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Autore: echelon1985    09/01/2010    3 recensioni
[SEGUITO DI EARTHQUAKE]
"Come si misura la distanza tra due persone?
Centimetri? Metri? O sorrisi mancati e parole non dette?"

Il tempo spesso è crudele. Scalfisce e cambia anche le cose più forti.
[Pairing:Jeph/Quinn (ovviamente) … con qualche sorpresina xD]
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bert McCracken, Dan Whitesides, Jeph Howard, Quinn Allman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dell’autore:
Mi scuso per l’assenza prolungata da questa storia, ma le idee erano molte e ho scritto
e riscritto prima di trovare la soluzione adatta!
Perdonatemi per la brevità di questo capitolo, ma è un po’ un capitolo di svolta, e di passaggio.
Ma vi prometto che i prossimi capitoli saranno più “esplosivi” xD
In ogni caso, qualcosa si è mosso, molte cose, anzi!
Spero che vi piaccia comunque e che non mi odiate per essere sparita xD
Non lo fate, vero? *.*





Everyone of us knows





Jeph P.O.V.


Mi sveglio sudato ed accaldato, nemmeno fossimo in agosto.
Le coperte mi si aggrovigliano intorno come rampicanti che mi
tolgono l’aria, impedendomi di respirare
Le immagini dell’incubo appena sfumato mi tornano alla mente
facendomi sentire improvvisamente freddo
Sangue
La pelle chiara di Quinn che progressivamente si tingeva di rosso
I suoi occhi tristi e spaventati
Non capivo se il sangue fosse mio, oppure suo
E poi le mie mani che lo toccavano, per controllare che stesse bene
E lo ferivano, come se fossero affilate lame di coltelli
E più cercavo di aiutarlo, più gli facevo male
La sua pelle si lacerava
E Quinn se ne stava lì, senza muoversi
Come rassegnato al fatto di meritarselo


Mi alzo di scatto buttandomi addosso le prime cose che mi capitano
Quando busso alla sua porta è già notte fonda
Non do a Quinn neppure il tempo di rendersi conto di quello che
sta accadendo
Me lo trascino addosso e lo bacio, un bacio che sa di disperazione e di bisogno
Poi lo spingo in casa, senza staccarmi di un millimetro
Non lascio spazio tra i nostri corpi e le nostre labbra nemmeno mentre lo spingo in camera
Quinn ricambia il bacio e mi seguo docile, senza chiedere niente
Inizio a spogliarlo prima ancora di toccare il letto
Ho bisogno di sentire le sue pelle sotto le dita
Di sapere che sta bene

Mentre mi muovo dentro di lui mi rendo conto di quanto mi sai mancato
E di quanto mi abbia ferito
Io e lui, il sesso, questa casa
E’ stupendo
E fa male
I suoi gemiti rochi sono come veleno per me
Sapere che qualcun altro ha potuto sentirli
Che li ha offerti a qualcun altro come se non significassero nulla
E' doloroso
Il mio orgasmo ha il sapore della sconfitta e della rabbia
Non posso dimenticare. Non posso


Quando tutto è finito mi stendo accanto a lui per riprendere fiato
Ma è solo per poco
Mi alzo senza dire una parola e mi sposto nell’altra stanza per farmi una doccia
Quando ne esco so che ha capito
Sapeva
Sapeva già che sarebbe successo quando ancora ero steso accanto a lui
Lo sento dal tono provato della sua voce, ancora leggermente roca

- Stai andando via, vero?
- Si
- Non...non vuoi restare?
- Non posso
- Perché?
- Perché non mi fido di te


Mi vesto in fretta, e esco da quella stanza senza voltarmi indietro







Bert P.O.V.


Quando sento il cellulare vibrare nella tasca rispondo in fretta, senza curarmi
di guardare il nome che appare sullo schermo
Sono in pensiero per Quinn, non sono riuscito a trovarlo
Si sta facendo di nuovo sera, è passato quasi un giorno intero
E non so più dove andare
La voce di Dan sembra togliermi un macigno di dosso
Mi informa che Quinn è stato da loro la notte scorsa, che è rimasto lì fino a poco prima
Sta bene
E’ a casa

Ci metto appena cinque minuti a raggiungere casa di Quinn
Busso alla porta, ma non ricevo risposta
Così prendo la mia copia delle chiavi ed entro
Quinn è in camera da letto, profondamente addormentato
Ancora vestito
Gli sfilo le scarpe e lo copro
Resto per un po’ ad osservarlo, per assicurarmi che stia davvero bene
Poi come le notti precedenti raggiungo la camera accanto alla sua

Non ci vuole molto tempo prima che io mi addormenti, data la notte insonne
e la tensione
Mi sveglio improvvisamente quando sento il campanello suonare
Non so bene che ore sono, ma fuori è già buio pesto
Percepisco i passi attutiti di Quinn sul pavimento, ma sono così stanco
Non riesco ad alzarmi per vedere cosa sta succedendo
Ricado nel sonno quasi subito, ma la mia mente si riattiva completamente
quando sento la voce di Jeph
Le parole sussurrate che non riesco a comprendere
E poi i gemiti che rotolano fuori dalle loro bocche incuranti del male che stanno facendo
E dovrei davvero andarmene, finchè ne ho ancora la forza
Eppure non ci riesco
Una parte di me vuole davvero farsi del male
Arrivare al punto di rottura, al dolore più forte possibile
Magari così riuscirò a convincermi una volte per tutte che non sarà mai mio
Resto lì, immobile, ad ascoltare le mie speranze che si spaccano
Senza speranza, e senza nemmeno la forza di coprirmi le orecchie per
proteggermi




Quando il mattino dopo ricevo la telefonata di Dan capisco immediatamente
dal suo tono che Jeph gli ha raccontato di essere stato a letto con Quinn
Forse vuole dirmelo lui prima che lo faccia Quinn
Per darmi la possibilità di accusare il colpo
La mia voce trema ancora quando gli rivelo di sapere già tutto
Il silenzio prolungato da entrambi i lati della cornetta suona come qualcosa di strano


“Mi spiace Bert”

Non rispondo nulla, credo che per la prima volta in tutta la mia vita non ci siano più parole da dire
Posso percepire la sua preoccupazione nel lungo sospiro che riempie l’aria
poco dopo

“Mi dispiace” ripete ancora una volta
“Fa male”
“Lo so”
“Pensavo che prima o poi avrebbe smesso, ma fa male”
“Non puoi cedere adesso Bert”
“L’ho già fatto”
“Quinn ha bisogno di te”
“Non mi pare”
“Si”

Quinn ha sempre avuto meno bisogno di me di quanto io ne avessi di lui
Adesso lo so

   
 
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