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Autore: yori    31/01/2010    9 recensioni
Passò alla foto successiva, con stupore si accorse che vi erano ritratti: Bardack, il padre di Goku, e il signor Vegeta, il padre di Vegeta.
Indossavano entrambi la tuta da combattimento, sembravano molto amici, ma in mezzo a loro una ragazza stupenda dai capelli corvini sorrideva raggiante. Doveva esser la madre di Goku, ricordava di aver visto una foto una volta a casa dell‘amico, era veramente bellissima.
Lesse la didascalia: Vegeta Prince, Bardack Son vincitori del torneo Nazionale di arti marziali. Non era riportato però il nome della ragazza, Bulma tentò di ricordare, poi le venne in mente: Varza, ecco il nome della madre di Goku.
“Guarda Vegeta c‘è tuo padre in questa foto, con i genitori di Goku!”
Disse lei sorridente all’indirizzo del ragazzo, presa dall’euforia non si era ricordata che Vegeta odiava il padre e che, quindi, non gli faceva certo piacere vederlo ritratto.
“Bello schifo!”
Disse lui lapidario senza neanche guardare la foto che Bulma gli stava mostrando.
“Ma che modi! Non si può proprio parlare con te!”
Lui non rispose, ma lei continuò.
“I vostri genitori sembravano molto amici, chissà perché non lo sono più? Forse tu e Goku potreste diventarlo al posto loro, mi sembrate molto simili e …”
Ma Vegeta la blocco, strappandole la cornice di mano e buttandola a terra. Bulma non l’aveva mai visto così furioso, temeva davvero per la sua stessa incolumità.
“Fatti gli affari tuoi! Se continui a ficcare il naso finirai per scottarti”

Testo revisionato e corretto da Vegeta90
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bardack, Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Superbia'
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Testo revisionato e corretto da Vegeta90



Dopo svariati tentativi fatti da me in prima persona per correggere interamente la storia, e falliti miseramente per mancanza totale di tempo, mi sono affidata ad una persona che si è presa la briga di correggere tutte le mie sbavature (chiamiamole così!). Dunque ringrazio Vegeta90 dal profondo del mio cuore, per aver avuto la voglia e l'ardore di correggere questa lunga storia, la mia prima storia su questo sito, alla quale sono molto affezionata e sono felice che anche a qualcun altro sia piaciuta tanto da prendersi questo impegno!! Sono rimasta davvero colpita e commossa, quindi GRAZIE DAVVERO TANTISSIMO!
Quindi per chi legge per la prima volta, spero vi piaccia la mia storia, per chi ha già letto... grazie per la fiducia e l'attenzione.
E un grazie speciale di nuovo a Vegeta90, che ha aggiunto valore a questa storia.
Grazie ancora. Buona lettura a tutti!!^^

 

Il Nemico

Il rientro era stato duro.
L’estate era passata, e svegliarsi, quella mattina, le era sembrata la cosa più difficile del mondo.
Non aveva paura della scuola, era una giovane mente geniale, in ascesa verso il mondo del successo, ma non aveva proprio voglia di alzarsi, benché la sveglia continuasse imperterrita il suo odioso suono. 
Il pensiero dell’estate passata a vuoto, senza far nessuna nuova esperienza, le era parso, solo allora, tempo buttato.
Non era andata in vacanza con il suo ragazzo e non aveva fatto nessuna gita con le amiche neppure per il gusto del divertimento.
Si alzò, finalmente il pensiero dei suoi amici l'aveva fatta destare e rallegrare. Si infilò la divisa e scese in cucina attraversando l’immensa casa, dove la madre l'attendeva con un'abbondante colazione.
Bulma Brief era ricca, mostruosamente ricca; suo padre era l’uomo più ricco della città, beh, insieme a lui ve ne era un altro, ma poco importava; lei si sentiva importante, suo padre era uno scienziato di fama mondiale e Bulma, un giorno, avrebbe preso il suo posto a capo dell'azienda. 
Oltre ad essere ricca, Bulma, era anche bella e terribilmente intelligente; non si vergognava della stima che aveva per se stessa, era vero! Lei era intelligente, e questo lo provava il suo andamento scolastico, poi era bella e nessuno poteva negarlo, aveva un bel fidanzato e uno stuolo di ragazzi le correva dietro.
Ma Bulma Brief era anche la persona più presuntuosa e superba del pianeta. Dopo aver gustato biscotti e pasticcini, serviti per la prima colazione, insieme ad una fumante e calda, tazza di tè, si era infilata le scarpe e sistemata la divisa per affrontare il primo giorno di scuola.
Uscì di casa con la sua solita flemma, sperando di sentire, presto, alle sue spalle una voce nota, così fu.
“Ehi Bulma !!!!”
Si girò, con un sorriso smagliante a guardare l’amico, il suo migliore amico per la precisione, che le apparve alle spalle, correndole incontro.
“Goku!!!”
Disse la ragazza, salutandolo con ardore, per poi abbracciarlo. 
Quel ragazzo era la persona più importante del mondo per lei; lo conosceva da quando era un nanerottolo basso e cicciottello, erano sempre stati legati, da una profonda amicizia, fin dall’asilo. 
“Allora, com‘è andata la vacanza!?”
Gli chiese sorniona, sapendo già in parte la risposta a quella domanda.
“Uno schifo, ho visto pochissimo anche Chichi!!”
Bulma rise di gusto, sapeva bene che l’amico aveva passato l’estate a scuola e poi aveva dovuto affrontare un centro estivo per la rieducazione di soggetti pericolosi.
Goku non era pericoloso, ma il casino che era scoppiato alla fine dell'anno scolastico precedente era bastato a far si che fosse catalogato come tale. Insomma Son Goku era un ragazzo violento! Era ancora stupita di questo nuovo appellativo che avrebbe accompagnato il suo compare per gli anni a venire, l'aveva sempre visto come un sempliciotto.
Una battaglia epocale aveva segnato la fine dell’anno scolastico e per poco non ci scappavano dei morti, due morti in particolare e uno di loro era Goku.
Tutti i suoi amici erano stati feriti gravemente, Crilin, Junior, Tenshinan e persino il suo ragazzo Yamcha, tutto per colpa di quel mostro di Vegeta Prince e dei suoi amici.
Prince era il secondo dei due possibili morti insieme al suo migliore amico.
La famiglia Son era stata di certo la più colpita dato che Radish, il fratello maggiore di Goku, era nella fazione di Prince e se l’erano date di santa ragione. Il problema era che non vi era un motivo preciso per cui era scoppiata la battaglia, semplicemente non si sopportavano, oppure nessuno era a conoscenza delle vere motivazioni che li avevano spinti ad un simile comportamento. 
Yamcha, Crilin, Tienshinan e Junior avevano affrontato i due scagnozzi di Prince: Nappa, il più grosso, e il fratello di Goku, Radish. Quattro contro due e le avevano prese tutti. Quanto agli altri due, se non fosse stato per il prof Jirobai, di sicuro, non li avrebbe più rivisti in circolazione.
Era stata lei a chiamare i professori, che erano intervenuti per sedare la situazione; i malcapitati erano stati portati tutti in presidenza, meno quei due, ricoverati in ospedale d’urgenza!
Bulma si era, sinceramente, stupita anche di Goku; come aveva potuto menare in quel modo quella belva umana di Prince? Aveva sempre pensato che fosse un bravo ragazzo, invece, si trovava a fianco di un ragazzone alto a cui piaceva menar le mani, specie se aveva di fronte un avversario temibile, e Vegeta Prince lo era eccome.
“Hai visto i tuoi avversari?”
Gli chiese lei.
“No, ho visto solo mio fratello e i nostri amici. Qualche volta ho visto anche Nappa, ma di Vegeta neanche l'ombra!”
“Forse alla fine è morto!”
Disse scherzando Bulma, sapendo bene che se fosse davvero morto ancor ora la città sarebbe stata in subbuglio. Già, perché se Bulma Brief era ricca da far schifo, il principino non era da meno; suo padre era un imprenditore di fama mondiale, possedeva la maggior parte dei Dojo della nazione  e la sua azienda fatturava soldi a palate.

Finalmente dopo una lunga passeggiata, fatta di chiacchiere e risa, arrivarono a scuola, dove, una morettina bellissima attendeva il loro arrivo al cancello per accoglierli con calore.
Chihi Del Toro, poggiata alla cancellata, attendeva, impaziente, l’arrivo della sua migliore amica e del suo amato fidanzato.
“Goku!! Bulma!”
Aveva urlato correndo incontro ai nuovi venuti abbracciandoli calorosamente.
“Che bello!! Sono così felice di vedervi!”
Disse con un sorriso, stringendo a sé Bulma, che era stata in vacanza con i genitori per un mese, quindi si erano solo sentite.
Non avevano ancora visto gli altri amici e si erano avvicinati all’entrata, raccontandosi le vacanze e le novità, ma una sorpresa li attendeva: gli alunni erano in subbuglio, che cosa succedeva, già, di prima mattina?
Yamcha apparve dalla folla seguito dagli altri amici e da Lunch, la ragazza di Tienshinan.
Avevano la faccia abbattuta e un po' triste, che cosa poteva esser successo?
“Ragazzi ho una brutta notizia!”
Disse Yamcha, grattandosi la testa con una mano, qualche cicatrice era ancora ben visibile sul suo volto.
“Hanno smistato le classi! Non siamo più tutti insieme!”
Lesse subito lo sbigottimento negli occhi dei tre appena giunti nell'atrio.
“Che cosa!?”
Disse Bulma sconcertata che meno di tutti aveva voglia di problemi.
“E per quale motivo!?”
Aveva esclamato adirata quando una voce alle sue spalle la colse, però, alla sprovvista.
“Così voi teppisti vi integrerete e sarete costretti a vivere serenamente!”
Era il professor Jirobai che era intervenuto, lasciandoli di stucco, per quella decisione lapidaria del consiglio studentesco.
La faccia sbigottita dei presenti era palese, e il resto della scuola assisteva alla scena interessato. Non molti avevano potuto assistere allo scontro delle belve, ma sapevano bene che Vegeta Prince e Son Goku erano forti e pericolosi. Bulma corse verso la bacheca che esponeva i fogli delle nuove classi; voleva saper subito con chi era capitata.
Bene, era nella sezione C; Goku c’era, Chichi c’era …. Prince, una smorfia d’orrore apparve sulle sue labbra, si girò verso l’amico.
“Come hanno potuto!?Dopo quello che ti ha fatto!!”
Disse guardando l'amico, Goku le sorrise imbarazzato, non sapeva che cosa dire, infondo, era anche colpa sua!
“Smorfiosa ficcanaso, ti ricordo che il tuo amico non è rimasto fermo a prenderle!”
Quella voce, Vegeta Prince alle sue spalle la osservava con uno sguardo di odio e una posa da vero teppista nato, era davvero disgustoso quel tipo.
“Che vuoi mostro? Chi ti ha interpellato!”
Disse lei tutta d’un fiato, sperando, che la belva avesse conservato un po’ di timore nei confronti del suo amico e che la presenza dei professori, a poca distanza, le venisse in soccorso.
Lo guardò negli occhi con l'aria di sfida di chi sa quello che fa, anche se non era affatto così, ma Bulma sapeva fingere benissimo.
Lui le afferrò il colletto della camicia e la tirò a se.
Bulma trattenne il respiro, ormai ne era certa: nulla poteva fermare la furia omicida di quel ragazzo, doveva, davvero, imparare a pensare prima di agire.
“Come ti permetti di parlarmi in quel modo ragazzina!”
Bulma non abbassò lo sguardo, se Prince era uno tosto, di certo lei non era da meno; aveva cominciato una guerra e non aveva alcuna intenzione di perdere!
“Ho un nome sai … ”
Goku li fermò all'istante, era di sicuro più impaurito di lei per le sue sorti.
“Smettetela, ci sono i prof! Non vogliamo finir nei guai il primo giorno vero?”
Disse piano e con quel "non vogliamo" voleva far capire che, se fosse accaduto qualcosa a Bulma, si sarebbe di sicuro intromesso!
Vegeta la lasciò andare, non valeva la pena sporcarsi le mani con una stupida femmina.
“Non è finita qui ragazzina!”
“Come vuoi mostro!”
Si ringhiarono contro minacciosi guardandosi negli occhi; non che a Bulma fosse difficile guardarlo bene in faccia, Prince non era di certo quello che si poteva definire una pertica, era piuttosto basso nei fatti, poco più alto della ragazza, ma nonostante l’altezza aveva una marea di ammiratrici. Vegeta Prince si poteva definir bello, forse non stupendo come Goku, ma di sicuro affascinante era la parola più adatta.
Vegeta si allontanò dalla situazione che era diventata sempre più scomoda, raggiungendo la classe al piano superiore.

“Che ti è saltato in mente?”
Disse Yamcha alla fidanzata, posizionandosi finalmente al suo fianco.
“Quello è pericoloso -maledettamente pericoloso- e se ti mettesse le mani addosso cosa potresti fare!?”
Era davvero arrabbiato, come poteva la ragazza dai capelli di cielo, esser così audace ed impertinente, con Prince poi.
“Goku mi avrebbe difeso! E poi chi si crede di esser quel tipo, mica può insultarmi così a gratis!”
Disse sistemandosi il bavero della camicia, aveva avuto paura?
No, Bulma Brief non ha paura di nulla, tanto meno di quello scimmione troglodita, che forse aveva un solo neurone in zucca!
Entrarono in classe richiamati dalla campanella, che suonò rimbombando nei corridoi. 
Giunti in classe, Bulma guardò i nuovi compagni con interesse. Con chi avrebbe condiviso il banco quell’anno!?
Di certo Goku avrebbe voluto Chichi al suo fianco, e a lei rimaneva uno, a caso, degli sconosciuti presenti.
Il professor Jirobai entrò con il registro in  mano.
“Si sieda Brief! Ha intenzione di rimaner li impalata per tutta la lezione!?”
Si guardò intorno, e mentre lei pensava i compagni avevano già preso posto, scegliendosi il proprio compagno di banco. Ovviamente i suoi due amici erano seduti l’uno affianco all’altro, come da copione.
Scrutò i banchi in cerca dell'unico buco mancante, ovvero il suo, era evidente che solo lei non avrebbe scelto il suo compagno di banco.
Con orrore si accorse che qualcuno la guardava con un sorriso sarcastico stampato sulle labbra.
Vegeta Prince era l’unico rimasto solo seduto al suo banco, il cafone la guardava insistentemente, divertito dalla situazione.
“Brief siediti pure!”
Le disse con un aria da schiaffi, spostando la sedia al suo fianco per farla accomodare, la situazione lo divertiva, era evidente, e Bulma, sapeva bene, che l’avrebbe torturata ogni giorno, con la sua presenza odiosa e il suo modo di parlare da mascalzone maschilista. Accidenti, perché cavolo l'aveva sfidato!? Lei e le sue idee strampalate. Afflitta, accettò la situazione, e si sedette affianco di Vegeta Prince.

   
 
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