L'aria si era fatta all'improvviso
molto secca - l'ossigeno pareva quasi inesistente-, forse per il fatto che
Inuyasha si era voltato a guardarmi e stranamente si stava avvicinando a me.
Pareva quasi pericoloso, con lo sguardo magnetico puntato nei miei occhi, quel
sorriso enigmatico che completava la bellezza estasiante del suo viso.
Fui costretta ad indietreggiare, per non cedere alla piacevole libidine di
baciarlo. Purtroppo per me andai a sbattere contro la scrivania, che per la
prima volta, pareva davvero troppo ingombrante.
Lo vidi avvicinarsi, quasi senza pudore, mentre le mie gote assumevano varie
tonalità, benché non fossi affatto spaventata; eravamo ormai a qualche
centimetro di distanza quando le sue braccia mi imprigionarono fra la scrivania
e il suo corpo, che odorava di menta.
Era la prima volta che riuscivo a respirare a pieni polmoni il suo fantastico
profumo.
Mi persi nel suo odore, non accorgendomi che il suo viso si stava avvicinando
repentinamente, mentre i nostri respiri ormai erano diventati un tutt'uno.
Eravamo un corpo solo, l'uno appoggiata all'altra, e fu quasi istintivo
chiudere gli occhi. Socchiusi le labbra, aspettandomi un bacio, ma al posto di
sentire il suo respiro sulle mie labbra, lo sentii presso il mio orecchio.
" Troppo, veramente troppo facile così, Kagome."
Aprii gli occhi di scatto, ormai incandescente e incapace anche di balbettare,
mentre le sue mani lentamente sfilavano lontano con la coperta e il cuscino.
E poi, come se niente fosse accaduto, tornò al fianco del letto, dandomi le
spalle e sistemando le ultime cose per finire il letto.
Ero semplicemente scioccata, basita, stupefatta e, sì, offesa!
Ma come... Insomma, non era normale, vero? Qualsiasi ragazza avrebbe fatto
quella figura! Poi, come un fulmine a ciel sereno, realizzai: troppo facile?
Veramente troppo facile?
Mi staccai dalla scrivania e repentinamente mi avvicinai ad Inuyasha per
strangolarlo, ma qualcosa mi fermò.
Stava anche ridacchiando! Ma dico, io: ma come si permetteva?
Con il fumo che fuoriusciva dalle orecchie e le gote più che imporporate,
oltrepassai Inuyasha con passo deciso e più che pesante: la stanza tremava,
schiava di un'ira furiosa.
"Troppo facile, eh? Vedremo Inuyasha, vedremo proprio! Tsk!"
***
Non riuscivo più a trattenermi dal ridere. Vederla così furiosa e allo stesso
tempo così imbarazzata mi stava facendo impazzire.
Un attimo prima, se non mi fossi ricordato di un piccolo particolare,
probabilmente non ci avrei pensato due volte a baciarla, finalmente.
Dopo giorni, sabati interi passati a fissarla, languidamente o con curiosità,
con dolcezza o possessività, avrei dato qualsiasi cosa pur di baciarla, ma la
prospettiva di vederla inviperita era troppo per me, benchè fossi totalmente
nelle mani di quella fanciulla.
La vidi, con la coda dell'occhio, staccarsi dalla scrivania dove avrei potuto
prenderla e baciarla e, passandomi accanto, la sentii pronunciare quella frase.
Non demordeva la ragazzina, e questo mi piaceva ancora di più. Feci per tornare
a sistemare per bene il letto, quando il mio sguardo fu catturato da Kagome
che, affacciatasi per un istante alla porta della mia nuova camera, mi aveva
fatto la linguaccia.
Cavolo, era proprio un bel peperino!
Sentii i suoi passi estinguersi qualche metro più in là. Quasi sicuramente era
andata in camera sua, si era sdraiata sul letto e stava cercando di respirare
regolarmente.
" SOTAAAA! IL MIO LIBRO DI FILOSOFIAAAAAA! DAMMELO SUBITO!"
"M-ma i-i-io non-"
"TU COSAAAA?"
Kagome si stava mettendo a studiare? Ero semplicemente allibito: perchè diamine
non stava pensando già più a me?
Non l'avevo fatta arrabbiare abbastanza, forse. L'idea che nella sua mente
potesse già essersi insinuato qualche altro argomento e che lei non fosse
costretta a pensare a me come invece la sua figura aveva obbligato me, mi
faceva innervosire.
Certo, non pretendevo mica che io fossi il suo unico, principale, esistenziale
pensiero, no?
Al diavolo, sì che volevo esserlo! Mi sentivo così estremamente... patetico
sapendo che quella ragazzina non mi permetteva di ragionare correttamente.
Non per insuperbirmi, ma sono sempre stato un ragazzo abbastanza coerente e di
sicuro non superficiale.
Tuttavia, il fatto che avessi perso la testa per lei, mi dava una strana
sensazione, molto piacevole, proprio all'altezza del petto. E purtroppo temevo
che ciò che provavo per lei fosse fortemente superiore a ciò che pensavo di
provare.
Che complicati che sono i sentimenti. Forse tutti pensano che per noi ragazzi
sia così facile, tutto estremamente lineare, che per noi esista un mondo
unicamente bianco e nero.
In verità, non è affatto così: enormi sfaccettature partono da qualsiasi punto
e c'è quasi la sensazione di non avere le capacità di poter sistemare tutto.
Lo so, sono nei guai, vero? E purtroppo me lo sono
cercata da sola! Però abbiate clemenza! Uccidetemi in fretta! Mi spiace
tantissimo di aver ritardato, ma devo ammettere che purtroppo non è stata solo
la mia concentrazione sulla scuola a non farmi postare nuovi capitoli. Sono stata,
è vero, tremendamente occupata; eppure mi mancava anche quel pizzico di
fantasia che mi permettesse di scrivere un capitolo –spero- leggibile.
Vorrei ringraziare sinceramente,
oltre alle persone che hanno perso tempo a leggere questa misera storiella, anche
le persone che hanno commentato il 6° capitolo. Mi sento estremamente in colpa
di aver aggiornato quasi dopo 3 mesi –sì e no-. Quindi, perdonatemi
Ryanforever, callistas, laretta, fmi89, kohoshi e Bellatrix_Indomita.
Grazie, grazie ancora a tutti.
A presto, spero.
Monik