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Autore: Karmensita    26/06/2005    9 recensioni
Questa è la storia di quattro ragazzi... alle prese con i propri problemi adolescenziali, quali l'amore e l'amicizia che li lega. James Potter, ragazzo brillante e innamorato di Lily Evans; Sirius Black, incontra per la prima volta una ragazza diversa dalle altre; Remus Lupin, ragazzo dolce e studioso sente di provare un sentimento mai provato; Peter Minus, ragazzo con un pò di complessi... una nuova ff sui Malandrini.
Genere: Comico, Commedia, Generale, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio, Peter Minus, Remus Lupin, Rodolphus Lestrange, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: Rieccomi di nuovo con questa ff e con il nuovo capitolo. Si scopriranno alcune cose… che ovviamente non mi metto a dire nelle Note^^. Quindi, vi consiglio di leggere attentamente, e… cercate di leggere fra le righe. Non dico altro. ^____-.

 

 

Something is changed between you and me…

 

4. Light blue eyes…

 

Peter, seguito da Sirius e James, entrò nella Sala Comune amareggiato, come i suoi amici.

Dentro, seduto su una poltrona a leggere un libro sull’Aritmanzia, vi era Remus Lupin, che alzò lo sguardo, attirato dalle voci.

 

- E’ incredibile! Quella materia è un disastro! Non ci capisco niente di sfere di cristallo, io! – disse James

 

- Puoi dirlo forte, Ramoso! Non avremmo mai dovuto scegliere quella materia così odiosa! Divinazione… non serve a un bel niente!- disse Sirius.

 

Remus sorrise. Erano solo i suoi amici che si lagnavano come sempre.

 

-Beh, vi avevo avvertito al terzo anno… - disse Remus con gli occhi di nuovo concentrati sul libro.

 

-Già… tutta colpa di Sirius! Era tutto convinto che fosse una materia fantastica per via della lettura degli astri, perché… - disse Peter accomodandosi su una delle poltrone vicino a quella di Remus.

 

- “… Perché il tuo nome è Sirius, figlio! Il nome della stella Sirio!” Mio padre me l’aveva consigliata quella materia… puah!- disse Sirius imitando la voce del genitore con eleganza.

 

- Quasi, quasi sceglievo Aritmanzia… che libro è?- disse James sbirciando nel libro di Remus.

 

- Oh, questo… è uno dei libri della biblioteca, “Aritmanzia, nuova edizione”. – rispose Remus.

 

-Nuova?! E’ vecchia come il cucco! Lo si vede dalla copertina!- disse James accigliato.

 

-Beh, sì, ci ho fatto caso anche io, ma è un libro interessantissimo! Dovreste leggerlo… Ah, Sirius, dimenticavo di dirti. E’ passata da queste parti Laura Tristan e ha detto che vorrebbe parlarti oggi alle 18.00, fuori al giardino, ok?-

 

-Oh… sì, sicuro. – disse Sirius sarcastico.

 

-Hai intenzione di darle buca?!- disse Peter.

 

-Oggi non è proprio il giorno adatto, ho da fare. – disse Sirius sedendosi anche lui, sbadigliando.

 

-Ma cos’ hai da nasconderci, Felpato? Siamo tuoi amici, dovresti dirci tutto!- disse James.

 

Sirius si alzò, senza badare alle parole di James e si stiracchiò.

 

-Uhm… devo andare a prepararmi! E’ quasi ora… -

 

-Oddio! Mi ero completamente dimenticato! Io dovevo incontrare la squadra di Quidditch per le selezioni del nuovo cacciatore, però dovevo arrivare prima! Oddio, dovevo essere lì cinque minuti fa! Amanda mi ucciderà!- disse James scattando.

 

-Beh, non sei in completo ritardo, sai, Ramoso? Ma ti consiglio di sbrigarti!- disse Peter.

 

-Sirius, dài, vieni con me! Fai presto, se devi uscire anche tu! –

 

-Ehm… no, vai da solo, ti sarei d’intralcio… - disse Sirius salendo le scale.

 

-Eh?! Ma che ti prende? Forza, vieni! –

 

-No, Jamie, devo prepararmi… - disse Sirius salendo le scale che portano al dormitorio maschile.

 

-Mah… comunque io vado, ok? Ciao, Malandrini!- disse James, precipitandosi verso l’uscita della Sala Comune.

James corse a perdifiato per le scale di Hogwarts e si scontrò con Lucius Malfoy.

 

-Ehi, sfigato! Vedi dove metti i piedi, quando cammini!- disse il biondo agitandosi.

 

-Levati di torno, Malfoy!- disse James, ma lui lo bloccò per un braccio.

 

-Ehi, ehi… vai così di fretta per via del provino del nuovo cacciatore?! Oh, il capitano Amanda Murray si arrabbierà moltissimo… ti consiglio di correre più veloce!-

 

-E io ti consiglio di attaccarti alle braccia altre due paia di mani, così riusciresti a prendere il boccino, Malfoy!- disse James, che con uno strattone si liberò dalla stretta di Malfoy. 

Detto questo, Potter si diresse con velocità verso la Sala d’Ingresso, dove si trovava il portone che portava ai giardini ed al campo di Quidditch.

Intanto nella Sala Comune di Grifondoro, Peter e Remus stavano facendo una partita a scacchi dei maghi. Peter era un vero campione in questo genere di giochi.

 

-Ahahah! Scacco matto!- disse allegro Peter.

 

-Oh, no! Che sfiga che ho… ma dove hai imparato a giocare così bene?!- disse Remus stupito dall’abilità di Peter.

 

-Mi ha insegnato mio padre! Lui era ancora più bravo di me, alla mia età. – rispose Peter riponendo le pedine di gioco al proprio posto.

Mentre loro parlavano, nessuno poteva sapere cosa Sirius Black stesse tentando di fare. Il ragazzo dai capelli corvini aprì il suo armadio e prese ciò che gli serviva per uscire. Ma quell’oggetto era troppo lungo per nasconderlo, e quindi si mise a pensare.

 

“Ma certo! Il mantello di James!”

 

Rovistò fra le cianfrusaglie di Potter e prese il suo Mantello dell’Invisibilità… con quello avrebbe potuto nascondere con facilità “quella cosa”. Si guardò allo specchio, fece un sospiro profondo e disse: - Avanti, Black. Sei bello, purosangue, un mito fra le ragazze e vai bene a scuola. Dimostrerai di non saper fare solo questo. -. Detto questo, si mise il Mantello addosso e coprì anche l’oggetto. Scese in silenzio le scale, e vide che Remus e Peter stavano discutendo e ridendo animatamente. Black controllò che fosse ben nascosto e si diresse verso la porta della Sala Comune. All’improvviso, però, le oscillazioni del mantello, in basso, lasciavano intravedere un po’ delle gambe di Sirius e qualcosa di molto simile a dei ramoscelli lavorati.

Peter si accorse di questo, e guardò con apprensione l’oggetto che si muoveva verso l’uscita della Sala.

 

-Ehm… Remus?- disse.

 

-Uhm?-

 

-Ehm… perché Sirius sta uscendo sotto il mantello di James con una scopa da corsa in mano?-

 

Sirius corse veloce per le scale, sarebbe arrivato in netto ritardo, lo sapeva.

 

“Bella figura che farai, Black. Non poteva andarti peggio!” disse una vocina nella sua testa.

 

“Ma è tutta colpa di James! Non si muoveva a lasciare la Sala! Come avrei fatto a uscire, se non l’avesse fatto prima lui?! E’ una sorpresa per i miei amici, sì o no?”

 

“Beh, sì, ma come presentazione non sarà delle più lodevoli!”

 

“Oh, zitta!” pensò Sirius affannato.

 

“Guarda davanti al tuo naso invece di rispondermi!”

 

Sdang!

 

Sirius cadde a terra. Doveva essersi scontrato con qualcuno perché aveva sentito il peso di una persona addosso. Il Mantello gli scivolò dal corpo e si accorse di chi gli si parava davanti.

Una ragazza dai capelli neri e gli occhi di un azzurro spettacolare era seduta a terra, arrossita, di fronte a lui.

Lei si spaventò molto, vedendo la persona contro cui si era scontrata. Sirius si alzò e l’aiutò ad alzarsi.

 

-Oh, scusami, non volevo! Andavo di fretta e… -

 

-No, no, non fa niente! Lascia perdere, è stata tutta colpa mia… se non fossi così distratta… - fece lei interrompendolo.

 

-Oh, ti sono caduti i libri, vuoi che ti aiuti?-

 

-Non fa niente, faccio da sola, grazie. –

 

-Scusa, ma… io non ti ho mai vista qui ad Hogwarts… -

 

-Beh, io non mi faccio vedere molto in giro… di solito sono in biblioteca o nella mia Sala Comune. E invece tu dovresti essere… -

 

Sirius si distrasse per un attimo per curiosare nei suoi occhi. Quella ragazza doveva essere studiosa come Lily, se passava gran parte del tempo in biblioteca… eppure non riusciva a considerarla una sfigata come la rossa.

 

-Sirius Black, di Grifondoro… - disse Sirius sobbalzando, accorgendosi della domanda della ragazza, - e tu… sei… di Corvonero… - continuò guardando il suo stemma sulla tunica.

 

-Sì, esattamente… mi chiamo Terence Rowling… e sono nata da genitori babbani, ma se vuoi puoi anche lasciarmi perdere, se… non mi accetti. – disse lei arrossita, -Oh, scusami, ho detto una stupidaggine… perdonami. –

 

-No, non devi preoccuparti… Io sono di famiglia purosangue, ma non mi interessa affatto il tuo sangue… se vuoi, qualche volta possiamo chiacchierare un pò… per me non c’è problema… - disse Sirius con gentilezza.

 

-Oh… sarebbe un piacere, davvero. Io però… non lo so, ora devo scappare!- disse lei imbarazzata, poi fuggì via.

 

Sirius rimase a fissare il pavimento come uno sciocco, poi si risvegliò dai suoi pensieri.

 

“Oh, cazzo… devo sbrigarmi!!! E’ tardissimo!” pensò.

 

Corse ancora più veloce di prima, non badando a indossare il Mantello.

Aprì la porta e uscì. Non si accorse che due ragazzi, di cognome Lupin e Minus lo stavano spiando. Si scambiarono un’occhiata e ritornarono in Sala Comune.

 

Intanto la ragazza dagli occhi azzurri, Terence, si avviò verso la biblioteca.

“Oddio, Terence… a cosa stai pensando?! Scendi da quelle nuvole… dirigiti alla biblioteca con calma, e non pensare più a quello lì… si sa, i purosangue non vogliono far altro che sfruttare i mezzosangue come te… avanti, non ci pensare più e prenditi un bel libro da leggere!” pensava, ancora un po’ arrossata.

 

-Ehi, Rowling! Quanti libri hai voglia di leggere oggi? Dieci? Cento? Mille? – disse un ragazzo biondo, che si trovava vicino al suo gruppetto di amici.

 

-Già, Rowling, hai finito di leggere tutta la biblioteca, ti servirà il permesso per entrare nel Reparto Proibito per leggere i libri sulle Arti Oscure!- disse un altro.

 

Lei camminò come se niente fosse. Non ribatté alle loro parole e si limitò a scegliere il libro da leggere. Voleva qualcosa che risaltasse la suspence, perché stava componendo una storia del genere Giallo, e le servivano spunti.

 

-Ehi, come sta andando la tua storiella, Rowling? E’ quasi finita? Ti è passato il blocco dello scrittore?- sghignazzò un altro ragazzo.

 

Lei proseguì senza degnarli di uno sguardo la sua ricerca, quando una voce femminile la raggiunse.

 

-Ehi! Prendetevela con gli zoticoni imbecilli come voi! –

 

Terence si girò e vide una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi avvicinarsi a lei, accompagnata da un’altra con i capelli biondi, corti e boccolosi.

La mora si girò e prese il libro che faceva per lei, sulla copertina c’era scritto il titolo: “Blood”. Poi si sedette ad uno dei tavoli vicino alle finestre, aprendo il suo manoscritto ed il libro scelto. Le due ragazze si avvicinarono a lei.

 

-Devi scusarli, sono dei cretini! Fanno lo stesso con me ogni volta che tento di prendere un libro!- disse la ragazza rossa.

 

-Infatti, per studiare abbiamo sempre bisogno di due cuffiette per non sentire quei ragazzacci sghignazzare!- disse la bionda.

 

-Oh… beh, anche con me lo fanno molto spesso… - disse Terence.

 

-Beh, ti abbiamo osservata, ma tu non li hai risposti a tono… dovresti difenderti, lo sai?- disse la bionda.

 

- Sì, lo so, ma… ecco non voglio ferirli… - disse timida la mora.

 

-Siamo intervenute noi in tuo aiuto, e se ti criticheranno ancora chiamaci, ok? Io sono Lily Evans. Grifondoro. E lei è la mia amica… -

 

-Gwen Standler, piacere. Sono anche io del Grifondoro, e da come vedo sulla tua tunica sei di Corvonero… - disse Gwen con gentilezza. – ma cosa stai scrivendo?- domandò.

 

Terence voltò di scatto il viso sul suo manoscritto, lo coprì con una mano.

 

-Oh, questo. No, è una sciocchezza che sto scrivendo… comunque mi chiamo Terence Rowling, il piacere è tutto mio. – disse imbarazzata.

 

- Posso?- disse Lily chiedendo il permesso a Terence di leggere il primo capitolo della storia.

 

La mora fu tentata di risponderle di no, ma, per paura di deluderla, le tese il primo capitolo.

 

-Uhm… un Giallo… “L’ Erede di Lucifero”… carino come titolo, interessante… posso leggerlo?- disse Lily osservando incuriosita il foglio. Come al solito non avrebbe placato nemmeno questa volta la sua sete di divorare ogni libro che le capitasse in mano.

 

-Beh, se vuoi… - rispose.

 

-Oh, Lily! Ma possibile che debba sopportare sempre che tu legga le cose più interessanti prima di me?!- disse Gwen cercando di rubare a Lily il foglio.

 

-Oh, beh, non è scritta benissimo. Quando ho cominciato a scriverlo avevo il “blocco dello scrittore”, ed evidentemente ce l’ ho ancora… - disse Terence.

 

-Invece io credo che sia scritta molto bene, sai, Terence? Non hai fatto nessun errore grammaticale e poi il testo è scorrevole e la trama per ora è abbastanza interessante! Quando finirai di scrivere questa storia me la farai leggere? Ti prego… - disse Lily a Terence.

 

-Ma certo… non c’è problema! E se vuoi leggerlo anche tu, Gwen, non ci sono problemi, anzi, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. – disse Terence.

 

-Terence, hai il ragazzo?- chiese Gwen, accorgendosi troppo tardi dell’espressione che aveva assunto la mora. In effetti il suo sorriso le si era congelato un po’.

 

-No, non l’ ho mai avuto… -

 

-Oh, scusami, non volevo… - disse Gwen sincera.

 

-Gwen, sei sempre la solita guastafeste! Fatti gli affari tuoi!- disse Lily, -Ascoltami, Terence, non devi crearti complessi… - disse avvicinandosi alla mora. –Figurati, è molto meglio se non lo sei! Devi sapere che neanche io sono mai stata fidanzata, ma ho due ragazzi che mi danno del filo da torcere!-

 

-Potter e Lestrange… - aggiunse Gwen.

 

-Ma io non mi metterò mai con uno di loro, perché vogliono soltanto prendermi in giro… e io mi difendo infischiandomene. Non è assolutamente un difetto il fatto che tu non abbia il ragazzo.. – disse Lily.

 

-Uhm… beh, almeno tu hai qualcuno che vorrebbe stare con te… - disse Terence.

 

-Tsk! Figurati… loro non vogliono stare con me, vogliono solo portarmi a letto!- disse Lily indispettita.

 

-Ma Lily, tu mi hai detto che hai origliato la conversazione fra Black e Potter, e hai sentito che Potter ci tiene davvero a te… -

 

-Gwen, non lo capisci che Potter ci TIENE DAVVERO a portarmi a letto, non a STARE CON ME?!- disse Lily roteando gli occhi.

 

-Ma se era insieme al suo migliore amico! Insomma, James Potter direbbe tutta la verità a Sirius Black… sono inseparabili! La verità è che tu non vuoi credere che lui ci tenga davvero a te!- disse Gwen.

 

-Black?! Sirius Black?!- disse agitata Terence.

 

-Sì, beh, chi non lo conosce?- disse Gwen, -Con quei suoi modi vanitosi… non fa altro che uscire con le ragazze, portarsele a letto e poi buttarle via come carta straccia!-

 

Terence rimase perplessa dalle parole di Gwen. Lei aveva pensato che un ragazzo come il Sirius che aveva creduto che fosse sarebbe stato perfetto per lei. Ma ora che Gwen le raccontava tutto questo, la sua convinzione che avesse preso un “colpo di fulmine” per Black era sparita.

 

-Perché… ti piace?- disse Gwen con un sorrisino.

 

-Ma Gwen! La conosci appena e ti fai subito gli affari suoi?!- disse Lily.

 

-Eddai!- ribatté lei.

 

-No… non mi piace, io non sono molto interessata ai ragazzi… il mio sogno è un altro… - disse Terence sognante.

 

-Quale?- dissero Lily e Gwen all’unisono.

 

-Beh… se ve lo dico potrebbe non avverarsi… - disse Terence.

 

-Andiamo! Non lo diremo a nessuno!- disse Lily.

 

-E va bene… vorrei tanto diventare una scrittrice. O una pittrice. Sono abbastanza brava sia a scrivere che a disegnare… - disse Terence, che, doveva ammetterlo, si sentiva a suo agio a parlare con le due ragazze.

 

-Ooooh, io avevo la passione per il disegno! Poi mi è sparita, perché non mi sono allenata… lo so, è stato tutto uno sbaglio… - disse Gwen.

 

-Per cui ti consiglio di non prendere d’esempio questa biondina qui, e di allenarti sempre a scrivere e a disegnare per rincorrere il tuo sogno, Terence. – disse Lily con dolcezza.

 

-Va bene, ragazze. Andiamo un po’ fuori al giardino? Io e Lily abbiamo finito i compiti poco prima che arrivassimo qui, e tu?- chiese Gwen.

 

-Oh, io li ho finiti. Quindi sarei disposta ad uscire un po’. – rispose Terence con un sorriso.

 

-Bene! Forza, usciamo!- disse Lily.

 

Le tre ragazze si avviarono verso l’uscita della biblioteca. Mentre una voce le accompagnò.

 

-Ehi, Rowling, ti sei fatta delle amiche?! Wow, sei un talento!- disse il biondo del gruppo di prima.

 

Ciò scatenò la rabbia di Gwen. Si rigirò indietro e con le mani prese per la collottola il biondo.

 

-Senti, tu, coso! Se ti permetti di insultare di nuovo Terence passerai guai molto grossi! Tu, brutto ragazzaccio, dai capelli biondi tinti!- esclamò.

 

Lily e Terence, vicino alla porta scoppiarono a ridere, e raggiunsero Gwen. La trasportarono con difficoltà fuori al giardino e insieme, si godettero la passeggiata.

 

 

 

Note: Terminato anche questo capitolo^^! Mi raccomando, recensite in tantissimi, che non vi costa niente! Non sapete quanto fa bene all’autore accendere il computer e trovare una bella recensione! Grazie per aver letto. Ora i ringraziamenti:

 

Mia: Ciao, Mia! Sì, ho fatto qualche errorino, lo so. Ma ti prego, segnamelo! Mamma mia… hai fatto una recensione da record! Non credo averne mai avuta una più lunga XD! Beh, sì, a molti personaggi ho voluto creare delle somiglianze con i personaggi della Hogwarts odierna. Mi spiego meglio: Remus e Lily ricordano un po’ Hermione, mentre Lucius somiglia a suo figlio Draco. James, per la sua Lily, è un po’ come Ron per la sua Hermione! Mi piace collegare l’epoca dei Malandrini a quella di Harry Potter, che è la fotocopia fisica di James. Poi, Rodolphus che vuole uscire con Lily. Hai detto che ho trovato un buon rivale per James? Beh, anche io lo penso, ma non per vanità, assolutamente, ma perché sono tutti e due allo stesso livello nel campo della fama, del successo fra le ragazze, e sono tutti e due brillanti. Poi, la situazione familiare di Sirius. Molto spesso Sirius accennerà ai suoi genitori e al suo rapporto con loro. E, a causa di una persona, ci litigherà anche…

 

Lily2000: Le riflessioni di Remus le ho, come dire in termini stupidi? “Affacciate alla finestra”, per l’appunto. Nel senso che ho voluto spiegare un po’ il carattere di Remus. Libero, spensierato, felice, gentile e dolce. Ha voglia di dimenticare il passato, ma ogni volta che s’immerge nei suoi innumerevoli pensieri quello ritorna a galla. Per questo ho chiamato lo scorso titolo “A window to the past”, come il titolo di una musica di Harry Potter, perché significa appunto “Una finestra sul passato”, quello di Remus, è ovvio. Grazie!

 

Blacky: Grazie, Blacky! Anche a te sono piaciute le riflessioni di Lupin, vero? Beh, Lupin io lo immagino pensieroso in senso buono, cioè un sognatore. Per Gwen anche a me piace come personaggio. Simpatica, allegra, curiosa, gentile e anche un po’ ingenua. Perfetta per Lily. Ciao!

 

Mi raccomando, recensite tutti quanti^^!!!

 

Baci, KarmensitaJ

  
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