Il corridoio era
pieno di studenti, ma non c’era il rischio di scontrarsi con qualcuno, aveva la
sua scorta personale ora. Non riusciva mai a stare completamente sola. La
solitudine a volte le piaceva, solo lei e il mondo. Quanto le mancavano quei
momenti! Posso ancora salvarmi. Adesso prendo e me ne vado e se qualcuno
prova ad impedirmelo io...! “No, è inutile, sono condannata”.
“Scusa cara, che
hai detto?”
Amanda era
rigida al suo posto, odiava mettere in mostra i suoi sentimenti, era più una
tipa riservata o almeno da qualche tempo lo era diventata. Si girò verso quel
ragazzo, che tempo indietro l’aveva fatta sospirare al suo passaggio. Riprese
così la sua facciata da brava studentessa e dopo un gran respiro parlò.
“Ho detto
che sono innamorata!” sfoggiò un finto sorriso. Non era sicura che ci fosse
cascato ma lamentarsi non serviva a nulla.
Si sentiva
chiusa come in una gabbia e poi aveva notato che dovunque andasse veniva
fissata e criticata. Era tutto diverso da prima, quando a malapena gli altri si
accorgevano di lei.
“Tesoro, in
questi giorni sono super felice”continuò, mentre un sorriso di circostanza le
si dipingeva in volto. Erano fermi nel corridoio e furono additati da alcuni
Tassorosso incuriositi, neanche fossero dei maghi famosi. Se ne doveva andare.
L’aria, le mancava l’aria.
“Ho dimenticato
una cosa, tu prosegui pure, io ti raggiungo più tardi” così con queste parole,
se ne approfittò e sfuggì da ogni sguardo, dirigendosi fuori dal castello.
Ormai erano
passate due settimane da quel giorno fatale, proprio l’indomani sarebbe stato
il suo compleanno, che non avrebbe festeggiato.
***
Due settimane
prima
“Tesoro, eccoti!
Sbrigati che dobbiamo andare a colazione”. Scorpius le aveva parlato abbastanza
forte, in modo che tutti in Sala Comune potessero sentire.
Era circondato
da Serpi che sogghignavano e dai loro sguardi si poteva percepire l’invidia, la
sorpresa e pure un po’ di malizia.
Amanda si avviò
verso di lui. Dietro il ragazzo c’era una schiera di persone in attesa di
prenderla fra le loro grinfie e mostrarle il lato oscuro della vita, o così le
sembrava.
Le prese la mano
e con un gesto solenne gliela baciò. Rimase incantata a fissarlo negli occhi di
un grigio intenso, che l’attiravano e sembravano prometterle le cose più
meravigliose ma altrettanto tenebrose.
Era una
formazione da battaglia, quella che si era venuta a creare. Un corteo la stava
trasportando in Sala Grande, a condurre c’erano lei e Scorpius. A fianco della
giovane coppia stava da una parte Anthony dall’altra invece Bruce, dietro di
loro Bill e Stefan Ford e a chiudere la parata Emily, sorella di Bruce.
Ad altri metri
di distanza seguivano le Lady Slytherin. Di solito questi due gruppi stavano
separati e non entravano mai nello stesso momento, perciò fu ovvio che tutti si
girarono a guardarli attratti soprattutto dalla mano che stringeva il giovane
Malfoy.
Mormorii da
tutta la sala, perfino dai professori e ad un tavolo lontano un bicchiere
cadde. Il proprietario poi non se ne accorse nemmeno, troppo preso dallo
spettacolo che quell’oggi i Serpeverde gli presentavano. In cuor suo aveva
rabbia, frustrazione, ma soprattutto gelosia!
***
Ormai non ne
poteva più ma quando si era resa conto del suo errore, era troppo tardi. E
quello era solo l’inizio, ormai era stanca di essere fissata e avvicinata da
tutti solo per arrivare al suo ragazzo. Non ne poteva più, poi essere ignorata
o peggio schernita alle spalle da James, dal suo primo amico ad Hogwarts. Era
stato troppo per il suo cuore fragile.
Era finalmente
fuori, indifferente alla lezione imminente. Fece una passeggiata nei pressi
delle serre sospirando e ammirando il paesaggio che quel luogo donava alla
vista. Era la terza ora e tutto sembrava così tranquillo in quel momento. Le
servivano istanti come quelli, dover poter riflettere. Si tolse le scarpe e le
calze che indossava e a piedi nudi fece una corsetta in riva al lago,
immaginando di essere nel cortiletto di casa sua quando giocava spensierata
senza tutti quei problemi e complessi che aveva in quel momento.
Ritornò poi
verso il castello, si sentiva meglio o almeno finché una ragazza Corvonero
dai capelli biondo ramato, non le si parò di fronte.
“La signorina
Malfoy! Cosa ci fa qui?! Il tuo ragazzo ti ha scaricato? Con un rifiuto come te
potrebbe essere. Solo uno stupido, e Malfoy lo è eccome, poteva scegliere te!
Ah ah ah” con la sua voce stridula, Louise infierì sulla sua situazione. Si
sentiva superiore rispetto agli altri e questo le dava una sicurezza in più nel
poter giudicare e deridere le persone.
“Si Malfoy è più
che stupido...” gridò un Grifondoro.
“Ma guardatela,
fra poco si mette a piangere!” la schernì una Corvonero.
“E’ un viscido
Serpeverde e lei è una sciacquetta…” e infine tanti altri Corvonero e Grifoni
del terzo anno che stavano uscendo dalle serre, tutti contro di lei. Non era la
prima volta che lo facevano, ma aveva tenuto duro e anche se in quel momento
era accerchiata da tutte quelle persone, non voleva darla vinta a loro.
La Weasley
continuava imperterrita, come se il suo unico scopo fosse fargliela pagare, per
chissà quali offese ricevute.
“Devi sapere
che...” ma si fermò subito quando notò il biondino che si avvicinava a passo di
marcia. Lei sorrise, come se volesse mostrare i denti al suo nuovo avversario
“ehi, chi abbiamo qui, il princi...” uno schianto la fece schizzare lontano.
“Cosa dici
lurido ibrido, ti credi superiore perchè hai sangue Veelico? Da quando in qua
ti permetti di offendere la mia ragazza?!” il giovane Malfoy, che aveva seguito
Amanda, era arrivato in sua difesa. Stava per lanciare un altro incantesimo ma
l’Experliarmus repentino di Amanda salvò la situazione.
“Ma perchè l’hai
fatto?!” le chiese sconvolto. Non poteva credere che in quell’azione avesse
fermato il suo attacco, lui che voleva solo proteggerla.
“Non devi
perdere tempo con gentaglia come quella. Nessun incantesimo li guarirà dalla
loro infamia. Andiamo, non voglio stare un attimo in più con pezzenti del loro
calibro, che si vantano di essere maghi intelligenti e rispettosi, ma non sono
altro che idioti e ipocriti” detto questo trascinò via il giovane, che aveva
finalmente capito e si era calmato.
“Sai, hai
proprio ragione” cercò di cingerle i fianchi ma non glielo permise perchè
scappò in lacrime al castello.
Era stufa, di
lui, di tutti, di Hogwarts!
http://i50.tinypic.com/35n963r.jpg: QUESTO E’ IL RITRATTO DI AMANDA FATTO DA UNA MIA
AMICA, OTTIMA MANGAKA!
Ciao!!
Sono tornata finalmente, lo so, è passato
un secolo, ma ho avuto da fare, perciò chiedo umilmente perdono. In compenso
sono tornata più in forma che mai! Ringrazio chi continua a leggere questa fic
e spero che continuerete ^^
Se vi va perciò recensite, fatemi domande,
non so quello che volete...
Ringrazio:
millyray : tu
che una recensione la lasci sempre, cosa farei senza di te!!! Piaciuto il
cappy?
E adesso un forte applauso!!!
__ Benny __: grazie per il complimento (me
arrossita ^///^). Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e su vuoi puoi
lasciare una recensione, fai pure!