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Autore: Liberty89    23/01/2010    6 recensioni
Storia Incompleta.
Vexen s’inchinò e scomparve in varco oscuro per riapparire nel suo laboratorio. Si avvicinò alla scrivania e prese in mano una fiala di liquido scarlatto.
-Numero XIII… presto sarai mio…- sibilò il Freddo Accademico con un ghigno divertito.
-dal capitolo 2-
Una long-fic sull'arrivo di Roxas nell'Organizzazione e sul suo addestramento, nonché sulla pazza e misteriosa non-vita che conduce con i suoi compagni.
Par: Akuroku, Zemyx, Vekuroku, XemnasxSaix
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Organizzazione XIII
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Non-con | Contesto: KH 358/2 Days, Contesto generale/vago
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*arriva il Banditore vestito di una bella calzamaglia blu cobalto e suona la sua trombettina, annunciando l'autrice che arriva tutta saltellante, completamente sotto gli strani e inquietanti effetti dei medicinali* Olè! Sono tornata, trascinandomi gli effetti residui dell'influenza, ma bando alle cazzabubbole! *il Banditore risuona la sua trombetta* Nel capitolo precedente, Roxas si era dato alla fuga per chissà dove, dopo aver ricordato qualcosa di terribile su di sé... *e il Banditore risuona un'altra volta* Ma che è ricominci? -.- *quello annuisce e suona ancora, mentre l'autrice si schiaffa una mano in faccia* Cosa mi tocca sopportare... Comunque! Vediamo cos'hanno fatto Axel, Demyx e Zexion dopo la fuga del compagno! Buona lettura!!! *altra suonata di trombetta* Ma la vuoi piantare?! *lancia il copione in testa al Banditore che cade a terra stecchito*

ps: per colpa del mio Banditore mi stavo dimenticando di una cosa importante u.u Il capitolo l'ho scritto ascoltando "Liberi Fatali" di Nobuo Uematsu, siategli grati come me perché vado stranamente fiera di 'sta cosa XD


Capitolo 23: Verità nascoste nel buio di un viso
Strinse maggiormente le gambe al petto, spingendosi ancora di più contro la fredda parete del Grande Salone.
Quel freddo, però, era incomparabile al gelo che avvertiva dentro di sé, mentre i ricordi scorrevano come un fiume in piena davanti ai suoi occhi offuscati dall’ombra scura della paura.
Memorie poco nitide, in cui erano visibili solamente un paio di mani che percorrevano il suo corpo con bramosia, ma che erano dotate di un’intensa sensazione di disagio e disgusto con un sottofondo di piacere, che tuttavia non poteva essere manifestato. Da quelle visioni, infatti, Roxas capì di essere stato solamente l’oggetto del desiderio di qualcuno, senza aver voce in capitolo e ora, come la pellicola di un vecchio film in bianco e nero, tutto gli era mostrato come se fosse accaduto a un’altra persona.
Un boato improvviso lo risvegliò, facendogli alzare lo sguardo sulle possenti ante dell’entrata del salone.
Il rumore si ripeté, segno che qualcuno stava cercando in ogni modo di entrare, ma quella soglia non si sarebbe mai aperta senza il consenso di chi l’aveva sigillata dall’interno.
Il ragazzo strinse il capo tra le mani e urlò per sfogare tutte le sensazioni che avevano colmato la sua anima e per cercare di fermare quel flusso di ricordi molesti, che minacciavano di farlo impazzire.
Le dita, scosse da un lieve tremore, scesero fino a circondargli le braccia per stringere con forza la stoffa del soprabito.
Un nuovo colpo riecheggiò negli ampi spazi della grande sala seguito da un richiamo.
Una chiamata piena di preoccupazione.
Spalancò le iridi celesti, riconoscendo quella voce. Come aveva potuto non udirla?
Come aveva potuto dimenticarsi che non era solo? Nonostante la sua natura sentiva un forte sentimento di amicizia verso coloro che si trovavano al di là degli alti battenti e qualcosa di più per un pazzo Nessuno dai capelli rossi. Sorrise.
Il numero XIII si alzò barcollante e si mise di fronte a quella che, un tempo, era stata l’ultima serratura, mentre le due chiavi comparivano nelle sue mani, rompendo il sigillo che bloccava la porta.

***

Provarono e riprovarono, ma l’entrata al Grande Salone non accennava ad aprirsi.
-E’ sigillata.- dedusse Zexion dopo l’ennesimo attacco andato a vuoto del numero VIII.
-E come facciamo a…-
Demyx s’interruppe a causa di un improvviso urlo colmo di disperazione.
Strinse le dita sul cerchio, mentre una sensazione di impotenza si faceva largo in lui.
Gridò il suo nome e si abbatté nuovamente sulla grande porta che aveva di fronte e che lo separava dal ragazzo più importante della sua non-esistenza. Tuttavia, come nei precedenti tentativi, l’arma fu sbalzata indietro, ma il rosso non si arrese e caricò il braccio all’indietro per lanciare un’ulteriore offensiva.
-Fermati Axel!- intervenne il numero IX, afferrandogli il braccio. -Se continuiamo così non arriveremo da nessuna parte!-
-Sono d’accordo.- aggiunse il Nessuno col ciuffo, impedendogli di replicare. -Inoltre…- riprese. -…c’è la possibilità che Roxas, sentendo i colpi, si senta sottopressione e che, di conseguenza, non ci apra.-
-E allora cosa facciamo? Restiamo qui a fissare la porta come dei babbei?! Non ci sto!- ribatté l’altro.
Evocò il secondo disco e si preparò a lanciarli entrambi, quando l’entrata s’illuminò segno che il sigillo imposto era stato rimosso.
Lentamente, senza produrre suono, l'alta soglia s’aprì, permettendo ai tre di oltrepassarla.
Senza abbassare la guardia mossero i primi passi all’interno dell’immensa sala e si guardarono attorno con fare curioso.
Le fiamme azzurre dei braceri scoppiettavano al ritmo di una sinuosa danza crepitante, illuminando quell’ambiente altrimenti cupo e buio. La soffice moquette attutiva il rumore della camminata, finché giunsero al bivio di scale e scelsero la rampa sinistra. Gradino dopo gradino arrivarono in cima, sull’altare dell’ultima serratura ai cui piedi, sedeva la Chiave del Destino.

Con cautela e senza fretta si avvicinarono al compagno che fissava un punto indefinito davanti a sé.
-Ehi Roxas…- lo chiamò il Soffio di Fiamme Danzanti, accovacciandosi accanto a lui. -Cosa sei venuto a fare qui dentro? Ci hai fatti preoccupare con quel sigillo alla porta sai?-
-Era per non fare entrare gli Heartless, non voglio che entrino di nuovo qua dentro.-
-Perché non vuoi?- domandò il Notturno Melodico.
-Perché è qui che sono nato e perché qui la mia memoria sembra funzionare come deve.-
-Cos’hai ricordato?- chiese il Burattinaio Mascherato, incrociando le braccia al petto.
-Durante la missione individuale ho ricordato come sono nato e perché, mentre oggi ho visto cose che non sapevo di aver vissuto.- spiegò il giovane.
-Visto?- domandò l’altro.
-Sì. I ricordi mi scorrevano davanti agli occhi come un film, come se li stessi guardando dall’esterno e non in prima persona.-
-Te la senti di raccontarci ciò che hai visto?-
Quando voltò il capo, Roxas s’immerse nella profondità dell’occhio grigio-blu del suo compagno: un infinito cielo offuscato, che gli trasmise sicurezza e fiducia.
Deglutì a fatica e si alzò per allontanarsi di qualche passo dagli amici.
-Mani.- mormorò.
-Hai visto delle mani?- domandò perplesso Demyx.
-Sì. Due mani che mi scorrevano sul corpo con la fame di una belva…-
Zexion inarcò un sopracciglio quando notò il tremore che aveva iniziato a scuotere le spalle del più giovane e il tono incrinato che andava a prendere possesso della sua voce.
-Che ci sia di più?- pensò. -Roxas… non è solo questo vero?-
Il biondino sgranò gli occhi, rimanendo però a fissare il cunicolo di ghiaccio che avrebbe dovuto ospitare la settima principessa, il quale si ergeva fiero di fronte all’ingresso dell’ultima serratura.
-E’ così?- insisté il sesto fondatore.
Annuì con un cenno tremante. -Io… non ho potuto… far altro che subire…-
-Ma cosa state dicendo?- chiese il rosso allarmato, mentre un’infida e tremenda idea andava a formarsi nella sua mente.
-Mi vergogno di me stesso…- sussurrò il numero XIII, tornando a stringere con forza le sue esili braccia, avvolte dal soprabito, mentre le immagini di cui era protagonista e spettatore allo stesso tempo riprendevano a scorrergli davanti, senza dargli tregua.
Il Nessuno dalla chioma di fuoco riconobbe quelle parole e le sue iridi si allargarono a dismisura, riducendo la pupilla a un minuscolo puntino lasciato alla deriva in un oceano color smeraldo.
Un silenzio innaturale scese fra i quattro presenti nella grande e vuota sala.
Il Burattinaio Mascherato chiuse gli occhi, quando incrociò lo sguardo del Notturno Melodico, che chiedeva risposte e saettava dall’amante all’amico, notando come in quest’ultimo stesse crescendo la forte e indomabile fiamma dell’ira.
-Chi?! Dimmi chi è stato Roxas!- urlò il Soffio di Fiamme Danzanti, riducendo la quiete a un cumulo di frammenti. -E’ stato quel guerriero?!-
La Chiave del Destino scosse la testa in segno di diniego.
-Chi allora?!- gridò ancora, sferzando l’aria con il braccio.
-Non… non lo so…- rispose il biondo. -Il suo viso è avvolto nel buio…- disse, portando la sua attenzione al suolo. -…però…- riprese dopo una manciata d’istanti. -…ricordo un soprabito nero…-

***

Un mefistofelico ghigno di soddisfazione, pari a quello di un predatore che pregusta il momento in cui la preda sarà tra le sue grinfie, attraversava il volto del Freddo Accademico, che con passi lenti e misurati percorreva l’area del suo laboratorio, perso in riflessioni sui risultati ottenuti con gli esperimenti sulla Chiave del Destino.
-Ormai non ho più problemi di alcun genere a controllare la sua mente e la sua volontà, sono quasi sicuro di riuscire a mantenere il contatto anche oltre una barriera potente come quella di Sephiroth…-
Si fermò, portandosi la mano destra al mento, in segno di concentrazione.
-Bisognerebbe provare…-
Un nuovo e sadico sorriso allungò le pallide e sottili labbra del numero IV. -E non ci saranno intoppi di alcun tipo se riuscirò a mantenere la sua volontà annullata.-
Con calma andò a sedersi alla comoda poltrona dietro alla grande scrivania in mogano, estraendo alcune carte da un cassetto sottostante il piano.
-L’unico problema è riuscire a trovarlo… O meglio, farsi trovare, visto e considerato che non è possibile sentirne la presenza…- dedusse, leggendo velocemente le informazioni che era riuscito a raccogliere sul guerriero dall’ala nera e sul suo passato.
-Anche se ha affermato di voler avere Roxas, potrebbe non presentarsi per troppo tempo e io ho bisogno di lui adesso.-
Un moderato e fastidioso bussare interruppe i suoi pensieri.
-Sono Saix.- rispose atona, la voce del numero VII.
-Cosa vorrà ora?- pensò con aria seccata. -Entra pure.-
Il ragazzo dalla chioma blu oltrepassò l’uscio e senza emettere suono si portò di fronte alla scrivania del collega, puntando uno sguardo inespressivo sul serio volto circondato da lunghe ciocche biondo cenere.
-A cosa devo la tua visita?- domandò con falsa curiosità.
-Xemnas mi ha comunicato la meta della missione, mi ha incaricato di venire a riferirtela.- spiegò.
-E quale sarebbe?- chiese questa volta con non poco ma celato, disinteresse, che si tramutò in sorpresa e una parvenza di esultanza, quando udì il nome del mondo in cui si sarebbero diretti.
-Grazie per avermelo detto Saix, ora puoi andare.-
Il Mago che Danza sulla Luna annuì e dopo un accennato inchino se ne andò senza proferire verbo.
Si sistemò meglio sulla poltrona, in una posizione quasi sdraiata, e con la mano sinistra sollevò il piccolo contenitore in cui brillava il denso liquido scarlatto.
-Caro il mio Roxas, pare che presto faremo un nuovo ed interessante esperimento.- disse ad alta voce, prima di scoppiare in una sonora risata, che ebbe il potere di gelare le pareti di quel già freddo ambiente.

***

Con la violenza di uno schiaffo imprevisto, quella rivelazione scosse i tre al punto tale da lasciarli basiti e increduli.
Un componente dell’Organizzazione voleva far suo il numero XIII per uno scopo a loro sconosciuto.
-Possibile che sia stato uno di noi?- ebbe la forza di chiedere il biondo padrone dell’acqua, ormai conscio della situazione in cui era coinvolto il compagno.
-Non so cosa pensare…- affermò il Senza Cuore dai capelli grigio-azzurri, incrociando le braccia. -Se non chi, ma soprattutto perché stia facendo tutto questo.-
-Chiunque sia ha firmato la sua condanna.- sentenziò il numero VIII, stringendo il pugno destro con tanta forza da far frusciare la pelle del guanto. -Lo farò bruciare finché di lui non rimarrà nemmeno il ricordo.-
Abbassò la mano, avvicinandosi al biondino che lo fissava rapito dalle sue parole.
-Te lo prometto Roxas, chiunque sia la pagherà, dovesse trattarsi di Xemnas stesso.- asserì, avvolgendo il più piccolo in un caldo e confortante abbraccio.
Il giovane dai capelli color del grano si lasciò cullare da quella stretta, di cui non avrebbe più potuto fare a meno, come se fosse la linfa che tiene in vita una pianta ormai sulla via per appassire, sotto la furia delle intemperie che la travolgono di continuo.
-In ogni caso…- riprese Zexion, attirando l’attenzione su di sé. -E’ meglio rientrare, Roxas ha bisogno di riposo e credo sia meglio che da oggi eviti di restare solo. Suppongo che anche tu Roxas sia d’accordo con me.-
Il ragazzino dalle iridi celesti annuì, senza però staccarsi dal corpo del compagno.
-Faremo i turni e staremo con lui, nel frattempo, io cercherò di scoprire il più possibile prima che parta per la missione a tre.-
-Io sono d’accordo.- affermò il numero IX.
-Sì, anch’io.- aggiunse Axel, posando poi lo sguardo sul biondino. -Torniamo a casa Roxy?-
Il keyblader annuì, interrompendo il contatto, per incamminarsi verso l’uscita della vasta e silenziosa sala.
-Dove vai?- domandò Demyx.
-Non possiamo usare i varchi, devo prima sigillare questa stanza. E solo lui potrà aprirla, oltre a me.- rispose, senza frenare la sua avanzata e senza voltarsi indietro.
-Sarà meglio seguirlo se non vogliamo che ci chiuda dentro.- fece il numero VI, cominciando a scendere le scale, imitato a breve dai due compagni.
Nuovamente l’alta porta di pesante legno scuro fu sigillata con due raggi luminosi e uno scatto secco, tipico delle serrature.
Le due armi scomparvero dalla presa del loro custode, che rimase a fissare l’entrata del Grande Salone perso nella riorganizzazione degli eventi di quella breve ma intensa giornata.
-E così, sono diventato uno strumento… Mi chiedo a quale scopo… Dopotutto, Kingdom Hearts è sempre più vicino al completamento, quindi perché?-
Questi e altri pensieri, simili tra loro, riempivano la mente della Chiave del Destino.
-Roxas, andiamo!- chiamò il biondo dagli occhi verdi, entrando nel varco oscuro per fare ritorno alla loro fortezza in bilico tra l’Oscurità e la Luce.





Spero vi sia piaciuto nonostante non accada nulla di sconvolgente, ma non temete! Nei prossimi capitoli accadrà di tutto e di più, quindi aspettatevi l'impensabile! XD
See ya!



L'angolino dedicato a voi u.u

Xemnas89: Sono contenta che tutti i capitoli precedenti ti siano piaciuti ^^ E spero che tu riesca a vincere te stessa per leggere anche questo ^^ A presto!

soral: Gemellina, stai tranquilla che ormai non aggiorno più tanto in fretta come prima ^^ Ora trovi i miei capitoli nei week end e stai tranquilla che sono sempre qui, nessuno se li porta via XD Eggià, Roxas è fuggito, ma lo hanno trovato e Axel lo ha coccolato tutto u.u Spero che il capitolo soddisfi la tua curiosità ^^ Byeee!!! <3

LightRoxas: Mi spiace, non ho link di video di quel tipo XD Ma davvero mi hai inserita in un tuo tema?! Sono onorata *v* Grazie mille per avermi dato il ruolo di maestra dell'arte cavalleresca, è sempre stato uno dei miei argomenti preferiti *v* Poi fammi sapere com'è andato!!! Tornando alla recensione... Roxas non stava facendo cose sconce u.u quell'angioletto non le fa certe cose... *il Banditore le riporge il copione che gli era finito in testa* ehm... sì, ma sono dettagli... per ora u.u Alla prossima! XD

LittleKairi14: Chiariamo subito i tuoi dubbi ^^ Roxas è fuggito perché ha ricordato qualcosa di ciò che gli è stato fatto, ma credo che con questo capitolo ti sia più chiaro ^^ invece, Axel si riferiva a Sephiroth col suo discorso mentale, perché di Vexen ancora non sa niente. Spero che anche questo chap ti sia piaciuto ^^ Il Banditore accetta i tuoi bacini, ma non viziarmelo troppo nè u.u Ciauuuu!!!

RikaSuzumiya: Una nuova lettrice!!! *esplode* Benvenuta in famiglia!!!! *v* Vedo che le mie idee sui maniaci ti sono piaciute, grazie grazie ^^ E mi fa piacerissimo (ma esiste come parola? NdBanditore fatti gli affaracci tuoi tu <.< NdFly) che la fic ti interessi così tanto!! ^^ *ri-esplode* Spero che questo chappolo non abbia deluso le tue aspettative, fammi sapere cosa ne pensi!!!! Ciu Ciu!!!!



Ed ecco gli ultimi ringraziamenti della giornata, ultimi, ma non per questo meno importanti u.u *il Banditore suona la sua trombettina* Se non la finisci te la faccio ingoiare <.< *l'omino fugge* Alla buon ora! Ma torniamo a noi u.u Ringrazio tantissimissimo con un bacione e una spupashata vul95 per aver messo la fic tra le preferite e tra le seguite e Giulia__chan *si spupasha per benino anche lei* per averla messa tra le sue fic seguite ^^ Ovviamente ringrazio anche tutti quelli che leggono soltanto! Vi adoVo tutti sempre di più *-* Anche qui ripeto l'avviso che ho lasciato nell'altra long-fic: ho aggiornato la fic "The only difference" con la seconda e ultima parte, fatemi sapere cosa ne pensate ok? ^^ Al prossimo week end! *sparisce in una nuvola di fumo*
  
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