Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Sciaini    29/12/2009    3 recensioni
Questa non è una Song fic, anche se la canzone da cui prende il titolo mi da continuamente idee e spunti. Questo è un miscuglio che passa fra i poeti maledetti e le raffinate creazioni d'epoca, dall'alcool al darsi una sbirciatina dentro, da un libro ad una farfalla.. Doppia storia vista sia dagli occhi di Robin, che da quelli di Franky!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Franky, Nico Robin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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..Cosa ho fatto..?

Davanti agli occhi di Robin compariva un Franky visibilmente distrutto, come qualcuno che ha davvero perso tutto. Non fissarmi così.. Con quello sguardo..

“Fr..” Le parole le si bloccarono in gola, quasi non volessero nascere.

Adesso te ne stai andando.. Ma perché non ho la forza di fermarti? E questa sensazione.. Mi sembra quasi di cadere nel vuoto..

Franky a passo veloce scomparve dalla vista dell’Archeologa, e dopo pochi istanti, l’importante rumore dello sbattere della porta le fece capire che Franky era ormai nella sua camera. Robin, dapprima rimasta immobile, scivolò silenziosamente per le scale, in modo quasi innaturale, per l’assenza del ticchettio dei suoi stivali. Tornando nell’acquarium, si rese conto che tutta l’allegra banda di sgangherati era ormai scomparsa, eccetto la navigatrice, intenta a sgattaiolare silenziosa per la cucina..

“..Nami?”

La ragazza dai capelli rossi si girò di scatto quasi spaventata, ma vedendo che si trattava della sua sorellona, si tranquillizzò cercando di salutarla con nonchalance.

“..R-Robin, ciao.. Come mai sveglia a quest’ora..?” Rispose al richiamo con un sorriso mezzo accennato.

“Nulla stavo tornando in camera, ma.. Tu che ci fai qui a quest’ora?”

“Ehm.. Niente, niente, avevo sentito dei rumori.. E  sono venuta a controllare, tutto qui!” Robin era sicura che mentisse..

“Va bene.. Allora io vado.. Buonanotte..” Le rispose l’archeologa ridacchiando. Probabilmente non era l’unica ad avere dei corteggiatori sulla nave..

Difatti, dopo essersi allontanata, rimase nascosta nell’ombra abbastanza per vedere la navigatrice prima guardarsi intorno e poi salire la scala a chiocciola, dove, sulla cima, una mano a cui rispose con un sorriso,  l’ aiutava a salire. Rimase così a pensare.. Quel sorriso così gioioso.. Faceva quest’effetto stare vicini ad una persona a cui si tiene particolarmente..? Mentre si avviava per il corridoio della sua camera, il ticchettio ipnotico delle sue scarpe le sembrava una bizzarra melodia, e arrivata alla sua porta, dopo averla aperta, si rese conto che mancava qualcosa. Di fronte a lei la camera, vuota e completamente ordinata. La scrivania sull’angolo sinistro, il letto su quello destro. Su quest’ultimo un paio di libri aperti, e sul pavimento, carta e calamaio. Per un attimo immaginò che su quel letto non ci fossero libri, ma ben altro. Allora ebbe l’illuminazione.  Smise di pensare mentre si avviò a passo svelto verso il corridoio opposto. Bastava lasciarsi guidare dall’istinto.. L’amore non è ragione, ma puro istinto. E quindi avrebbe fatto ciò che l’istinto le chiedeva..

Ecco che si trovò di fronte alla porta. La guardò per un istante e senza ripensamenti bussò con tocco leggero. “Franky, apri.. Sono Robin”

Leggero il rumore dei passi che preannunciava un uomo completamente ripiegato su sé stesso. Robin notò subito i suoi occhi. Erano arrossati e gonfi, e non ebbe bisogno di chiedersene il motivo. Non aveva nemmeno bisogno di dire nulla, si avvicinò semplicemente e lo strinse a sé, perché era questo che il suo istinto le diceva, di abbracciarlo. Si rese conto che era davvero alto, dato che nonostante il suo generoso tacco, raggiungeva a malapena la spalla, e si accorse anche di un altra cosa: Franky stava tremando.

Era così questo l’effetto che faceva l’amore? Un uomo della sua stazza la stringeva timidamente, e nel contempo, aveva anche paura, tanto da tremare? Come si poteva essere così presi da qualcuno tanto da capovolgere completamente quello che aveva tutte le carte in regola per essere un buffone superficiale? Cosa provocava queste sensazioni..?

“..Robin..” La voce nacque sottile, leggermente rauca e disperata.

Un brivido le percosse la schiena, facendola vibrare silenziosamente. Allora capì.. Capì che nel nominarla Franky aveva messo tutto quello che aveva provato fino ad adesso, dall’amore fino ad arrivare al dolore che provava in quel momento. L’istinto le diceva qualcosa di incomprensibile che interpretò come l’azione più folle in quel momento. Ma non ebbe veramente importanza cosa fosse folle.  Dischiuse le sue labbra e lo baciò. Così un brivido più violento si fece spazio, vibrando sulla sua schiena. Continuarono a ritmo lento, coinvolgente, per poi aumentare gradualmente. Franky si nutriva delle sue labbra, amare ma morbide, mordicchiandole per coglierne meglio il sapore. La strinse più forte a sé, stando bene attento a non farle capire che era MOLTO contento di rivederla.

Fu inutile, perché Robin se ne accorse lo stesso. Aiutandosi facendo germogliare mani ovunque, spinse il carpentiere sul letto, e continuò a baciarlo con passione. Senza staccarsi da quel legame quasi mistico, il maglioncino di Robin volò via, e la stessa sorte toccò alla sua gonna, così come agli stivali. Poco dopo, l’intimo andò a fare loro compagnia. Ovviamente su Franky c’era molto meno lavoro, ma anche la sua camicia volò via (assieme alle sue mutande preferite). Si fermarono per un istante, guardandosi dritti negli occhi, come se l’uno volesse capire cosa pensasse l’altro. Il ragazzo con molta cura capovolse la situazione, vedendo sotto il suo corpo una Robin innocente e pudica come mai aveva visto prima. Cominciò a baciarle il collo, poi l’orecchio e scese piano per i seni, per poi continuare con il ventre. Ad ogni suo bacio, un gemito di piacere gli dava il ritmo giusto per continuare ad assaporarne la pelle. Risalì ripetendo con dolcezza il sentiero, quando finalmente le vide il viso.

Capì che era pronta, che entrambi erano pronti per diventare l’uno un pezzo dell’altro, e finalmente la fece sua, con dolcezza e poi con selvaggia passione, fino a fondersi completamente con lei. Si possederono con incredibile voglia, fino a quando, appagati e soddisfatti, si accasciarono, distrutti, fra le lenzuola. La notte li cullò mentre, abbracciati, erano ormai una cosa sola..














Fine!
















Ebbene, scusate il ritardo, ma è stato un periodo I-N-C-A-S-I-N-A-T-I-S-S-I-M-O! Ho avuto a malapena il tempo di riposarmi un pò. Prendetelo come il mio regalo di natale XD!!
E così si conclude "Without you, I'm nothing".. Spero che vi sia piaciuta.. E ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutata comunque a continuarla ^___^

Sweetkonan: OMFG, non uccidermi se ti ho fatto aspettare ANCORA più a lungo.. Però sono stata occupata ;___; sei riuscita a farmi venire seriamente i sensi di colpa, lo ammetto XD, però credo tu abbia ragione, fare una doppia fic è devastante e a lungo andare diventa MOLTO pesante da leggere. Però questo è il capitolo finale XD. Non credo che ti manderò comunque a quel pauese, non sono il tipo di persona che non accetta una critica =)

Erichan:Scusami per tutto il tempo per cui ti ho fatto aspettare, ma era per dare il meglio *__* Perdonamiiii! Spero ti sia piaciuta la fine =))))

Con questo, alla prossima fic!!
  
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