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Autore: DreamGirl91    02/02/2010    4 recensioni
Murtagh è prigioniero a Uru'Baen nel castello di Galbatorix... ma una frase del re lo farà ritornare con la mente a tempi più felici. E forse il ricordo di una persona speciale sarà la chiave per riconquistare la libertà [Murtagh/Nasuada] POSSIBILI SPOILER DI "BRISINGR" NEI PROSSIMI CAPITOLI
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Murtagh, Nasuada
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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FATE&CHOICES

Come aveva potuto essere tanto sciocco, tanto imprudente da non tutelarsi contro ogni evenienza? Aveva lasciato molta libertà a Murtagh, tanto il ragazzo era legato a lui, lui conosceva il suo vero nome, insomma! Ma tutto questo non era stato sufficiente. Non aveva previsto ogni possibilità ed era stato un enorme errore. Gridando di collera e frustrazione tornò nelle sue stanze, dove lo aspettavano poche ore di sonno tormentato.

3. Sogni e Realtà

Nasuada era felice. Felice come non lo era stata per tanto, troppo tempo. Ajihad le era mancato da morire... si era sentita persa negli ultimi mesi senza la sua guida e il suo sostegno. Ma ora poteva finalmente dimenticare tutta quella confusione e quella tristezza, mentre stringeva forte a sé suo padre. Nasuada non avrebbe saputo dire come fosse possibile che Ajihad fosse lì con lei... in fondo suo padre era morto da mesi, ormai. Ma a Nasuada non importava del come o del perché. L'importante era poter finalmente poterlo stringere a lei, poter guardare nei suoi occhi e riconoscere il suo sguardo familiare. Nasuada sorrise dolcemente. Quanto le erano mancati quegli occhi neri dolci e profondi, che sapevano scrutare la sua anima.
"Mi sei mancato tanto, padre." disse la ragazza con le lacrime agli occhi.
Ajihad sorrise dolcemente. Un sorriso carico di promesse. "Non ti lascerò mai più." sembrava dire.
Ma all'improvviso, troppo velocemente perché Nasuada potesse fare qualsiasi cosa per impedirlo, Ajihad scomparì.
"No!" urlò Nasuada con quanto fiato aveva in gola. "Padre! PADRE!"
"Nasuada!" le sussurrò una voce all'orecchio, mentre due forti braccia la stringevano.
"Murtagh!" esclamò Nasuada riconoscendolo all'istante. "Che ci fai qui? Dov'è mio padre?"
"Nasuada, non puoi fare più niente per lui. E'... morto."
"NO!"
"Nasuada, ti prego..."
"No, NO!"
"NASUADA!"

"Nasuada!"
Nasuada aprì gli occhi e si ritrovò davanti il suo più fidato consigliere.
"Jormundur?" biascicò ancora un po' stordita. Un sogno. Era stato solo un sogno. Suo padre, Murtagh... tutto.
"Mia Signora," disse l'uomo piegando leggermente il capo. "Mi dispiace doverti svegliare in questo modo, ma non potevo fare altrimenti."
"Che cosa è successo?" chiese Nasuada, improvvisamente all'erta.
"Mia Signora, Murtagh... Murtagh è vicino all'accampamento!"
In pochi minuti Nasuada si alzò, si preparò e uscì dalla sua tenda.
Certo, rifletté mentre camminava a passo svelto per raggiungere Jormundur, Arya, Eragon e Saphira (che certamente stavano già organizzando le truppe per difendersi dall'attacco che ci sarebbe stato da lì a pochi minuti), che era davvero ironico che dopo mesi e mesi passati a non pensare nemmeno lontanamente a Murtagh (o quantomeno a tentare di non farlo), sognarlo e venire svegliata di soprassalto da Jormundur perché proprio lui stava arrivando. Una strana coincidenza davvero.
"Allora, qual è la situazione?" chiese Nasuada una volta arrivata accanto al suo consigliere, all'elfa al Cavaliere di Drago e alla Dragonessa, senza preoccuparsi di salutare. Non era il caso di perdersi in formalità in un momento tanto critico.
"Ecco, come ti dicevo, Nasuada, Murtagh..." esordì Jormundur.
"Sì, certo, ho capito." replicò lei sbrigativa. "Ciò che voglio sapere è: avete iniziato ad organizzare le difese?"
"No." rispose Eragon.
"NO? E perché mai? Eragon, ma sei impazzito? Murtagh sta per attaccarci, dobbiamo sbrigarci, dobbiamo..."
No. era stata Saphira a parlare, in modo che tutti potessero sentirla. Castigo ha comunicato con me. Pare che abbiano intenzioni pacifiche.
"Pacifiche? PACIFICHE? Dico, Saphira, sei uscita di senno? Sono agli ordini di Galbatorix!"
Lo so, Nasuada. Ti sto solo esponendo la situazione, nient'altro. Castigo e Murtagh hanno espresso il desiderio di unirsi ai Varden... lo so che potrebbe essere una trappola. Aggiunse in fretta la dragonessa anticipando Nasuada. Ascolta. Castigo chiede a me e Eragon di incontrare lui e Murtagh a un centinaio di metri dall'accampamento dei Varden, anzi, per essere precisi loro sono già lì ad aspettarci, e non accennano a volersene andare, né tantomeno a voler attaccare.
Nasuada rimase in silenzio. Era incerta sul da farsi.
"Capisco la tua esitazione, Nasuada." intervenne Arya. "Ma credo che Eragon e Saphira debbano andare. E' l'unico modo per sondare le loro intenzioni... e se la situazione dovesse degenerare, io e gli altri soldati potremo raggiungerli in fretta e dare una mano. Non credo che ci siano grandi rischi."
Nasuada non rispose. Guardò i volti di Jormundur, Eragon e Saphira. Era abbastanza chiaro che la pensassero esattamente come Arya; e in effetti il suo discorso era sembrato assolutamente logico anche a lei... lasciare che Eragon e Saphira andassero all'incontro era l'unica cosa da fare. Eppure, quella situazione non le piaceva affatto.
"E va bene." cedette alla fine. "Andate a sentire che cosa vogliono, ma state attenti. E soprattutto, assicuratevi di non finire in alcun tranello, e non credete a ciò che dicono se non vi forniscono prove certe."
Eragon e Saphira promisero che sarebbero stati attenti, e subito spiccarono il volo nel cielo blu striato d'oro e rosa per l'alba ormai imminente. La regina dei Varden li guardò andar via con un sospiro, sinceramente preoccupata per la loro sorte, e di conseguenza per la sorte dei Varden e della guerra stessa.
Non era per via di Murtagh... insomma, non proprio. Quando lui era prigioniero dei Varden, prima che i Gemelli lo rapissero e il re scoprisse il suo vero nome, Nasuada aveva avuto modo di conoscerlo, conoscerlo davvero, e sapeva che il suo cuore era buono. Di lui si fidava; ancora adesso, dopo tanti mesi, non poteva fare a meno di fidarsi di lui. Però Galbatorix, conoscendo il suo vero nome, lo controllava, e lei del re no, non poteva proprio fidarsi. Era certa che dietro quella messinscena ci fosse un machiavellico piano di Galbatorix per eliminare finalmente il Cavaliere di Drago alleato dei Varden.
I minuti passavano lenti mentre Eragon e Saphira parlavano, a quanto pareva pacificamente, con Murtagh e Castigo poco lontano dall'accampamento. Moltissimi Varden erano accalcati in prossimità del limitare dell'accampamento nel tentativo di scorgere i due Cavalieri e due Draghi, di intuire che cosa stesse succedendo in quel momento. Ma Nasuada no. Lei, anzi, si rifiutava ostinatamente di guardare in quella direzione, ossessionata dal fatto che presto o tardi, la farsa sarebbe finita, e Murtagh e Castigo avrebbero attaccato a tradimento Eragon e Saphira, uccidendoli e uccidendo con loro ogni speranza di salvare Alagaesia.
Il Sole era ormai sorto da un po' quando un uomo tra la folla gridò:
"Arrivano!"
Nasuada tirò un sospiro di sollievo. Non colse la nota d'allarme nella voce dell'uomo, troppo impegnata a sentirsi estremamente sollevata per il ritorno di Eragon e Saphira. Non poté però ignorare le urla dei Varden e il fatto che moltissime persone fossero corse verso l'interno dell'accampamento, palesemente terrorizzate. Si voltò confusa, e li vide: non uno, ma due Draghi stavano volando velocemente alla volta dell'accampamento. Rimase totalmente paralizzata. Perché Murtagh e Castigo stavano avanzando verso di loro? E soprattutto, perché Eragon e Saphira non stavano facendo niente per impedirlo?
Pochi secondi dopo i due draghi furono proprio sopra di lei, e quello blu planò con grazia fino ad atterrare poco distante da Nasuada, mentre quello rosso continuava a volare a cerchio sopra l'accampamento.
"Spiegatevi!" esclamò Nasuada furibonda rivolta a Eragon e Saphira.
"Dichiarano di volersi unire a noi. Ci sembrano sinceri." spiegò molto semplicemente Eragon.
Nasuada credette di esplodere dall'ira. A loro sembravano sinceri? Eh beh. Niente da dire allora. No, certo, se allo splendido, grande e infallibile Cavaliere di Drago Eragon, Colui-Che-Tutto-Sa-E-Tutto-Comprende e al suo non meno splendido Drago Saphira sembravano sinceri, allora non c'era alcuna possibile obiezione da avanzare. Murtagh e Castigo, al comando di Galbatorix senza alcuna possibilità di ribellarsi, dovevano essere intenzionati ad unirsi ai Varden, e a quel paese il re al quale non potevano disobbedire anche volendo. Certo, un discorso oltremodo sensato. Quanto lo odiava Eragon quando diceva le cose a metà. Era troppo chiedere una spiegazione chiara?
Saphira dovette capire perché, prima che Nasuada potesse anche solo pensare di mettere insieme una rispostaccia, proseguì al posto di Eragon.
Portano validi argomenti, Nasuada. Sostengono di essere fuggiti dal re dopo essere riusciti a cambiare i loro veri nomi. Il re non avrebbe quindi più alcuna autorità su di loro, e chiedono di unirsi ai Varden perché dicono di voler distruggere Galbatorix almeno quanto lo vogliamo noi.
Nasuada ci mise qualche istante a metabolizzare ciò che le era stato detto.
"Hanno prove di quello che dicono?" chiese Arya, che era ricomparsa accanto a loro insieme a Jormundur. Nasuada fece un cenno ad indicare che anche lei avrebbe voluto sapere se Murtagh e Castigo avessero delle prove o meno.
Ci hanno permesso di entrare nella loro mente. rispose Saphira. Ma questo non è il luogo adatto per parlarne. Dovremmo andare nella tua tenda, Nasuada.
La regina dei Varden si guardò attorno e scorse diverse facce curiose e altrettante spaventate, che guardavano alternativamente lei e il Drago rosso che continuava a volare sopra le loro teste.
"Certo, hai ragione, Saphira." concordò. "Ma intanto di Murtagh e Castigo che ne facciamo? Non possiamo lasciarli lassù a volare come degli avvoltoi, creano confusione e paura tra i miei uomini."
"Credo, mia Signora," intervenne Jormundur. "Che dovremmo farli presenziare all'incontro."
"Ma questo significherebbe farli entrare nell'accampamento, accordando loro una non indifferente quantità di fiducia. Mi sembra un gesto azzardato." obiettò Arya, scettica.
"Credo che Jormundur abbia ragione," disse Eragon. "Si discuterà del loro destino, ed è giusto che loro siano presenti."
Nasuada si mordicchiò nervosamente il labbro inferiore, pensando al da farsi. Certo, Murtagh e Castigo non potevano stare lassù, e l'unica alternativa era farli entrare nell'accampamento... ma non era sicura di volerlo, o poterlo fare. Si trattava pur sempre di due alleati del re, e non sapeva come i Varden l'avrebbero presa. Non poteva perdere la loro fiducia. E c'era anche Orrir, il re del Surda da considerare. Non era saggio prendere una decisione del genere senza prima consultarlo, ma lui non poteva essere consultato al momento, dato che era partito il giorno precedente per una visita diplomatica al Farthen Dur.
Nasuada, sono disposta a garantire io per loro. Ti assicuro che non corri nessun rischio a permettere loro di entrare nell'accampamento... e poi, pensaci: se avessero voluto attaccarci, l'avrebbero già fatto.
La regina del Varden guardò per un lungo istante la dragonessa negli occhi, e poi annuì.
"Non c'è altro da fare." assentì con un sospiro. "Saphira, dì a Castigo di atterrare."
Nasuada e si guardò attorno. Saphira era palesemente soddisfatta, Eragon e Jormundur approvavano la sua scelta. Solo Arya aveva alzato un sopracciglio, evidentemente convinta che Nasuada sbagliasse a fidarsi del Cavaliere e del drago rosso. La regina dei Varden vide i suoi stessi dubbi riflessi negli occhi smeraldini dell'elfa, e si costrinse a distogliere lo sguardo.
Quel che è fatto è fatto. pensò, mentre Castigo planava accanto a Saphira, pregando di non doversi mai pentire della sua scelta.
Sentì una forte fitta al cuore quando Murtagh scese elegantemente dal suo drago e volse gli occhi verso di lei, incrociando il suo sguardo. Per un solo, folle momento, pensò di essere tornata nella cella di Murtagh, prima dell'assassinio di suo padre, prima che lui fosse rapito dai Gemelli, prima che diventasse schiavo del re. Si riscosse, sentendo addosso gli sguardi degli altri, specialmente quello di Saphira. Murtagh si avvicinò a lei esitante, lanciando sguardi preoccupati attorno a sé, come se temesse un attacco da parte di qualcuno da un momento all'altro.
"Io... ehm..." iniziò, impacciato, chiaramente molto a disagio. Nasuada lo guardò con espressione imperscrutabile, senza lasciar trapelare nemmeno una del mare di emozioni contrastanti che aveva scatenato nel suo cuore il ritorno di lui. Seppe che anche gli altri lo stavano guardando come lei, in attesa. "Ti ringrazio di averci concesso l'occasione di conferire con te nel tuo accampamento."
Poi fece qualcosa di totalmente inaspettato. Si inchinò a lei, le prese la mano e gliela baciò.
"Grazie, mia Signora."

DREAMGIRL91'S NOTES
Allooooora... rieccomi, dopo tempo immemore, ad aggiornare questa fanfic. Lo so che il tempo che vi ho lasciato ad aspettare è oltremodo vergognoso, ma purtroppo per un bel periodo non ho avuto il tempo materiale di scrivere... e dopo ho avuto un blocco pauroso! Cioè, lo svolgimento e la conclusione della fanfic sono impresse a fuoco nella mia mente dai tempi del primo capitolo (circa due secoli fa xD), ma chissà perché non riuscivo più a scrivere! :S Ora, per fortuna questa cosa è ampiamente superata e ho il piacere di annunciarvi che la fanfic è, udite udite, TUTTA SCRITTA, e deve essere solo copiata sul pc. E qui casca l'asino. Putroppo il mio tempo al pc è sempre molto limitato quindi i miei aggiornamenti saranno un po' lenti, ma GIURO che i tempi di attesa non saranno MAI PIù così lunghi. Chiedo umilmente perdono^-^
Passo ai ringraziamenti "ad personam", che stavolta mi sembrano particolarmente dovuti:
Martyx1988:  Sono contenta che ti sia piaciuto... e perdonami, perdonami, perdonami per l'attesa infinita del nuovo capitolo!
ambretta  peperina:  Grazie, sono felice che trovi bella la fanfic e scusa se non sono stata... come dire? Solerte... nell'aggiornare... GIURO che non capiterà più!
Ifigenia: Sempre felicissima di trovare fan della coppia Murtagh/Nasuada, che a me piace moltissimo, ma non è molto "gettonata" purtroppo :((( Ho continuato finalmente, visto?? Anche se... ehm... non esattamente... presto. xD
Thyarah: Beh, sono contenta che la fanfic ti piaccia anche se non sei una fan del pairing... spero che continui a piacerti!!
Angela90: Prego carissima! Grazie a te per aver letto e commentato. Anche io spero tanto che Paolini faccia di questa coppia, a mio avviso assolutamente splendida, una coppia canon del Ciclo dell'Eredità. Vedremo nell'ultimo libro! Teniamo le dita incrociate! ;) E no, non sei l'unica a credere che Murtagh non sia un cuore di pietra... io penso che Murtagh sia una brava persona... che ha avuto una sfiga colossale!! Pooooovero!! :((( Lo consolo io! xD
Scusate ancora per l'inaccettabile ritardo, mi rendo conto di non avere diritto di pretendere recensioni, ma se vi va di lasciare un commentino-ino-ino (benché l'autrice non se lo meriti - CATTIVA DREAMGIRL91!!), tanto per farmi sapere se il nuovo capitolo vi è piaciuto, sarò ben felice di leggerlo!
1 bacio a tutti!
DreamGirl91 :)))
P.S.: Scusate ancora, GIURO che mi sento oltremodo colpevole!!

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