ora che siete entrambi vicini a me non potrei sentirmi più felice, sicura e protetta. >> detto questo gli baciò la guancia ispida e gli sorrise allegra.
Voleva che capisse che anche lui era importante per lei, lo erano entrambi, certo in modo diverso, ma entrambi indispensabili.
A Charlie non era sfuggito quel piccolo cambiamento, lo aveva chiamato papà, gli aveva spiegato il perché si sentiva felice, lo aveva addirittura abbracciato di sua iniziativa, senza essere sollecitata a farlo.
E questo non poteva che fargli scoppiare il cuore di gioia, sentì gli occhi inumidirsi e strinse a se la figlia.
<< Fai solo attenzione ok? Edward è un gran bravo ragazzo, ma con le ragazze tende a fare un po’ troppo il furbo per i miei gusti >> disse Charlie tentando di dare una nota allegra alla sua voce.
<< Farò attenzione papà e poi so come trattare Edward, fidati >> disse allegra la figlia prima di augurargli buona notte e sparire al piano superiore.
 
Speriamo pensò Charlie, quella bambina aveva già sofferto troppo.
 
Saltando i gradini a due a due Bella corse in camera sua, sentiva una carica elettrica nel corpo, come se non potesse fermarsi, come se il suo cuore fosse lì lì per esplodere di felicità.
Recuperò il pigiama e la biancheria dalla camera e si concesse una lunga doccia bollente.
Come primo giorno di scuola ne sono successe di cose, si disse allegra mentre si insaponava.
E domani Edward sarebbe andato a prendere per recarsi insieme a scuola.
Voleva vestirsi carina per Edward, per Alice e Rosalie, che le avevano gentilmente fatto notare che i maglioni di tre taglie più grandi non le donavano, e per se stessa.
Sì perché si sentiva felice e si voleva anche sentire bella, voleva credere di avere almeno una possibilità con Edward, che quell’amore che sentiva nascere ogni attimo di più verso il suo vecchio compagno di giochi aveva almeno una speranza.
Anche se piccola voleva crederci a tutti i costi almeno quella sera.
Ripassò mentalmente il suo armadio, per poi convenire che non aveva nulla che la facesse sentire abbastanza bella per Edward.
Forse Alice aveva ragione, forse ci voleva davvero una battuta di Shopping Estremo. Persa in questi pensieri si asciugò i capelli e si recò a letto, poco dopo si addormentò con un sorriso beato sul volto.
Quella fu la prima notte che sognò Edward Cullen in versione diciassettenne e di colpo i suoi sogni divennero tutt’altro che casti.
 
Edward era seduto nel dondolo della veranda a riflettere sulle parole della madre. Aveva ragione, non poteva correre, doveva lasciare che le cose accadessero nel giusto modo.
Sì ma come? Qual era il modo giusto?
Francamente non lo sapeva. Aveva sempre ottenuto quello che voleva dalle ragazze. Gli bastava uno sguardo o un sorriso e quelle cadevano ai suoi piedi.  
Come si faceva a farlo nel modo giusto?
Bella sembrava immune ai suoi sorrisi maliziosi o ai suoi sguardi languidi, o almeno in parte immune. Sì perché quando le si avvicinava troppo o la guardava troppo intensamente, lei avvampava e il respiro le si faceva corto. Quindi non le era totalmente indifferente, questa era una cosa buona, ma non lo aiutava più di tanto. Era talmente preso dai suoi discorsi interni da non notare che i quattro fratelli lo stavano osservando dalla vetrata.
 
<< Andiamo noi o andate voi? >> chiese Rosalie a Jasper, che scosse la testa.
<< Non so – disse pensieroso – forse con voi sarebbe meno in imbarazzo, poi nel caso abbia bisogno di consigli, interveniamo noi >> disse strizzando l’occhio a Emmet.
<< Siamo messi bene, allora >> mormorò sarcastica Rosalie per poi concentrarsi sulla sorella.
<< Ok andiamo noi, ma Alice fammi il santo favore di non aggredirlo o costringerlo a dire più di quanto si sente pronto a fare. >> disse Rose sapendo che il problema più grande in quel momento era l’esuberanza della sorella.
<< Ma ti rendi conto, non solo ha ritrovato la sua migliore amica, ma si è perfino scoperto innamorato di lei >> disse Alice saltellando felice.
Quella situazione la mandava in estasi. Aveva osservato il fratello rapita per tutto il pomeriggio, quello era un Edward inedito per tutti. Dolce, rilassato, accondiscendente e cortese con qualcuno che non fosse sua madre. Incredibile.
Alice lo aveva capito subito che le cose stavano cambiando, chissà se quel testone lo avrebbe capito, se finalmente si sarebbe lasciato andare e avrebbe ammesso che l’amore esisteva, anche per lui, giacché Bella era lì e lui ne era innamorato, questo era poco ma sicuro.
<< Amore, stai tranquilla se gli dici queste cose scappa a gambe levate >> disse Jasper stringendo a se la fidanzata << Devi andarci piano, anzi fai parlare Rose, che non sembra ma delle volte sa quello che fa >> continuò Jasper facendo ridere Alice ed Emmet, un po’ meno Rosalie che mormorò “è pensare che è l’unico che è veramente mio fratello”  decisamente sconsolata.
Rosalie era così, la potevi considerare la regina dei ghiacci per quanto era indifferente al mondo, ma c’erano cose per cui dimostrava una sensibilità unica e la più importante di esse era la sua famiglia.
Cercando di riordinare le idee Rose e Alice uscirono per poi andarsi a sedere sul dondolo a fianco di un Edward stupito dall’improvvisa compagnia.
<< E’ una ragazza fantastica >> disse Rosalie senza guardarlo, sapeva che avrebbe capito, infatti, lui sorrise.
<< Perché non ci hai mai parlato di lei? >> chiese Alice beccandosi un’occhiataccia dalla sorella.
Edward si strinse tra le spalle << Era una cosa mia, del mio passato. Ricordarla, parlane faceva sentire ancora di più la nostalgia, così ho preferito evitare >> rispose onestamente stupendo le sue sorelle che lo guardarono a bocca aperta.
Lui rise e allargando le braccia le strinse entrambe a se.
Era felice e poteva anche lasciarsi andare a certi gesti con le sorelle, cui voleva un sacco di bene, magari non glielo dimostrava spesso, ma quella sera era troppo euforico per lasciarsi andare a tali meditazioni.
<< Allora vi piace? >> chiese allegro ridendo dei gridolini sorpresi delle sorelle.
Che felici annuirono.
<< Ehi chi sei tu? Che ne hai fatto di Edward Cullen? Confessa!!! >> intervenne il vocione di Emmet che si stava avvicinando.
Edward rise contento. Era sempre lui, solo la versione felice di lui.


Carlisle ed Esme assistevano alla scena dal divano del salone con una nuova convinzione, c’era aria di novità a casa Cullen e tutta quella serenità diceva loro che erano  belle novità quelle che si prospettavano nel loro futuro.

Risposte alle recensioni:

Recensione di Maki_lullaby 
Ciao! Che dire grazie mille!!! Effettivamente questa storia gira tutta intorno a loro due ed al loro legame decisamente unico. Bacioni Lisa 
Recensione di serve 
Ciao cara, devo confessarti che quando arrivo alla tua recensione il primo pensiero è "oddio che ho scritto?!?" ^^ Dunque partendo dal presupposto che ti do pienamente ragione e condivido il tuo punto di vista, ti ribadisco che non ho affrontato volutamente l'argomento per il semplice fatto che questa storia si concluderà prima del fatidico momento e quindi non ho intenzione di affrontare la cosa. Codarda? Forse, ma la storia l'immaginata e scritta così. E' una storia che parla di sentimenti e del legame profondo tra Ed e Bella oltre che dei loro pensieri, ma non si arriva all'atto fisico, quindi non ho valutato, e non intendo farlo, le esperienze dei due. Il mio intento e a questo punto mi chiedo se sono riuscita a farlo era quello di evidenziare il cambiamento di comportamento di Edward, la sua indifferenza al mondo, il suo non trovare nelle ragazze che aveva intorno ciò che cercava, perché inconsapevolmente cercava qualcosa di unico cioè Bella.  Spero onestamente che questa risposta ti soddisfi, lo so che magari la storia ti sembrerà incompleta o mal strutturata, ma la mia intenzione come ti ho già detto era quella di parlare di sentimenti e non del come concretamente vivranno il loro amore. Detto questo spero che la storia comunque ti piaccia e continui ad interessarti. Bacioni Lisa 
Recensione di nanerottola 
Ciao cara, i fratelli Cullen sono una forza della natura in tutti i sensi, che vogliano scherzare o fare i seri, riescono comunque a metterci tutta la loro carica! Bacioni Lisa 
Recensione di Supreme 
Ciao cara, si mi sembrava il minimo che volessero farle cambiare macchina, tanto più che loro sono dei patiti di macchine, figurati se sopportavano lo scassone di Bella! Bacioni Lisa 
Recensione di Lullaby89 
Ciao, sono felicissima che la storia ti piaccia, mentre per darsi una mossa mi sa che dovrai attendere perché i ragazzi sono afflitti da "paturnie croniche" ^^ Anche loro si rendono conto che il loro rapporto è "speciale" ma diciamo che la paura di rovinare questo rapporto li frena, nei prossimi capitoli si capirà meglio. Tieni d'occhio Charlie, perché non è affatto stupido e capisce la figlia meglio di quanto lei stessa pensi. Bacioni Lisa
Recensione di titty88 
Ciao tesoro, il tuo entusiasmo è sempre una gioia. Per capirsi ci metteranno un po' ma tu abbi fiducia in me ;) per gli auguri ricambio, ma se riesco provo a postare un altro capitolo di questa storia entro natale. Bacioni Lisa 
Recensione di Lau_twilight 
Ciao Laura!!! Sono felicissima che la storia ti prenda, come ti ho già detto io ne ero quasi ossessionata e l'ho dovuta scrivere, ora sto riguardando gli ultimi capitoli e l'epilogo, ma a tempo sto messa veramente male, spero solo che dopo natale riesca a dedicarmi un po' di più alle mie storie =( Per quanto riguarda casa Cullen devi partire dal presupposto che è un posto magnifico per crescere dove l'amore, la comprensione e il buon umore non mancano mai, ragion per cui se Edward è felice tutti lo sono. Per quanto riguarda i protagonisti si l'elettricità c'è tutta e li manderà parecchio in crisi nei capitoli a venire. Charlie è fantastico, si sente in colpa per come è andata la vita di Bella, ma le vuole un bene dell'anima e la capisce forse di più di quanto nemmeno lei immagini. Bacioni e se riesco ci risentiamo prima di natale. Lisa 
Recensione di samy88 
Ciao Sam!!! Sai che anch'io faccio un sacco di casini con le recensioni, soprattutto per le storie che vengono aggiornate abbastanza spesso e non mi danno il tempo di inserire la mia recensione =( Visto che adori la storia sono convinta che questa mia decisione di postare questa visto che le altre non sono pronte ti farà piacere e quindi è un po' come un mio regalo di natale ;) Bacioni Lisa 
Recensione di linda88 
Ciao cara, sono contentissima quando leggo le tue recensioni sorrido come una scema, perché capisco che la storia ti ha preso quasi quanto  ha preso me! Direi che tutta la storia sarà di momenti fin troppo sdolcinati ;)  Come hai visto ho trovato il modo per farvi leggere qualcosa e se riesco posto ancora prima di natale, altrimenti auguroni anche a te. Bacioni Lisa 
Recensione di consu 
Ciao!!! Grazie mille!!! Sono commossa e ripetilo pure tutte le volte che vuoi, io micca mi offendo ;) Credo che questa mia decisione di postare al posto dell'altra ti renderà felice e quindi consideralo una specie di regalo di natale ok??? ^^ La fregatura è nel fatto che ci metteranno un sacco ad  ammettere i loro sentimenti.  I fratelli Cullen sono strepitosi e li vorrebbero tutti in famiglia ;) Bacioni Lisa 
Recensione di rebecca73 
Ciao Rebe!!!! si sono carinissimi ma si faranno un sacco di pare, te lo dico prima così ti prepari ^^ Se riesco posto prima di natale un altro capitolo, nel caso non ce la facessi, tantissimi auguri anche a te Bacioni Lisa

Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

   
 
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