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Autore: echelon1985    16/01/2010    5 recensioni
[SEGUITO DI EARTHQUAKE]
"Come si misura la distanza tra due persone?
Centimetri? Metri? O sorrisi mancati e parole non dette?"

Il tempo spesso è crudele. Scalfisce e cambia anche le cose più forti.
[Pairing:Jeph/Quinn (ovviamente) … con qualche sorpresina xD]
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bert McCracken, Dan Whitesides, Jeph Howard, Quinn Allman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Angolino dell’autore:
Ho mantenuto la promessa e ho postato presto, no?
Anyway, dopo tanti tribolamenti, eccolo qui l’uomo misterioso!
Saprete dell’altro più avanti, in ogni caso! xD
Questo capitolo è abbastanza pieno di avvenimenti!
Ok la smetto e vi lascio leggere!
Hope you enjoy!






Over






Quinn P.O.V.


I giorni a venire non modificano molto la situazione
Jeph ha ripreso ad ignorarmi
I nostri unici incontri riguardano il gruppo
In studio i suoi occhi non incontrano mai i miei, eppure sento
il suo sguardo pesarmi addosso
Dopo la nostra notte insieme sembra ancora più arrabbiato con me.
Aspetto che lo studio si svuoti completamente prima di raccogliere le mie
cose ed uscire.
Ho appena messo piede nel parcheggio quando mi sento tirare per un braccio.
Non faccio in tempo a voltarmi che le labbra di Jeph sono incollate alle mie
Mi trascina nella sua macchina lasciandomi a malapena respirare
Mi ritrovo nudo in pochi minuti, ma non sento freddo a lungo, perché le mani
di Jeph sono ovunque ed io mi lascio andare docile come un agnellino
E’ delicato e attento, e mi sembra quasi di essere tornato indietro nel
tempo, ma quando cerco di unire le nostre labbra si scansa, scendendo a
baciarmi il collo.
Non ho molto tempo per rifletterci perché il piacere mi raggiunge, forte e improvviso, come ogni volta che sono con Jeph.
Ci rivestiamo in silenzio, e quando cerco di iniziare un discorso le sue parole
mi mostrano che non ne ha nessuna intenzione

“Dovrei andare a casa”

Un modo indiretto per dirmi che abbiamo finito, e che posso anche scendere
dalla macchina adesso

Annuisco soltanto, e scendo senza un’altra parola
Resto fermo in questo parcheggio mentre guardo la sua macchina che si allontana, quasi come una puttana che ha terminato il suo lavoro.
Poi me ne vado a casa
Le cose si trascinano in questo modo per giorni
Jeph non mi parla, non mi guarda, non mi bacia mai.
Si limita a scoparmi, per poi mandarmi via freddamente quando abbiamo finito.
E la sensazione è peggiore dell’indifferenza, perché stiamo sporcando tutto
quello che c’è stato tra noi






Jeph P.O.V.

Sotto quest’acqua calda sfrego la mia pelle il più forte possibile per togliermi
il suo odore da dosso
Voglio cancellare tutto quello che mi ricorda lui
Ma ovviamente non è possibile, il suo odore si è attaccato alla mia pelle
la prima volta che l’ho toccato e non è mai più andato via
Come un promemoria posto a ricordarmi ogni dannato giorno quello che
ha fatto

Apro la cabina doccia con un gesto brusco ed indosso un jeans e una t-shirt senza nemmeno prendermi la briga di asciugarmi
La stoffa mi si attacca leggermente alla pelle mentre a piedi nudi cammino
verso la cucina, tamponandomi i capelli con un’ asciugamano, per non sgocciolare ovunque
Lo sguardo di Dan segue ogni mio movimento,provo ad ignorarlo, perché davvero non sono in vena di fare conversazione, ma è inutile
Allora mi volto verso di lui chiedendogli silenziosamente cosa succede.
Mi osserva ancora per un lunghissimo momento prima di parlare

“Che stai facendo?”
“L’intenzione era prepararmi un the”
“Mi riferisco a Quinn”
“Non mi va di parlarne”
“So quello che stai facendo, e non è giusto. Gli stai facendo male”

Al sentire questa frase non posso fare altro che spalancare gli occhi.
Che adesso sia io quello in torto mi suona alquanto surreale

“Io? Forse sei un po’ confuso Danny”
“So come ti senti Jeph”
“Io non credo”

Il mio tono suona più brusco di quanto vorrei, ma lui non sembra farci caso
I suoi occhi sono fissi sul mio viso, ma non riesco a decifrare la sua espressione
Non abbasso lo sguardo, e nemmeno lui lo fa

“Posso immaginarlo. Ma stai sbagliando in ogni caso”
“Questo è assurdo. Sono io quello che sbaglia?”
“Si”
“Sei impazzito, o che?”
“Capisco che ti abbia ferito, e capirei se tu non riuscissi a perdonarlo.
 Ma se è così, allora lascialo andare”


Lo stomaco mi si stringe a sentire il suono delle sue parole
Lasciarlo andare
Dovrei, sarebbe la cosa migliore per tutti
Eppure ogni singola parte di me rifiuta quest’idea
Quando c’è Quinn la mia testa va in una specie di blackout temporaneo
Non vedo altro che lui
Non sento nient’altro
Provo un bisogno violento di toccarlo, di averlo tra le mie mani, di riempirmi
gli occhi della sua figura
Ma ogni volta che lo tocco il mio risentimento non fa altro che aumentare
Eppure non posso smettere
Come posso spiegare tutto questo?

“Lo odio. Dio, io lo odio”
“No, non lo odi”


Dan fa due passi per avvicinarsi, ma istintivamente mi trovo ad arretrare
Non voglio essere commiserato

“Odio il fatto che sia impossibile dimenticarlo”
“Se non ci riesci forse non dovresti”
“Si, dovrei”
“Allora lascialo andare”
“Non ci riesco, non posso farlo”







Quinn P.O.V.


Lascio cadere il telefono dimenticato sul letto, provo a chiamare Bert già da qualche ora
Ma il telefono è staccato
Sono molti giorni che non lo sento, ci vediamo in studio, certo, ma poi
torniamo ognuno a casa propria, siamo lontani
E’ lontano da me
Ed io non riesco a capire.
E non mi sono mai sentito così solo
Dan mi chiama ogni giorno, e ogni tanto viene a farmi compagnia
Credo che divida il suo tempo tra me e Jeph
Fa così male pensare a noi così divisi
Come se fossimo nemici, proprio noi, che siamo sempre stati più
una famiglia che una band



Prendo la felpa dalla sedia davanti alla scrivania e la indosso, deciso a fare
due passi ed arrivare fino a casa di Bert
Probabilmente sarà solo stato impegnato
La temperatura è scesa rapidamente e l’aria è fredda e secca
Penso che nevicherà
Cammino verso casa di Bert stringendomi nella felpa che non mi ripara
abbastanza
Il buio è sceso molto rapidamente, ma la strada principale è illuminata, e
in giro ci sono ancora alcune persone che entrano ed escono dai negozi
Sento l’aria calda provenire da essi quando vi passo davanti e le porte automatiche si aprono al mio passaggio
Le luci accese che provengono dalle finestre mi informano che Bert è a casa
Aspetto pazientemente che apra e che mi sorrida nel suo solito
modo inquietante e caldo allo stesso tempo
La porta si apre, ma del suo solito sorriso nemmeno l’ombra
All’interno la casa è fredda quasi quanto l’aria esterna, come se i riscaldamenti
non fossero stati accesi da alcuni giorni
Gli sorrido cercando di decifrare quello che gli passa per la testa
E’ quieto e silenzioso, e non è da Bert

“Hey Bert, va tutto bene?”
“Sicuro, volevi qualcosa?”
“No, è solo che non ci vediamo da un pò”
“Ci siamo visti stamattina in studio”
“Si, intendevo è un po’ che non ci vediamo al di là di quello”
“Già, che io sappia sei stato parecchio impegnato”

Il suo tono è così risentito.
Sembra che io sia destinato a sbagliare sempre, qualsiasi direzione prenda
Mi avvicino un po’ cercando di capire cosa sta succedendo

“Ho fatto qualcosa di sbagliato?”
“No, non hai fatto niente Quinn, come sempre”
“Che vuoi dire?”
“Che la parte della vittima ti calza a pennello, che ti lasci trattare come una
  qualsiasi volgare puttana, e sto cominciando a credere che ti piaccia”

Le sue parole mi feriscono
Non mi aveva mai parlato in questo modo, non mi aveva mai detto delle
cose così cattive
Deduco che Dan lo abbia informato di quello che succede tra me e Jeph
Ma perché una reazione così risentita?
Sto cercando di fare del mio meglio, in tutto, ma a quanto pare sono un
fallimento su tutta la linea
Ne sono consapevole, non ho bisogno che qualcuno me lo ricordi

“Questi non sono affari tuoi Bert”
“Si? Beh allora perché sei qui?”
“Perché credevo di trovare un amico”
“No, tu volevi solo qualcuno che ti compatisse, ed io sono stanco Quinn, basti
  tu a piangerti addosso, non hai bisogno di altri”
“Perdonami, non ti disturberò più con i miei stupidi problemi”


Mi avvio verso la porta dalla quale sono entrato appena qualche minuto fa
Ma Bert mi raggiunge prima che possa aprirla

“Mi dispiace Quinn, ok? E’ solo che non mi piace vederti in questo stato”






Bert P.O.V.


Ho ceduto, definitivamente
me ne rendo conto quando le parole piene di rancore vengono fuori
dalla mia bocca
Osservo lo sguardo sorpreso e ferito di Quinn mentre le pronuncio
Ma sono ferito anch’io, solo che non posso dirlo
Solo che nessuno vuole saperlo
Il mio è una specie di dolore di serie B, di cui non ho nessun diritto
e di cui non importa a nessuno

Ma è sua la colpa?
Il colpevole sono io, io e la mia stupidità inguaribile
L’ho lasciato andare perché fosse felice, questo è sempre venuto
prima di ogni altra cosa
Ho sofferto per far si che lui fosse felice
E adesso invece di aiutarlo aggiungo altro carico alla sua tristezza
E’ come se avessi fatto tutto per niente

Lo raggiungo prima che possa aprire la porta ed uscire

“Mi dispiace Quinn, ok? E’ solo che non mi piace vederti in questo stato”
“Già, offendermi è di grande aiuto, sai?
“Sto solo cercando di dirti che devi reagire”
“Ci sto provando Bert”
“Facendoti scopare?Come pensi di dimenticarlo se continui?”
“Io non voglio dimenticarlo”

Le persone sono così stupide, e non imparano mai nulla
Continuano a lasciarsi ferire sempre dalle solite stupide cose, come se
fossero sempre nuove, e loro sempre impreparate a riceverle
O almeno io sono così, perché le parole di Quinn continuano a farmi male
come se non le avesse mai pronunciate prima

“Beh dovresti”

Non sono più sicuro che a parlare sia l’amico
Non sono più sicuro che le parole che gli dico siano per il suo bene
Forse sono solo per il mio
Forse sono così stupido da illudermi ancora una volta che se lui lo dimenticasse, forse...
Ma non è così, non sarà mai così

“Non posso farlo”
“Lo so, mi spiace, vieni qui”

Lo abbraccio e lo tengo stretto a me per il tempo che mi serve a capire
Ad accettare
Non è così. Non sarà mai così.






Quinn P.O.V.



Poco dopo aver finito il loro lavoro hanno lasciato tutti lo studio di registrazione
resto seduto per un po’ in questa stanza vuota
Fino a poco fa solo stare seduto in questo posto mi rendeva felice
Dopo aver parlato con Bert ho deciso che la situazione non può
continuare in questo modo
Anche quella mattina Jeph non mi ha degnato neppure di uno sguardo
e sono stanco di questa situazione che non significa nulla
In questo modo noi non significhiamo più nulla
Prendo la macchina e guido fino a casa di Jeph, sicuro di trovarlo da solo
perché Dan questa mattina aveva detto di avere un impegno
Quando Jeph apre la porta i suoi occhi mandano scintille, sorride appena,
ma senza il minimo accenno di allegria, c’è solo malizia in quell’arricciatura
delle sue labbra
Dopo appena qualche secondo le sue mani sono già sulla mia schiena e le sue
labbra sul mio collo
Cerco di allontanarlo, ma c’è davvero pochissima convinzione nel mio
gesto
Voglio che mi tocchi, lo voglio sempre, solo non vorrei che accadesse così
Le sue mani sono calde e mi fanno impazzire
Un istante dopo siamo sul suo letto che profuma di lui
Come sempre il sesso è fantastico, ma non ci sono carezze e baci
Jeph non mi guarda neppure negli occhi, con la testa affondata sulla mia spalla

Il tempo di finire e Jeph è già sotto la doccia, senza una parola
Lo aspetto paziente e quando esce dal bagno sembra sorpreso di trovarmi
ancora qui

“Jeph, possiamo parlare un attimo?”
“Non adesso Quinn, ho da fare”

Mi alzo dal letto e mi avvicino, senza toccarlo, cercando il suo sguardo

“Cazzo Jeph non mi rivolgi neanche la parola. Mi fa male”
“L’ho appena fatto”
“Si, per dirmi che non hai tempo”
“Ed è così”
“Per favore, dobbiamo parlarne. Ti prego”

L’espressione annoiata di poco fa è stata sostituita da una arrabbiata
Le sue braccia sono incrociate sul suo petto ancora senza maglietta
Come una specie di muro di separazione
Distanze su altre distanze, è impressionante il punto a cui siamo
arrivati

“Vuoi parlare Quinn? Ok parliamo. Chi è?”
“Cosa?”
“Chi è la persona con cui sei andato a letto?”
“Jeph ti prego, non era questo che intendevo, volevo parlare di noi”
“Noi siamo questo adesso Quinn”
“Non è vero”
“Si, lo siamo. Ed è colpa tua”


Sono venuto qui per risolvere le cose,per cercare di parlare
Idiota
Noi siamo solo questo adesso
Solo ostilità e recriminazioni
La situazione non può fare altro che peggiorare
Sento i battiti accelerati del mio cuore che quasi mi mozzano il respiro
Non voglio dirlo, non posso


“Tu... tu non lo conosci”

I suoi occhi sembrano diventare neri come la notte, arrabbiati.
Perfino disgustati
Fa un male del diavolo, non riesco a sostenere il suo sguardo
nemmeno per un secondo
Jeph mi tira su la testa con poca delicatezza per costringermi a guardarlo
Poi allontana immediatamente le sue mani da me

“Altre bugie”
“No”
“Tu vieni qui, con quell’aria triste e contrita e mi menti ancora, non posso
  crederci”
“Jeph...”
“Chiedimi ancora perché non posso fidarmi di te Quinn”
“Che importanza ha?”
“Ne ha per me. Voglio sapere con chi ho a che fare. Volevi parlare no?
  Comincia col dirmi chi è”
”Ti prego”
“Non voglio preghiere Quinn, voglio un nome”
“Branden”

Dico il suo nome tutto d’un fiato, urlandolo quasi, buttandolo fuori come se fosse veleno
E’ la fine
Il silenzio che segue non fa altro che darmene la conferma

Quando trovo il coraggio di alzare il viso Jeph non mi sta guardando
La sua testa è calata verso il basso
Provo a toccarlo, aggrappato ancora ad una speranza folle e distruttiva
Questa immobilità mi sta uccidendo
Ma Jeph allontana bruscamente la mia mano e si allontana

“Non puoi averlo fatto davvero”

Percepisco a stento le sue parole, sono poco più che un sussurro sconvolto
Come posso giustificare tutto questo?
Non posso
Chiedo ancora una volta perdono, anche se so che non servirà

“Mi dispiace ”
“Va fuori di qui Quinn. Ti voglio fuori da casa mia. Ora”

E’ finita.
Adesso è finita sul serio






Grazie mille a chi ha recensito! Che bello che vi ricordavate di me *-*

Akura: Lo so, sono sparita, ma alla fine torno sempre! xD
          Aspetto di sapere che te ne pare di questo capitolo!
SweetPandemonium: Honey!! Lo so, nemmeno a me piace veder soffrire Bert, ancora meno
                             il mio piccolo Quinn! Allora pensi che l’uomo misterioso sia valso la pena? Un bacio!
 Xx_ImJustAKid: Eccolo qui il capitolo! Così vedremo se hai indovinato chi era l’uomo misterioso!
                                 Lo so che tu patteggi per Jeph!! L’ho notato dalle minacce a Bert xDD
                                 Mi sono fatta perdonare dell’assenza con questo capitolo?

   
 
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