BUONA BEFANA A TUTTI!!!
Ok ci siamo, ultimo capitolo poi l'epilogo (Serve l'ho scritto per te cerca di perdonarmi dai!!!)
Venerdì posterò l'epilogo, poi mi prendo un po' di tempo. Ho bisogno di staccare un attimo, ve lo dico ora e lo ribadirò venerdì. In questi giorni sono successe cose che richiedono tutta la mia attenzione e soprattutto hanno portato il mio umore ad un livello tale che non mi permette di pensare ad altro.
Siate buone, non dimenticatevi di me, tornerò non so quando ma lo farò.
A venerdì!!!!
Bacioni Lisa
Capitolo
12
Edward era nervoso, le
battutine dei suoi fratelli non avevano contribuito a tranquillizzarlo si
sbagliava quando pensava che nulla avrebbe potuto scalfirlo Emmet ci era
riuscito benissimo.
<< Quindi???
>> chiese Emmet buttandosi sul divano e circondandolo con un braccio.
<< Quindi cosa?
>> rispose Edward decisamente irritato.
Cosa volevano quei due?
Lo avevano tempestato di
domande, su quanto si erano detti sul albero, sul perché Bella era su di giri,
unica cosa positiva uscita dalla bocca di quei due, si era lasciato scappare
che l’aveva quasi baciata e da li la discussione era degenerata in battutine a
sfondo sessuale che non aveva affatto gradito.
<< Le hai dato
appuntamento al tramonto… suppongo che tu abbia in mente qualcosa di …
particolare >> lo incitò Emmet sogghignando.
Edward si limitò ad
annuire.
<< Bene noi siamo
pronti!!! >> disse Jasper.
<< Pronti per
cosa? >> chiese Edward spalancando gli occhi, che cavolo avevano in mente? Non li voleva tra i piedi nel momento
forse più importante della sua vita!
<< Come per cosa?
Per aiutarti e consigliarti in questo momento delicato >> aggiunse Emmet
come se fosse ovvio e soprattutto come se il loro consiglio fosse stato
richiesto o desiderato.
<< Me la cavo da
solo! >> disse Edward mettendo un leggero broncio, non era la prima
ragazza che baciava. Ok era la più importante, ma anche lei voleva quel bacio,
questo ormai era palese quindi tutto sarebbe andato liscio come l’olio.
Jasper ed Emmet
ridacchiarono innervosendolo ancora di più.
<< Cosa? >>
disse quasi urlando e facendo spuntare perfino Esme dalla cucina, in quel
momento sperò vivamente che le ragazze fossero troppo prese dai loro discorsi
per averlo sentito.
<< Eddy caro Bella
non ha nulla a che vedere con quelle oche con cui sei stato fin ora, con lei
devi fare le cose per bene >>
disse Emmet scuotendo la testa e facendo annuire Jasper che prese la parola
<< E devi mettere subito in chiaro che lei è quella giusta, l’unica, la
più importante di tutte >> disse convinto.
Edward si trovò ad
annuire, era quello che pensava anche lui.
Aveva programmato di
fare la sua dichiarazione al momento perfetto, ma non voleva programmarsi un
discorso. Voleva che le sue parole sgorgassero dal cuore.
<< Bene cosa le
dirai? >> chiese Emmet convinto.
A quelle parole Edward
scattò in piedi. No, no e poi no.
<< Voi siete
fuori! Non ho intenzione di dirvi quello che farò o dirò, punto e basta
>> disse realmente arrabbiato.
<< Ok, calmati!
Magari hai bisogno di suggerimenti! Ammettilo Bella è diversa da tutte, non
cade ai tuoi sguardi lascivi ne tanto meno ai tuoi ammiccamenti. Pensavamo solo
che avessi dubbi o volessi dei consigli. Infondo è la prima volta che ti
innamori di qualcuno >> proferì Jasper con calma e decisione.
Si anche su questo non
aveva obiezioni da fare, la cosa però lo fece innervosire ulteriormente, odiava
quando Jasper lo capiva così profondamente. Lo faceva sentire scoperto e
vulnerabile, due condizioni che Edward odiava profondamente.
Troppo abituato ad
essere l’irraggiungibile ed arrogante Edward Cullen, trovava veramente
difficile sentirsi indifeso o peggio insicuro e tutte quelle chiacchiere erano
riuscite a scalfire la sua decisione e il suo entusiasmo.
Si passò nervosamente le
mani tra i capelli.
Quando riabbassò le mani
sentì una carezza tra i capelli e girandosi incontrò gli amorevoli occhi di sua
madre.
Esme era rimasta
nell’ombra ad osservare i suoi figli. Certo che non volevano proprio capire
l’antifona. Ci sono cose che ognuno deve fare da solo ed ogni interferenza
esterna è destabilizzante. Quando vide Edward esasperato dalle pressioni dei
fratelli decise di intervenire lo avvicinò e gentilmente gli accarezzò il capo.
<< Devi dire solo
quello che ti suggerisce il tuo cuore. In questo caso non ci sono strategie o
consigli che tengano. La ami e questo è tutto quello che devi sapere. Segui il
tuo cuore e si sincero. Tutto il resto non conta >> disse accorata.
Edward si aprì in un dolce sorriso e l’abbracciò.
<< Grazie mamma
>> mormorò al suo orecchio.
<< Ora vai a farti
una doccia e distendi i nervi. Ti consiglio di ignorare i tuoi fratelli, fanno
tanto i sapientoni ma quando hanno deciso di palesare i loro sentimenti erano
un fascio di nervi >> aggiunse Esme sogghignando all’indirizzo degli
altri due ragazzi, che istintivamente sorrisero imbarazzati.
Edward sorridendo corse
al piano di sopra.
Bella era rientrata
nella sua stanza Rosalie le aveva legato alcune ciocche di capelli dietro la
nuca in modo da lasciare scoperto il suo viso ed Alice, dopo non poche insistenze,
aveva steso un leggero strato di trucco sul suo viso. Aveva rifiutato il lucida
labbra optando per un semplice burro cacao, non voleva che nessun gusto
alterasse il sapore delle labbra di Edward, sembrava sciocco, ma aveva agognato
a tal punto quelle labbra che non voleva che nulla alterasse quel bacio.
Perché quel bacio ci
sarebbe stato, ne era convinta.
Lo aveva letto negli
occhi di Edward, lo aveva sentito dentro al suo cuore.
Perché era giusto così,
perché loro due dovevano stare insieme, perché erano sempre stati destinati a
stare insieme.
Edward era la sua vita
da sempre, ora erano cresciuti e il loro rapporto era diventato più maturo ora
era amore.
Sentì la porta finestra
di Edward aprirsi e scattò in piedi raggiungendolo sul terrazzo.
Quando i loro occhi si
incontrarono Bella sentì il cuore battere forsennato, era il momento, quel
momento tanto atteso e tanto sognato.
Edward allungò una mano
invitandola ad avvicinarsi e lei come attratta da una calamita fu subito al suo
fianco stringendo la mano che le veniva offerta.
Senza dire una parola
Edward la condusse allo sdraio.
Bella considerava quel
posto magico dalla prima sera in cui Edward l’aveva condotta lì, lo scenario
era meraviglioso e il suo compagno anche di più.
Un sorriso nervoso
apparve sulle sue labbra. Era il momento.
Edward si sedette
facendo accomodare Bella tra le sue gambe e posizionandosi in maniera che
potessero guardarsi diretti negli occhi.
Bella era nervosa, lo
vedeva chiaramente da come si torturava il labbro inferiore, era il momento.
Il cielo cominciò a
tingersi di rosso catturando per un momento lo sguardo dei due ragazzi.
L’interruzione però fu breve, entrambi voleva solo vedere gli occhi del altro.
Edward prese un profondo
respiro e cominciò a parlare.
<< Bella prima di chiederti
com’è andata la tua giornata voglio parlarti della mia.>> disse
sorridendole mentre lei annuiva e rispondeva al suo sorriso.
<< Questa mattina
mi sono alzato convinto che questa sarebbe stata una giornata perfetta,
perfetta come lo sono state tutte le giornata dal giorno in cui tu sei
rientrata nella mia vita. Purtroppo mi sbagliavo. >> detto ciò abbassò
gli occhi e si concesse un sorriso amaro, quella era stata una giornata unica.
Bella rimase in silenzio
attendendo che l’amico continuasse.
<< Prima di tutto
quelle due pazze di sorelle che mi ritrovo mi hanno impedito di venire a
prenderti e non sai quanto questo mi sia risultato difficile, poi mi sono
ritrovato in macchina a fare discorsi assurdi con Emmet e Jasper e in fine
quando sono arrivato a scuola tu eri strana, sembrava quasi volessi nascondermi
qualcosa. >>
A quelle parole fu Bella
ad abbassare il capo imbarazzata, Edward aveva ragione gli aveva nascosto
quello che si erano dette lei e le ragazze.
<< Poi sei stata
strana tutta la mattina, inizialmente sembravi solo imbarazzata per qualcosa
che non ho capito, poi col proseguire delle ore sei diventa triste. Tu non ti
rendi conto di quanto male mi faccia vederti triste, perché se c’è una cosa che
voglio al mondo è che tu sia felice >> disse accorato cercando gli occhi
di Bella per trasmetterle tutta la verità di quelle parole.
<< E alla fine sei
scappata via. In quel momento Bella mi sono sentito morire, perché scappavi da
me e io mi sono sentito morire >> disse Edward mestamente e Bella non
resistette gli accarezzò gentilmente il viso. Lui catturò la sua mano e la
baciò dolcemente. Lei lo guarda con il più dolce dei sorrisi sul volto.
<< Edward …
>> tentò di dire ma lui le poso un dito sulle labbra, quelle labbra che
agognava e che presto avrebbe baciato.
<< Quando poi sei
andata via con Charlie – riprese – mi sono spaventato a morte. Avevi pianto e
questo era palese e io volevo sapere cosa fosse accaduto per farti soffrire
così. Ti ho aspettato a mensa, all’ora di biologia, nel parcheggio. Ma tu non
c’eri e dentro di me si è aperta una voragine. Poi abbiamo chiamato Charlie e
ci ha detto che eri qui. Così sono corso a casa. Dovevo vederti e volevo
parlarti. Quando sono arrivato però dormivi, quindi sono corso al mio albero.
Dovevo capire e soprattutto avevo bisogno di raccogliere tutto il mio coraggio.
>> disse Edward continuando a guardarla con amore.
<< Coraggio?
>> chiese timidamente Bella. Il suo cuore andava a mille, quella era
stata una giornata molto intensa anche per lei e riviverla nelle parole di
Edward era forse peggio perché anche lui si era sentito esattamente come lei.
<< Si coraggio
Bella, coraggio per dirti quello che sto per dirti >> disse facendola
leggermente tremare.
<< Aspetta
>> disse Bella in un sussurro, facendo arcuare le sopracciglia di Edward.
Lei sorrise timidamente
e catturò la sua mano nelle sue.
<< Anche la mia
giornata è stata piena di emozioni, i fatti sono più o meno gli stessi, ma
voglio dirti cos’ho provato. Oggi ho avuto paura Edward, tanta paura. Paura di
perderti e per questo mi sono sentita morire. Poi ho capito una cosa che forse
già sapevo, ma che non avevo il coraggio di ammettere neanche con me stessa.
>>
Edward la guardava serio
tentando di capire cosa le passava per la mente, quell’espressione l’aveva
sempre fatta ridere, perché lui era l’unico che la capiva veramente e non aveva
nessun bisogno di scervellarsi per capire cosa pensasse.
<< Ho capito che
non posso vivere senza di te, non posso starti lontano perché sei troppo
importante per me era questo che ti volevo dire quando ti ho raggiunto
sull’albero, ma alla fine mi è mancato il coraggio. >> ammise infine.
Lui le prese il volto
tra le mani e si avvicinò con estrema lentezza alle sue labbra, era arrivato:
il momento perfetto! Perfetto per loro, per il loro amore, per le loro giovani
vite che da quel momento sarebbe cambiate in meglio.
Tutto sarebbe stato
perfetto da quel esatto momento in poi, perché loro si appartenevano, perché
non potevano stare lontani.
Perché si amavano.
<< Ti amo Bella,
non posso vivere senza di te. >> disse seriamente con gli occhi
incatenati in quelle due pozze cioccolatose che gli avevano stravolto la vita,
rendendola degna di essere vissuta, sia quando erano due bambini sia ora che
non lo erano più.
A quelle parole Bella sentì il
suo cuore scoppiare di gioia, senza riflettere si lanciò sulle labbra di
Edward, azzerando quella breve distanza tra loro che per lei era diventata
insopportabile.
E finalmente si
baciarono, fu un bacio dolcissimo e intenso al tempo stesso.
Era l’apogeo della loro
storia, uniti dal destino.
<< Anch’io ti amo Edward, ti ho sempre amato e sempre lo farò >> disse Bella quando alla ricerca di ossigeno misero fine al loro primo bacio. Il primo di infiniti altri.
Risposte alle recensioni:
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Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
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