Storie originali > Azione
Segui la storia  |       
Autore: Dubhe    06/01/2010    1 recensioni
In un mondo dove le macchine hanno preso il sopravvento, dove gli uomini sono schiavi del denaro, una sola persona può salvare un’intera città da una catastrofe imminente. Una persona che conserva dentro di sé la magia. Una storia che parla di uno scontro tra la nuova tecnologia e la magia antica, in un mondo molto simile al nostro.
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

  .GARDEN DISTRICT.

 

Ivy Gray osservava la gente presente nel vasto salone.

Quella sera il cielo era sereno, il sole non era ancora tramontato e i suoi raggi illuminavano l’intera stanza. Coppie continuavano ad attraversare l’alta volta posta all’ingresso, gli strascichi dei vestiti delle donne strisciavano sul pavimento così lucido in cui ci si poteva specchiare. Tre delle quattro pareti erano composte da alte vetrate che davano su enormi balconi che davano sul mare.

Ivy sentì la presenza di suo fratello accanto a lei, ma gli occhi della ragazza restavano fissi sull’ingresso. La sua ultima speranza era che Shaylee comparisse e le andasse incontro chiedendole scusa per il suo comportamento. Sapeva però che l’amica non era quel genere di ragazza, se aveva lasciato la casa era perché ne era convinta, non le avrebbe mai chiesto scusa.

Forse, nemmeno sarebbe venuta.

Sfilò una coppia, marito e moglie, i visi coperti dalle maschere che però non celavano le rughe della vecchiaia. Dietro di loro, due giovani. Stavano bene insieme, una a braccetto dell’altro. Lui, alto e ben piazzato, i capelli corvini disordinati al punto giusto, indossava un abito elegante scuro con una maschera altrettanto nera. Lei aveva i capelli lunghi di un castano quercia, lisci come spaghetti, una maschera rossa le copriva il viso bianco come il latte e un abito in tinta con la maschera, senza maniche e con un piccolo strascico. Portava dei guanti cremisi lunghi oltre i gomiti.

Per un istante a Ivy sembrò che la ragazza la stesse guardando, poi riportò la sua attenzione sul suo cavaliere.

«Quando sarà abbastanza buio ci sarà una sorpresa per te, sorellina.» disse Douglas.

Ivy annuì, seguendo con lo sguardo la coppietta che si dirigeva verso i balconi all’esterno.

 

 

«Finora è andato tutto bene.» sospirò Zane, facendo per togliersi la maschera.

Shaylee lo fermò, poggiando delicatamente una mano su quella di lui. «Vuoi che Douglas o qualcun altro ti riconosca?» sussurrò.

Il ragazzo rinunciò, spostando gli occhi blu sul mare di fronte a loro. Il sole stava per sparire al di là delle montagne, sull’acqua brillava il riflesso della luce dorata abbagliante. Non poté fare a meno di pensare che quel colore assomigliava tanto alle iridi di Shaylee.

Quella sera si era messa un paio di lenti a contatto nere, così che i suoi occhi assumessero una tonalità marrone scuro. Non poteva tornare nella villa dei Gray incautamente: se Douglas, Ivy o Derian si fossero avvicinati a lei e l’avessero guardata negli occhi, l’avrebbero riconosciuta.

In un gesto involontario, o forse nemmeno troppo, Zane strinse piano la mano della ragazza poggiata sulla sua. Lei non si ritrasse, accettò quel contatto.

«Ho sentito che quando farà buio ci saranno dei fuochi d’artificio. Approfitteremo di quel momento per allontanarci: io mi recherò in biblioteca per cercare il libro, tu chiamerai Lance e ti farai dire le combinazioni delle porte.» Lo guardò. «Pensi di riuscirci?»

Zane sogghignò. «Stai parlando con Zane Carter, colui che è riuscito a evadere dalle prigioni del Garden District. Sarà un giochetto da ragazzi, questo.»

Shaylee annuì poco convinta.

Lance era già stato di grande aiuto: una sua conoscenza lavorava tra i camerieri di villa Gray, così l’aveva convinta a fargli un piccolo favore. Le aveva spedito un pacchetto contenente la chiave, il carillon, e tutto l’occorrente per la missione dicendole di nasconderli in biblioteca. Shaylee non sapeva cos’avesse promesso suo cugino per sdebitarsi e preferiva non saperlo.

Un inserviente venne da loro porgendo un vassoio sul quale c’erano dei bicchieri di cristallo contenenti spumante. Zane ne prese due, facendo un cenno di ringraziamento all’uomo che si allontanò. Ne porse poi uno a Shaylee. Il ragazzo lo sollevò. «Al tuo piano.»

I loro bicchieri si scontrarono con un debole suono. «Che possa riuscire.»

I loro sguardi s’incatenarono, ma dopo qualche secondo Shaylee non riuscì a reggere oltre e spostò le iridi sul mare. «Sai, lo sapevo che mi avresti aiutata.»

Io so tutto di tutti. «Non ti si può far sfuggire niente.»

«Proprio niente no.»

Zane stava per aprire bocca, quando qualcuno si avvicinò a loro.

«Buonasera.»

Shaylee cercò di mostrarsi il più naturale possibile mentre si voltava in direzione della voce che aveva riconosciuto. «Salve, signor Gray.» salutò.

Zane Carter squadrò Douglas Gray, che a sua volta squadrava Shaylee. Per un attimo temette che l’avesse riconosciuta.

Era un ragazzo della sua età, pochi centimetri in meno di lui, le spalle esili di chi è abituato al lusso. I capelli biondi erano corti e ben ordinati, spazzolati da un lato. Indossava un completo bianco, una camicia verde chiaro che ricordava il colore degli occhi.

«Credo di non avervi mai visto in giro, posso sapere con chi ho l’onore di parlare?» chiese Douglas.

Zane non si scompose. Era tutto programmato, entrambi si erano preparati a una domanda del genere. «Matt Lorenz, nipote del signor Lorenz, proprietario della casa edile omonima. Mi sono trasferito qui l’altro giorno per far visita a mio zio.»

Douglas sembrava convinto. «Il famoso nipote che Hans non ha mai voluto portare a Nuova X, è un piacere conoscerti.» gli tese una mano, che Zane strinse tranquillamente. Douglas tornò a guardare Shaylee. «E questa meraviglia con te?»

«Cynthia Seidel, una mia cara amica. Ha voluto accompagnarmi in questo viaggio.» presentò Zane.

Shaylee sorrise teatralmente e tese la mano a Douglas, che la prese e se la portò alle labbra.

«Sono onorato di ospitarti in casa mia, Cynthia. Visto che sei solo una cara amica di Matt, potrei rubarti per qualche minuto?» domandò rivolto a Zane, facendo un cenno all’interno, nel salone, dove la banda aveva iniziato a suonare un tango.

Zane guardò Shaylee, che dopo aver appoggiato il bicchiere sulla ringhiera di marmo del balcone, annuì debolmente col capo. «Se Cynthia ha piacere, non voglio negarglielo.» rispose pacato Zane.

«Sagge parole. A più tardi, Matt.»

Douglas si allontanò, porgendo un braccio alla ragazza. Shaylee lo prese, lanciando un’ultima occhiata a Zane, quasi volesse rassicurarlo. Il ragazzo forzò un sorriso, mentre fissava Shaylee e Douglas confondersi con la folla.

 

 

Nel tango è compito dell’uomo guidare la donna. I passi erano frutto della loro improvvisazione, Shaylee seguiva Douglas senza problemi. Una perfetta sconosciuta forse si sarebbe trovata in difficoltà, ma lei no.

Una prova che lei non era del tutto una perfetta sconosciuta.

Non era agitata, non doveva piangere sul latte versato. Douglas avrebbe fatto qualche battuta se l’avesse dovuta riconoscere.

La canzone finì, per lasciare il turno ad un valzer.

Qui, nessuno dei due guidava l’altro, si muovevano come se non fosse la prima volta che danzavano insieme.

In effetti, non lo era.

Douglas la guardò, anche gli occhi di lei guardavano da un’altra parte. Avvicinò il viso al suo orecchio. «E’ bello rivederti.» le sussurrò.

Sentì che la schiena della ragazza s’irrigidiva. Non osò voltarsi. «Come hai fatto?»

«Shaylee, ti conosco da quando hai imparato ad andare sul vasino. Hai pensato davvero di riuscire a nascondermi la tua vera identità?»

Non c’era rimprovero nella voce di Douglas, né di rabbia o rancore. Era perfettamente calmo.

Lui non sapeva del suo piano, quindi non doveva mostrarsi preoccupata più del dovuto. Anche se era stata smascherata, non doveva permettere che scoprisse anche le sue reali intenzioni.

«Perché sei venuta solo oggi?» chiese Douglas.

«E’ il diciottesimo compleanno di Ivy, no?»

«Sì, ma perché non vai da lei?»

La ragazza esitò. Non voleva coinvolgere Ivy. «Non mi sembra giusto. E’ meglio che sparisca del tutto dalla vostra vita, dopo questa sera non mi vedrete mai più.»

Douglas sentì l’amarezza nella voce di Shaylee. «Come vuoi. Ma ci manchi tanto, Shaylee…mi manchi tanto.»

La ragazza si separò bruscamente da lui. «Mi dispiace, Doug. Lo capisci meglio di me che non posso rimanere oltre.» Girò sui tacchi e si diresse verso il balcone.

Immaginava da chi stava andando. Da quell’ipotetico Matt Lorenz, ma a quel punto non credeva che fosse il vero Matt Lorenz. La sua voce gli ricordava qualcuno, eppure non riusciva a collegare la voce di quel ragazzo a un volto.

I suoi pensieri vennero interrotti da una mano che si poggiava sulla sua spalla. Voltandosi, Douglas si trovò il volto scarno di Derian Cox. «Douglas, gli uomini addetti ai fuochi d’artificio sono pronti.»

«Chiama mia sorella e dille di raggiungermi. Poi annuncia a tutti di recarsi sui balconi per lo spettacolo.» ordinò.

Il suo ex tutore annuì. «Provvedo subito.»

«Derian.»

«Sì?»

«Lei è qui.»

L’uomo assunse un’espressione prima interdetta, poi stupita. «Shaylee?»

«Non voglio che mia sorella lo sappia, ma che teniate d’occhio il compagno di Lee.»

Derian cercò la ragazza, e la trovò accanto ad un ragazzo molto più alto di lei, quasi quanto Douglas. «Il morettino?»

«Dice di chiamarsi Matt Lorenz, nipote di Hans, ma non è lui. Da quanto so, Matt si è sposato pochi giorni fa in segreto.»

«Indagheremo.»

«Discrezione, Derian. Non voglio problemi.»

«Non si preoccupi.» Derian si diresse veloce verso Ivy, accompagnandola dal fratello.

Quando dagli altoparlanti risuonò la voce dell’uomo che invitava i presenti a uscire, Douglas cercò di mantenere l’attenzione di Ivy sul mare. Però, quando Douglas fece andare gli occhi su tutto il balcone, non riuscì a vedere né Shaylee né il suo misterioso accompagnatore.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: Dubhe